Home Articoli XXI CONGRESSO NAZIONALE FABI, LA STAMPA DI OGGI

XXI CONGRESSO NAZIONALE FABI, LA STAMPA DI OGGI

di Redazione

All’assise FABI parterre di banchieri, ma niente sconti. Sileoni incontra gli esponenti del mondo bancario. Quotidiani nazionali e siti finanziari e del lavoro riprendono la discussione in atto nel settore.

———————–

Corriere della Sera 07/03/2018

Carige, no a Mincione Mps, Morelli: bisogna fare utili – Massaro Fabrizio

Il Montepaschi recupera i cali del lunedì post-elezioni chiudendo con 4,26% a 3,18 euro, insieme con l’intero comparto bancario. Ma quello della Borsa è solo uno degli indicatori per misurare lo stato di salute di un istituto, specialmente quello senese alle prese con un piano rigido di ristrutturazione imposto dalla Commissione europea: «Pensare che una banca come il Monte si rimetta a camminare spedita come i concorrenti e veloce non è uno scenario plausibile», ha detto ieri il ceo di Mps, Marco Morelli, intervenendo al congresso della Fabi a Roma insieme con il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier (che dal canto suo si è detto «fiducioso» sull’esito degli stress test in arrivo da parte dell’Eba, dai quali invece Mps è esonerata). Il timore del sindacato guidato da Lando Maria Sileoni è che la banca possa a un certo punto essere costretta dalla Ue ad arrivare a licenziamenti per colpa di una cura dimagrante troppo drastica. «Possiamo discutere di quanto sono aggressivi gli obiettivi, ma la banca deve fare ricavi e a un certo punto deve produrre degli utili, punto», ha detto Morelli, che in un anno e mezzo ha portato a casa una non scontata «ricapitalizzazione patrimoniale» da 8,1 miliardi che ha rimesso in piedi la banca. Se al momento Mps sia o meno in linea con gli obiettivi del piano do saprò dire alla fine del 2018, al 6 marzo è una cosa impossibile da dire», ha concluso Morelli. Ora c’è da affrontare anche il tema dell’azionista pubblico, avendo il Tesoro il 68% della banca: «Che ci sia un cambio a livello di governo e ministro dell’Economia non ha un impatto su ciò che dobbiamo fare». Intanto ieri l’altra banca in ristrutturazione, Carige, ha approvato i conti definitivi al 2017 alzando di 8 milioni la perdita a 388,4 milioni per maggiori accantonamenti sugli npl. II board della banca presieduto da Giuseppe Tesauro e guidata da Paolo Fiorentino ha anche respinto la richiesta di Raffaele Mincione, terzo azionista attraverso la società Pop 12 con il 5,428% dopo Malacalza Investimenti (20,639%) e Gabriele Volpi (9,087%), di un posto nel consiglio, per «insussistenza dei presupposti per poter accogliere al momento le istanze di rappresentatività».

 

Gazzetta di Parma 07/03/2018

Crédit Agricole Maioli: «In Italia il gruppo continua a investire» – r.eco.

Il XXI Congresso nazionale del sindacato autonomo dei bancari Fabi «The wheel oflife, la ruota della vita – le idee e le scelte per il cambiamento» ha portato all’Hotel Ergife di Roma il gotha del mondo bancario italiano. Ieri mattina Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi si è confrontato con Jean Pierre Mustier, ad di Unicredit, Marco Morelli, ad di Mps e Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia, che si è soffermato sull’importanza degli investimenti nel settore bancario. «Stiamo mettendo in campo un piano da 800 milioni di euro per la crescita organica fino a12020ha spiegato -. Abbiamo investito 3,5 miliardi e continueremo a farlo in Italia – ha spiegato Maioli – non ci sono solo le tre Casse (Cassa di Risparmio di Cesena, Banca Carim e Cassa di Risparmio di San Miniato, ma anche Pioneer acquisita da Amundi e Banca Leonardo comprata da Indosuez Wealth Management». Maioli ha aggiunto che il gruppo sta investendo in maniera importante nelle infrastrutture e nelle risorse umane, con un nuovo Centro Servizi che verrà inaugurato nei prossimi mesi a Parma e ospiterà 1500 dipendenti. Una struttura all’avanguardia in termini di impatto ambientale». Mustier ha affrontato il tema del possibile consolidamento del settore bancario ma ha precisato che «fondendosi non si risolvono i problemi di capitalizzazione», mentre Morelli ha osservato che «per il futuro di Mps c’è un piano che prevede una serie di iniziative tra cui la chiusura delle filiali, è un piano tracciato non c’è nessuna novità. Il cambio di ministro non cambia il piano di risanamento».

 

Giornale 07/03/2018

Sui crediti deteriorati l’ipotesi «fai da te» – CC

Con la gestione interna delle sofferenze si registrano tassi di recupero mediamente più alti, che si attestano al 47,3% contro il 23% registrato in media dai service esterni. Partendo da questo presupposto la Fabi, ovvero il principale sindacato dei bancari ieri ha lanciato la proposta di «una task force interna a ogni banca per gestire il recupero delle sofferenze». L’idea è supportata dai risultati da uno studio curato dagli analisti Alfonso Scarano e Antonella Simone con il contributo legale dell’avvocato Chiara Scarano che è stato presentato ieri presentato in occasione del XXI congresso nazionale dell’organizzazione guidata da Lando Maria Sileoni. «Chiediamo alle banche di adottare un modello di gestione interna delle sofferenze per salvaguardare i rapporti col territorio, valorizzare i lavoratori e scongiurare la svalutazione degli stessi crediti deteriorati. Siamo contrari alla cessione esterna degli Npl perchè massacra le imprese e punta su profitti a breve termine», ha detto ieri il segretario della Fabi. Sottolineando anche che i fondi speculativi sono disposti ad acquistare i crediti deteriorati a un costo di poco superiore al 22%, contro il 41% del prezzo di carico stimato nei bilanci delle banche. «Una cessione che innesca perdite sul capitale ed espone le banche una riduzione del valore delle azioni in mano ai soci e le costringe a nuove ricapitalizzazioni con effetti diluitivi sull’azionariato». Lo stesso Sileoni ieri ha accolto sul palco del congresso l’ad del Monte dei Paschi, Marco Morelli. Il cambio di «azionista» non cambia il piano di risanamento del Monte dei Paschi. «Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: è chiaro che poi ci sarà un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo», ha detto Morelli. Quanto a un’eventuale aggregazione di Mps, «non è tema che riguarda il management ma, eventualmente, gli azionisti, nella misura in cui tale ipotesi possano creare valore sotto tutti gli aspetti». II sindacato è intanto impegnato anche sul fronte dei tagli. Ieri Deutsche Bank ha annunciato che taglierà oltre duecento dipendenti in Italia nelle attività retail. Per gli esodi la banca è disposta ad attivare «il fondo esuberi su base volontaria», ha indicato al congresso il responsabile delle risorse umane del gruppo Carlos Gonzaga. La procedura per gli esodi è stata attivata nelle scorse settimane e c’è stato un primo incontro. La banca in Italia ha circa 4mila dipendenti.

 

Italia Oggi 07/03/2018

Montepaschi, avanti tutta – …

La strada del Montepaschi è ben definita. Il cambio di governo non avrà un impatto sul piano di Rocca Salimbeni che, tra l’altro, non ha allo studio nessun dossier di possibili aggregazioni né altre chiusure di filiali, con ulteriori riduzioni di personale: lo ha spiegato l’a.d. Marco Morelli nel suo intervento al congresso della Fabi svoltosi a Roma. Il fatto che siano in vista avvicendamenti al ministero dell’economia, azionista con circa il 70% della banca senese, «non è una cosa che ha un impatto su quello che dobbiamo fare», ha riferito Morelli. «Andiamo avanti sul piano. Ci sarà un nuovo interlocutore con il quale ci confronteremo. Ci sono azionisti e un cda, io rispondo a loro di quello che faccio. Il mio mandato è a disposizione degli azionisti, sono loro che devono decidere e valutare. Chi fa il mio mestiere non si pub preoccupare chi di va al governo, di chi vince le elezioni e di chi viene eletto a Siena». Per il momento Rocca Salimbeni non valuta alcuna ipotesi di aggregazione. Questo tema, ha ribadito l’a.d., «non è né sul mio, né sul nostro tavolo». L’argomento, del resto, «non riguarda il management della banca ma gli azionisti, nella misura in cui questo tipo di operazioni possa creare valore sotto tutti i punti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti». A proposito della situazione di Mps, «si è rimesso a camminare ma, come ho già detto, ci vorrà tempo, sarà un percorso molto lento. Mps è uscito dalla chirurgia d’urgenza, ma pensare che si rimetta a camminare spedita e veloce come i concorrenti non è uno scenario plausibile. Lavoriamo giorno e notte per portare avanti il piano, non è semplice. Credevo che la banca potesse ripartire un anno fa e ci credo ancora oggi. In dodici mesi non ho cambiato opinione su questo tema, la mia posizione è identica a quella di un anno fa». Sollecitato dai sindacalisti su eventuali nuove chiusure di filiali che avrebbero conseguenze negative sul personale, il numero uno del Monte ha precisato che per il futuro «c’è un piano che prevede una serie di iniziative tra cui la chiusura delle filiali: è un piano tracciato, non c’è nessuna novità. Stiamo lavorando per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale per poter raggiungere gli obiettivi del piano, prescindendo da quelle che sono state le condizioni poste in termini di chiusura di filiali e riduzione dei dipendenti». Una banca, ha proseguito Morelli, ha l’obiettivo «di tutelare il corpo aziendale, i dipendenti, gli azionisti, il bilancio e il conto economico. Mps deve fare dei risultati, punto. Poi possiamo discutere di quanto sono aggressivi gli obiettivi, ma la banca deve fare ricavi e a un certo punto deve produrre utili». Il rilancio della banca, ha concluso l’amministratore delegato, non passa dal taglio dei costi ma «dal coinvolgimento di tutte persone che lavorano al Monte, e tutti insieme dobbiamo arrivare a fare certi risultati: se ci riusciamo o no, qualcuno lo valuterà».

 

Italia Oggi 07/03/2018

Npl, gestione interna è migliore – …

Con la gestione interna delle sofferenze si registrano tassi di recupero mediamente più alti, che si attestano al 47,3% contro il 23% dei service esterni: è quanto sostiene uno studio degli analisti Alfonso Scarano e Antonella Simone, con il contributo dell’avvocato Chiara Scarano, presentato in occasione del congresso nazionale della Fabi. Il maggior sindacato dei bancari ha lanciato la proposta di una task force interna a ogni banca per gestire il recupero delle sofferenze, visto che «con la gestione interna i tassi di recupero sono più alti: così la banca salvaguarda il suo rapporto col territorio e valorizza i lavoratori», ha detto il segretario generale Lando Maria Sileoni. «Siamo contrari alla cessione esterna degli Npl, perché massacra le imprese e punta su profitti a breve termine».

 

 

Libero Quotidiano 07/03/2018

Affari in piazza – Malgrado i soldi pubblici Mps è nel pantano – …

Marco Morelli, amministratore delegato di Monte dei Paschi, da quando ricopre questo incarico, cioè da un anno e mezzo, non ha «mai ricevuto una telefonata» dal governo o dai politici. Lo ha detto ieri durante il XXI Congresso nazionale della Fabi, probabilmente un messa y:.t o al prossimo esecutivo, che però di telefonate ne potrà fare quante ne vorrà visto che il Tesoro è azionista di ma i oranza della banca in crisi. «Non importa chi andrà al governo, chi ha vinto le elezioni o chi viene eletto a Siena. Credo che l’unica linea di comportamento e Stella Polare deve essere quella di fare le cose nel miglior modo possibile». Il piano di risanamento insomma non verrà modificato dal cambio dell’esecutivo, sempre che il futuro governo voglia continuare a sostenere la banca. Intanto per Morelli Mps è «uscita dal reparto di chirurgia d’urgenza. Ora dobbiamo tornare a camminare». Per l’ad è necessario «tornare a parlare con i clienti, ci vorrà tempo, sarà un processo lento – ha proseguito – ma il Monte si è rimesso in cammino», in una strada però ancora scivolosa. Un’eventuale aggregazione inoltre «non è tema che riguarda il management ma, eventualmente, gli azionisti, nella misura in cui tale ipotesi possano creare valore sotto tutti gli aspetti: il tema non è sul mio o il nostro tavolo». Morelli, come se la banca non avesse rovinato migliaia di risparmiatori, si lamenta del fatto che «qualcuno parla male di noi, che dice che il Monte non ce la farà. Esiste un piano su cui tutti i dipendenti cercano di essere focalizzati. Quando sarà il momento dei risultati finanziari, racconteremo ciò che abbiamo fatto», ha concluso l’ad dell’ex banca del Pd. Dopo diversi giorni di chiusure in perdita, il titolo ieri ha segnato un rialzo di oltre il 4%.

 

Mf 07/03/2018

La Fabi alle banche: gestite gli npl all’interno – Npl, Fabi per la gestione interna – Pira Andrea

La gestione delle sofferenze passa per la creazione di apposite task force interne alle banche stesse. Alle filiali degli istituti dovranno essere affidate procure e deleghe sui crediti deteriorati, garantendo la formazione del personale e la creazione di figure manageriali specifiche. «Siamo contrari alla cessione esterna degli npl, perché massacra le imprese e punta su profitti a breve termine», spiega Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, la federazione autonoma dei bancari impegnata in questi giorni a Roma per il XXI Congresso nazionale, che ieri ha condotto tre faccia a faccia con il numero uno di Unicredit Jean Piene Mustier, l’ad di Mps Marco Morelli e l’ad di Cariparma Agricole Giampiero Maioli. La proposta mira a tutelare la continuità dell’azienda, salvaguardare la relazione tra istituti e clientela, valorizzando in modo appropriato il portafoglio di npl e scongiurando svalutazioni troppo pesanti. Alla proposta per una gestione interna degli npl, il principale sindacato della categoria affianca uno studio per suffragare le ragioni di una tale soluzione. Condotto sull’analisi dei dati di Banca d’Italia, il lavoro a cura di Alfonso Scarano e Antonella Simone mette in evidenza come dal 2006 al 2012 la gestione in house abbia registrato in media una percentuale di recuperi più alta: si parla del 47,3% contro il 26,5% delle posizioni cedute a terzi. Tale dinamica, spiega l’analisi, è innescata da più fattori, riassumibili nella minor capacità di valorizzare gli npl in portafoglio. Alla base c’è la mancanza di una relazione diretta con il cliente da parte delle società esterne e quindi di un minor numero di informazioni sulle singole posizioni in sofferenza. Questa riflessione si colloca in un quadro italiano che dal 2012 a oggi ha registrato un accelerazione nelle cessioni, arrivate lo scorso anno a quota 64,5 miliardi, portando il totale dei crediti ceduti negli ultimi sei anni a oltre 117 miliardi. La diffusione dello studio anticipa inoltre la pubblicazione a metà marzo delle proposte della Commissione e dell’addendum Bce sulla svalutazione dei nuovi crediti deteriorati, mentre cresce il pressing dei Paesi del Nord affinché la riduzione dei rischi preceda la loro condivisione attraverso una garanzia comune sui depositi e un backstop al Fondo di risoluzione. Lunedì scorso, nella giornata di apertura dell’assise della Fabi era stato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a ipotizzare un possibile ricorso alla Corte di giustizia europea qualora l’Eurotower dovesse tentare «un’attività pseudolegislativa». Ieri sul tema è intervenuto il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, che giudica positivamente il blocco dei tentativi della Vigilanza Bce guidata da Danièle Nouy di introdurre una prima versione dell’addendum. L’esponente dell’Abi ha voluto comunque ribadire che il futuro del settore bancario passa per l’Europa. «Se abbiamo soluzioni, le dobbiamo trasformare in soluzioni e proposte europee», ha sottolineato Sabatini nel criticare comunque alcune misure comuni comunitarie come la direttiva Brrd con attuazione che avrebbe dovuto far scattare prima i requisiti Mrel modificando il passivo delle banche e dopo far partire il bail-in. Oltre alla percentuale di recupero la seconda critica mossa invece dalla Fabi alle soluzioni esterne per gli npl riguarda i prezzi di mercato. Mentre il prezzo di carico stimato nei bilanci degli istituti si aggira attorno al 41%, i fondi sono disposti ad acquistarli poco sopra il 22%. «Una cessione che innesca perdite sul capitale ed espone le banche a una riduzione del valore delle azioni in mano ai soci e le costringe a nuove ricapitalizzazioni con effetti dilutivi sull’azionariato», sottolinea il sindacato. Terza annotazione della Fabi è il valore dei portafogli basato in gran parte sui valori peritali degli immobili posti in garanzia.

 

Mf 07/03/2018

Mustier: governo agevoli la cessione di sofferenze – Pira Andrea

Eliminato il rischio sistemico, compito del nuovo governo italiano sarà accelerare lo smaltimento degli npl. «Restano rischi che possono essere anche importanti, ma non sono sistemici», ha detto l’amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, intervenendo al congresso della Fabi in corso a Roma a colloquio con il segretario generale del sindacato Lando Maria Sileoni. Per il top manager francese la «grande differenza» dell’Italia rispetto agli altri Paesi è quanto a lungo i crediti deteriorati restano nei bilanci delle banche. «Si deve consentire alle banche di fare bene il proprio lavoro in un ambiente che sia anche sicuro», ha aggiunto l’ad nell’esortare quindi il prossimo esecutivo a prendere misure che favoriscano la cessione degli npl. Il banchiere non si è sbilanciato sull’esito del voto: «Le idee politiche devono restare fuori dal nostro lavoro, noi lavoriamo con tutti i cittadini». Mustier non ha poi escluso che possa esserci un consolidamento nel settore, sebbene ciò non risolverebbe tutti i problemi del settore, specie in caso di aggregazioni tra istituto sottocapitalizzati.

 

Mf 07/03/2018

Per Morelli il nuovo esecutivo non impatterà su Mps – Pira Andrea

Il cambio di governo, e quindi dell’azionista di maggioranza, non avrà alcun impatto sul piano Mps. Marco Morelli, amministratore delegato dell’ istituto senese oggi controllato dal Tesoro, ieri ha rassicurato la platea del congresso Fabi. Il timore diffuso è che il programma concordato con la Ue per risollevare la banca possa prevedere nuovi tagli di filiali e quindi di personale qualora non si dovessero raggiungere nel quinquennio gli obiettivi. A tale eventualità il principale sindacato dei bancari ribatte ventilando la possibilità di uno sciopero generale del settore. Il confronto tra Morelli e il segretario generale Lando Maria Sileoni è stato uno dei più accesi. L’ad ha garantito che il rilancio di Mps non passerà per il taglio di personale, ricordando anzi di aver tenuto testa ai rappresentati della Ue quando per il piano di aiuti chiedevano 10 mila esuberi. Allo stesso modo Morelli ha voluto escludere eventuali aggregazioni, di cui si è parlato nei giorni precedenti le elezioni. Il tema non è sul tavolo, ma la questione «non riguarda il management, bensì gli azionisti nella misura in cui questo tipo di operazioni può creare valore», ha detto l’ad.

 

Mf 07/03/2018

Contrarian – Il confronto virtuoso tra Fabi e Abi fa bene a tutte le parti – …

La partecipazione dei principali esponenti del mondo bancario al Congresso nazionale della Fabi, il sindacato dei bancari che organizza il maggior numero dei dipendenti sindacalizzati, dimostra sia il ruolo che il sindacato ha saputo conquistarsi sia la condivisa, crescente centralità, nel settore, delle risorse umane nonché delle relazioni industriali in una con le vicende che riguardano il mondo del credito, in particolare dalla crisi globale scoppiata nel 2008 in avanti. Lando Sileoni, il segretario generale uscente, ma, come sembra, per l’opera svolta destinato alla conferma per un altro periodo statutario, ha affrontato temi fondamentali: dagli impatti della digitalizzazione negli istituti alla funzione fondamentale del Fondo esuberi avendo, comunque, la capacità di legare questi argomenti ai problemi generali della politica economica, del debito e dell’occupazione, ma anche al momento postelettorale. Se ne ricava l’essenzialità di forme ampie di partecipazione che riguardino sia l’introduzione delle innovazioni digitali, sia la materia dei costi e, dunque, della redditività delle banche. Non si nega di certo l’esigenza di rivedere l’organizzazione, la rete delle dipendenze e, poi, le strategie che debbono comportare anche interventi nella governance; né si critica l’opera che si deve svolgere per la revisione dei costi. Ma tutto ciò ha la fondamentale contropartita della salvaguardia dell’occupazione che il sindacato è riuscito, con il ricorso a un complesso di misure attuabili sul piano della volontarietà e al predetto Fondo, a difendere sostanzialmente, dimostrando che si pub progredire nella redditività senza dovere ricorrere ai tagli degli organici, ma, all’opposto, stimolando vieppiù la partecipazione ai processi lavorativi e migliorando i livelli delle professionalità. L’interlocuzione con l’altro attore sociale, l’Abi, è stata in questo campo proficua, anche per avere il presidente, Antonio Patuelli, saputo cogliere prontamente i vantaggi di relazioni sindacali, certamente dialettiche e suscettibili di differenziazioni nei mezzi, ma pienamente convergenti nei fini. Si può dire che è comunque difficile registrare, in organismi similari, un confronto così ampio tra parti datoriali e sindacato come quello che sta avvenendo nel congresso Fabi. Occorre, peri, che poi ne scaturiscano, a opera delle parti coinvolte, concreti comportamenti coerenti. Sull’evoluzione del settore, sulle innovazioni più rilevanti, sulla digitalizzazione, sui rapporti con la clientela e le nuove professionalità occorrerebbe compiere un deciso passo avanti prevedendo sedi istituzionali di confronto e di partecipazione; una partecipazione che pub andare anche oltre e, in relazione alla produttività, contemplare meccanismi di aggancio con la remunerazione. Agli inizi degli anni Settanta, allorché in Banca d’Italia si rilevavano i segnali di una grande evoluzione funzionale e organizzativa, l’allora governatore Guido Carli promosse, d’intesa con i sindacati, cinque Commissioni paritetiche formate da dirigenti, tra i migliori, designati sia dalla stessa amministrazione sia dalle organizzazioni sindacali, con il compito di studiare le immanenti trasformazioni e formulare proposte e progetti al riguardo. Sui materiali allora prodotti l’Istituto ha fondato la propria azione per almeno un quindicennio: ciò a testimonianza dell’ importanza della ricerca di forme avanzate di partecipazione. Si badi bene: non è una confusione di moli che qui si auspica, né si pensa a forme specifiche di cogestione. Ma una grande trasformazione, di carattere epocale, non può essere sostenuta e guidata senza una estesa partecipazione a tutti i livelli. Se, poi, al vertice si introduce una sede paritetica di confronto, la partecipazione che discende per i rami non potrà non essere ancora più fruttuosa e saldare gli interessi della banca con quelli di chi vi lavora.

 

Sole 24 Ore 07/03/2018

Credito, Bcc al rinnovo Nodo 3.500 esuberi e aumento di 85 euro – Casadei Cristina

Sarà una razionalizzazione che investirà il 10% dei lavoratori, quella che dovrà gestire il prossimo contratto delle banche di credito cooperativo. «Attraverso il rinnovo del contratto, Federcasse farà da punto di sintesi per il sisterna, convinta che le Bcc abbiano ampi margini di crescita sia in termini di efficienza che di produttività», interpreta il responsabile del servizio relazioni sindacali di Federcasse, Marco Vernieri. E, volendo quantificare questi margini, considerato che oggi le Bcc hanno poco più di 36mila addetti parliamo almeno di 3.500 esuberi, ma «sarebbe sbagliato parlare solo in termini di riduzione dei costi – aggiunge Vernieri-. Io preferisco parlare di tutele per le persone. Il sistema ha soprattutto bisogno di crescere sulla capacità di generare ricavi e rendere ancora più efficace la mutualità». Va osservato che le Bcc sono state banche disallineate rispetto ai grandi gruppi del credito ordinario sul fronte occupazionale. Negli anni della crisi, infatti, gli occupati di questi istituti sono cresciuti del 10%. II dialogo con i sindacati non si è mai interrotto, ma la riforma del settore, con la creazione dei tre gruppi, in dirittura d’arrivo, ha sicuramente rallentato il corso negoziale. «Il contratto è scaduto da 5 anni. L’ultimo rinnovo risale alla fine del 2012 siamo disallineati rispetto ai cicli negoziali – spiega Vernieri – e sarebbe impensabile oggi un contratto unico Abi Federcasse. Con il rinnovo abbiamo infatti bisogno di mettere a punto strumenti che aiutino le nostre banche a gestire la realizzazione della riforma». Se aigruppibancari cooperativi spetterà stabilire i numeri e i termini-e«soloipianiindustriali potranno farlo», osserva Luca Bertinotti della Fabi -, al nuovo contratto spetterà invece il cornpito di mettere a punto gli strumenti. Il primo passo indispensabile è creare le condizioni per sostenere economicamente il Fondo di solidarietà. Dovendo fare un numero massiccio di uscite o si riducono le prestazioni (ma su questo il sindacato è contrario) o si aumenta il livello di contribuzione e si cercano altre stampelle. La strada sembrerebbe essere la seconda «C’è piena disponibilità a prevedere il ricorso solo in via volontaria al Fondo di solidarietà da parte delle banche – dice Vernieri – ma dobbiamo garantirne la sostenibilità, anche ripensando l’utilizzo del Foc, il fondo per l’occupazione. Visto che le Bcc dovranno affrontare il terna dell’occupazione dobbiamo valutare un suo uso per la tutela dell’occupazione esistente, anche attraverso interventi di contribuzione straordinaria». Oltre che per la riqualificazione dei bancari che «è oggi un passaggio indispensabile per fare entrare nuove competenze», aggiunge Vernieri.Quanto alla parte economica le Bcc danno la disponibilità a un riallineamento al contratto Abi che riconosce l’ultima tranche in ottobre. L’importo dell’aumento sarebbe lo stesso del contratto Abi, 85 euro, ma in una sola busta paga. Nessun focus sugli Npl che per II credito cooperativo sarebbero, almeno per ora, un tema secondaria Diversamente dal credito ordinario. Proprio ieri, dal XXI congresso, la Fabi ha lanciato la sua proposta per la gestione interna delle sofferenze. «Siamo contrari alla cessione esterna perché massacra le imprese e punta su profitti a breve termine», dice il segretario generale Lando Maria Sileoni. La gestione interna conviene e la Fabi avanza una soluzione: «Affidare alle filiali le procure e le deleghe per la gestione degli Npl, formando il personale interno e creando figure manageriali ad hoc, special risk manager, che sovrintendano alla gestione di quest’attività», spiega Sileoni. «Sui nuovi mestieri -osserva lo stesso presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani – ci sono molti spazi, dobbiamo riconvertire e fare crescere le persone che rimangono centrali nelle banche».

 

Sole 24 Ore 07/03/2018

Morelli: Mps, il dossier fusioni non è sul mio tavolo – Graziola Gerardo

Il Monte dei Paschi va avanti nel suo piano di risanamento senza essere condizionato dal prossimo cambio al vertice del ministero dell’Economia, azionista di riferimento della banca tornata pubblica dopo il salvataggio dello Stato dello scorso anno. Marco Morelli, amministratore delegato di Rocca Salimbeni, parla davanti alla platea del congresso dei bancari della Fabi e osserva che spetterà al nuovo interlocutore istituzionale a via XX settembre, eventualmente, una decisione su una futura aggregazione della banca, tema «che non è sul mio tavolo». Il management a Siena è impegnato nella sfida per raggiungere gli impegni presi dal governo italiano con Bruxelles per avere il via libera agli aiuti di Stato. Impegni che in alcuni casi, secondo il sindacato Fabi, rischiano di «strozzare» la banca e di non farla arrivare ad ottenere i risultati, in termini di utili, ai quali è tenuta. II sindacato lamenta l’obbligo di chiusura di filiali che sono efficienti e producono utili. Morelli non torna sul punto degli impegni con Bruxelles, afferma di essere concentrato sul far ripartire la banca dopo i lunghi mesi di attesa per il via libera del piano. «Ci credevo un anno fa e ci credo ancora oggi». La banca, aggiunge, «non fa pressioni» sul personale per raggiungere gli obiettivi commerciali egli oltre 23mila dipendenti del Monte sono coscienti del loro coinvolgimento nella missione «ma certo se la gente alle 4-5 del pomeriggio va a casa, la banca i risultati non li farà». Al congresso del sindacato prima di Morelli c’è l’esordio di Jean Pierre Mustier che ancora non si fida del suo italiano e sceglie di parlare con l’interprete. Il top manager di UniCredit manda un messaggio di grande fiducia sull’Italia «ci aspettiamo che la crescita prosegua. Ci sarà un governo democratico e l’Italia sarà uno dei campioni d’Europa». Il banchiere dà poi un giudizio generoso anche sul modello della piccola banca di prossimità molto più sviluppato inItalia che in Francia e lascia qualche perplessità in chi lo ascolta quando elogia, tra i punti di forza dell’Italia, anche il buon livello della formazione. Attento a schivare le domande sulla politica, Mustier riconosce l’importanza del sostegno dato dal governo Gentiloni alle banche «perché ha eliminato il rischio sistemico» che pesava sul settore.

 

Tempo 07/03/2018

Congresso della Fabi – L’ad Mps Morelli: «Il piano va avanti Nessun impatto dal risultato del voto» – …

«Chi riveste un ruolo come il mio deve prescindere dal contesto ambientale, deve essere una cosa inevitabile». Per questo «non importa chi andrà al governo, chi ha vinto le elezioni o chi viene eletto a Siena. Credo che l’unica linea di comportamento deve essere quella di fare le cose nel miglior modo possibile». Lo ha detto Marco Morelli, ad Mps, dal palco del XXI Congresso nazionale della Fabi, nel ribadire che «in un anno e mezzo che mi trovo a Siena, non ho mai ricevuto una telefonata». «Poi – ha aggiunto – ci si può riuscire o no. Ma in un contesto come questo non bisogna preoccuparsi» del risultato delle urne.

 

Tirreno 07/03/2018

BANCHE, IL CONGRESSO Mps, Morelli rilancia: «Ci vorrà tempo ma ci riprenderemo» – …

«Dal punto di vista di una banca e dei suoi organi di gestione, il fatto che ci sia un cambio a livello di governo e ministro dell’Economia non è una cosa che ha un impatto su ciò che dobbiamo fare». Così Marco Morelli amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena intervenendo al congresso nazionale Fabi dove ha aggiunto «c’è un piano tracciato che deve essere portato avanti, ha una tempistica identificata, andiamo avanti col piano. E’evidente che ci sarà un nuovo interlocutore con cui io e gli organi della banca ci confronteremo strada facendo». «Il Monte si è rimesso a camminare ma come ho già detto ci vorrà tempo, sarà un percorso molto lento. Credevo che la banca potesse ripartire un anno fa e ci credo ancora o », ha aggiunto Morelli, che insiste sull’argomento: «Il rilancio della banca passa attraverso il coinvolgimento di tutte le persone che lavorano al Monte e tutti insieme dobbiamo arrivare a fare certi risultati. Se ci riusciamo o no, qualcuno lo valuterà. Sembra ci sia gente che non vede l’ora che il Monte dei Paschi vada male, non per comprarselo, sento e leggo qualcuno che ha l’approccio di dire: “chiaro che il Monte non ce la fa”».

 

4TRADING.IT 06/03/2018

Mustier: nessun rischio sistemico per le banche – …

Per il sistema bancario italiano non ci sono più rischi sistemici, ma rischi legati alla sottocapitalizzazione e ai crediti deteriorati. Per questo potrebbe esserci qualche aggregazione in futuro che però non deve essere fatta ignorando che il mercato è molto frammentato. E’ la fotografia scattata dal ceo di Unicredit nel suo intervento al XXI congresso nazionale della Fabi

 

4TRADING.IT 06/03/2018

Credit Agricole: altri investimenti in Italia – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Credit Agricole continuera’ a fare investimenti in Italia con acquisizioni. Lo conferma il numero uno della banca in Italia, Gianpiero Maioli, che pero’ precisa: “Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no”. Credit Agricole che in Italia controlla Cariparma afferma che in questa fase il gruppo deve metabolizzare le acquisizioni: “abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli” spiega interpellato a margine del congresso della Fabi. “Non ci sono solo le tre casse ma anche Pioneer e Banca Leonardo” osserva il manager del gruppo transalpino. C’e’ poi la crescita organica ricorda Maioli con “800 milioni di investimento entro il 2020”. Nel corso dell’intervento davanti alla platea del sindacato autonomo dei bancari, Maioli spiega che a fronte di 100 eccedenze di personale nelle tre Casse acquistate (Cesena, Rimini e SanMiniato) il gruppo intende aprire un call center a Cesena che assorbira’ 150 bancari.

 

ANSA.IT 06/03/2018

Mps, aggregazioni non sul tavolo – Economia – …

Il tema delle aggregazioni “non è né sul mio né sul nostro tavolo”. Così Marco Morelli, a.d. di Mps, a margine del congresso nazionale Fabi aggiungendo che la questione “non riguarda il management della banca, ma gli azionisti, nella misura in cui questo tipo di operazioni possano creare valore sotto tutti i punti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti”. Per il futuro di Mps “c’è un piano che prevede una serie di iniziative tra cui la chiusura delle filiali, è un piano tracciato non c’è nessuna novità e stiamo lavorando per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale per poter raggiungere gli obiettivi del piano, prescindendo da quelle che sono state le condizioni poste in termini di chiusura di filiali e riduzione dei dipendenti”, ha aggiunto Morelli.

 

ASKANEWS.IT 06/03/2018

Mps, Morelli: usciti da chirurgia d’urgenza ma ci vuole tempo – …

Monte dei Paschi “è uscita dalla chirurgia d’urgenza” ma per tornare a camminare come gli altri “ci vorrà tempo”. Lo ha detto l’amministratore delegato Marco Morelli intervenendo al congresso della Fabi. “Il percorso sarà lento e pensare di muoverci in modo spedito come le altre banche non e’ credibile” ha aggiunto Morelli “Lavoriamo giorno e notte sul piano, c’è un percorso tracciato”.

 

BORSA.CORRIERE.IT 06/03/2018

UniCredit: Mustier, molto fiduciosi sul risultato stress test (RCO) – Corriere.it – …

“Siamo molto fiduciosi sull’esito dello stress test”. Cosi’ l’amministratore delegato di UniCredit Jean Pierre Mustier interpellato sull’esercizio di stress condotto dall’Eba. UniCredit e’ una delle quattro banche italiane interessate alla valutazione che sara’ resa nota solo a novembre. Mustier a margine del congresso della Fabi spiega di non aver letto la metodologia dell’esercizio e di non conoscere ancora i risultati.

 

BORSA.CORRIERE.IT 06/03/2018

Mps: Morelli, cambio ministro Economia non cambia il nostro piano di risanamento – Corriere.it – …

Il cambio di ‘azionista’ non cambia il piano di risanamento del Monte dei Paschi. Lo indica l’amministratore delegato Marco Morelli interpellato nel corso di un intervento al congresso della Fabi. “Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: e’ chiaro che poi ci sara’ un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. A chi gli fa notare le dichiarazioni non concilianti verso Siena degli esponenti dei partiti usciti vincitori dalle elezioni, Morelli replica: “il fatto che Mps sia stato salvato con i soldi degli italiani e’ il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Morelli quindi aggiunge: “C’e’ un azionista e c’e’ un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato e’ a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. Morelli spiega che “non mi preoccupo dei risultati delle elezioni anche perche’ da quando sono a Siena non mi ha mai chiamato nessuno” della politica.

 

BORSA.CORRIERE.IT 06/03/2018

### Morning note: l’agenda di martedi’ 6 marzo – Corriere.it – …

APPROVAZIONE DATI CONTABILI: Banca Carige, Italmobiliare, Telecom Italia. – Milano: Assemblea Sistema Moda Italia ‘La filiera del valore’. – Ginevra: Salone dell’Auto di Ginevra 2018. Pininfarina e Hybrid Kinetic Group presentano la HK GT Gran Turismo. Seguono conferenze stampa di Jeep, Ferrari e Sergio Marchionne. – Roma: si conclude il XXI Congresso Nazionale Fabi. Organizzato da Federazione Autonoma Bancari Italiani. Partecipano, tra gli altri, Giovanni Sabatini, d.g. Abi; Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi; Jean Pierre Mustier, a.d. UniCredit; Marco Morelli, a.d. Mps; Giampiero Maioli, a.d. Credit Agricole; Marco Vernieri, responsabile servizio relazioni sindacali Federcasse. Luca Bertinotti, segretario generale Fabi. – Italia: Istat diffonde la nota mensile sull’andamento dell’economia Italia, febbraio. – Stati Uniti: diffusione dati su ordinativi industriali, gennaio; ordini beni durevoli, gennaio.

 

BORSA.CORRIERE.IT 06/03/2018

Credit Agricole: Maioli, altri investimenti in Italia ma oggi no dossier aperti – Corriere.it – …

Credit Agricole continuera’ a fare investimenti in Italia con acquisizioni. Lo conferma il numero uno della banca in Italia, Gianpiero Maioli, che pero’ precisa: “Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no”. Credit Agricole che in Italia controlla Cariparma afferma che in questa fase il gruppo deve metabolizzare le acquisizioni: “abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli” spiega interpellato a margine del congresso della Fabi. “Non ci sono solo le tre casse ma anche Pioneer e Banca Leonardo” osserva il manager del gruppo transalpino. C’e’ poi la crescita organica ricorda Maioli con “800 milioni di investimento entro il 2020”. Nel corso dell’intervento davanti alla platea del sindacato autonomo dei bancari, Maioli spiega che a fronte di 100 eccedenze di personale nelle tre Casse acquistate (Cesena, Rimini e SanMiniato) il gruppo intende aprire un call center a Cesena che assorbira’ 150 bancari.

 

BORSAINVESTIMENTI.COM 06/03/2018

Appuntamenti di martedì 6 marzo – Borsa Investimenti – …

SOCIETÀ ITALIA Cda bilancio:Banca Carige (preliminari il 9 febbraio), Banca Ifis (preliminari 8 febbraio), Intermobiliare, Italmobiliare, Poligrafica San Faustino, Telecom Italia (anche su piano industriale 2018-2020), Ubi Banca (anticipazione l’8 febbraio), Yoox (preliminari il 15 gennaio). Conference call bilancio: Banca Ifis, Yoox (18,00). Danieli & C., Cda 1° semestre. Pininfarina, conferenza stampa di presentazione “2 World Debuts” con presidente Paolo Pininfarina e Ceo Angori (14,15). Saipem,comunicato bilancio; segue conference call (10,30). ROMA Continua congresso nazionale Fabi, termina il 9 marzo (dalle 9,30). Tra i partecipanti AD Unicredit Mustier, AD MPS Morelli, AD Crédit Agricole Cariparma Maioli, DG AbiSabatini (14,30). MILANO Assemblea annuale Smi, presentazione ricerca “Opportunità di valorizzazione della filiera italiana del tessile moda” con Boccia (11,30). Bocconi, inizia “Bocconi & Africa 2018, forum on entrepreneurship”(dalle 9,00); termina l’8 marzo. Tra i partecipanti Ceo Enel Green Power Cammisecra. Deloitte, seminario sugli impatti della riforma fiscale Usa sui gruppi italiani, patrocinato dall’American Chamber of Commerce (15,30). BRESCIA Siderweb, convegno “Mercato dell’acciaio: le tendenze dei prezzi nel 2018” (14,30). LECCE Tar Puglia, udienza su ricorso Regione e Comune contro piano ambientale Ilva Taranto. EUROPA Ginevra, inizia salone auto,conferenza stampa Marchionne. Prosegue domani. BANCHE CENTRALI EUROPA Svezia, audizione governatore Riksbank Olsen su politica monetaria (9,00). Austria, Tesoro offre 1,15 miliardi riaperture titoli Stato 2022 e 2028. Germania, Tesoro offre 500 milioni indicizzato aprile 2026 e 500 milioni indicizzato aprile 2030. Gran Bretagna, Tesoro offre 2,25 miliardi sterline Gilt 2047 cedola 1,5%. Spagna, Tesoro offre fino a 5,5 miliardi titoli Stato sei e 12 mesi. USA New York, intervento consigliere Fed Brainard (23,30). St. Thomas, intervento governatore Fed New York Dudley (13,30). Washington, Trump riceve primo ministro svedese Lofven. Ordini beni durevoli e ordini industria gennaio (16,00). EUROPA Risultati Thales. Sap, capital markets day. USA Risultati Autodesk, H&R Block, Ross Stores, Target.

 

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

FINANZA UNICREDIT: MUSTIER, DISCONTINUITA’ ERA NECESSARIA MA NON RIVANGO MALI DEL PASSATO – …

La discontinuita’ in UniCredit era necessaria, spiega l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier da due anni alla guida del gruppo. “La continuita’ sarebbe stata un problema – afferma intervistato al congresso del sindacato Fabi – era importante convincere gli investitori per avere i 13 miliardi di aumento di capitale. Dovevamo dimostrare che c’era una voglia di cambiare, occorreva farlo, e’ stato necessario”. Mustier a chi gli chiede cosa avesse trovato di negativo in banca risponde: “Non parlero’ mai e poi mai male ne’ dell’Italia, ne’ di Unicredit ne’ del passato anche perche’ parlare male del passato ha un riverbero negativo sul futuro. Quindi non diro’ cosa ho trovato di negativo ma quello che ho trovato di positivo: dei team super motivati e quando c’e’ stato l’aumento di capitale i dipendenti hanno sempre mostrato fierezza e orgoglio di lavorare con noi”.

 

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

Notizie Radiocor – Prima Pagina – Borsa Italiana – …

Roma, 06 mar – – APPROVAZIONE DATI CONTABILI: Banca Carige, Italmobiliare, Telecom Italia – Milano: Assemblea Sistema Moda Italia ‘La filiera del valore’ – Ginevra: Salone dell’Auto di Ginevra 2018. Pininfarina e Hybrid Kinetic Group presentano la HK GT Gran Turismo. Seguono conferenze stampa di Jeep, Ferrari e Sergio Marchionne. – Roma: si conclude il XXI Congresso Nazionale Fabi. Organizzato da Federazione Autonoma Bancari Italiani. Partecipano, tra gli altri, Giovanni Sabatini, d.g. Abi; Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi; Jean Pierre Mustier, a.d. UniCredit; Marco Morelli, a.d. Mps; Giampiero Maioli, a.d. Credit Agricole; Marco Vernieri, responsabile servizio relazioni sindacali Federcasse. Luca Bertinotti, segretario generale Fabi. – Italia: Istat diffonde la nota mensile sull’andamento dell’economia Italia, febbraio. – Stati Uniti: diffusione dati su ordinativi industriali, gennaio; ordini beni durevoli, gennaio.

 

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

UNICREDIT: MUSTIER, MOLTO FIDUCIOSI SUL RISULTATO STRESS TEST (RCO) – …

Roma, 05 mar – “Siamo molto fiduciosi sull’esito dello stress test”. Cosi’ l’amministratore delegato di UniCredit Jean Pierre Mustier interpellato sull’esercizio di stress condotto dall’Eba. UniCredit e’ una delle quattro banche italiane interessate alla valutazione che sara’ resa nota solo a novembre. Mustier a margine del congresso della Fabi spiega di non aver letto la metodologia dell’esercizio e di non conoscere ancora i risultati.

 

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

Notizie Radiocor – Finanza – Borsa Italiana – …

Roma, 06 mar – Il Governo Gentiloni ha svolto un ruolo importante l’anno scorso eliminando il rischio sistemico dalle banche italiane. Lo afferma l’amministratore delegato di UniCredit, Jean Pierre Mustier, al congresso della Fabi. “E’ stato importante l’anno scorso quando il Governo ha sostenuto il settore bancario perche’ ha eliminato il rischio sistemico. Le banche ora possono sostenere l’economia e UniCredit e’ lieta di contribuire allo sviluppo e alla crescita economica”. Mustier osserva che il settore bancario italiano e’ molto frammentato anche per le caratteristiche del Paese dove e’ diffuso un modello di banca di prossimita’. Interpellato sulla necessita’ di nuove aggregazioni osserva: “Se due banche hanno problemi di capitalizzazione non e’ fondendosi che li risolvono, bisogna fare bene il mestiere di banchiere: lavorare sui prestiti e sui mutui non performanti e migliorare i bilanci per ridurre i rischi”.

 

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

MORELLI: MPS È USCITA DALLA CHIRURGIA D’URGENZA – …

Ci vorrà tempo per tornare a camminare come le altre banche, ha detto l’amministratore delegato del Monte Paschi di Siena, Marco Morelli, intervenendo al congresso della Fabi. MPS “è uscita dalla chirurgia d’urgenza” e quindi “il percorso sarà lento e pensare di muoverci in modo spedito come le altre banche non è credibile”. Il manager ci tiene però a rassicurare: “lavoriamo giorno e notte sul piano, c’è un percorso tracciato”. Nessuna aggregazione in vista. “E’ un tema che al momento non è assolutamente sul mio tavolo”, ha precisato l’amministratore delegato.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

MPS: MORELLI, CAMBIO MINISTRO ECONOMIA NON CAMBIA IL NOSTRO PIANO DI RISANAMENTO – …

Roma, 05 mar – Il cambio di ‘azionista’ non cambia il piano di risanamento del Monte dei Paschi. Lo indica l’amministratore delegato Marco Morelli interpellato nel corso di un intervento al congresso della Fabi. “Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: e’ chiaro che poi ci sara’ un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. A chi gli fa notare le dichiarazioni non concilianti verso Siena degli esponenti dei partiti usciti vincitori dalle elezioni, Morelli replica: “il fatto che Mps sia stato salvato con i soldi degli italiani e’ il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Morelli quindi aggiunge: “C’e’ un azionista e c’e’ un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato e’ a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. Morelli spiega che “non mi preoccupo dei risultati delle elezioni anche perche’ da quando sono a Siena non mi ha mai chiamato nessuno” della politica.

 

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

CREDIT AGRICOLE: MAIOLI, ALTRI INVESTIMENTI IN ITALIA MA OGGI NO DOSSIER APERTI – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Credit Agricole continuera’ a fare investimenti in Italia con acquisizioni. Lo conferma il numero uno della banca in Italia, Gianpiero Maioli, che pero’ precisa: “Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no”. Credit Agricole che in Italia controlla Cariparma afferma che in questa fase il gruppo deve metabolizzare le acquisizioni: “abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli” spiega interpellato a margine del congresso della Fabi. “Non ci sono solo le tre casse ma anche Pioneer e Banca Leonardo” osserva il manager del gruppo transalpino. C’e’ poi la crescita organica ricorda Maioli con “800 milioni di investimento entro il 2020”. Nel corso dell’intervento davanti alla platea del sindacato autonomo dei bancari, Maioli spiega che a fronte di 100 eccedenze di personale nelle tre Casse acquistate (Cesena, Rimini e SanMiniato) il gruppo intende aprire un call center a Cesena che assorbira’ 150 bancari.

 

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

MPS: FABI, PIANO UE CI STROZZA, COSTRETTI A CHIUDERE FILIALI IN UTILE – …

Sileoni: sindacato non accettera’ eventuali licenziamenti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Il piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi imposto da Bruxelles per concedere il salvataggio con l’aiuto di Stato “strozza la banca”. Lo denuncia il sindacato Fabi. “Dobbiamo chiudere 150 filiali in utile e questo ci allontana dall’obiettivo di fare guadagni” lamenta il coordinatore del gruppo Mps per il sindacato, Cosimo Torraco. Il segretario generale Lando Sileoni esplicita il timore che se la banca non riuscira’ a raggiungere i risultati del piano a fine quadriennio si possa poi utilizzare l’arma dei licenziamenti. “Abbiamo gia’ avvertito che se si arriva ai licenziamenti noi blocchiamo il settore” aggiunge Sileoni mentre il coordinatore della Fabi Mps aggiunge che nella tavola rotonda con Morelli “c’e’ carenza di organico e non riusciamo ad aprire filiali dove servono ma dobbiamo mandare a casa altre 3mila persone” per gli impegni del piano. Al termine Morelli, interpellato sul punto, risponde: “il piano di ristrutturazione ha varie iniziative tra cui la chiusura delle filiali; lavoriamo per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale da raggiungere comunque i risultati”.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

BANCHE, MUSTIER: IN ITALIA ANCORA QUALCHE RISCHIO MA NON SISTEMICO – …

Nel sistema bancario italiano “c’è ancora qualche problema, ma non più rischi sistemici”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, intervenendo al congresso della Fabi. In tale occasione Mustier ha voluto ricordare l’importanza “dell’intervento fatto dal governo italiano per evitare i fallimenti”, sottolineando però che il sistema ha ancora delle “difficoltà nel liberarsi degli Npl”, spiegando che “in Italia rimangono più a lungo nei bilanci fino a diventare tossici”. Per quanto concerne Unicredit, il manager ha detto: “siamo molto fiduciosi sull’esito degli stress test” in corso, i cui risultati saranno resi noti a novembre.Positivo il titolo a Piazza Affari: +1,09%.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

BANCHE – TAJANI RIBADISCE CHE NON SPETTA ALLA BCE LEGIFERARE SU NPL – …

Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, ha sottolineato ancora una volta che non spetta alla Vigilanza della Bce legiferare sui crediti deteriorati. Tajani, a margine del convegno Fabi, tornando sull’Addedum proposto da Francoforte, ha affermato: “Se il capo della vigilanza della Bce (Danièle Nouy) tentasse in via surrettizia di avviare un’attività pseudo-legislativa sarei costretto ad andare alla Corte di Giustizia non per una questione di contenuto, ma sul principio che legifera il legislatore”. L’europarlamentare ha poi aggiunto: “Noi pretendiamo che sia la Commissione Ue a fare la proposta e il Parlamento a decidere. Si ricorda che il servizio giuridico sia del Consiglio Europeo sia dello stesso Europarlamento avevano contestato la prima proposta della Vigilanza di Francoforte, ritenendo che si sarebbe spinta oltre il suo mandato. In seguito a ciò, la Nouy aveva deciso di posticipare la pubblicazione della proposta definitiva relativa all’Addendum. Un mese fa la stessa Nouy aveva precisato che “Pubblicheremo la versione definitiva dell’addendum entro metà marzo. Faremo anche ulteriore chiarezza sulla nostra intenzione di procedere con un approccio caso per caso, secondo quanto definito nella nostra cornice Pillar 2”.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

MPS: MORELLI, CAMBIO MINISTRO ECONOMIA NON CAMBIA IL NOSTRO PIANO DI RISANAMENTO -2- – …

Per recupero serve tempo non possiamo correre come gli altri (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Morelli intervistato nel corso di un dibattito al congresso della Fabi ricorda che il Monte dei Paschi ha un “percorso tracciato e un piano con gittata di quattro anni. Io rappresento le 23.600 persone del Monte e cerchiamo di fare l’impossibile per portare avanti questo piano”. La banca ha “criticita’ diverse dagli altri perche’ per anni e’ stata poco focalizzata sugli aspetti commerciali” e impegnata nella “soluzione di tematiche societarie e regolamentari”. La banca ora “e’ tutta concentrata su quello. Per noi e’ importante il presidio commerciale e l’attivita’ per tornare ad occupare il nostro ruolo sul territorio”. Per il turnaround del Monte dei Paschi “ci vorra’ tempo: il percorso sara’ lento non e’ scenario realistico che il Monte cammini veloce come molti concorrenti”.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

ECONOMIA E FINANZA: GLI AVVENIMENTI DI MARTEDI’ 6 MARZO – …

FINANZA – Milano: ‘DLA Piper Italy Tax Day III edizione”. Ore 14,30. Via della Posta, 7 – Milano: convegno Deloitte ‘US Tax Reform. Gli impatti sui gruppi italiani’. Ore 15,30. Deloitte Greenhouse, via Tortona, 25 RIUNIONI DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE – APPROVAZIONE DATI CONTABILI: Banca Carige, Banca Ifis, Danieli, Italmobiliare, Poligrafica S. Faustino, Telecom Italia, Ubi Banca, Yoox Net-A-Porter. INCONTRI SOCIETA’ QUOTATE – Conference call Banca Ifis. ASSEMBLEE DEGLI AZIONISTI – Nessun appuntamento in agenda DATI MACROECONOMICI – Stati Uniti: ordinativi industriali, gennaio. Ore 16,00 – Stati Uniti: ordini beni durevoli, gennaio. Ore 16,00 ECONOMIA – Milano: la Cooperativa Chico Mendes ‘Buoni senza frontiere. A Milano dal 1990’ inaugura il primo ‘Social Corner di Milano’: uno sportello per avere informazioni su servizi relativi a badanti, baby sitter, operatori socio assistenziali, educatori. Ore 17,00. Presso il negozio Share, Via Bessarione, 14 – Roma: si conclude il XXI Congresso Nazionale FABI. Organizzato da Federazione Autonoma Bancari Italiani. Ore 14,30. Partecipano, tra gli altri, Giovanni Sabatini, d.g. Abi; Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi; Jean Pierre Mustier, a.d. UniCredit; Marco Morelli, a.d. Mps; Giampiero Maioli, a.d. Credit Agricole; Marco Vernieri, responsabile servizio relazioni sindacali Federcasse. Luca Bertinotti, segretario generale Fabi. Ergife Palace Hotel, via Aurelia, 619.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

UNICREDIT – MUSTIER: NEL SETTORE BANCARIO NON CI SONO PIÙ RISCHI SISTEMICI – …

L’emergenza per il settore del credito è finita. Nel comparto bancario non ci sono più rischi sistemici, ma solo qualche situazione di debolezza legata a sottocapitalizzazione e all’elevata presenza di npl. Un miglioramento avvenuto anche grazie alla buona azione del governo precedente per evitare i fallimenti. È questa l’opinione di Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit, intervenuto oggi al congresso della Fabi. Il manager, che ha lodato l’azione del passato esecutivo nella gestione della crisi del settore bancario nello scorso anno, ribadisce tuttavia che “noi non possiamo avere opinioni politiche nel nostro lavoro.Dobbiamo restare assolutamente apolitici anche se per lavoro incontriamo spesso esponenti politici”. A suo avviso, uno degli obiettivi del prossimo governo sarà quello di agevolare le procedure di smaltimento degli npl, che restano sui bilanci delle banche ancora troppo a lungo, fino a divenire tossici. Il manager è tuttavia fiducioso. “Vedremo quale sarà il nuovo governo ma l’Italia ha molti punti di forza che lasciano sperare in un successo del Paese”, ha dichiarato Mustier. Quanto ai prossimi scenari, Mustier ritiene provabile che si vada verso una maggiore concentrazione attraverso operazioni di aggregazione, ma con alcune avvertenze. Innanzitutto il rispetto della peculiarità del tessuto italiano. “Va rispettata anche la caratteristica di paese molto frammentato, molto più per esempio della Francia, e questo è il dato strutturale. Per questa ragione ci sono più banche che devono stare vicine ai propri clienti dell’Italia”, ha osservato il manager. “Non nego che a un certo momento ci sarà bisogno di unificazione o di consolidamento, ma bisogna riflettere con attenzione: se si mettono insieme due banche sottocapitalizzate non se ne fa una più forte”, ha concluso Mustier. Per quanto riguarda le prospettive di Unicredit, il manager si è detto “molto fiducioso” sull’esito degli stress test che verrà reso noto il prossimo mese di novembre, “anche se non abbiamo ancora i risultati”.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

BANCHE: FABI, AFFIDINO ALLE FILIALI LA GESTIONE DEI CREDITI DETERIORATI – …

– Roma, 06 mar – Le banche affidino al personale delle loro filiali la gestione del credito deteriorato. E’ la proposta presentata dal sindacato autonomo Fabi in occasione del congresso. “Chiediamo alle banche di adottare un modello di gestione interna delle sofferenze per salvaguardare i rapporti col territorio, valorizzare i lavoratori e scongiurare la svalutazione degli stessi crediti deteriorati. Siamo contrari alla cessione esterna degli Npl perche’ massacra le imprese e punta su profitti a breve termine”, commenta il segretario generale del sindacato Lando Sileoni. La proposta Fabi nel dettaglio prevede di affidare alle filiali le procure e le deleghe per la gestione degli npl, creando figure manageriali ad hoc, special risk manager, che sovrintendano alla gestione di queste attivita’. L’attivita’ peritale, secondo la Fabi dovrebbe essere condotta internamente dalla banca, per ricostruire correttamente i valori delle garanzie e assegnare il corretto livello di rischio e il giusto grado di recuperabilita’ delle posizioni incagliate.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

MPS – MORELLI: IL RECUPERO SARÀ LENTO. NESSUN IMPATTO DA CAMBIO GOVERNO – …

Il recupero di Mps sarò un percorso lento. È quanto ha sottolineato Marco Morelli, Ad della banca senese, a margine del convegno Fabi. Il manager ha sottolineato che “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri”. Inoltre, il Ceo ha aggiunto che è ancora troppo presto per valutare se l’andamento della banca è in linea con il budget 2018. In riferimento alla costituzione del nuovo governo, Morelli ha affermato: “Il cambio del governo, anche a livello di ministro dell’Economia non è una cosa che ha un impatto su quello che dobbiamo fare. Noi andiamo avanti con il piano, poi ci confronteremo con il nuovo interlocutore”. L’Ad ha poi precisato: “Mps si è rimessa in cammino. Lavoriamo giorno e notte per portare avanti il piano. Non sarà semplice”. L’impegno, quindi, è di portare avanti questo piano, poi vale la regola che il mandato dell’Ad è in mano all’azionista”. Il manager, infine, ha fatto presente che “Un’eventuale aggregazione “non è tema che riguarda il management ma, eventualmente, gli azionisti, nella misura in cui tale ipotesi possa creare valore sotto tutti gli aspetti: il tema non è sul mio o il nostro tavolo”. Intorno alle 15:30 a Piazza Affari il titolo segna uno scatto del 4,2% a 3,18 euro, mentre il Ftse Italia Banche sale dell’1,5 per cento.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

BANCHE: SABATINI, RISCHIO MODIFICHE SU TITOLI STATO PER ORA ACCANTONATO – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Il rischio che l’Europa imponga un trattamento prudenziale delle esposizioni delle banche sui titoli sovrani per ora appare “accantonato”. Cosi’ il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini in un intervento al congresso del sindacato Fabi. Sabatini ricorda che l’associazione italiana si e’ mossa per costruire l’opposizione a questa idea che circolava in Europa convincendo la Federazione bancaria europea e la Federazione bancaria internazionale. Il tema pero’ e’ destinato a tornare nel dibattito europeo, ricorda Sabatini, quando si parla di completamento dell’Unione bancaria e creazione del sistema di garanzia dei depositi unico (Edis). Sabatini ricorda come il via libera all’Edis, che portera’ alla condivisione dei rischi, viene subordinato alla riduzione dei rischi ma in Europa ci si dimentica “che di riduzione del rischio le banche italiane ne hanno fatta molta” mentre sotto il profilo di condivisione dei rischi “e’ stato fatto ben poco”.

BORSAITALIANA.IT 06/03/2018

DEUTSCHE BANK: ANNUNCIA 220 ESUBERI IN ITALIA E OFFRE USCITE VOLONTARIE – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Deutsche Bank taglia oltre duecento dipendenti in Italia nelle attivita’ retail. Per gli esodi la banca e’ disposta ad attivare “il fondo esuberi su base volontaria”, indica al congresso della Fabi il responsabile delle risorse umane del gruppo Carlos Gonzaga. La procedura per gli esodi e’ stata attivata nelle scorse settimane e c’e’ stato un primo incontro. La banca in Italia ha circa 4mila addetti. In una recente intervista il numero uno in Italia della banca, Flavio Valeri, non ha fatto cenno a tagli ma indicato che le tre gambe di Deutsche Bank in Italia , banca retail, banca d’affari e risparmio gestito “hanno tutte dinamiche positive e crescenti”.

BRESCIAOGGI.IT 06/03/2018

Mps, aggregazioni non sul tavolo – …

Il tema delle aggregazioni “non è né sul mio né sul nostro tavolo”. Così Marco Morelli, a.d. di Mps, a margine del congresso nazionale Fabi aggiungendo che la questione “non riguarda il management della banca, ma gli azionisti, nella misura in cui questo tipo di operazioni possano creare valore sotto tutti i punti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti”. Per il futuro di Mps “c’è un piano che prevede una serie di iniziative tra cui la chiusura delle filiali, è un piano tracciato non c’è nessuna novità e stiamo lavorando per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale per poter raggiungere gli obiettivi del piano, prescindendo da quelle che sono state le condizioni poste in termini di chiusura di filiali e riduzione dei dipendenti”, ha aggiunto Morelli.

CASSAFORENSE.IT 06/03/2018

*** Credit Agricole: Maioli, altri investimenti in Italia ma oggi no dossier aperti | Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Credit Agricole continuera’ a fare investimenti in Italia con acquisizioni. Lo conferma il numero uno della banca in Italia, Gianpiero Maioli, che pero’ precisa: “Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no”. Credit Agricole che in Italia controlla Cariparma afferma che in questa fase il gruppo deve metabolizzare le acquisizioni: “abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli” spiega interpellato a margine del congresso della Fabi. “Non ci sono solo le tre casse ma anche Pioneer e Banca Leonardo” osserva il manager del gruppo transalpino. C’e’ poi la crescita organica ricorda Maioli con “800 milioni di investimento entro il 2020”. Nel corso dell’intervento davanti alla platea del sindacato autonomo dei bancari, Maioli spiega che a fronte di 100 eccedenze di personale nelle tre Casse acquistate (Cesena, Rimini e SanMiniato) il gruppo intende aprire un call center a Cesena che assorbira’ 150 bancari.

CASSAFORENSE.IT 06/03/2018

Elezioni: Mustier (UniCredit), Italia crescera’ con governo democratico | Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – “Le elezioni sono avvenute, e’ un processo democratico che va rispettato. Ci sara’ un governo democratico e secondo noi la crescita in Italia proseguira’ e il paese sara’ uno dei campioni d’Europa”. Cosi’ l’amministratore delegato di UniCredit Jean Pierre Mustier nel corso di un intervento al congresso del sindacato Fabi.

CASSAFORENSE.IT 06/03/2018

*** Mps: Morelli, cambio ministro Economia non cambia il nostro piano di risanamento | Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense – …

‘Mio mandato e’ sempre a disposizione’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 05 mar – Il cambio di ‘azionista’ non cambia il piano di risanamento del Monte dei Paschi. Lo indica l’amministratore delegato Marco Morelli interpellato nel corso di un intervento al congresso della Fabi. “Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: e’ chiaro che poi ci sara’ un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. A chi gli fa notare le dichiarazioni non concilianti verso Siena degli esponenti dei partiti usciti vincitori dalle elezioni, Morelli replica: “il fatto che Mps sia stato salvato con i soldi degli italiani e’ il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Morelli quindi aggiunge: “C’e’ un azionista e c’e’ un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato e’ a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. Morelli spiega che “non mi preoccupo dei risultati delle elezioni anche perche’ da quando sono a Siena non mi ha mai chiamato nessuno” della politica.

CASSAFORENSE.IT 06/03/2018

UniCredit: Mustier, molto fiduciosi sul risultato stress test (RCO) | Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 05 mar – “Siamo molto fiduciosi sull’esito dello stress test”. Cosi’ l’amministratore delegato di UniCredit Jean Pierre Mustier interpellato sull’esercizio di stress condotto dall’Eba. UniCredit e’ una delle quattro banche italiane interessate alla valutazione che sara’ resa nota solo a novembre. Mustier a margine del congresso della Fabi spiega di non aver letto la metodologia dell’esercizio e di non conoscere ancora i risultati. Ggz (RADIOCOR) 06-03-18 11:23:23 (0231) 3 NNNN #|#http://www.cassaforense.it/radiocor-news/unicredit-mustier-molto-fiduciosi-sul-risultato-stress-test-rco/

ECONOMIA.ILMESSAGGERO.IT 06/03/2018

Banche, Mustier: in Italia ancora qualche rischio ma non sistemico – …

(Teleborsa) – Nel sistema bancario italiano “c’è ancora qualche problema, ma non più rischi sistemici”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, intervenendo al congresso della Fabi. In tale occasione Mustier ha voluto ricordare l’importanza “dell’intervento fatto dal governo italiano per evitare i fallimenti”, sottolineando però che il sistema ha ancora delle “difficoltà nel liberarsi degli Npl”, spiegando che “in Italia rimangono più a lungo nei bilanci fino a diventare tossici”. Per quanto concerne Unicredit, il manager ha detto: “siamo molto fiduciosi sull’esito degli stress test” in corso, i cui risultati saranno resi noti a novembre. Positivo il titolo a Piazza Affari: +1,09%.

ECONOMIA.ILMESSAGGERO.IT 06/03/2018

Morelli: MPS è uscita dalla chirurgia d’urgenza – …

(Teleborsa) – Ci vorrà tempo per tornare a camminare come le altre banche, ha detto l’amministratore delegato del Monte Paschi di Siena, Marco Morelli, intervenendo al congresso della Fabi. MPS è uscita dalla chirurgia d’urgenza” e quindi “il percorso sarà lento e pensare di muoverci in modo spedito come le altre banche non è credibile”. Il manager ci tiene però a rassicurare: “lavoriamo giorno e notte sul piano, c’èun percorso tracciato”. Nessuna aggregazione in vista. “E’ un tema che al momento non è assolutamente sul mio tavolo”, ha precisato l’amministratore delegato.

ECONOMIA.ILMESSAGGERO.IT 06/03/2018

Fabi, task force interne alle banche per il recupero delle sofferenze – …

Una gestione interna alle banche per il recupero dei crediti deteriorati, con la formazione del personale interno e la creazione di figure manageriali ad hoc. È la proposta lanciata dalla Fabi nel corso del XXI Congresso nazionale dell’organizzazione. Secondo uno studio effettuato dal sindacato, la gestione interna conviene perché i tassi di recupero sono mediamente più alti. Sulla base dei dati della Banca d’Italia, questi si sono attestati al 47,3% contro il 23% registrato quando il recupero è affidato a service esterni. L’obiettivo al quale vuole arrivare il sindacato è triplice: da una parte tutelare la continuità dell’azienda banca con un importante risparmio in termini di accantonamento del capitale. Poi salvaguardare la relazione tra banca e clientela e, infine, valorizzare in modo appropriato il portafoglio degli Npl, che non subirebbero pesanti svalutazioni così come invece avviene quando li si cede sul mercato. Adottando queste proposte, sostiene la Fabi, le banche valorizzerebbero il loro rapporto col territorio e le professionalità interne.

FINANZA.COM 06/03/2018

Finanza.com – Elezioni, Mustier (Unicredit): governo precedente ha eliminato rischio sistemico banche italiane – …

“Non parlerò mai e poi mai male né dell’Italia, né di Unicredit né del passato, anche perchè parlare male del passato ha un riverbero negativo sul futuro. Quindi non dirò cosa ho trovato di negativo (in UniCredit) ma quello che ho trovato di positivo: dei team super motivati e quando c’è stato l’aumento di capitale i dipendenti hanno sempre mostrato fierezza e orgoglio di lavorare con noi”. E’ quanto ha detto Jean-Pierre Mustier, AD di Unicredit, che ha voluto evitare critiche all’UniCredit del passato e che, allo stesso tempo, ha rilasciato anche un commento sulle elezioni politiche italiane. Mustier ha parlato in occasione del congresso della Fabi e ha tenuto a precisare che, fermo restando che “noi non possiamo avere opinioni politiche nel nostro lavoro” e che “dobbiamo restare assolutamente apolitici anche se per lavoro incontriamo spesso esponenti politici”, una cosa è certa: il governo precedente ha eliminato il rischio sistemico del settore bancario in Italia. “È stato importante l’intervento dell’ultimo governo per evitare che alcune banche fallissero perché ha eliminato il rischio sistemico del settore italiano”. “Ovviamente – ha continuato il numero uno di UniCredit – restano dei rischi che possono essere anche importanti, ma non sono sistemici come quello degli Npl, che però può essere affrontato e risolto. La grande differenza rispetto agli altri paesi è che gli npl restano per molto tempo nei bilanci delle banche italiane e il nuovo governo dovrebbe affrontare questo tema”. Di conseguenza l’appello al nuovo governo italiano, qualunque esso sia, è che agisca per velocizzare ulteriormente lo smobilizzo degli NPL, ovvero dei crediti deteriorati che ingolfano ancora i bilanci delle banche. Detto questo, verso l’Italia c’è fiducia: “Ci aspettiamo che la crescita prosegua e questa è una buona notizia”. “Vedremo quale sarà il nuovo governo ma l’Italia ha molti punti di forza che lasciano sperare in un successo del Paese”. Tornando a UniCredit, Mustier – pur non volendo criticare la gestione passata della banca, su cui non si è espresso – ha detto che era comunque necessario che nella banca ci fosse una certa discontinuità: “La continuità sarebbe stata un problema. Era importante convincere gli investitori per avere i 13 miliardi di aumento di capitale. Dovevamo dimostrare che c’era una voglia di cambiare, occorreva farlo, è stato necessario”. Guardando infine al futuro, l’AD di è detto “molto fiducioso sull’esito dello stress test” messo a punto dall’Eba. (il risultato si conoscerà solo a novembre).

FINANZA.COM 06/03/2018

Finanza.com – Mps, AD Morelli: chiusura filiali è tra misure piano. Banca uscita da chirurgia urgenza, ci vuole tempo – …

“C’è un piano che prevede diverse misure, tra le quali anche la chiusura di alcune filiali. Stiamo facendo in modo che la ripresa commerciale possa raggiungere gli obiettivi del piano”. Così Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, ha risposto a margine del congresso della Fabi a chi gli chiedeva di possibili esuberi nella banca senese. Nel suo discorso al Congresso, Morelli ha sottolineato che “un anno fa ho detto che credevo che la banca potesse ripartire e non ho cambiato idea”. “Esiste un piano molto demanding dal punto di vista degli impegni che abbiamo preso e tutti i dipendenti sono focalizzati su questo. Quando presenteremo i risultati si vedrà quello che abbiamo fatto e quello che non siamo riusciti a fare”. Morelli ha sottolineato che Mps “è uscita dalla chirurgia d’urgenza” e che dunque, per tornare ad avere lo stesso passo delle altre banche, “ci vorrà tempo”. “Il percorso sarà lento e pensare di muoverci in modo spedito come le altre banche non è credibile”.

FINANZA.COM 06/03/2018

Finanza.com – Mps, AD Morelli: c’è chi non vede l’ora che banca vada male. Aggregazione? Assolutamente non al mio tavolo – …

“C’è qualcuno che non vede l’ora che la banca vada male (..) c’è un approccio del tipo: tanto il Monte non ce la fa”. Così Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, intervenuto al congresso della Fabi. Morelli ha sottolineato anche che l’ipotesi di eventuali operazioni di aggregazione con altre banche “è un tema che al momento non è assolutamente sul mio tavolo”. Il Ceo di Mps ha spiegato che quello della fusione “non è un tema che riguarda il management, ma eventualmente gli azionisti, nel momento in cui una ipotesi di questo tipo possa creare valore sotto tutti gli aspetti”. #|#HTTP://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/Mps_AD_Morelli_c_e_chi_non_vede_l_ora_che_banca_vada_male-487382

FINANZA.COM 06/03/2018

Finanza.com – Mps, Morelli: banca salvata con soldi italiani, per questo lavoriamo giorno e notte su piano – …

“Il fatto che Mps sia stata salvata con i soldi degli italiani è il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Così Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, al congresso Fabi. In ogni modo, “c’è un azionista e c’è un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno, dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato è a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. #|#HTTP://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/Mps_Morelli_banca_salvata_con_soldi_italiani_per_questo_l-487381

FINANZA.COM 06/03/2018

Finanza.com – Mps, AD Morelli su elezioni politiche italiane: cambio ministro Economia non cambia piano banca – …

Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, assicura che “il cambio del ministro dell’economia (che avverrà con il nuovo esecutivo) non cambia il nostro piano: è chiaro che poi ci sarà un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. Così Morelli, in un intervento al Congresso Fabi parlando delle possibili ripercussioni sull’istituto dall’esito delle elezioni politiche italiane. Il manager sottolinea anche che “il fatto che Mps sia stata salvata con i soldi degli italiani è il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. In ogni modo, “c’è un azionista e c’è un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno, dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato è a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. #|#HTTP://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/Mps_AD_Morelli_su_elezioni_politiche_italiane_cambio_minis-487379

FINANZA.COM 06/03/2018

Finanza.com – Elezioni e banche, Mustier (UniCredit): non parlerò mai male né dell’Italia nè del passato banca – …

“Non parlerò mai e poi mai male né dell’Italia, né di Unicredit né del passat, anche perchè parlare male del passato ha un riverbero negativo sul futuro. Quindi non dirò cosa ho trovato di negativo (in UniCredit) ma quello che ho trovato di positivo: dei team super motivati e quando c’è stato l’aumento di capitale i dipendenti hanno sempre mostrato fierezza e orgoglio di lavorare con noi”. E’ quanto ha detto Jean-Pierre Mustier, AD di Unicredit, che ha voluto evitare critiche all’UniCredit del passato. In occasione del congresso della FABI, Mustier ha detto che era comunque necessario che nella banca ci fosse una certa discontinuità con il passato: “La continuità sarebbe stata un problema. Era importante convincere gli investitori per avere i 13 miliardi di aumento di capitale. Dovevamo dimostrare che c’era una voglia di cambiare, occorreva farlo, è stato necessario”. #|#HTTP://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/Elezioni_e_banche_Mustier_(UniCredit)_non_parlero_mai_male-487370

FINANZA.COM 06/03/2018

Finanza.com – Elezioni, Mustier (Unicredit): governo precedente ha eliminato rischio sistemico banche italiane – …

Il nuovo governo dovrebbe agire per rendere ancora più veloce lo smobilizzo degli NPL, crediti deteriorati. E’ l’auspicio di Jean-Pierre Mustier, AD di Unicredit, che ha commentato così l’esito delle elezioni politiche italiane, in un discorso in occasione del congresso della FABI. Mustier ha sottolineato che il governo precedente ha eliminato il rischio sistemico del settore bancario in Italia. “È stato importante l’intervento dell’ultimo governo per evitare che alcune banche fallissero perché ha eliminato il rischio sistemico del settore italiano”. “Ovviamente restano dei rischi che possono essere anche importanti ma non sono sistemici come quello degli Npl che però può essere affrontato e risolto. La grande differenza rispetto agli altri paesi è che gli npl restano per molto tempo nei bilanci delle banche italiane e il nuovo governo dovrebbe affrontare questo tema”. “Ci aspettiamo che la crescita prosegua e questa è una buona notizia”. A questo punto – ha sottolineato l’amministratore delegato di UniCredit, “vedremo quale sarà il nuovo governo ma l’Italia ha molti punti di forza che lasciano sperare in un successo del Paese”. #|#HTTP://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/Elezioni_Mustier_(Unicredit)_governo_precedente_ha_elimina-487367

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Patuelli, malessere incanalato da voto in istituzioni – Finanza-24h – …

“Il malessere civile è stato incanalato dal voto nelle istituzioni, di conseguenza la solidità della Repubblica” non è venuta meno. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, in merito all’esito delle elezioni. vs/pev Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Patuelli, malessere incanalato da voto in istituzioni è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-patuelli-malessere-incanalato-da-voto-in-istituzioni/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Tajani; non parlo, ci affidiamo a Mattarella – Finanza-24h – …

“Non ho parlato di politica italiana durante la campagna elettorale e alla vigilia del voto e non parlo ora”. Così il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, interpellato sull’esito delle elezioni a margine del 21* congresso della Fabi. “Ci affidiamo tutti al Capo dello Stato, alla sua saggezza, per dare all’Italia il governo stabile di cui ha bisogno il Paese”. Dei risultati “ho parlato con Berlusconi”, ha aggiunto Tajani spiegando che “sarò domani a Bruxelles. Tutti hanno fiducia nel capo dello Stato”. vs/gug valeria.santoro@mfdowjones.it Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Tajani; non parlo, ci affidiamo a Mattarella è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-tajani-non-parlo-ci-affidiamo-a-mattarella/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Castagna, mettere da parte egoismi e pensare a Paese – Finanza-24h – …

“Serve responsabilità, occorre mettere da parte gli egoismi e pensare al Paese”. Lo ha detto a margine del congresso della Fabi l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, commentando l’esito delle elezioni. vs/gug valeria.santoro@mfdowjones.it Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Castagna, mettere da parte egoismi e pensare a Paese è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-castagna-mettere-da-parte-egoismi-e-pensare-a-paese/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Patuelli, Parlamento funzionante entro settimana Santa – Finanza-24h – …

“Entro la settimana santa il Parlamento sarà in grado di funzionare”. Lo ha detto a margine del congresso della Fabi il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, aggiungendo che sui tempi necessari per il passaggio al nuovo Governo “sarà un periodo inferiore a quello che ha vissuto la Spagna e a quello che sta vivendo la Germania”. Nella costituzione e nei regolamenti parlamentari “ci sono dei cadenzamenti. Il presidente della Repubblica, per quello che lo riguarda, è competente costituzionalmente e sollecito nei tempi -ha sottolineato- Non alimentiamo un clima di preconcetta negatività”. vs/gug valeria.santoro@mfdowjones.it Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Patuelli, Parlamento funzionante entro settimana Santa è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-patuelli-parlamento-funzionante-entro-settimana-santa/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Banche: Fabi, sì a confronto su nuove tecnologie – Finanza-24h – …

Confronto sull’innovazione tecnologica per mantenere e creare nuovi posti di lavoro, equa redistribuzione degli utili anche a favore dei lavoratori, gestione degli Npl interna alle banche, salvaguardia dell’ammortizzatore sociale di categoria, il Fondo esuberi, che negli anni della crisi ha permesso di evitare i licenziamenti, a differenza di quanto accaduto in Europa dove il comparto bancario ha perso oltre 327.500 posti di lavoro. Queste le richieste alle banche avanzate da Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, il principale sindacato dei bancari, nella relazione introduttiva che a ha aperto oggi a Roma i lavori del XXI Congresso nazionale dell’Organizzazioni, alla presenza di oltre 1500 delegati sindacali. In vista del rinnovo del contratto dei bancari, in scadenza il 31 dicembre del 2018, il leader della Fabi ha delineato le principali sfide che dovranno essere affrontate dalle parti. “Il contratto dovrà mantenere le garanzie della nostra area contrattuale” -ha detto Sileoni – Vogliamo condividere un nuovo modello organizzativo che punti sulla consulenza e specializzazione dei lavoratori e chiediamo un confronto a tutto campo sulle nuove tecnologie per mantenere e creare posti di lavoro. In prospettiva di un ritorno ai ricavi degli istituti di credito, chiediamo, inoltre, un’equa redistribuzione degli utili anche a favore dei dipendenti, non solo degli azionisti”. vs/gug valeria.santoro@mfdowjones.it Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Banche: Fabi, sì a confronto su nuove tecnologie è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/banche-fabi-si-a-confronto-su-nuove-tecnologie/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Banche: Fabi, no messa in discussione Fondo Solidarietà – Finanza-24h – …

“Tema centrale nei prossimi mesi sarà il tema del recupero delle sofferenze, viste le nuove regole europee in fase di definizione. Siamo convinti che la soluzione migliore da adottare sia una gestione interna del recupero crediti, che consenta alle banche di mantenere una relazione sana con i territori, valorizzando le professionalità dei lavoratori, con migliori rese anche in termini economici”. Lo ha detto Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, nella relazione introduttiva che a ha aperto oggi a Roma i lavori del XXI Congresso nazionale dell’Organizzazioni, alla presenza di oltre 1500 delegati sindacali, aggiungendo che “la stessa Banca d’Italia ci ricorda, infatti, che le sofferenze gestite in house hanno tassi di recupero di oltre il 40%. Fatte gestire all’esterno, quel tasso scende al 20%”. Sileoni ha poi messo in evidenza come “argomento di fondamentale importanza per il settore sarà poi quello degli ammortizzatori sociali di categoria che negli anni della crisi ci hanno permesso di evitare i licenziamenti, garantendo una gestione morbida delle ristrutturazioni, al contrario di quanto accaduto in Europa dove il settore bancario ha perso oltre 327.500 posti di lavoro”. “Mai accetteremo che il nostro Fondo di Solidarietà, uno strumento innovativo che ha impedito la macelleria sociale, venga messo in discussione dalle banche o che sia prevista una riduzione dell’assegno di sostegno al reddito”, ha concluso il leader della Fabi. vs/gug valeria.santoro@mfdowjones.it Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Banche: Fabi, no messa in discussione Fondo Solidarietà è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/banche-fabi-no-messa-in-discussione-fondo-solidarieta/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Intesa Sanpaolo: Messina, per profilo rischio siamo prima banca in Europa – Finanza-24h – …

“Già oggi siamo la migliore banca d’Europa per profilo rischio”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso Fabi il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, spiegando che quando si valuta la solidità di una banca “non ci sono solo le sofferenze, ma anche gli attivi catalogati come level 2 e level 3, o i derivati, e rispetto a questi strumenti oggi non vedo la stessa attenzione da parte dei regolatori internazionali che vedo sugli Npl”. Secondo Messina, “appena verrà affrontato questo tema, ed è inevitabile che accada, saremo sicuramente la banca numero uno”. Poi, così come si sta effettuando una “due diligence” sui livelli di Npl delle banche prima di procedere ulteriormente sull’unione bancaria “io vorrei una due diligence sugli asset level 2 e level 3, nell’interesse del sistema Italia”, ha evidenziato il banchiere. vs/pev Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Intesa Sanpaolo: Messina, per profilo rischio siamo prima banca in Europa è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/intesa-sanpaolo-messina-per-profilo-rischio-siamo-prima-banca-in-europa/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Messina, prossimo Governo deve ridurre debito – Finanza-24h – …

Il prossimo Governo deve lavorare alla “riduzione del debito indirizzando poi le risorse al sostegno della crescita e per recuperare la disoccupazione”, soprattutto quella giovanile. Lo ha detto nel corso del suo intervento al 21* congresso della Fabi il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. vs/frc Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Messina, prossimo Governo deve ridurre debito è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-messina-prossimo-governo-deve-ridurre-debito/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Messina; in Borsa normali correzioni, non preoccupato – Finanza-24h – …

I movimenti in Borsa sono frutto di “una normale correzione del mercato”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, aggiungendo che “non sono preoccupato”. “Le banche -ha poi aggiunto- erano cresciute molto nei mesi scorsi. I gestori hanno capitalizzato i loro guadagni”. vs/pev Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Messina; in Borsa normali correzioni, non preoccupato è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-messina-in-borsa-normali-correzioni-non-preoccupato/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Banche, in Italia ancora qualche rischio, ma non sistemico – Mustier – …

ROMA, 6 marzo (Reuters) – In Italia ci sono ancora alcuni rischi nel sistema bancario, non più sistemici ma legati alla sottocapitalizzazione e agli Npl: per questo potrebbe esserci qualche aggregazione in futuro, che però non deve essere fatta ignorando le caratteristiche dell’Italia, un mercato molto frammentato. Lo ha detto l’AD di Unicredit Jean Pierre Mustier intervenendo al congresso della Fabi. Il manager ha spiegato che nel sistema bancario italiano “c’è ancora qualche problema, ma non più rischi sistemici, e va rispettata anche la caratteristica di paese molto frammentato dell’Italia”. Mustier ha approfittato dell’occasione per ricordare l’importanza “dell’intervento fatto dal governo italiano per evitare i fallimenti”. “Non nego che ad un certo momento ci sarà bisogno di unificazione o di consolidamento, ma bisogna riflettere con attenzione: se si mettono insieme due banche sottocapitalizzate… fonte Banche, in Italia ancora qualche rischio, ma non sistemico – Mustier è stato pubblicato su Reuter dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. (Esteri ) Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/banche-in-italia-ancora-qualche-rischio-ma-non-sistemico-mustier/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Mps, tempo per recupero sarà lento, nessun problema nuovo governo -AD – – …

ROMA, 6 marzo (Reuters) – L’Ad di Monte dei Paschi di Siena Marco Morelli non si preoccupa per i risultati di voto perchè impegnato nel lavoro di recupero della banca che deve tornare a camminare dopo essere stata in emergenza. “Non vedo problemi dall’arrivo del nuovo governo o ministro dell’Economia, Comunque il mandato dei manager è sempre disponibile”, ha detto Marco Morelli al congresso della Fabi, il principale sindacato del settore bancario. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del Ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri, sarà un percorso lento”, ha detto Morelli. Mps ha chiuso il 2017… fonte Mps, tempo per recupero sarà lento, nessun problema nuovo governo -AD è stato pubblicato su Reuter dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. (Esteri ) Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/mps-tempo-per-recupero-sara-lento-nessun-problema-nuovo-governo-ad/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Unicredit: Mustier, non parlerò mai male di Italia e di passato banca – …

“Non parlerò mai e poi mai male dell’Italia e mai e poi mai male di Unicredit e del passato” della banca. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, spiegando che “parlare del passato ha un riverbero negativo sul futuro”. “Non dirò quello che ho trovato di negativo, dirò quello che ho trovato di positivo e cioè un personale e dei team ipermotivati. Anche quando c’è stato l’aumento di capitale abbiamo visto che quando la banca è andata meglio i dipendenti e i clienti hanno mostrato una certa fierezza”. Alla domanda se si sia pentito di qualcosa da quando ha preso la guida di Unicredit, Mustier ha risposto che “l’unica cosa di cui mi sono pentito è di aver iniziato subito l’opera di pulizia e invece avrei potuto prendermi due settimane per imparare l’italiano”. vs/liv Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Unicredit: Mustier, non parlerò mai male di Italia e di passato banca è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/unicredit-mustier-non-parlero-mai-male-di-italia-e-di-passato-banca/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Banche: Mustier; consolidamento ci sarà, ma non risolutivo – …

“Non nego che a un certo punto ci sarà bisogno di una fase di consolidamento, ma non è che con le aggregazioni si risolvono i problemi di capitalizzazione”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, ribadendo che “bisogna cercare di far bene il mestiere di banchiere. La banca esiste per erogare prestiti a clienti, quindi bisogna andare a lavorare sui quei prestiti che non sono performanti”. vs/pev Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Banche: Mustier; consolidamento ci sarà, ma non risolutivo è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/banche-mustier-consolidamento-ci-sara-ma-non-risolutivo/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Banche: Mustier, nuovo Governo favorisca cessione Npl – …

“Le banche in Italia sono piu’ importanti per favorire la crescita che in altri Paesi, per questo e’ necessario consentire alle banche di fare bene”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi l’a.d. di Unicredit, Jean Pierre Mustier, sottolineando come “si deve consentire alle banche di fare bene il proprio lavoro in un ambiente che sia sicuro e per questo e’ importante che legge evolva per risolvere i problemi delle banche come gli npl che rimangono piu’ a lungo nei bilanci degli istituti di credito rispetto ad altri Paesi”. rov Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Banche: Mustier, nuovo Governo favorisca cessione Npl è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/banche-mustier-nuovo-governo-favorisca-cessione-npl/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

PUNTO 1-Mps, tempo di recupero sarà lento, nessun problema nuovo governo – AD – Finanza-24h – …

(Aggiunge dettagli e accorpa pezzi) ROMA, 6 marzo (Reuters) – L’AD di Monte dei Paschi di Siena Marco Morelli non si preoccupa per i risultati del voto perché è impegnato nel lavoro di recupero della banca che deve tornare a camminare dopo essere stata in emergenza. “Non vedo problemi dall’arrivo del nuovo governo o ministro dell’Economia, comunque il mandato dei manager è sempre disponibile”, ha detto Marco Morelli al congresso della Fabi, il principale sindacato del settore bancario. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri, sarà un percorso lento”, ha detto Morelli… fonte PUNTO 1-Mps, tempo di recupero sarà lento, nessun problema nuovo governo – AD è stato pubblicato su Reuter dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. (Esteri ) Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/punto-1-mps-tempo-di-recupero-sara-lento-nessun-problema-nuovo-governo-ad/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Mustier, Italia crescerà anche con nuovo governo – …

“Per noi è importante che si parli bene dell’Italia. C’è troppa gente che continua a lamentarsi”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al 21* congresso della Fabi il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, aggiungendo che l’Italia “ha molti punti di forza: un popolo più unito, una dinamica del Paese più forte”. “Le elezioni sono un processo democratico che va rispettato”, ha continuato Mustier mettendo in evidenza come in alcuni paesi “ci sono voluti sei mesi per avere un governo”, ma “il trend di sviluppo è proseguito malgrado le vicende politiche. Secondo noi la crescita proseguirà anche in Italia”. vs/pev Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Mustier, Italia crescerà anche con nuovo governo è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-mustier-italia-crescera-anche-con-nuovo-governo/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Banche, se ci saranno licenziamenti al Mps blocchiamo il settore -Fabi – Finanza-24h – …

ROMA, 6 marzo (Reuters) – La Fabi ricorrerà allo sciopero generale se al Monte dei Paschi di Siena si dovessero chiedere sacrifici in termini di riduzione del personale. Lo ha detto il segretario della principale associazione sindacale del settore, Lando Sileoni, nel corso di una tavola rotonda a cui partecipa l’Amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena. “Se ci sarà anche un solo licenziamento al Monte noi faremo quadrato e blocchiamo il settore”, ha detto Sileoni dopo aver chiesto a Morelli informazioni su possibili licenziamenti legati ad eventuali problemi nella realizzazione del piano di ristrutturazione del Monte. Nel presentare il bilancio 2017, la banca senese ha detto che sono state già realizzate 1.800 uscite di personale attraverso il Fondo di Solidarietà (38% del target di 4.800 al 2021) di cui 1.200 avvenute il 1… fonte Banche, se ci saranno licenziamenti al Mps blocchiamo il settore -Fabi è stato pubblicato su Reuter dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. (Esteri ) Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/banche-se-ci-saranno-licenziamenti-al-mps-blocchiamo-il-settore-fabi/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Banche: Mustier, idee politiche devono restare fuori da nostro lavoro – Finanza-24h – …

“Il nostro lavoro di banchieri ci fa lavorare con tutta la popolazione. Nel fare banca non dobbiamo avere idee politiche, le opinioni politiche devono rimanere fuori dal nostro lavoro”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, aggiungendo che “noi incontriamo tutti i rappresentanti politici, ma dobbiamo restare apolitici”. vs/pev Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Banche: Mustier, idee politiche devono restare fuori da nostro lavoro è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/banche-mustier-idee-politiche-devono-restare-fuori-da-nostro-lavoro/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Mps, aggregazioni non sul tavolo – Finanza-24h – …

Il tema delle aggregazioni “non è né sùl mio né sùl nostro tavolo”. Così Marco Morelli, a.d. di Mps, a margine del congresso nazionale Fabi aggiùngendo che la qùestione “non rigùarda il management della banca, ma gli azionisti, nella misùra in cùi qùesto tipo di operazioni possano creare valore sotto tùtti i pùnti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti”. Per il fùtùro di Mps “c’è ùn piano che prevede ùna serie di iniziative tra cùi la chiùsùra delle filiali, è ùn piano tracciato non c’è nessùna novità e stiamo lavorando per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale per poter raggiùngere gli obiettivi del piano, prescindendo da qùelle che sono state le condizioni poste in termini di chiùsùra di filiali e ridùzione dei dipendenti”, ha aggiùnto Morelli.   source Mps, aggregazioni non sul tavolo è stato pubblicato su Ansa dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/mps-aggregazioni-non-sul-tavolo/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

B.Mps: Morelli; uscita da chirurgia urgenza, si è rimessa in cammino – Finanza-24h – …

“Noi siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ora si è rimessa in cammino”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi l’a.d. di B.Mps, Marco Morelli, aggiungendo che “ci vorrà tempo. L’ho detto un anno fa, sarà un processo lento”. vs/liv Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl B.Mps: Morelli; uscita da chirurgia urgenza, si è rimessa in cammino è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/b-mps-morelli-uscita-da-chirurgia-urgenza-si-e-rimessa-in-cammino/

FINANZA-24H.COM 06/03/2018

Elezioni: Morelli, chi ha mio ruolo non può pensare a chi governa – Finanza-24h – …

“Chi riveste un ruolo come il mio deve prescindere dal contesto ambientale. Non ci si può preoccupare di chi va al Governo nè di chi viene eletto a Siena”. Lo ha detto nel corso del suo intervento al congresso della Fabi l’a.d. dii B.Mps, Marco Morelli, aggiungendo che “in un anno e mezzo non ho mai ricevuto una telefonata”. vs/rov Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl Elezioni: Morelli, chi ha mio ruolo non può pensare a chi governa è stato pubblicato su Dow Jones News dove ogni giorno puoi trovare notizie di economia e mercati. Report Content Issue: * Copyright InfringementSpamInvalid ContentsBroken Links Your Name: Your Email: * Details: * Submit Report #|#http://finanza-24h.com/elezioni-morelli-chi-ha-mio-ruolo-non-puo-pensare-a-chi-governa/

FINANZA-MERCATI.ILSOLE24ORE.COM 06/03/2018

*** Credit Agricole: Maioli, altri investimenti in Italia ma oggi no dossier aperti – Quotazioni di borsa – Notizie – Il Sole 24 Ore – …

Credit Agricole continuera’ a fare investimenti in Italia con acquisizioni. Lo conferma il numero uno della banca in Italia, Gianpiero Maioli, che pero’ precisa: “Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no”. Credit Agricole che in Italia controlla Cariparma afferma che in questa fase il gruppo deve metabolizzare le acquisizioni: “abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli” spiega interpellato a margine del congresso della Fabi. “Non ci sono solo le tre casse ma anche Pioneer e Banca Leonardo” osserva il manager del gruppo transalpino. C’e’ poi la crescita organica ricorda Maioli con “800 milioni di investimento entro il 2020”. Nel corso dell’intervento davanti alla platea del sindacato autonomo dei bancari, Maioli spiega che a fronte di 100 eccedenze di personale nelle tre Casse acquistate (Cesena, Rimini e SanMiniato) il gruppo intende aprire un call center a Cesena che assorbira’ 150 bancari.

FINANZA-MERCATI.ILSOLE24ORE.COM 06/03/2018

UniCredit: Mustier, molto fiduciosi sul risultato stress test (RCO) – Quotazioni di borsa – Notizie – Il Sole 24 Ore – …

06/03/2018 11:23 UniCredit: Mustier, molto fiduciosi sul risultato stress test (RCO) (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 05 mar – “Siamo molto fiduciosi sull’esito dello stress test”. Cosi’ l’amministratore delegato di UniCredit Jean Pierre Mustier interpellato sull’esercizio di stress condotto dall’Eba.UniCredit e’ una delle quattro banche italiane interessate alla valutazione che sara’ resa nota solo a novembre. Mustier a margine del congresso della Fabi spiega di non aver letto la metodologia dell’esercizio e di non conoscere ancora i risultati. Ggz (RADIOCOR) 06-03-18 11:23:23 (0231) 3 NNNN #|#http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tutte-le-news/news-radiocor/news-radiocor.php?PNAC=nRC_06.03.2018_11.23_23131205

FINANZA-MERCATI.ILSOLE24ORE.COM 06/03/2018

*** Mps: Morelli, cambio ministro Economia non cambia il nostro piano di risanamento – Quotazioni di borsa – Notizie – Il Sole 24 Ore – …

06/03/2018 11:32 *** Mps: Morelli, cambio ministro Economia non cambia il nostro piano di risanamento ‘Mio mandato e’ sempre a disposizione’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 05 mar – Il cambio di ‘azionista’ non cambia il piano di risanamento del Monte dei Paschi. Lo indica l’amministratore delegato Marco Morelli interpellato nel corso di un intervento al congresso della Fabi. “Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: e’ chiaro che poi ci sara’ un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. A chi gli fa notare le dichiarazioni non concilianti verso Siena degli esponenti dei partiti usciti vincitori dalle elezioni, Morelli replica: “il fatto che Mps sia stato salvato con i soldi degli italiani e’ il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”.Morelli quindi aggiunge: “C’e’ un azionista e c’e’ un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato e’ a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. Morelli spiega che “non mi preoccupo dei risultati delle elezioni anche perche’ da quando sono a Siena non mi ha mai chiamato nessuno” della politica. Ggz (RADIOCOR) 06-03-18 11:32:00 (0233) 3 NNNN #|#http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tutte-le-news/news-radiocor/news-radiocor.php?PNAC=nRC_06.03.2018_11.32_233357

FINANZAONLINE.COM 06/03/2018

Elezioni e banche, Mustier (UniCredit): non parlerò mai male né dell’Italia nè del passato banca – FinanzaOnline – …

“Non parlerò mai e poi mai male né dell’Italia, né di Unicredit né del passat, anche perchè parlare male del passato ha un riverbero negativo sul futuro. Quindi non dirò cosa ho trovato di negativo (in UniCredit) ma quello che ho trovato di positivo: dei team super motivati e quando c’è stato l’aumento di capitale i dipendenti hanno sempre mostrato fierezza e orgoglio di lavorare con noi”. E’ quanto ha detto Jean-Pierre Mustier, AD di Unicredit, che ha voluto evitare critiche all’UniCredit del passato. In occasione del congresso della FABI, Mustier ha detto che era comunque necessario che nella banca ci fosse una certa discontinuità con il passato: “La continuità sarebbe stata un problema. Era importante convincere gli investitori per avere i 13 miliardi di aumento di capitale. Dovevamo dimostrare che c’era una voglia di cambiare, occorreva farlo, è stato necessario”.

FINANZAONLINE.COM 06/03/2018

Elezioni, Mustier (UniCredit): noi siamo apolitici, non possiamo avere opinioni politiche – FinanzaOnline – …

“Noi non possiamo avere opinioni politiche nel nostro lavoro” e “dobbiamo restare assolutamente apolitici anche se per lavoro incontriamo spesso esponenti politici”. E’ quanto ha detto Jean-Pierre Mustier, AD di Unicredit, che ha commentato l’esito delle elezioni politiche italiane, in un discorso in occasione del congresso della FABI.

FINANZAONLINE.COM 06/03/2018

Mps, Morelli: banca salvata con soldi italiani, per questo lavoriamo giorno e notte su piano – FinanzaOnline – …

“Il fatto che Mps sia stata salvata con i soldi degli italiani è il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Così Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, al congresso Fabi. In ogni modo, “c’è un azionista e c’è un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno, dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato è a disposizione degli azionisti in qualunque momento”.

FINANZAONLINE.COM 06/03/2018

Mps, AD Morelli: c’è chi non vede l’ora che banca vada male. Aggregazione? Assolutamente non al mio tavolo – FinanzaOnline – …

“C’è qualcuno che non vede l’ora che la banca vada male (..) c’è un approccio del tipo: tanto il Monte non ce la fa”. Così Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, intervenuto al congresso della Fabi. Morelli ha sottolineato anche che l’ipotesi di eventuali operazioni di aggregazione con altre banche “è un tema che al momento non è assolutamente sul mio tavolo”. Il Ceo di Mps ha spiegato che quello della fusione “non è un tema che riguarda il management, ma eventualmente gli azionisti, nel momento in cui una ipotesi di questo tipo possa creare valore sotto tutti gli aspetti”. #|#http://www.finanzaonline.com/notizie/mps-ad-morelli-ce-chi-non-vede-lora-che-banca-vada-male-aggregazione-assolutamente-non-al-mio-tavolo

FINANZAONLINE.COM 06/03/2018

Mps, AD Morelli: chiusura filiali è tra misure piano. Banca uscita da chirurgia urgenza, ci vuole tempo – FinanzaOnline – …

“C’è un piano che prevede diverse misure, tra le quali anche la chiusura di alcune filiali. Stiamo facendo in modo che la ripresa commerciale possa raggiungere gli obiettivi del piano”. Così Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, ha risposto a margine del congresso della Fabi a chi gli chiedeva di possibili esuberi nella banca senese. Nel suo discorso al Congresso, Morelli ha sottolineato che “un anno fa ho detto che credevo che la banca potesse ripartire e non ho cambiato idea”. “Esiste un piano molto demanding dal punto di vista degli impegni che abbiamo preso e tutti i dipendenti sono focalizzati su questo. Quando presenteremo i risultati si vedrà quello che abbiamo fatto e quello che non siamo riusciti a fare”. Morelli ha sottolineato che Mps “è uscita dalla chirurgia d’urgenza” e che dunque, per tornare ad avere lo stesso passo delle altre banche, “ci vorrà tempo”. “Il percorso sarà lento e pensare di muoverci in modo spedito come le altre banche non è credibile”.

FINANZAONLINE.COM 06/03/2018

Mustier (UniCredit): governo precedente ha eliminato rischio sistemico banche, ora si velocizzi smaltimento NPL – FinanzaOnline – …

A prescindere da quello che sarà il nuovo esecutivo italiano, il governo precedente ha eliminato il rischio sistemico del settore bancario in Italia. Lo afferma Jean-Pierre Mustier, AD di Unicredit che, in un discorso proferito al Congresso della Fabi, è stato molto netto comunque nel ribadire la volontà di evitare critiche sia all’Italia che all’UniCredit del passato. Qualche commento post elezioni politiche, comunque, c’è stato: “È stato importante l’intervento dell’ultimo governo per evitare che alcune banche fallissero, perché ha eliminato il rischio sistemico del settore italiano”. “Ovviamente – ha continuato il numero uno di UniCredit – restano dei rischi che possono essere anche importanti, ma non sono sistemici come quello degli Npl, che però può essere affrontato e risolto. La grande differenza rispetto agli altri paesi è che gli npl restano per molto tempo nei bilanci delle banche italiane e il nuovo governo dovrebbe affrontare questo tema”. Di conseguenza l’appello al nuovo governo italiano, qualunque esso sia, è che agisca per velocizzare ulteriormente lo smobilizzo degli NPL, ovvero dei crediti deteriorati che ingolfano ancora i bilanci delle banche. Mustier ha sottolineato di avere fiducia nell’Italia. “Ci aspettiamo che la crescita prosegua e questa è una buona notizia”. E ancora: “Vedremo quale sarà il nuovo governo ma l’Italia ha molti punti di forza che lasciano sperare in un successo del Paese”. Il numero uno di UniCredit ha chiarito: “Non parlerò mai e poi mai male né dell’Italia, né di Unicredit né del passato, anche perchè parlare male del passato ha un riverbero negativo sul futuro. Quindi non dirò cosa ho trovato di negativo (in UniCredit) ma quello che ho trovato di positivo: dei team super motivati e quando c’è stato l’aumento di capitale i dipendenti hanno sempre mostrato fierezza e orgoglio di lavorare con noi”. Certo, era comunque necessario che nella banca ci fosse una certa discontinuità: “La continuità sarebbe stata un problema. Era importante convincere gli investitori per avere i 13 miliardi di aumento di capitale. Dovevamo dimostrare che c’era una voglia di cambiare, occorreva farlo, è stato necessario”. Guardando infine al futuro, l’AD di è detto “molto fiducioso sull’esito dello stress test” messo a punto dall’Eba. (il risultato si conoscerà solo a novembre).

FINANZAONLINE.COM 06/03/2018

Mps, è corsa contro il tempo. Tre mesi per evitare tagli automatici Ue sui costi – FinanzaOnline – …

Corsa contro il tempo per Mps. Non c’è pace per la banca senese salvata dallo Stato, primo azionista con una operazione di ricapitalizzazione precauzionale. Il Corriere della Sera riporta che l’istituto avrebbe un trimestre di tempo appena per evitare che arrivi la scure dell’Unione europea sui costi. Di fatto, se non riuscirà a centrare per un semestre i target finanziari stabiliti dalla Commissione Europea, “scatteranno i risparmi automatici per riequilibrare i minori ricavi e margini”. La situazione sarebbe tale che Mps si sarebbe messa già all’opera per capire dove potrebbe tagliare. Nel frattempo gli investitori prendono le loro precauzioni: sebbene in rialzo, il titolo Mps rimane ben distante da quando era tornato a quotarsi a Piazza Affari, a 4,1 euro circa, e vale appena 3 euro. Il Corriere scrive che sembra che il primo trimestre, per Mps, “non stia dando particolari soddisfazioni sotto il profilo dei ricavi e della redditività complessiva”. Di conseguenza, i vertici starebbero cercando di “individuare i costi ulteriormente tagliabili o riducibili”, nell’ambito di un processo di “ristrutturazione che va avanti da sei anni”. Tra le voci da tagliare figurerebbero, secondo i rumor, i costi generali di struttura, le consulenze esterne e le forniture. La banca starebbe anche valutando l’idea di cedere alcuni asset. Intanto, in occasione del congresso della Fabi parla oggi l’AD Marco Morelli: “Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: è chiaro che poi ci sarà un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. “Il fatto che Mps sia stata salvata con i soldi degli italiani è il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Dal canto suo, aggiunge Morelli, “c’e’ un azionista e c’e’ un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno, dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato è a disposizione degli azionisti in qualunque momento”.

ILGAZZETTINO.IT 06/03/2018

Fabi, task force interne alle banche per il recupero delle sofferenze – …

Una gestione interna alle banche per il recupero dei crediti deteriorati, con la formazione del personale interno e la creazione di figure manageriali ad hoc. È la proposta lanciata dalla Fabi nel corso del XXI Congresso nazionale dell’organizzazione. Secondo uno studio effettuato dal sindacato, la gestione interna conviene perché i tassi di recupero sono mediamente più alti. Sulla base dei dati della Banca d’Italia, questi si sono attestati al 47,3% contro il 23% registrato quando il recupero è affidato a service esterni. L’obiettivo al quale vuole arrivare il sindacato è triplice: da una parte tutelare la continuità dell’azienda banca con un importante risparmio in termini di accantonamento del capitale. Poi salvaguardare la relazione tra banca e clientela e, infine, valorizzare in modo appropriato il portafoglio degli Npl, che non subirebbero pesanti svalutazioni così come invece avviene quando li si cede sul mercato. Adottando queste proposte, sostiene la Fabi, le banche valorizzerebbero il loro rapporto col territorio e le professionalità interne. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ILGIORNALE.IT 06/03/2018

Tajani: “Pronto a un ricorso sull’addendum Bce” – …

«Sui crediti deteriorati mi sono opposto al capriccio di una tecnocrate della Vigilanza, che si era arrogata il diritto di prendere il posto del legislatore». Quindi, «se tentasse di far passare in via surrettizia un’attività pseudo legislativa sarei costretto ad andare di fronte alla Corte di giustizia europea». Non usa mezzi termini, il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, riferendosi a Daniele Nouy, capo della Vigilanza europea della Bce, e alla prima bozza del cosiddetto addendum sul trattamento dei crediti deteriorati pubblicata a ottobre. Nei prossimi giorni è attesa la versione definitiva emendata con le proposte fatte dal mercato. «La signora è stata costretta a fare un passo indietro – ha aggiunto ieri Tajani intervenendo al congresso della Fabi -, non immagini di ritentare la stessa operazione dopo che il giureconsulto ha confermato la giustezza della nostra posizione». Il Parlamento Ue tiene dunque alta la guardia per verificare che la stretta non esca dalla porta per rientrare dalla finestra per esempio alzando l’asticella degli «Srep», il processo di revisione e valutazione prudenziale che la Vigilanza svolge periodicamente per misurare i rischi dei singoli istituti e poi richiedere i requisiti patrimoniali minimi. Non solo. I nuovi stress test dell’Eba che le banche europee (tra cui quattro big italiane) dovranno superare a novembre continuano a penalizzare le banche commerciali rispetto a quelle che detengono in portafoglio gli strumenti finanziari più illiquidi. Ne è convinto anche l’ad di Intesa, Carlo Messina, che ieri ha ribadito una valutazione già espressa dai banchieri italiani: «Oggi non vedo la stessa attenzione da parte dei regolatori internazionali su questi strumenti come sugli npl».

ILGIORNALEDIVICENZA.IT 06/03/2018

Mps, aggregazioni non sul tavolo – …

Il tema delle aggregazioni “non è né sul mio né sul nostro tavolo”. Così Marco Morelli, a.d. di Mps, a margine del congresso nazionale Fabi aggiungendo che la questione “non riguarda il management della banca, ma gli azionisti, nella misura in cui questo tipo di operazioni possano creare valore sotto tutti i punti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti”. Per il futuro di Mps “c’è un piano che prevede una serie di iniziative tra cui la chiusura delle filiali, è un piano tracciato non c’è nessuna novità e stiamo lavorando per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale per poter raggiungere gli obiettivi del piano, prescindendo da quelle che sono state le condizioni poste in termini di chiusura di filiali e riduzione dei dipendenti”, ha aggiunto Morelli. YNW

ILTIRRENO.GELOCAL.IT 06/03/2018

Monte dei Paschi, col nuovo ministro del Tesoro non cambia nulla – …

SIENA. “Dal punto di vista di una banca e dei suoi organi di gestione, il fatto che ci sia un cambio a livello di governo e ministro dell’Economia non è una cosa che ha un impatto su ciò che dobbiamo fare”. Così Marco Morelli amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena intervenendo al congresso nazionale Fabi dove ha aggiunto “c’è un piano tracciato che deve essere portato avanti, ha una tempistica identificata, andiamo avanti col piano. E’ evidente che ci sarà un nuovo interlocutore con cui io e gli organi della banca ci confronteremo strada facendo”. “Ci sono azionisti e un cda, io rispondo a loro di quello che faccio. Il mio mandato è a disposizione degli azionisti, sono loro che devono decidere e valutare”. E’ quanto afferma l’ad di Mps Marco Morelli al congresso della Fabi a chi gli chiede delle conseguenze dei risultati elettorali e dell’affermazione di alcune forze politiche sul Monte, controllato dallo Stato (poco meno del 70% del capitale) dopo il salvataggio. “C’è un percorso chiaramente tracciato, c’è piano di 4 anni”, e “paletti e controlli che vanno rispettati” ha aggiunto. “Chi fa mio mestiere oggi non si può preoccupare chi di va al governo, chi vince le elezioni e di chi viene eletto a Siena”. Così Marco Morelli amministratore delegato Mps intervenendo al congresso nazionale Fabi dove ha aggiunto “non mi preoccupo perché in un anno e tre mesi a Siena non ho mai ricevuto una chiamata”. “Il Monte si è rimesso a camminare” ma “come ho già detto ci vorrà tempo, sarà un percorso molto lento”. “Credevo che la banca potesse ripartire un anno fa e ci credo ancora oggi”. Ha aggiunto ancora Morelli amministratore delegato Mps intervenendo al congresso nazionale Fabi dove ha aggiunto “in 12 mesi non ho cambiato opinione su questo tema, la mia posizione identica a quella di un anno fa”.   Il rilancio della banca – continua Morelli – “passa attraverso il coinvolgimento di tutte le persone che lavorano al Monte e tutti insieme dobbiamo arrivare a fare certi risultati. Se ci riusciamo o no, qualcuno lo valuterà”.   L’amministratore delegato di Mps ha poi aggiunto “sembra ci sia gente che non vede l’ora che il Monte vada male, non per comprarselo, sento e leggo qualcuno che ha l’approccio di dire: “chiaro che il Monte non ce la fa”. Ripeto, esiste un piano molto demanding dal punto di vista del commitment e su cui tutti i dipendenti del Monte cercano di essere focalizzati, quando arriverà momento di presentare i risultati racconteremo quello che abbiamo fatto”, ha concluso. E sulle aggregazioni: Il tema delle aggregazioni “non è né sul mio né sul nostro tavolo. La questione non riguarda il management della banca, ma gli azionisti, nella misura in cui questo tipo di operazioni possano creare valore sotto tutti i punti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti”. “Quando mi venite a parlare di pressioni commerciali, se la gente alle 4-5 del pomeriggio va a casa, la banca i risultati non li farà”, ha continuato Morelli, durante il congresso nazionale Fabi aggiungendo “non pressiamo nessuno abbiamo raccontato in maniera chiara e trasparente a tutti i dipendenti gli obiettivi del piano”.   A Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi, che gli faceva notare come gli obiettivi di budget del piano per il 2018 rischino di mettere i dipendenti con le spalle al muro, Marco Morelli ha poi risposto “il budget Mps del 2018 è un obiettivo del piano di ristrutturazione 2018, non qualcosa che si inventato qualcuno, ma parte di un piano che stato negoziato e che dobbiamo fare di tutto per raggiungere”.   Se al momento Mps sia o meno in linea con gli obiettivi del piano “lo saprà dire alla fine del 2018, al 6 marzo è una cosa impossibile da dire. Altrimenti, diventa un tema di pressione se guardiamo al risultato ogni giorno”, ha concluso Morelli.

INVESTIREOGGI.IT 06/03/2018

MPS: Morelli attacca i gufi: “qualcuno che non vede l’ora che la banca vada male” – …

Duro affondo di Marco Morelli, amministratore delegato di Monte dei Paschi, contro coloro i quali non vedono l’ora “che la banca vada male”. Morelli, in un suo intervento al congresso Fabi, ha messo in evidenza che è emerso nell’ultimo periodo un approccio pessimista sintetizzabile nell’espressione “tanto il Monte non ce la fa”. Il manager. riferendosi poi alle indiscrezioni di stampa sull’ipotesi fusione tra più banche italiane ha affermato che questo scenario “è un tema che al momento non è assolutamente sul mio tavolo”. Il Ceo di Mps ha quindi spiegato che quello della fusione “non è un tema che riguarda il management, ma eventualmente gli azionisti, nel momento in cui una ipotesi di questo tipo possa creare valore sotto tutti gli aspetti”. Allargando poi il discorso al passato, ossia al salvataggio di Monte dei Paschi, Morelli ha affermato che “il fatto che Mps sia stata salvata con i soldi degli italiani è il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Ad ogni modo, ha concluso il manager, “c’è un azionista e c’è un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno, dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato è a disposizione degli azionisti in qualunque momento”.

IT.ADVFN.COM 06/03/2018

B.Mps: Morelli; su filiali e personale piano già tracciato, no novità – …

“C’è un piano già tracciato, nessuna novità”. Così l’a.d. di B.Mps, Marco Morelli, ha risposto a margine del congresso della Fabi a proposito della chiusura di filiali della banca e tagli al personale per ridurre i costi che permettano un rilancio dell’istituto. Morelli ha ribadito che il rilancio del Monte non passa dal taglio dei costi e ha sottolineato come “stiamo lavorando per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale da poter raggiungere gli obiettivi del piano prescindendo da quelle che sono state le condizioni poste in termini di chiusura delle filiali e di riduzione dei dipendenti”.

IT.FINANCE.YAHOO.COM 06/03/2018

Banche, Fabi: con gestione interna Npl tassi recupero al 47% -2- – …

Roma, 6 mar. (askanews) – Un’altra criticità rispetto alla cessione esterna degli Npl riguarda i prezzi di mercato delle sofferenze con i fondi speculativi che le acquistano a un costo di poco superiore al 22%, contro il 41% del prezzo di carico stimato nei bilanci delle banche. Inoltre, il sistema di cessione degli NPL fonda, per la valorizzazione dei portafogli, in massima parte, sui valori peritali degli immobili a garanzia. Lo studio illustra “il potente effetto distorsivo sulla gestione del recupero del credito incagliato delle perizie affidate in outsourcing alle società esterne, mettendo in luce sia la metodologia non rispettosa dei contratti di generazione delle posizioni creditizie, sia l’anti economicità della scelta di privilegiare i riferimenti delle aste giudiziarie per stabilire presunti prezzi di mercato”. In particolare la Fabi propone “di affidare alle filiali le procure e le deleghe per la gestione del credito deteriorato, formando il personale interno e creando figure manageriali ad hoc, special risk manager, che sovrintendano alla gestione di quest’attività. L’attività peritale, secondo la Fabi, dovrebbe essere condotta internamente dalla banca, per ricostruire correttamente i valori delle garanzie e assegnare il corretto livello di rischio e il giusto grado di recuperabilità delle posizioni incagliate”. L’obiettivo della proposta, spiega il sindacato, “è triplice: tutelare la continuità dell’azienda banca con un importante risparmio in termini di accantonamento del capitale, salvaguardare relazione tra banca e clientela e valorizzare in modo appropriato il portafoglio degli Npl, che non subirebbero pesanti svalutazioni così come invece avviene quando li si cede sul mercato. Adottando queste proposte, le banche valorizzerebbero il loro rapporto col territorio e le professionalità interne”.

IT.FINANCE.YAHOO.COM 06/03/2018

Banche, Fabi: con gestione interna Npl tassi recupero al 47% – …

Roma, 6 mar. (askanews) – “Chiediamo alle banche di adottare un modello di gestione interna delle sofferenze per salvaguardare i rapporti col territorio, valorizzare i lavoratori e scongiurare la svalutazione degli stessi crediti deteriorati. Siamo contrari alla cessione esterna degli Npl perché massacra le impresse e punta su profitti a breve termine”. E’ la proposta avanzata dal segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, nel corso del congresso dell’organizzazione. Secondo uno studio presentato dalla Fabi a sostegno della proposta, sulla base di dati Bankitalia, la gestione interna degli Npl conviene perché porta a tassi di recupero più alti che si attestano al 47,3% contro il 23% registrato in media dai service esterni. Una dinamica innescata da più fattori, secondo la ricerca. Tra questi il fatto che le società esterne non hanno una relazione diretta con il cliente e informazioni dettagliate sulle singole posizioni in sofferenza, dunque hanno minori capacità di “valorizzare” gli npl in portafoglio. (Segue) #|#https://it.finance.yahoo.com/notizie/banche-fabi-con-gestione-interna-npl-tassi-recupero-141821663.html

IT.FINANCE.YAHOO.COM 06/03/2018

Elezioni, Mustier: siamo apolitici attendiamo nuovo governo – …

Roma, 6 mar. (askanews) – “Ci aspettiamo che la crescita prosegua e questa è una buona notizia” dopo le elezioni “vedremo quale sarà il nuovo governo ma l’Italia ha molti punti di forza che lasciano sperare in un successo del Paese”. Lo ha detto l’a.d. di Unicredit Jean Pierre Mustier intervenendo al congresso della Fabi. “Noi non possiamo avere opinioni politiche nel nostro lavoro” ha aggiunto “dobbiamo restare assolutamente apolitici anche se per lavoro incontriamo spesso esponenti politici”.

IT.FINANCE.YAHOO.COM 06/03/2018

Mps, tempo per recupero sarà lento, nessun problema nuovo governo – …

ROMA (Reuters) – L’Ad di Monte dei Paschi di Siena Marco Morelli non si preoccupa per i risultati di voto perchè impegnato nel lavoro di recupero della banca che deve tornare a camminare dopo essere stata in emergenza. “Non vedo problemi dall’arrivo del nuovo governo o ministro dell’Economia, Comunque il mandato dei manager è sempre disponibile”, ha detto Marco Morelli al congresso della Fabi, il principale sindacato del settore bancario. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del Ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri, sarà un percorso lento”, ha detto Morelli. Mps ha chiuso il 2017 con 3,5 miliardi di perdite. Lando Sileoni, segretario della Fabi, ha chiesto a Morelli se ci saranno licenziamenti per affrontare eventuali divergenze dal piano di salvataggio. Morelli ha detto che “non l’abbiamo fatto un anno fa al momento di prendere gli impegni”. Ma non ha chiarito cosa succederà se gli obiettivi del piano non verranno rispettati.

IT.FINANCE.YAHOO.COM 06/03/2018

Unicredit, Mustier: molto fiduciosi su esito stress test – …

Roma, 6 mar. (askanews) – “Siamo molto fiduciosi sull’esito degli stress test”. Lo ha detto l’amminustratore delegato di Unicredit Jean Pierre Mustier a margine del congresso della Fabi riferendosi ai test in corso e i cui risultati saranno resi noti a novembre.

IT.FINANCE.YAHOO.COM 06/03/2018

Banche, Mustier (Unicredit): nuovo governo velocizzi cessioni npl – …

Roma, 6 mar. (askanews) – Il nuovo governo dovrebbe intervenire per velocizzare lo smaltimento degli Npl dopo che il precedente ha eliminato il rischio sistemico del settore in Italia. È quanto ha auspicato l’a.d. di Unicredit Jean Pierre Mustier intervenendo al congresso della Fabi. “È stato importante l’intervento dell’ultimo governo per evitare che alcune banche fallissero – ha detto – perché ha eliminato il rischio sistemico del settore italiano”. “Ovviamente restano dei rischi – ha aggiunto – che possono essere anche importanti ma non sono sistemici come quelli degli Npl che però può essere affrontato e risolto. La grande differenza rispetto agli altri paesi è che gli npl restano per molto tempo nei bilanci delle banche italiane e il nuovo governo dovrebbe affrontare questo tema”.

IT.FINANCE.YAHOO.COM 06/03/2018

Banche, Mustier: in Italia ancora qualche rischio, ma non sistemico – …

ROMA (Reuters) – In Italia ci sono ancora alcuni rischi nel sistema bancario, non più sistemici ma legati alla sottocapitalizzazione e agli Npl: per questo potrebbe esserci qualche aggregazione in futuro, che però non deve essere fatta ignorando le caratteristiche dell’Italia, un mercato molto frammentato. Lo ha detto l’AD di Unicredit (CRDI.MI) Jean Pierre Mustier intervenendo al congresso della Fabi. Il manager ha spiegato che nel sistema bancario italiano “c’è ancora qualche problema, ma non più rischi sistemici, e va rispettata anche la caratteristica di paese molto frammentato dell’Italia”. Mustier ha approfittato dell’occasione per ricordare l’importanza “dell’intervento fatto dal governo italiano per evitare i fallimenti”. “Non nego che ad un certo momento ci sarà bisogno di unificazione o di consolidamento, ma bisogna riflettere con attenzione: se si mettono insieme due banche sottocapitalizzate non se ne fa una più forte”, ha detto il manager rispondendo ad una domanda sullo stato dell’arte del riassetto nel sistema bancario italiano. Uno dei problemi di cui il sistema ancora soffre è “la difficoltà di liberarsi degli Npl”. “In Italia rimangono più a lungo nei bilanci fino a diventare tossici”, ha sottolineato. Mustier ha spiegato anche che l’Italia “è più frammentato della Francia e questo è il dato strutturale per cui ci sono più banche che devono stare vicine ai propri clienti”. L’AD della seconda banca italiana non si è mostrato particolarmente preoccupato per le conseguenze del voto italiano perché “anche altri paesi, come Spagna e Germania, abbiamo visto che hanno continuato la crescita e lo sviluppo malgrado le vicende politiche”. #|#https://it.finance.yahoo.com/notizie/banche-mustier-italia-ancora-qualche-111606746.html

IT.REUTERS.COM 06/03/2018

Banche, Mustier: in Italia ancora qualche rischio, ma non sistemico – …

ROMA (Reuters) – In Italia ci sono ancora alcuni rischi nel sistema bancario, non più sistemici ma legati alla sottocapitalizzazione e agli Npl: per questo potrebbe esserci qualche aggregazione in futuro, che però non deve essere fatta ignorando le caratteristiche dell’Italia, un mercato molto frammentato. Lo ha detto l’AD di Unicredit (CRDI.MI) Jean Pierre Mustier intervenendo al congresso della Fabi. Il manager ha spiegato che nel sistema bancario italiano “c’è ancora qualche problema, ma non più rischi sistemici, e va rispettata anche la caratteristica di paese molto frammentato dell’Italia”. Mustier ha approfittato dell’occasione per ricordare l’importanza “dell’intervento fatto dal governo italiano per evitare i fallimenti”. “Non nego che ad un certo momento ci sarà bisogno di unificazione o di consolidamento, ma bisogna riflettere con attenzione: se si mettono insieme due banche sottocapitalizzate non se ne fa una più forte”, ha detto il manager rispondendo ad una domanda sullo stato dell’arte del riassetto nel sistema bancario italiano. Uno dei problemi di cui il sistema ancora soffre è “la difficoltà di liberarsi degli Npl”. “In Italia rimangono più a lungo nei bilanci fino a diventare tossici”, ha sottolineato. Mustier ha spiegato anche che l’Italia “è più frammentato della Francia e questo è il dato strutturale per cui ci sono più banche che devono stare vicine ai propri clienti”. L’AD della seconda banca italiana non si è mostrato particolarmente preoccupato per le conseguenze del voto italiano perché “anche altri paesi, come Spagna e Germania, abbiamo visto che hanno continuato la crescita e lo sviluppo malgrado le vicende politiche”.

IT.REUTERS.COM 06/03/2018

PUNTO 1-Mps, tempo di recupero sarà lento, nessun problema nuovo – …

(Aggiunge dettagli e accorpa pezzi) ROMA, 6 marzo (Reuters) – L’AD di Monte dei Paschi di Siena Marco Morelli non si preoccupa per i risultati del voto perché è impegnato nel lavoro di recupero della banca che deve tornare a camminare dopo essere stata in emergenza. “Non vedo problemi dall’arrivo del nuovo governo o ministro dell’Economia, comunque il mandato dei manager è sempre disponibile”, ha detto Marco Morelli al congresso della Fabi, il principale sindacato del settore bancario. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri, sarà un percorso lento”, ha detto Morelli. Il manager ha detto che è troppo presto per dire che l’andamento della banca è in linea con il budget 2018. Mps ha chiuso il 2017 con 3,5 miliardi di perdite. A proposito di ipotesi di aggregazioni che possano coinvolgere il Monte, Morelli a margine ha detto che “è un tema che riguarda l’azionista e solo se si crea valore per tutti”. Morelli ha comunque negato di avere sul suo tavolo alcun dossier. Lando Sileoni, segretario della Fabi, ha chiesto a Morelli se ci saranno licenziamenti per affrontare eventuali deviazioni dal piano di salvataggio. Morelli ha detto che “non l’abbiamo fatto un anno fa al momento di prendere gli impegni”, ma non ha chiarito cosa succederà se gli obiettivi del piano non verranno rispettati. . Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia”.

IT.REUTERS.COM 06/03/2018

Mps, tempo per recupero sarà lento, nessun problema nuovo governo -AD – …

ROMA, 6 marzo (Reuters) – L’Ad di Monte dei Paschi di Siena Marco Morelli non si preoccupa per i risultati di voto perchè impegnato nel lavoro di recupero della banca che deve tornare a camminare dopo essere stata in emergenza. “Non vedo problemi dall’arrivo del nuovo governo o ministro dell’Economia, Comunque il mandato dei manager è sempre disponibile”, ha detto Marco Morelli al congresso della Fabi, il principale sindacato del settore bancario. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del Ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri, sarà un percorso lento”, ha detto Morelli. Mps ha chiuso il 2017 con 3,5 miliardi di perdite. Lando Sileoni, segretario della Fabi, ha chiesto a Morelli se ci saranno licenziamenti per affrontare eventuali divergenze dal piano di salvataggio. Morelli ha detto che “non l’abbiamo fatto un anno fa al momento di prendere gli impegni”. Ma non ha chiarito cosa succederà se gli obiettivi del piano non verranno rispettati. . Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia”.

IT.REUTERS.COM 06/03/2018

Mps, tempo per recupero sarà lento, nessun problema nuovo governo – …

ROMA (Reuters) – L’Ad di Monte dei Paschi di Siena Marco Morelli non si preoccupa per i risultati di voto perchè impegnato nel lavoro di recupero della banca che deve tornare a camminare dopo essere stata in emergenza. “Non vedo problemi dall’arrivo del nuovo governo o ministro dell’Economia, Comunque il mandato dei manager è sempre disponibile”, ha detto Marco Morelli al congresso della Fabi, il principale sindacato del settore bancario. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del Ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri, sarà un percorso lento”, ha detto Morelli. Mps ha chiuso il 2017 con 3,5 miliardi di perdite. Lando Sileoni, segretario della Fabi, ha chiesto a Morelli se ci saranno licenziamenti per affrontare eventuali divergenze dal piano di salvataggio. Morelli ha detto che “non l’abbiamo fatto un anno fa al momento di prendere gli impegni”. Ma non ha chiarito cosa succederà se gli obiettivi del piano non verranno rispettati.

IT.REUTERS.COM 06/03/2018

Banche, Fabi: se ci saranno licenziamenti al Mps blocchiamo il settore – …

ROMA (Reuters) – La Fabi ricorrerà allo sciopero generale se al Monte dei Paschi di Siena si dovessero chiedere sacrifici in termini di riduzione del personale. Lo ha detto il segretario della principale associazione sindacale del settore, Lando Sileoni, nel corso di una tavola rotonda a cui partecipa l’Amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena. “Se ci sarà anche un solo licenziamento al Monte noi faremo quadrato e blocchiamo il settore”, ha detto Sileoni dopo aver chiesto a Morelli informazioni su possibili licenziamenti legati ad eventuali problemi nella realizzazione del piano di ristrutturazione del Monte. Nel presentare il bilancio 2017, la banca senese ha detto che sono state già realizzate 1.800 uscite di personale attraverso il Fondo di Solidarietà (38% del target di 4.800 al 2021) di cui 1.200 avvenute il 1° novembre e chiuse complessivamente 435 filiali da gennaio 2017 a gennaio 2018 (circa il 70% del target al 2021). Lo stesso Morelli ha detto di non aspettarsi che Mps possa camminare speditamente dopo essere appena uscito da chirurgia d’urgenza. L’AD ha detto che è troppo presto per dire se la banca è in linea con gli obiettivi del budget di quest’anno. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del Ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. Mps ha chiuso il 2017 con 3,5 miliardi di perdite. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia #|#https://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN1GI1K6-OITTP

IT.REUTERS.COM 06/03/2018

Banche, se ci saranno licenziamenti al Mps blocchiamo il settore -Fabi – …

ROMA, 6 marzo (Reuters) – La Fabi ricorrerà allo sciopero generale se al Monte dei Paschi di Siena si dovessero chiedere sacrifici in termini di riduzione del personale. Lo ha detto il segretario della principale associazione sindacale del settore, Lando Sileoni, nel corso di una tavola rotonda a cui partecipa l’Amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena. “Se ci sarà anche un solo licenziamento al Monte noi faremo quadrato e blocchiamo il settore”, ha detto Sileoni dopo aver chiesto a Morelli informazioni su possibili licenziamenti legati ad eventuali problemi nella realizzazione del piano di ristrutturazione del Monte. Nel presentare il bilancio 2017, la banca senese ha detto che sono state già realizzate 1.800 uscite di personale attraverso il Fondo di Solidarietà (38% del target di 4.800 al 2021) di cui 1.200 avvenute il 1° novembre e chiuse complessivamente 435 filiali da gennaio 2017 a gennaio 2018 (circa il 70% del target al 2021). Lo stesso Morelli ha detto di non aspettarsi che Mps possa camminare speditamente dopo essere appena uscito da chirurgia d’urgenza. L’AD ha detto che è troppo presto per dire se la banca è in linea con gli obiettivi del budget di quest’anno. Mps è stato salvato con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi, con l’ingresso del Ministero dell’Economia nel capitale con una quota poco inferiore al 70%. Mps ha chiuso il 2017 con 3,5 miliardi di perdite. . Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia”. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia #|#https://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL5N1QO34X

IT.REUTERS.COM 06/03/2018

Banche, in Italia ancora qualche rischio, ma non sistemico – Mustier – …

ROMA, 6 marzo (Reuters) – In Italia ci sono ancora alcuni rischi nel sistema bancario, non più sistemici ma legati alla sottocapitalizzazione e agli Npl: per questo potrebbe esserci qualche aggregazione in futuro, che però non deve essere fatta ignorando le caratteristiche dell’Italia, un mercato molto frammentato. Lo ha detto l’AD di Unicredit Jean Pierre Mustier intervenendo al congresso della Fabi. Il manager ha spiegato che nel sistema bancario italiano “c’è ancora qualche problema, ma non più rischi sistemici, e va rispettata anche la caratteristica di paese molto frammentato dell’Italia”. Mustier ha approfittato dell’occasione per ricordare l’importanza “dell’intervento fatto dal governo italiano per evitare i fallimenti”. “Non nego che ad un certo momento ci sarà bisogno di unificazione o di consolidamento, ma bisogna riflettere con attenzione: se si mettono insieme due banche sottocapitalizzate non se ne fa una più forte”, ha detto il manager rispondendo ad una domanda sullo stato dell’arte del riassetto nel sistema bancario italiano. Uno dei problemi di cui il sistema ancora soffre è “la difficoltà di liberarsi degli Npl”. “In Italia rimangono più a lungo nei bilanci fino a diventare tossici”, ha sottolineato. Mustier ha spiegato anche che l’Italia “è più frammentato della Francia e questo è il dato strutturale per cui ci sono più banche che devono stare vicine ai propri clienti”. L’AD della seconda banca italiana non si è mostrato particolarmente preoccupato per le conseguenze del voto italiano perché “anche altri paesi, come Spagna e Germania, abbiamo visto che hanno continuato la crescita e lo sviluppo malgrado le vicende politiche”. . Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia”.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

Banche: Mustier, in Italia rimosso dal Governo il rischio sistemico – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Il Governo Gentiloni ha svolto un ruolo importante l’anno scorso eliminando il rischio sistemico dalle banche italiane. Lo afferma l’amministratore delegato di UniCredit, Jean Pierre Mustier, al congresso della Fabi. “E’ stato importante l’anno scorso quando il Governo ha sostenuto il settore bancario perche’ ha eliminato il rischio sistemico. Le banche ora possono sostenere l’economia e UniCredit e’ lieta di contribuire allo sviluppo e alla crescita economica”. Mustier osserva che il settore bancario italiano e’ molto frammentato anche per le caratteristiche del Paese dove e’ diffuso un modello di banca di prossimita’. Interpellato sulla necessita’ di nuove aggregazioni osserva: “Se due banche hanno problemi di capitalizzazione non e’ fondendosi che li risolvono, bisogna fare bene il mestiere di banchiere: lavorare sui prestiti e sui mutui non performanti e migliorare i bilanci per ridurre i rischi”.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

UniCredit: Mustier, molto fiduciosi sul risultato stress test (RCO) – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 05 mar – “Siamo molto fiduciosi sull’esito dello stress test”. Cosi’ l’amministratore delegato di UniCredit Jean Pierre Mustier interpellato sull’esercizio di stress condotto dall’Eba. UniCredit e’ una delle quattro banche italiane interessate alla valutazione che sara’ resa nota solo a novembre. Mustier a margine del congresso della Fabi spiega di non aver letto la metodologia dell’esercizio e di non conoscere ancora i risultati.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

*** Mps: Morelli, cambio ministro Economia non cambia il nostro piano di risanamento – …

‘Mio mandato e’ sempre a disposizione’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 05 mar – Il cambio di ‘azionista’ non cambia il piano di risanamento del Monte dei Paschi. Lo indica l’amministratore delegato Marco Morelli interpellato nel corso di un intervento al congresso della Fabi. “Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: e’ chiaro che poi ci sara’ un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. A chi gli fa notare le dichiarazioni non concilianti verso Siena degli esponenti dei partiti usciti vincitori dalle elezioni, Morelli replica: “il fatto che Mps sia stato salvato con i soldi degli italiani e’ il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Morelli quindi aggiunge: “C’e’ un azionista e c’e’ un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno dopo di che vale la regola che il mandato di un amministratore delegato e’ a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. Morelli spiega che “non mi preoccupo dei risultati delle elezioni anche perche’ da quando sono a Siena non mi ha mai chiamato nessuno” della politica.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

UniCredit: Mustier, discontinuita’ era necessaria ma non rivango mali del passato – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 05 – La discontinuita’ in UniCredit era necessaria, spiega l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier da due anni alla guida del gruppo. “La continuita’ sarebbe stata un problema – afferma intervistato al congresso del sindacato Fabi – era importante convincere gli investitori per avere i 13 miliardi di aumento di capitale. Dovevamo dimostrare che c’era una voglia di cambiare, occorreva farlo, e’ stato necessario”. Mustier a chi gli chiede cosa avesse trovato di negativo in banca risponde: “Non parlero’ mai e poi mai male ne’ dell’Italia, ne’ di Unicredit ne’ del passato anche perche’ parlare male del passato ha un riverbero negativo sul futuro. Quindi non diro’ cosa ho trovato di negativo ma quello che ho trovato di positivo: dei team super motivati e quando c’e’ stato l’aumento di capitale i dipendenti hanno sempre mostrato fierezza e orgoglio di lavorare con noi”.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

*** Credit Agricole: Maioli, altri investimenti in Italia ma oggi no dossier aperti – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Credit Agricole continuera’ a fare investimenti in Italia con acquisizioni. Lo conferma il numero uno della banca in Italia, Gianpiero Maioli, che pero’ precisa: “Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no”. Credit Agricole che in Italia controlla Cariparma afferma che in questa fase il gruppo deve metabolizzare le acquisizioni: “abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli” spiega interpellato a margine del congresso della Fabi. “Non ci sono solo le tre casse ma anche Pioneer e Banca Leonardo” osserva il manager del gruppo transalpino. C’e’ poi la crescita organica ricorda Maioli con “800 milioni di investimento entro il 2020”. Nel corso dell’intervento davanti alla platea del sindacato autonomo dei bancari, Maioli spiega che a fronte di 100 eccedenze di personale nelle tre Casse acquistate (Cesena, Rimini e SanMiniato) il gruppo intende aprire un call center a Cesena che assorbira’ 150 bancari.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

Mps: Fabi, piano Ue ci strozza, costretti a chiudere filiali in utile – …

Sileoni: sindacato non accettera’ eventuali licenziamenti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Il piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi imposto da Bruxelles per concedere il salvataggio con l’aiuto di Stato “strozza la banca”. Lo denuncia il sindacato Fabi. “Dobbiamo chiudere 150 filiali in utile e questo ci allontana dall’obiettivo di fare guadagni” lamenta il coordinatore del gruppo Mps per il sindacato, Cosimo Torraco. Il segretario generale Lando Sileoni esplicita il timore che se la banca non riuscira’ a raggiungere i risultati del piano a fine quadriennio si possa poi utilizzare l’arma dei licenziamenti. “Abbiamo gia’ avvertito che se si arriva ai licenziamenti noi blocchiamo il settore” aggiunge Sileoni mentre il coordinatore della Fabi Mps aggiunge che nella tavola rotonda con Morelli “c’e’ carenza di organico e non riusciamo ad aprire filiali dove servono ma dobbiamo mandare a casa altre 3mila persone” per gli impegni del piano. Al termine Morelli, interpellato sul punto, risponde: “il piano di ristrutturazione ha varie iniziative tra cui la chiusura delle filiali; lavoriamo per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale da raggiungere comunque i risultati”.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

Elezioni: Mustier (UniCredit), Italia crescera’ con governo democratico – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – “Le elezioni sono avvenute, e’ un processo democratico che va rispettato. Ci sara’ un governo democratico e secondo noi la crescita in Italia proseguira’ e il paese sara’ uno dei campioni d’Europa”. Cosi’ l’amministratore delegato di UniCredit Jean Pierre Mustier nel corso di un intervento al congresso del sindacato Fabi.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

Banche: Sabatini, rischio modifiche su titoli Stato per ora accantonato – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Il rischio che l’Europa imponga un trattamento prudenziale delle esposizioni delle banche sui titoli sovrani per ora appare “accantonato”. Cosi’ il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini in un intervento al congresso del sindacato Fabi. Sabatini ricorda che l’associazione italiana si e’ mossa per costruire l’opposizione a questa idea che circolava in Europa convincendo la Federazione bancaria europea e la Federazione bancaria internazionale. Il tema pero’ e’ destinato a tornare nel dibattito europeo, ricorda Sabatini, quando si parla di completamento dell’Unione bancaria e creazione del sistema di garanzia dei depositi unico (Edis). Sabatini ricorda come il via libera all’Edis, che portera’ alla condivisione dei rischi, viene subordinato alla riduzione dei rischi ma in Europa ci si dimentica “che di riduzione del rischio le banche italiane ne hanno fatta molta” mentre sotto il profilo di condivisione dei rischi “e’ stato fatto ben poco”.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

Banche: Fabi, affidino alle filiali la gestione dei crediti deteriorati – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Le banche affidino al personale delle loro filiali la gestione del credito deteriorato. E’ la proposta presentata dal sindacato autonomo Fabi in occasione del congresso. “Chiediamo alle banche di adottare un modello di gestione interna delle sofferenze per salvaguardare i rapporti col territorio, valorizzare i lavoratori e scongiurare la svalutazione degli stessi crediti deteriorati. Siamo contrari alla cessione esterna degli Npl perche’ massacra le imprese e punta su profitti a breve termine”, commenta il segretario generale del sindacato Lando Sileoni. La proposta Fabi nel dettaglio prevede di affidare alle filiali le procure e le deleghe per la gestione degli npl, creando figure manageriali ad hoc, special risk manager, che sovrintendano alla gestione di queste attivita’. L’attivita’ peritale, secondo la Fabi dovrebbe essere condotta internamente dalla banca, per ricostruire correttamente i valori delle garanzie e assegnare il corretto livello di rischio e il giusto grado di recuperabilita’ delle posizioni incagliate.

KAIROSPARTNERS.COM 06/03/2018

Deutsche Bank: annuncia 220 esuberi in Italia e offre uscite volontarie – …

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 mar – Deutsche Bank taglia oltre duecento dipendenti in Italia nelle attivita’ retail. Per gli esodi la banca e’ disposta ad attivare “il fondo esuberi su base volontaria”, indica al congresso della Fabi il responsabile delle risorse umane del gruppo Carlos Gonzaga. La procedura per gli esodi e’ stata attivata nelle scorse settimane e c’e’ stato un primo incontro. La banca in Italia ha circa 4mila addetti. In una recente intervista il numero uno in Italia della banca, Flavio Valeri, non ha fatto cenno a tagli ma indicato che le tre gambe di Deutsche Bank in Italia , banca retail, banca d’affari e risparmio gestito “hanno tutte dinamiche positive e crescenti”.

LARENA.IT 06/03/2018

Mps, aggregazioni non sul tavolo – …

(ANSA) – ROMA, 06 MAR – Il tema delle aggregazioni “non è né sul mio né sul nostro tavolo”. Così Marco Morelli, a.d. di Mps, a margine del congresso nazionale Fabi aggiungendo che la questione “non riguarda il management della banca, ma gli azionisti, nella misura in cui questo tipo di operazioni possano creare valore sotto tutti i punti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti”. Per il futuro di Mps “c’è un piano che prevede una serie di iniziative tra cui la chiusura delle filiali, è un piano tracciato non c’è nessuna novità e stiamo lavorando per fare in modo che la ripresa commerciale sia tale per poter raggiungere gli obiettivi del piano, prescindendo da quelle che sono state le condizioni poste in termini di chiusura di filiali e riduzione dei dipendenti”, ha aggiunto Morelli. YNW

LAREPUBBLICA.IT 06/03/2018

Mps, Morelli dopo il voto: “Nuovo ministro al Tesoro? Per noi non cambia nulla” – …

Il tema delle aggregazioni “non è né sul mio né sul nostro tavolo”. Così Marco Morelli, l’amministratore delegato di Mps, a margine del congresso nazionale Fabi sulla questione di possibili matrimoni tra istituti bancari, aggiungendo che la questione “non riguarda il management della banca, ma gli azionisti, nella misura in cui questo tipo di operazioni possano creare valore sotto tutti i punti di vista per i ricavi e la valorizzazione dei dipendenti”. Proprio sugli azionisti, all’indomani delle elezioni bisognerà verificare come il cambio della guardia al Tesoro (per quanto ancora si brancoli nel buio sulle ipotesi di governo) possa impattare su Siena, dove lo Stato è presente oltre il 68% del capitale. Secondo Morelli, l’avvicendamento al Mef non cambia il piano di risanamento del Monte. “Il cambio del ministro dell’Economia non cambia il nostro piano: è chiaro che poi ci sarà un nuovo interlocutore con il quale dialogheremo”. A chi gli fa notare le dichiarazioni non concilianti verso Siena degli esponenti dei partiti usciti vincitori dalle elezioni, Morelli replica: “Il fatto che Mps sia stato salvato con i soldi degli italiani è il motivo per il quale lavoriamo notte e giorno per cercare di portare avanti un piano non semplice per controlli e paletti da rispettare con scadenze temporali”. Morelli quindi aggiunge: “C’è un azionista e c’è un cda ai quali io rispondo e, come ho sempre detto, io e il management della banca abbiamo preso un impegno. Poi vale la regola che il mandato di un amministratore delegato è a disposizione degli azionisti in qualunque momento”. Morelli spiega che “non mi preoccupo dei risultati delle elezioni anche perchè da quando sono a Siena non mi ha mai chiamato nessuno” della politica.

LIGURIA.BIZJOURNAL.IT 06/03/2018

Maioli: Crédit Agricole continuerà investimenti in Italia – …

Crédit Agricole, che in Italia controlla Cariparma, continuerà a fare investimenti in Italia con acquisizioni anche se al momento non ha nessun progetto specifico. Lo ha confermato il senior country officer di Crédit Agricole in Italia e ceo del Gruppo Bancario Credit Agricole Italia Gianpiero Maioli a margine della congresso della Fabi. «Abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli» ha detto ma «Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no». Maioli ha poi ricordato che c’è anche la crescita organica con “800 milioni di investimento entro il 2020».

MARKETINSIGHT.IT 06/03/2018

Mps – Morelli: il recupero sarà lento. Nessun impatto da cambio governo – …

Il recupero di Mps sarò un percorso lento. È quanto ha sottolineato Marco Morelli, Ad della banca senese, a margine del convegno Fabi. Il manager ha sottolineato che “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri”. Inoltre, il Ceo ha aggiunto che è ancora troppo presto per valutare se l’andamento della banca è in linea con il budget 2018. In riferimento alla costituzione del nuovo governo, Morelli ha affermato: “Il cambio del governo, anche a livello di ministro dell’Economia non è una cosa che ha un impatto su quello che dobbiamo fare. Noi andiamo avanti con il piano, poi ci confronteremo con il nuovo interlocutore”. L’Ad ha poi precisato: “Mps si è rimessa in cammino. Lavoriamo giorno e notte per portare avanti il piano. Non sarà semplice”. L’impegno, quindi, è di portare avanti questo piano, poi vale la regola che il mandato dell’Ad è in mano all’azionista”. Il manager, infine, ha fatto presente che “Un’eventuale aggregazione “non è tema che riguarda il management ma, eventualmente, gli azionisti, nella misura in cui tale ipotesi possa creare valore sotto tutti gli aspetti: il tema non è sul mio o il nostro tavolo”. Intorno alle 15:30 a Piazza Affari il titolo segna uno scatto del 4,2% a 3,18 euro, mentre il Ftse Italia Banche sale dell’1,5 per cento.

MARKETINSIGHT.IT 06/03/2018

Unicredit – Mustier: nel settore bancario non ci sono più rischi sistemici – …

L’emergenza per il settore del credito è finita. Nel comparto bancario non ci sono più rischi sistemici, ma solo qualche situazione di debolezza legata a sottocapitalizzazione e all’elevata presenza di npl. Un miglioramento avvenuto anche grazie alla buona azione del governo precedente per evitare i fallimenti. È questa l’opinione di Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit, intervenuto oggi al congresso della Fabi. Il manager, che ha lodato l’azione del passato esecutivo nella gestione della crisi del settore bancario nello scorso anno, ribadisce tuttavia che “noi non possiamo avere opinioni politiche nel nostro lavoro.Dobbiamo restare assolutamente apolitici anche se per lavoro incontriamo spesso esponenti politici”. A suo avviso, uno degli obiettivi del prossimo governo sarà quello di agevolare le procedure di smaltimento degli npl, che restano sui bilanci delle banche ancora troppo a lungo, fino a divenire tossici. Il manager è tuttavia fiducioso. “Vedremo quale sarà il nuovo governo ma l’Italia ha molti punti di forza che lasciano sperare in un successo del Paese”, ha dichiarato Mustier. Quanto ai prossimi scenari, Mustier ritiene provabile che si vada verso una maggiore concentrazione attraverso operazioni di aggregazione, ma con alcune avvertenze. Innanzitutto il rispetto della peculiarità del tessuto italiano. “Va rispettata anche la caratteristica di paese molto frammentato, molto più per esempio della Francia, e questo è il dato strutturale. Per questa ragione ci sono più banche che devono stare vicine ai propri clienti dell’Italia”, ha osservato il manager. “Non nego che a un certo momento ci sarà bisogno di unificazione o di consolidamento, ma bisogna riflettere con attenzione: se si mettono insieme due banche sottocapitalizzate non se ne fa una più forte”, ha concluso Mustier. Per quanto riguarda le prospettive di Unicredit, il manager si è detto “molto fiducioso” sull’esito degli stress test che verrà reso noto il prossimo mese di novembre, “anche se non abbiamo ancora i risultati”.

MARKETINSIGHT.IT 06/03/2018

Banche – Tajani ribadisce che non spetta alla Bce legiferare su npl | Market Insight – …

Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, ha sottolineato ancora una volta che non spetta alla Vigilanza della Bce legiferare sui crediti deteriorati. Tajani, a margine del convegno Fabi, tornando sull’Addedum proposto da Francoforte, ha affermato: “Se il capo della vigilanza della Bce (Danièle Nouy) tentasse in via surrettizia di avviare un’attività pseudo-legislativa sarei costretto ad andare alla Corte di Giustizia non per una questione di contenuto, ma sul principio che legifera il legislatore”. L’europarlamentare ha poi aggiunto: “Noi pretendiamo che sia la Commissione Ue a fare la proposta e il Parlamento a decidere. Si ricorda che il servizio giuridico sia del Consiglio Europeo sia dello stesso Europarlamento avevano contestato la prima proposta della Vigilanza di Francoforte, ritenendo che si sarebbe spinta oltre il suo mandato. In seguito a ciò, la Nouy aveva deciso di posticipare la pubblicazione della proposta definitiva relativa all’Addendum. Un mese fa la stessa Nouy aveva precisato che “Pubblicheremo la versione definitiva dell’addendum entro metà marzo. Faremo anche ulteriore chiarezza sulla nostra intenzione di procedere con un approccio caso per caso, secondo quanto definito nella nostra cornice Pillar 2”.

MILANOFINANZA.IT 06/03/2018

Congresso Fabi: il sindacato esorta le banche a distribuire gli utili a favore dei dipendenti. Messina: non bisogna parlare di uscita dall’euro – MilanoFinanza.it – …

L’euro è l’argomento tabù da non toccare per scongiurare turbolenze all’Italia uscita dalle urne domenica 4 marzo. «Chiunque parli di uscire dall’euro si pone nella condizione di mettere a rischio il Paese», dice Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo a colloquio con il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. All’indomani della tornata elettorale che ha terremotato il quadro politico nazionale, l’apertura del XXI congresso nazionale della Federazione autonoma bancari italiani, principale sindacato di categoria, non ha potuto non affrontare le ripercussione del voto e l’affermazione del Movimento Cinque Stelle e della Lega di Matteo Salvini, con le incertezze sulla possibilità di arrivare a una maggioranza parlamentare. Un risultato che, nonostante tutto, come ha sottolineato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha visto il malessere civile incanalarsi nelle istituzioni facendo sì che di conseguenza non venisse meno la solidità della Repubblica. Anzi, prevedendo, che il Parlamento sia in grado di funzionare entro la settimana Santa, non esclude che i tempi per il passaggio al nuovo governo «saranno inferiori a quelli in Spagna e a quelli che stanno vivendo in Germania». E a dire il vero le forze che più di altre hanno cavalcato i sentimenti euroscettici degli italiani portando in Parlamento candidati che si sono contraddistinti per la retorica contro la moneta unica, in tempi recenti hanno sfumato l’enfasi sul tema, nonostante lo stesso Salvini, soltanto ieri, abbia nuovamente definito l’euro una scelta sbagliata. Che gli istituti di credito abbiamo bisogno di stabilità l’ha rimarcato l’ad di Bper Alessandro Vandelli e sulla stessa linea si è posto Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi, per il quale comunque la campagna elettorale non è stata così aggressiva come invece è stata descritta. Anche per il numero uno di Ca’ de Sass però la situazione, allo stato attuale, «non sembra assolutamente preoccupate». Anche per questo le reazioni del mercato «non sono state così scomposte, i gestori di portafogli tendono a capitalizzare utili e poi rientrano». Le ragioni della fiducia sono il ruolo del capo di Stato, Sergio Mattarella, «figura di grande serietà e saggezza» e più in generale i fondamentali del Paese, benché per il futuro governo sia fondamentale affrontare di petto la mole del debito pubblico, indirizzando le risorse liberate per ridurre la disoccupazione. Contingenze politiche a parte, il congresso Fabi è stata l’occasione di riunire i delegati a Roma per confrontarsi sulle prospettive della professione. Quattro i temi portanti, tutti intersecati tra loro: l’apertura di un confronto sulle nuove tecnologie, un no alla gestione esterna delle sofferenze in pancia agli istituti, la salvaguardia del Fondo esuberi che negli anni della crisi ha permesso di evitare licenziamenti a differenza di quanto avvenuto in altri Paesi europei, infine la necessità di ridistribuire in modo più equo gli utili, da destinare quindi anche ai lavoratori. Con il ritorno delle banche al profitto «ci sono tutte le condizioni affinché il tema del contenimento del costo del lavoro passi in secondo piano», ha ricordato a più riprese Sileoni. Il segretario generale mette le mani avanti: «Le banche torneranno certamente a chiedere riduzioni del costo del lavoro, ma non avranno più una giustificazione politica suffragata dai fatti». Ora che i flussi di sofferenze sono in calo, dando modo di riequilibrare i bilanci e di realizzare i ricavi, per la Fabi la sfida che deve affrontare il mondo del credito è far risalire i margini di interesse. Dal canto suo il ceo di Intesa ha lanciato messaggi rassicuranti, mettendo in evidenza i risultati conseguiti e sottolineato come questo sia merito dei dipendenti. Nei primi tre mesi dell’anno il gruppo ha registrato una crescita degli impegni. Già ora, mentre gestisce l’equivalente di 1.000 miliardi di euro di risparmi degli italiani può vantarsi di essere «la migliore banca d’Europa per profilo di rischio», come ha chiosato il ceo. Ma nel rivendicare la qualità della propria banca, Messina ha voluto puntualizzare che nel valutare la solidità di un istituto non si prendano in considerazione solo i crediti deteriorati. Messina lamenta quindi che la Vigilanza non presti la stessa attenzione agli attivi catalogati come level 2 e leve 3 e ai derivati. «Appena questo tema sarà affrontato, e sarà inevitabile, saremo sicuramente la banca numero uno in Europa». Il sindacato guarda inoltre al rinnovo del contratto in scadenza nel 2018 e che per Sileoni «dovrà mantenere le garanzie della nostra area contrattuale». Oltre all’accordo con Abi, i bancari mettono come priorità il rinnovo del contratto con Federcasse (a lungo rimandato per divergenze interne alla controparte, lancia la frecciata Sileoni) e quello del comparto riscossioni, scaduto da anni. Sul contratto Abi «vogliamo condividere un nuovo modello organizzativo che punti sulla consulenza e sulla specializzazioni dei lavoratori, e chiediamo un confronto a tutto campo sulle nuove tecnologie per mantenere e creare posti di lavoro». Temi sui quali il segretario generale si trova in sintonia con Messina e le direttive del piano industriale di Intesa . Nella visione del top manager infatti tra cinque anni consulenza e relazione con la clientela dovranno diventare architravi del settore bancario. Un’evoluzione che porterà a meno filiali per il settore pagamenti, creando però nuovi spazi. Altro punto centrale per il sindacato è la gestione del recupero delle sofferenze. Per la Fabi la soluzione migliore è quella interna, così da mantenere «una sana relazione con i territori e con migliori rese in termini economici». I numeri snocciolati citando dati di Banca d’Italia durante la relazione d’apertura della quattro giorni di incontri sembrano dare ragione alla federazione: le sofferenze gestite in casa presentano tassi di recupero superiori al 40% contro il 20% delle gestioni esterne. (riproduzione riservata)

MILANOFINANZA.IT 06/03/2018

Mustier (Unicredit): nuovo governo velocizzi cessioni npl – MilanoFinanza.it – …

Per il sistema bancario italiano non ci sono più rischi sistemici, ma rischi legati alla sottocapitalizzazione e ai crediti deteriorati. Per questo potrebbe esserci qualche aggregazione in futuro che però non deve essere fatta ignorando le caratteristiche dell’Italia, un mercato molto frammentato. E’ la fotografia del sistema bancario italiano scattata dal ceo di Unicredit , Jean Pierre Mustier, nel suo intervento al XXI congresso nazionale della Fabi. “Non ci sono più rischi sistemici, si è fatto uno sforzo e la gente lo ha visto”, ha detto l’amministratore delegato di Unicredit , non escludendo che ci possano essere aggregazioni bancarie, ma facendo presente che la frammentazione è legata alla struttura del nostro Paese. “Il settore bancario è molto frammentato”, ha osservato, “ma l’Italia è molto frammentata. Se andiamo da Milano a Roma vediamo una serie di paesi e villaggi mentre in Francia ce ne è uno ogni 20 chilometri”. Per questo in Italia ci sono tanti istituti di credito e tanti sportelli in modo che le banche siano vicine ai loro clienti”. Nel promuovere gli interventi del governo, il banchiere francese ha fatto presente che rimangano alcune situazioni problematiche legate alla sottocapitalizzazione di alcune banche e ai non performing loans (Npl): “Ha fatto bene il governo, lo scorso anno” per evitare rischi sistemici del settore bancario. “E’ stato un grande cambiamento rispetto al passato. Le banche contribuiscono allo sviluppo economico del Paese. E’ stato importante togliere questo rischio”. Comunque, “non sono tutte rose e fiori. Permangono rischi ma che non sono più sistemici ai quali dobbiamo rispondere, come sottocapitalizzazioni e alcuni prestiti non performanti”. In quest’ottica, il nuovo governo dovrebbe intervenire per velocizzare lo smaltimento degli Npl. “La grande differenza rispetto agli altri paesi è che gli Npl restano per molto tempo nei bilanci delle banche italiane e il nuovo governo dovrebbe affrontare questo tema”. Il banchiere francese ha anche auspicato ulteriori interventi politici per favorire l’attività degli istituti di credito. “Si deve permettere alle banche”, ha incalzato, “di fare bene il proprio lavoro in un ambiente che sia sicuro. Per questo è importante che le leggi evolvano per risolvere i problemi, come gli Npl”, D’altra parte, ha proseguito, “le banche sono importanti per favorire lo sviluppo economico del Paese. Permettiamo, allora, alle banche di fare bene il loro lavoro”. Mustier non ha negato che a un certo momento ci sarà bisogno di unificazione o di consolidamento, ma bisogna riflettere con attenzione: “se si mettono insieme due banche sottocapitalizzate non se ne fa una più forte”, ha spiegato il top manager “molto fiducioso” sull’esito degli stress test, “anchese non abbiamo ancora i risultati” (l’esito degli stress test della Bce sarà pubblicato a novembre), mentre in generale si aspetta che la crescita prosegua in Italia “e questa è una buona notizia”. Dopo le elezioni “vedremo quale sarà il nuovo governo ma l’Italia ha molti punti di forza che lasciano sperare in un successo del Paese”, ha continuato, precisando che “noi non possiamo avere opinioni politiche nel nostro lavoro. Dobbiamo restare assolutamente apolitici anche se per lavoro incontriamo spesso esponenti politici”. L’ad della seconda banca italiana non si è dunque mostrato particolarmente preoccupato per le conseguenze del voto italiano perché “anche in altri Paesi, come Spagna e Germania, abbiamo visto che hanno continuato la crescita e lo sviluppo malgrado le vicende politiche”. A Piazza Affari il titolo Unicredit sale dello 0,78% a 16,60 euro di concerto con il mercato (indice Ftse Mib +1,05%). Il 21 febbraio tutte le azioni risparmio (-4,64% a 90,4 euro) e ordinarie di Unicredit oggetto di recesso sono state acquistate dagli attuali azionisti sia per effetto dei diritti d’acquisto in opzione sia per effetto dell’esercizio del diritto di prelazione. Il diritto di recesso era sorto a causa dell’eliminazione dallo statuto del limite del 5% all’esercizio del diritto di voto e alla conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in ordinarie, modifiche approvate dall’assemblea dei soci di Unicredit lo scorso 4 dicembre 2017. L’ultimo giorno di negoziazione delle azioni di risparmio Unicredit sarà quindi il 9 marzo, mentre il 12 marzo verranno regolati i recessi e convertite le azioni risparmio.

MILANOFINANZA.IT 06/03/2018

Mps, il recupero sarà lento – MilanoFinanza.it – …

Il cambio di governo non avrà un impatto su Banca Monte dei Paschi di Siena. “Il cambio del governo, anche a livello di ministro dell’Economia”, ha detto l’amministratore delegato della banca senese, Marco Morelli, intervenendo al congresso della Fabi, “non è una cosa che ha un impatto su quello che dobbiamo fare. Noi andiamo avanti con il piano, poi ci confronteremo con il nuovo interlocutore”. Mps è stata salvata con un aiuto di Stato che ha permesso la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi di euro con l’ingresso del Ministero dell’Economia nel capitale della banca con una quota poco inferiore al 70%. L’istituto ha chiuso il 2017 con 3,5 miliardi di perdita. “Siamo usciti dalla chirurgia d’urgenza, ma non possiamo tornare a camminare spediti come gli altri, sarà un percorso lento”, ha ammesso lo stesso Morelli, aggiungendo che è troppo presto per dire se la banca è in linea con gli obiettivi del budget di quest’anno. Detto questo, “chi riveste un ruolo come il mio deve prescindere dal contesto ambientale. Non ci si può preoccupare di chi va al governo né di chi viene eletto a Siena”, ha proseguito il top manager, precisando che “in un anno e mezzo non ho mai ricevuto una telefonata”. Ora Mps si è “rimessa in cammino. Lavoriamo giorno e notte per portare avanti il piano. Non è semplice”. L’impegno, quindi, è di portare avanti questo piano, “poi vale la regola che il mandato dell’ad è in mano all’azionista”, ha osservato, ribadendo che c’è un percorso tracciato, “facciamo il possibile per portare avanti il piano”. Ma, secondo fonti di stampa, Mps ha tre mesi per evitare la scure della Ue sui costi e, se non riuscirà a centrare per due trimestri consecutivi gli stretti target finanziari stabiliti dalla Commissione europea, scatteranno i risparmi automatici per riequilibrare i minori ricavi e margini. Visto che il primo trimestre pare non stia dando particolari soddisfazioni sotto il profilo dei ricavi e della redditività, il team del ceo, secondo fonti qualificate, sta già lavorando per individuare i costi ulteriormente tagliabili o riducibili in una ristrutturazione che va avanti da sei anni. Infatti, secondo i parametri fissati dalla direzione concorrenza della Ue, il Montepaschi deve rispettare un certo equilibrio tra ricavi, margini e costi (secondo parametri non esplicitati nella lettera di ok alla ricapitalizzazione precauzionale da 8,1 miliardi di euro). Se quell’equilibrio non verrà rispettato nell’anno, la banca dovrà recuperare fino a 100 milioni come maggiori risparmi di costo. Da parte sua la Fabi ha già avvertito che ricorrerà allo sciopero generale se a Mps si dovessero chiedere sacrifici in termini di riduzione del personale. “Se ci sarà anche un solo licenziamento al Monte noi faremo quadrato e blocchiamo il settore”, ha detto quest’oggi il segretario dell’associazione sindacale del settore, Lando Sileoni, dopo aver chiesto al ceo informazioni su possibili licenziamenti legati a eventuali problemi nella realizzazione del piano di ristrutturazione dell’istituto. Nel presentare il bilancio 2017, la banca senese ha detto che sono state già realizzate 1.800 uscite di personale attraverso il Fondo di Solidarietà (38% del target di 4.800 al 2021) di cui 1.200 avvenute il 1 novembre e chiuse complessivamente 435 filiali da gennaio 2017 a gennaio di quest’anno (circa il 70% del target al 2021). A Piazza Affari al momento il titolo Mps sale dello 0,98% a quota 3,08 euro.

MILANOFINANZA.IT 06/03/2018

Credit Agricole investirà ancora in Italia ma oggi no dossier aperti – …

Credit Agricole continuerà a fare investimenti in Italia con acquisizioni. Lo ha confermato il numero uno della banca in Italia, Gianpiero Maioli, che però ha precisato: “Se mi chiede se oggi ho dossier sul tavolo le dico di no”. Credit Agricole , che in Italia controlla Cariparma, in questa fase deve metabolizzare le acquisizioni: “abbiamo fatto 3,5 miliardi di investimenti e continueremo a farli”, ha spiegato a margine del congresso della Fabi. “Non ci sono solo le tre casse ma anche Pioneer e Banca Leonardo “, ha osservato il top manager del gruppo transalpino. C’è poi la crescita organica, ha ricordato Maioli, con “800 milioni di investimento entro il 2020”. Nel corso dell’intervento davanti alla platea del sindacato autonomo dei bancari, Maioli ha detto che a fronte di 100 eccedenze di personale nelle tre Casse acquistate (Cesena, Rimini e SanMiniato) il gruppo intende aprire un call center a Cesena che assorbirà 150 bancari.

QUINEWSSIENA.IT 06/03/2018

Mps, il nuovo governo non avrà impatti sul piano – …

SIENA — L’amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, Marco Morelli è intervenuto al congresso nazionale Fabi dove ha spiegato che l’arrivo di un nuovo governo (e di un nuovo ministro dell’economia) “non è una cosa che ha un impatto su ciò che dobbiamo fare”. Morelli ha sottolineato che esiste un “piano tracciato che deve essere portato avanti” e che “ci sarà un nuovo interlocutore con cui io e gli organi della banca ci confronteremo strada facendo”. Riguardo al suo ruolo di amministratore delegato Morelli ha detto che “il mio mandato è a disposizione degli azionisti”. Lo Stato italiano controlla poco meno del 70 per cento del capitale di Mps, percentuale ottenuta dopo il salvataggio.

TELEBORSA.IT 06/03/2018

Morelli: MPS è uscita dalla chirurgia d’urgenza – …

(Teleborsa) – Ci vorrà tempo per tornare a camminare come le altre banche, ha detto l’amministratore delegato del Monte Paschi di Siena, Marco Morelli, intervenendo al congresso della Fabi. MPS “è uscita dalla chirurgia d’urgenza” e quindi “il percorso sarà lento e pensare di muoverci in modo spedito come le altre banche non è credibile”. Il manager ci tiene però a rassicurare: “lavoriamo giorno e notte sul piano, c’è un percorso tracciato”. Nessuna aggregazione in vista. “E’ un tema che al momento non è assolutamente sul mio tavolo”, ha precisato l’amministratore delegato.

TELEBORSA.IT 06/03/2018

Banche, Mustier: in Italia ancora qualche rischio ma non sistemico – …

(Teleborsa) – Nel sistema bancario italiano “c’è ancora qualche problema, ma non più rischi sistemici”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, intervenendo al congresso della Fabi. In tale occasione Mustier ha voluto ricordare l’importanza “dell’intervento fatto dal governo italianoper evitare i fallimenti”, sottolineando però che il sistema ha ancora delle “difficoltà nel liberarsi degli Npl”, spiegando che “in Italia rimangono più a lungo nei bilanci fino a diventare tossici”. Per quanto concerne Unicredit, il manager ha detto: “siamo molto fiduciosi sull’esito degli stress test” in corso, i cui risultati saranno resi noti a novembre. Positivo il titolo a Piazza Affari: +1,09%.

TUSCIAWEB.EU 06/03/2018

La Fabi a Roma per il 21esimo congresso – Tusciaweb.eu – …

E’ iniziato ieri lunedì 5 marzo, al centro congressi Ergife di Roma il 21esimo congresso nazionale Fabi – “The wheel of life (la ruota della vita) le idee e le scelte per il cambiamento” che proseguirà per tutta la settimana. La Fabi è il sindacato di maggioranza dei bancari e l’inizio dei lavori ha riscontrato la presenza massiccia di oltre 1500 dirigenti sindacali giunti da tutta l’Italia. Tutti i giorni sono previsti interessanti incontri e dibattiti cui parteciperanno i vertici delle banche, personaggi del mondo del lavoro, del sindacato, della politica e della finanza. Ieri, dopo la relazione introduttiva di Lando Maria Sileoni, segretario generale, e gli interventi degli altri membri della segreteria nazionale Fabi, è seguito il “faccia a faccia” tra Carlo Messina amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, e Lando Maria Sileoni, con la partecipazione di Andrea Pancani conduttore di Coffee Break di La7. Ha moderato il dibattito Federico De Rosa del Corriere della Sera. Il pomeriggio è proseguito con la tavola rotonda “Più forti in Italia, più forti in Europa: l’industria bancaria italiana ad un bivio”, alla quale hanno partecipato Antonio Tajani presidente del Parlamento europeo, Roberto Gualtieri presidente della Commissione europea per i problemi economici e monetari, Antonio Patuelli presidente dell’Associazione bancaria italiana, Ferruccio De Bortoli presidente dell’associazione Vidas ed ex direttore de Il Sole 24 Ore e Corriere della Sera, Giuseppe De Filippi vice direttore Tg5, Lando Maria Sileoni segretario generale Fabi, e Nicola Porro vice direttore de Il Giornale e conduttore di Matrix nella veste di moderatore. In chiusura di giornata, dopo i saluti dei segretari generali delle altre organizzazioni sindacali, si è tenuta la tavola rotonda “Ex Popolari: come eravamo e come siamo, a tre anni dalla Riforma”, alla quale hanno partecipato Victor Massiah consigliere delegato Ubi Banca, Giuseppe Castagna amministratore delegato di Banco Bpm, Alessandro Vandelli amministratore delegato della Banca Popolare Emilia Romagna, Giulio Sapelli docente ordinario di Storia economica all’Università di Milano, Andrea Pancani conduttore di Coffee Break La7, Lando Maria Sileoni segretario generale Fabi, Federico De Rosa del Corriere della Sera nella veste di moderatore. I lavori continueranno nella giornata di oggi.

VOCE.COM.VE 06/03/2018

Elezioni: banchieri sereni, no a ipotesi fuori dall’euro – …

ROMA. – Nervi saldi, analisi oggettiva dei dati, fiducia nella tenuta delle istituzioni democratiche e nelle qualità professionali del Presidente della Repubblica. Nel mondo bancario si ostenta prudenza e si usano toni cauti nel dopo voto anche se dai risultati elettorali sono risultati vincitori due forze notoriamente ostili al comparto quali M5s e Lega. La reazione della Borsa c’è stata ma tutto sommato limitata (-0,4% Milano mentre l’Europa ha sostanzialmente ignorato il voto) e lo spread calmierato dalla Bce è salito solo a 140. Per tutti lo sintetizza il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina al congresso Fabi: “si tratta di gestori che capitalizzano i guadagni degli ultimi mesi” dei titoli bancari che hanno corso molto negli ultimi mesi. C’è però una linea rossa tracciata da Messina e da molti altri banchieri che non va oltrepassata, pena un vero “rischio per il paese”: l’uscita dall’euro. Un tema che però, guarda caso, non sembra essere più un tema sul tavolo nemmeno delle forze politiche più critiche. “Non sono preoccupato per l’affermazione di forze politiche euroscettiche, perché l’Italexit non è uno scenario credibile, non si avvererà” ha detto il Group Ceo di Assicurazioni Generali, Philippe Donnet intervistato dalla Cnn sulle elezioni italiane. Per il presidente dell’Abi Antonio Patuelli quindi non va fatto girare “un clima di preconcetta negatività” poichè in fondo il malessere è stato incanalato verso “le istituzioni costituzionali” attraverso il voto, un processo che porta gli eletti a diventare responsabili. Proprio di “responsabilità” e di “meno egoismi” parla il ceo di Banco-Bpm Giuseppe Castagna. Sia Patuelli che Messina concordano che i tempi per la formazione del governo non sono così ‘biblici’ e anzi molto minori di quelli vissuti da Germania e Spagna (che tornò una seconda volta al voto in pochi mesi). Il presidente Abi, dalla sua esperienza parlamentare, ricorda come secondo le cadenze dei regolamenti, Camera e Senato saranno in grado di funzionare “entro la Settimana Santa”. E poi c’è il ruolo che la Costituzione assegna al presidente della Repubblica, le cui doti professionali sono unanimamente apprezzate. Insomma da qui a marzo e con in mano la mappa definitiva dei collegi si potrà avere un quadro più chiaro. Nel frattempo il treno della ripresa italiana sta andando avanti seppure a una velocità minore degli altri paesi europei. Gli impieghi stanno salendo, gli investimenti riprendono e il flusso di nuove sofferenze rallenta. La montagna di sofferenze sta venendo intaccata sebbene all’interno del mondo bancario i sindacati insistano per gestirle internamente invece di cederle a prezzi ‘di saldo’. Per il segretario Fabi Lando Sileoni con gestioni in house si recupererebbe il 40% del loro valore invece del 20% delle cessioni esterne. Le banche hanno in sostanza ritrovato gli utili nel 2017 e il 2018 è partito bene. Considerati i tempi istituzionali il primo semestre non dovrebbe riservare sorprese. Poi si vedrà.

 

 

You may also like

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.