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CONGRESSO COORDINAMENTO FABI UNICREDIT GROUP

di Redazione
Sileoni: “Complesso lo scenario dei prossimi anni”. Cefaloni: “Abbiamo raccolto i copiosi frutti del lavoro nel triennio e la FABI, in Unicredit Group, è in crescita costante”. Morelli: “Noi sindacalisti dobbiamo essere sempre presenti e inflessibili”
“È in atto un cambiamento silenzioso, ma fondamentale e i prossimi mesi saranno i più importanti degli ultimi 15 anni”.
 
I primi cambiamenti saranno negli uomini, i vertici di ABI e dei grandi gruppi.
 
“Di positivo dobbiamo dire che nelle banche sono ripartiti gli utili, pur non dimenticando che questi sono stati favoriti dall’alleggerimento degli NPL”.
 
Lando Maria Sileoni, il Segretario Generale della FABI, entra subito con i piedi nel piatto e senza peli sulla lingua mette in fila sia alcuni vantaggi dell’orizzonte che si sta delineando sia i punti dolenti, come la fine del mandato di Mario Draghi alla guida della BCE.
 
Ci sono alcuni segnali positivi, appunto, come il ritorno della clientela agli sportelli, ma anche problemi come i nuovi piani industriali che ci troveremo a discutere.
 
Inoltre, c’è la questione del governo nascituro, che dovrà scontrarsi con le autorità europee, se vuole ottenere quei cambiamenti che ha promesso in campagna elettorale.
 
“Insomma, ci sono tutti gl’ingredienti per una sorta di tempesta perfetta” – ha detto Sileoni – “ma la FABI è pronta, preparata e non lascerà spazi né a chi vorrebbe relegarci ad un ruolo marginale né, tantomeno, alle banche”.
 
Un lungo applauso ha accolto la conclusione del Segretario Generale.
 
Stefano Cefaloni, responsabile del Coordinamento Nazionale Unicredit Group in apertura dei lavori, aveva svolto una relazione che ha toccato tutti i temi caldi.
 
Area Contrattuale: costante ed attento rispetto del dettato contrattuale nazionale, in particolare nelle situazioni di cessione e ramo d’azienda, rigida applicazione del contratto del credito cui far seguire le garanzie occupazionali (rientro in UniCredit in caso di crisi aziendale e/o cessione a soggetti terzi).
 
Occupazione: linea guida ed aspetto politico volti alla piena applicazione del principio della volontarietà in caso di prepensionamenti; politica attiva per la buona e sostenibile occupazione giovanile, solidarietà generazionale, attenzione alla Sezione Emergenziale del Fondo.
 
Accordi Banca: accordo aprile 2016 in tema di vendite socialmente responsabili e controllo sulle pressioni commerciali; accordo febbraio 2017 in tema di inquadramenti e valorizzazione delle figure professionali; accordo aprile 2018 su Uni-Direct.
 
Welfare – Previdenza – Assistenza Sanitaria : un lungo ed articolato cammino iniziato con il Protocollo ottobre 2015, quindi, armonizzazione e confluenze delle differenti e variegate forme di Previdenza Complementare nel Gruppo, loro armonizzazione e destinazione di parte rilevante delle forme di risparmio per la Polizza Superstiti; la Polizza caso vita-morte e la recente inabilità permanente al lavoro; particolare risalto all’armonizzazione delle prestazioni della cassa sanitaria equiparando al livello più alto  i trattamenti per tutti i lavoratori.
 
Accordo aprile 2018 in tema di conciliazione tempi di vita- lavoro, coerenti con le dichiarazioni congiunte in ambito europeo (CAE).
 
Accordo sulle agibilità sindacali: piena applicazione del principio della rappresentatività, la FABI è in crescita costante, siamo la prima Organizzazione con ruolo riconosciuto di centralità e responsabilità; abbiamo valorizzato i ruoli dei Coordinatori Territoriali, aumentato le agibilità e ottenuto piena soddisfazione per le elezioni al Fondo Pensione, alla Cassa Sanitaria e, da ultimo, per gli RLS.
 
Molto stimolante il confronto/scontro fra Emanuele Recchia, Responsabile Unicredit Group delle relazioni sindacali e i rappresentanti sindacali.
 
Recchia, ha voluto sottolineare i passaggi più significativi del suo lavoro, quindi, non si è sottratto ad un confronto, risultato davvero “senza rete” con alcuni rappresentanti sindacali, che l’hanno bersagliato con critiche taglienti e ruvide osservazioni.
 
Peraltro, lui stesso aveva invitato i sindacalisti ad essere schietti e a non temere di fare domande scomode.
 
Il resto dell’intervento non ha che ribadito il concetto aziendale di un “percorso iniziato e che darà i suoi frutti”.
 
Il dibattito, stimolato dall’intervento introduttivo del Segretario Nazionale, Mauro Morelli, che si può sintetizzare in “Abbiamo delle regole e dobbiamo tenercele strette!”, e dal Coordinatore Nazionale, Stefano Cefaloni, è stato molto vivace e ha toccato un po’ tutti i temi attuali: occupazione e dignità nel lavoro; tecnologia come opportunità da gestire; gestione degli NPL; sviluppo di nuove attività di consulenza; progressivo abbandono della banca tradizionale e “distanza” dai territori; difficoltà nei rapporti con la clientela; libera scelta di accesso ai prepensionamenti.
 
Prima di salutare i numerosi sindacalisti Unicredit che affollavano la sala, Lando Maria Sileoni aveva ringraziato tutti per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, “In particolare il Segretario Nazionale, Mauro Morelli, per il suo abile e intelligente ruolo politico, e Stefano Cefaloni, che ha guidato magistralmente lo schieramento FABI di Unicredit Group”.
 
 
Roma, 16/05/2018

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