Home Articoli “ECCO PERCHÉ LE PROPOSTE FRANCO-TEDESCHE FANNO SOFFRIRE LE BANCHE ITALIANE” L’analisi di Sileoni su Startmagazine

“ECCO PERCHÉ LE PROPOSTE FRANCO-TEDESCHE FANNO SOFFRIRE LE BANCHE ITALIANE” L’analisi di Sileoni su Startmagazine

di Redazione

In un dettagliato articolo su Startmagazine, la nota rivista online dedicata all’innovazione e alla crescita, il Segretario Generale FABI fa il punto su sofferenze bancarie e il rischio delle proposte di Germania  e Francia

————————

– da startmag.it, giovedì 28 giugno 2018 –

Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Ubi. Ecco perché le proposte franco-tedesche fanno soffrire le banche italiane

di

L’analisi di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sull’impatto per le banche italiane come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Bpm, Ubi e non solo con le proposte di Germania e Francia sulle sofferenze bancarie 

I regolatori e ora i Governi a guida franco-tedesca impongono una nuova stretta sullo stock di credito deteriorato che giace nei bilanci delle banche europee e che già fanno i conti con le norme stringenti di vigilanza prudenziale. Una nuova stretta normativa dettata soltanto dall’ossessione della solidità a ogni costo, anche in un contesto di ripresa economica e di forte e fisiologico decremento dello stock di sofferenze e dei nuovi flussi in ingresso che ha un sapore anti-ciclico pericoloso.

CHI SUBIRA’ I MAGGIORI DANNI

Il maggior danno è per le banche del Sud Europa e in particolare per quelle italiane, i cui livelli attuali di non performing loan sono più che doppi rispetto alle nuove sollecitazioni regolamentari che si vorrebbero imporre.

 

La proposta franco-tedesca è volta a ridurre le sofferenze lorde e nette rispettivamente al 5% e al 2,5% del totale impieghi. Ma proprio ora che, dal 2017, il sistema bancario italiano ha ritrovato la strada della redditività, grazie al ritorno agli utili e al miglioramento della qualità del credito, imporre vendite sotto pressione e in tempi brevi continuerebbe a favorire solo il mercato dei fondi compratori a fronte di nuove perdite in bilancio.

I NUMERI DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO

Se guardiamo i dati complessivi del sistema bancario italiano, è evidente che – a fronte di un picco del rialzo delle sofferenze registrato nell’anno 2015 – lo stock dei crediti deteriorati lordi nei bilanci delle banche nel 2017 è diminuito di ben 76 miliardi di euro con un calo, nel corso di 24 mesi, del 21% rispetto al valore complessivo di 360 miliardi registrato alla fine del 2015. Ma il miglioramento della qualità del credito proseguirà anche nel 2018.

COME PROCEDONO LE SOFFERENZE BANCARIE

Le stime di una nota agenzia di rating, supportate dalle prospettive dei piani di cessione già deliberati dalle banche, indicano un’ulteriore accelerazione nella riduzione dello stock che entro fine 2018, scenderà dagli attuali 285 miliardi a 200 miliardi con un ulteriore contrazione del rapporto npl/impieghi prossimo al 10%. Anche le previsioni di Banca d’Italia, pubblicate nell’ultimo Rapporto sulla Stabilità finanziaria, indicano un calo complessivo delle esposizioni deteriorate del 38 per cento per il triennio 2018-2020.
 

You may also like

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.