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Premio UBI: la dichiarazione di Sileoni su Milano Finanza, Il Sole 24 Ore, Finanza e Mercati, Giornale di Brescia, Brescia Oggi, Eco di Bergamo, Asca, Ansa, Adnkronos, Radiocor, TmNews, IlGiornale.it, Corriere.it, Repubblica.it, Virgilio.it e Yahoonotizie.it.

di Redazione

da MF – Milano Finanza, giovedì 1° settembre 2011

Fabi all’attacco sui premi aziendali in Ubi

I sindacati dei bancari all’attacco di Ubi. «Il premio aziendale variabile delle diverse banche e società del gruppo, relativo al 2010, deve essere pagato. I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non averlo ancora corrisposto, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale». È duro l’attacco di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), che invita a stretto giro di posta «i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita». La motivazione dell’esternazione di Sileoni è preso spiegata: «Il comunicato relativo ai conti semestrali di Ubi tra l’altro chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il dicembre scorso e anche per pagare il sistema incentivante». Esaminando la semestrale, inoltre, l’esponente della Fabi rileva che «l’organico complessivo del gruppo bancario è calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno dello scorso anno». Flessione che «va oltre quella definita dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio 2010 (495 risorse) e che denota un’evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro». Comunque il sindacato, conclude Sileoni, «nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto ma ribadisce che senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti».

 

da IL SOLE 24 ORE, giovedì 1° settembre 2011

CREDITO: Fabi: «Ubi paghi il premio 2010»

«Il premio aziendale variabile delle diverse banche e società del gruppo Ubi, relativo al 2010, deve essere pagato». Il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, ieri ha denunciato i «ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio 2010». Un atteggiamento che «nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale» aggiunge Sileoni. Che sottolinea come «l’organico complessivo del gruppo è calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010», una flessione che «va oltre quella definita dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno (pari a 495 risorse) e che denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro».

 

da Finanza&Mercati, giovedì 1° settembre 2011

Fabi: «Ubi paghi i premi del 2010»

«Il premio aziendale variabile delle banche e società del Gruppo Ubi, relativo al 2010, deve essere pagato». Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che afferma che «il ritardo appare poco comprensibile e non mi spiego come i vertici non comprendano che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti». Sileoni aggiunge che la semestrale «chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e per pagare il sistema incentivante». Ieri, Ubi in Borsa è balzata del 3,44%, mentre gli analisti, nel giorno dopo i conti, sono apparsi in disaccordo. Se Banca Leonardo è passata da underweight a buy, Ubs ha tagliato il target price da 4,4 a 2,8 euro e Natixis lo ha portato da 5,9 a 2,85 euro.

 

da GIORNALE DI BRESCIA, giovedì 1° settembre 2011

La Fabi: Ubi unica banca a non pagare il premio

MILANO «Il premio aziendale variabile delle diverse banche e società del gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato. I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso».

Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che invita «i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita». «Il comunicato del gruppo Ubi sulla semestrale – nota Sileoni – tra l’altro chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante».

 

da BRESCIAOGGI, giovedì 1° settembre 2011

CREDITO. Il leader della Fabi sollecita il gruppo – «Ubi, il premio variabile deve essere pagato». Sileoni: già accantonate le risorse per far fronte all’aumento contrattuale e al sistema incentivante

«Il premio aziendale variabile delle diverse banche e società del gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato». I ritardi della popolare, unica tra le grandi realtà del settore a non averlo ancora corrisposto, «appare francamente poco comprensibile. Non mi spiego come non si comprenda, da parte dei vertici, che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale».

È la dura posizione evidenziata dal segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, invitando il gruppo «a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita. Il comunicato sulla semestrale – sottolinea Sileoni – tra l’altro chiarisce che sono state accantonate le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e per pagare il sistema incentivante». Esaminando i dati, inoltre, Sileoni rileva che «l’organico complessivo del gruppo è calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010»: una flessione che «va oltre quella definita dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno» (495 risorse) «e che denota un’evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro».

 

da ASCA, mercoledì 31 agosto 2011

BANCHE: SILEONI (FABI), GRUPPO UBI DEVE PAGARE PREMIO AI DIPENDENTI

(ASCA)- Roma, 31 ago – ”Il premio aziendale variabile delle diverse banche e societa’ del Gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato”, cosi’ il Segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

”Il ritardo appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”, spiega il numero uno del maggiore sindacato dei bancari.

”Il comunicato del Gruppo Ubi sulla semestrale, tra l’altro, chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante.Invito pertanto i vertici dell’istituto aconvocare le organizzazioni sindacali per chiudere al piu’ presto la partita” continua Sileoni.

Il numero uno della Fabi sottolinea come ” l’organico complessivo del Gruppo sia calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010. Nel giugno 2010 i lavoratori erano, infatti, 20.260 contro i 19.546 del giugno 2011”, mentre, ” l’analisi della semestrale fa sorgere preoccupazione sui diversi aspetti della gestione. Sull’utile netto del primo semestre 2011 pesano, in maniera determinante, alcune componenti non ricorrenti positive dovute a riprese fisca rinvenienti dalla originale fusione”.

”Questa organizzazione sindacale nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto, ma senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti”, conclude Sileoni.

 

da ASCA via YAHOO Notizie, mercoledì 31 agosto 2011

UBI: SILEONI (FABI) IL PREMIO 2010 DEVE ESSERE ANCORA PAGATO

ASCA) – Roma, 31 ago – ”Il premio aziendale ”variabile” delle diverse banche e societa’ del Gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato”.

Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

”I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”.

”Il comunicato del Gruppo Ubi sulla semestrale, tra l’altro, chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il ”sistema incentivante”.

”Invito pertanto i vertici dell’istituto – continua Sileoni – a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al piu’ presto la partita.

Dopo l’approvazione da parte degli organi societari, abbiamo anche appreso i risultati del gruppo Ubi relativi al primo semestre 2011”.

”Voglio evidenziare come l’organico complessivo del gruppo sia calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010. Nel giugno 2010 i lavoratori erano, infatti, 20.260 contro i 19.546 del giugno 2011”.

”Il calo va oltre quello definito dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno (pari a 495 risorse) e denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro.

L’analisi della semestrale fa sorgere preoccupazione sui diversi aspetti della gestione”.

”Sull’utile netto del primo semestre 2011 pesano, in maniera determinante, alcune componenti non ricorrenti positive dovute a riprese fiscali rinvenienti dalla originale fusione.

Cosicche’, escludendo le voci non ricorrenti, l’utile netto reale si attesta a 70 milioni. In negativo pesa invece la consistente svalutazione della partecipazione politica detenuta nel Gruppo bancario Intesa”.

”Questa organizzazione sindacale nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto, ma – conclude il comunicato – senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti.

Registriamo, infine, che in alcune aziende del gruppo le pressioni commerciali si fanno sempre piu’ insistenti e, in talune banche, vengono scelti, nei ruoli di capi-area, personaggi che esercitano pressioni di ogni genere pur di raggiungere i risultati sperati.

Questi atteggiamenti ci preoccupano e non esiteremo a denunciarli”.

 

da LA REPUBBLICA.IT Affari&Finanza, mercoledì 31 agosto 2011

Gruppo UBI, Sileoni (FABI): “non ha ancora pagato premio a dipendenti”

(Teleborsa) – Roma, 31 ago – Il Gruppo UBI è l’unico a non aver ancora pagato il premio 2010 ai dipendenti. La denuncia arriva da Lando Sileoni, Segretario Generale della Federazione Autonoma Bancari Italiani (FABI), che rappresenta la principale voce di categoria.

“Il premio aziendale ‘variabile’ delle diverse banche e società del Gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato”, ha detto Sileoni. “I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio VAP 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”.

“Il comunicato del Gruppo Ubi sulla semestrale, tra l’altro, chiarisce – prosegue Sileoni – che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il ‘sistema incentivante’. Invito pertanto i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita”.

“Voglio evidenziare come l’organico complessivo del Gruppo sia calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010”, ha poi sottolineato Sileoni, aggiungendo: “Il calo va oltre quello definito dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno (pari a 495 risorse) e denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro”.

“L’analisi della semestrale – conclude Sileoni – fa sorgere preoccupazione sui diversi aspetti della gestione”.

 

da TMNEWS, mercoledì  31 agosto 2011

Ubi Banca/ Fabi: Non ha ancora pagato premio aziendale, è l’unica – “Azienda convochi sindacati per chiudere partita al più presto”

Ubi Banca è l’unico gruppo bancario che non ha ancora pagato il premio aziendale ai suoi dipendenti. Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, secondo cui “il premio aziendale variabile delle diverse banche e società del gruppo Ubi, relativo al 2010, deve essere pagato. I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio Vap 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego – sottolinea – come non si comprenda da parte dei vertici che questo atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”. La semestrale della banca, spiega Sileoni in una nota, “chiarisce tra l’altro che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante. Invito pertanto i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita”. La Fabi “nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto, ma senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti. Registriamo infine – conclude Sileoni – che in alcune aziende del gruppo le pressioni commerciali si fanno sempre più insistenti e, in talune banche, vengono scelti nei ruoli di capi-area personaggi che esercitano pressioni di ogni genere pur di raggiungere i risultati sperati. Questi atteggiamenti ci preoccupano e non esiteremo a denunciarli”.

 

da TMNEWS via VIRGILIO-Economia, mercoledì  31 agosto 2011

Ubi Banca/ Fabi: Non ha ancora pagato premio aziendale, è l’unica – “Azienda convochi sindacati per chiudere partita al più presto”

Ubi Banca è l’unico gruppo bancario che non ha ancora pagato il premio aziendale ai suoi dipendenti. Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, secondo cui “il premio aziendale variabile delle diverse banche e società del gruppo Ubi, relativo al 2010, deve essere pagato. I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio Vap 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego – sottolinea – come non si comprenda da parte dei vertici che questo atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”. La semestrale della banca, spiega Sileoni in una nota, “chiarisce tra l’altro che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante. Invito pertanto i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita”. La Fabi “nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto, ma senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti. Registriamo infine – conclude Sileoni – che in alcune aziende del gruppo le pressioni commerciali si fanno sempre più insistenti e, in talune banche, vengono scelti nei ruoli di capi-area personaggi che esercitano pressioni di ogni genere pur di raggiungere i risultati sperati. Questi atteggiamenti ci preoccupano e non esiteremo a denunciarli”.

 

da ANSA, mercoledì  31 agosto 2011

UBI BANCA: SILEONI (FABI), ANCORA DA PAGARE IL PREMIO 2010 – TAGLI SUPERIORI A QUANTO CONCORDATO, PREOCCUPATI PER LA GESTIONE

ROMA, 31 AGO – La Federazione dei bancari italiani sollecita il pagamento del premio di produttività di Ubi Banca.

“I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio VAP 2010, appare francamente poco comprensibile”, afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che chiede un incontro con i vertici dell’istituto per definire la situazione.

La Fabi contesta, inoltre, una riduzione del personale (714 unità da giugno 2010) superiore a quella concordata ed esprime preoccupazione per alcuni aspetti della gestione del gruppo e per le pressioni commerciali crescenti sui lavoratori.(ANSA).

 

da ANSA, mercoledì 31 agosto 2011

UBI BANCA: SILEONI (FABI), NON HA PAGATO PREMIO AZIENDALE (1)

(ANSA) – MILANO, 31 AGO – Ubi Banca è l’unico grande gruppo bancario in ritardo nel pagamento del premio aziendale ai dipendenti. Lo sostiene in una nota il segretario generale della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) Lando Maria Sileoni.

Secondo il dirigente sindacale “i ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio variabile aziendale (Vap) 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”.

 

da ANSA, mercoledì 31 agosto 2011

UBI BANCA: SILEONI (FABI), NON HA PAGATO PREMIO AZIENDALE (2)

(ANSA) – MILANO, 31 AGO – Sileoni indica poi che nella semestrale diffusa ieri è indicato come “il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il ‘sistema incentivante'”. Da qui l’invito ai vertici della banca a “convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita”.

Sileoni ha poi ricordato come “l’organico complessivo del Gruppo sia calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010”, evidenziando una diminuzione che “va oltre quella definita dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno, pari a 495 risorse, e denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro”.

Il sindacalista entra anche nel dettaglio della relazione semestrale, esprimendo la propria “preoccupazione sui diversi aspetti della gestione”, dato che “sull’utile netto del primo semestre 2011 pesano, in maniera determinante, alcune componenti non ricorrenti positive dovute a riprese fiscali rinvenienti dalla originale fusione”.

“Escludendo le voci non ricorrenti – prosegue – l’utile netto reale si attesta a 70 milioni. In negativo pesa invece la consistente svalutazione della partecipazione politica detenuta nel Gruppo bancario Intesa”.

Alla luce dei risultati la Fabi “nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto”, ma sottolinea che “senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti”. Sileoni, infine, mette in guardia contro le “pressioni commerciali sempre più insistenti”, in alcuni casi esercitate da “personaggi scelti come capi-area” con il solo fine di “raggiungere i risultati sperati”. Si tratta, a suo avviso, di “atteggiamenti ci preoccupano e non esiteremo a denunciare”.

 

da IL GIORNALE.IT, mercoledì 31 agosto 2011

La Fabi attacca Ubi Banca: Non ha pagato il premio aziendale

di Redazione

Sileoni: «Il vertice del gruppo demotiva i dipendenti in questa fase delicata di riassetto organizzativo»

Ubi Banca è l’unico grande gruppo bancario in ritardo nel pagamento del premio aziendale ai dipendenti. La stoccata è del segretario generale della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) Lando Maria Sileoni. «Il ritardo di Ubi – prosegue Sileoni – appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale». Senza considerare che nell’ultima semestrale Ubi puntualizza di aver «accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante».

La Fabi chiede quindi ai vertici di Ubi di convocare le organizzazioni sindacali «per chiudere al più presto la partita».

 

da RADIOCOR, mercoledì  31 agosto 2011

FIN Ubi Banca: Fabi, unica a non aver ancora pagato il premio aziendale

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 31 ago –

“Il premio aziendale variabile delle diverse banche e societa’ del gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato.

I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”.

Cosi’ il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che invita “i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al piu’ presto la partita”. “Il comunicato del gruppo Ubi sulla semestrale – nota Sileoni – tra l’altro chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante”. Esaminando la semestrale, inoltre, Sileoni rileva che “l’organico complessivo del gruppo e’ calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010”. Flessione che “va oltre quella definita dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno (pari a 495 risorse) e che denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro”.

“L’analisi della semestrale – conclude Sileoni – fa sorgere preoccupazione sui diversi aspetti della gestione”. La Fabi “nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto” ma ribadisce che “senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti”.

 

da Corriere.it/ Economia, 31 agosto 2011

Ubi Banca: Fabi, unica a non aver ancora pagato il premio aziendale

Milano, 31 ago – “Il premio aziendale variabile delle diverse banche e societa’ del gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato. I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”. Cosi’ il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che invita “i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al piu’ presto la partita”. “Il comunicato del gruppo Ubi sulla semestrale – nota Sileoni – tra l’altro chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante”. Esaminando la semestrale, inoltre, Sileoni rileva che “l’organico complessivo del gruppo e’ calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010”. Flessione che “va oltre quella definita dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno (pari a 495 risorse) e che denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro”. “L’analisi della semestrale – conclude Sileoni – fa sorgere preoccupazione sui diversi aspetti della gestione”. La Fabi “nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto” ma ribadisce che “senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti”. Com-Ppa- 31-08-11 15:12:22 (0165) 5

 

da Corriere.it/ Economia, mercoledì 31 agosto 2011

Ubi Banca: Fabi, unica a non aver ancora pagato il premio aziendale

Milano, 31 ago – “Il premio aziendale variabile delle diverse banche e societa’ del gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato. I ritardi di Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio 2010, appare francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di cambiamento organizzativo come quella attuale”. Cosi’ il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che invita “i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al piu’ presto la partita”. “Il comunicato del gruppo Ubi sulla semestrale – nota Sileoni – tra l’altro chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante”. Esaminando la semestrale, inoltre, Sileoni rileva che “l’organico complessivo del gruppo e’ calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010”. Flessione che “va oltre quella definita dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno (pari a 495 risorse) e che denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro”. “L’analisi della semestrale – conclude Sileoni – fa sorgere preoccupazione sui diversi aspetti della gestione”. La Fabi “nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto” ma ribadisce che “senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti”.

 

da Adnkronos, mercoledì 31 agosto 2011, ore 16:44

BANCHE: SILEONI (FABI), UBI PAGHI IL PREMIO AZIENDALE AI SUOI DIPENDENTI (1)

“Il premio aziendale  variabile delle diverse banche e societa’ del Gruppo Ubi, relativo all’anno 2010, deve essere pagato”.Lo dichiara il segretario generale  della Fabi, Lando Maria Sileoni.

“I ritardi di Ubi -sottolinea Sileoni- unico tra i grandi gruppi bancari a non aver ancora corrisposto il premio VAP 2010, appare  francamente poco comprensibile e non mi spiego come non si comprenda da parte dei vertici che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti, pregiudicandone il consenso, soprattutto in una fase di  cambiamento organizzativo come quella attuale.Il comunicato del Gruppo Ubi sulla semestrale, tra l’altro, chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante”.

Sileoni invita dunque “i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al piu’ presto la partita”.
“Dopo l’approvazione da parte degli organi societari, abbiamo anche appreso i risultati del gruppo Ubi relativi al primo semestre 2011”.

(segue)
(Roma, 31 agosto – Adnkronos/Labitalia) –

 

da Adnkronos, mercoledì 31 agosto 2011, ore 16:50

BANCHE: SILEONI (FABI), UBI PAGHI IL PREMIO AZIENDALE AI SUOI DIPENDENTI (2)

“Voglio evidenziare come l’organico complessivo del Gruppo sia calato di 714 risorse rispetto al 30 giugno 2010.

Nel giugno 2010 i lavoratori erano, infatti, 20.260 contro i 19.546 del giugno 2011. Il calo va oltre quello definito dagli accordi sindacali sottoscritti nel maggio dello scorso anno (pari a 495 risorse) -ricorda ancora il segretario della Fabi- e denota una evidente tendenza al ridimensionamento quantitativo della forza lavoro. L’analisi della semestrale fa sorgere preoccupazione sui diversi aspetti della gestione”.

”Sull’utile netto del primo semestre 2011 pesano, in maniera determinante, alcune componenti non ricorrenti positive dovute a riprese fiscali rinvenienti dalla originale fusione. Cosicche’, escludendo le voci non ricorrenti, l’utile netto reale -dichiara Sileoni- si attesta a 70 milioni. In negativo pesa invece la consistente svalutazione della partecipazione politica detenuta nel Gruppo bancario Intesa”.

La Fabi “nutre ancora fiducia e considerazione verso i vertici dell’istituto, ma senza il contributo di tutti i dipendenti, valorizzandone il ruolo di ciascuno, difficilmente potranno essere raggiunti risultati soddisfacenti”.

“Registriamo, infine, che in alcune aziende del Gruppo le pressioni commerciali si fanno sempre più insistenti e, in talune banche, vengono scelti, nei ruoli di capi-area, personaggi che  esercitano pressioni di ogni genere pur di raggiungere i risultati sperati. Questi atteggiamenti -conclude- ci preoccupano e non esiteremo a denunciarli”.

(Roma, 31 agosto – Adnkronos/Labitalia) –

 

da Eco di Bergamo, giovedì 1° settembre 2011

E Leonardo dice «comprare». La Fabi polemizza sul premio

Rimbalzo ieri in Piazza Affari della quotazione del titolo Ubi Banca, che ha recuperato il 3,44% chiudendo a un prezzo di 2,586 euro, dopo lo scivolone di lunedì. Il ritorno degli acquisti sul titolo (che da inizio anno ha perso quasi il 58% del suo valore) sembrano essere collegati anche alla diffusione del report di Banca Leonardo che ha alzato il suo giudizio a «buy» («comprare») dopo l’analisi compiuta successivamente alla diffusione del bilancio semestrale.

Ieri intanto il segretario generale nazionale del sindacato Fabi Lando Maria Sileoni, ha diffuso un comunicato nel quale lamenta il fatto che Ubi, unico tra i grandi gruppi bancari, non ha ancora pagato il premio aziendale variabile delle diverse banche e società del gruppo.

E dato che il comunicato Ubi sulla semestrale chiarisce che «il gruppo ha accantonato le risorse finanziarie per il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e anche per pagare il sistema incentivante», Sileoni invita «i vertici dell’istituto a convocare le organizzazioni sindacali per chiudere al più presto la partita».

La questione, anche per quanto riguarda la definizione degli importi, è peraltro già all’ordine del giorno della trattativa sindacale che dovrebbe riprendere nei prossimi giorni.

Gli incontri con i sindacati sul piano industriale si erano fermati a fine luglio.

 



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2 commenti

Fabio Fiacchi 1 Settembre 2011 - 17:02

Questo…….care colleghe e colleghi…..e’ il valore aggiunto Che il segretario generale Sileoni ha portato a questo sindacato : LA VISIBILITA ‘ MEDIATICA! Che sia ora la controparte a fare la giusta scelta prendendosi le proprie responsabilita’ !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Giuseppe Algeri 3 Settembre 2011 - 23:26

Ambrose Gwinnett Bierce, scrittore e giornalista statunitense, tra i più mordaci della San Francisco a cavallo tra il 1850 e i primi anni del XX a proposito della stampa scriveva: “Potentissima lente d’ingrandimento. Con l’aiuto di un “noi” e di un poco d’inchiostro trasforma lo squittio di un topolino nel ruggito di un leone.”
Lando, tu sei sempre stato un leone, ma ora il tuo ruggito non si può proprio ignorare!!!
Continua a ruggire! Siamo tutti con te!

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