Home Rassegna Stampa Bankitalia impone il rinnovo totale degli organi Bpm (da Il Messaggero, sabato 8 ottobre 2011)

Bankitalia impone il rinnovo totale degli organi Bpm (da Il Messaggero, sabato 8 ottobre 2011)

di Redazione

Il diktat spiazza la lista di “Amici” e Bonomi e stoppa la riconferma di Chiesa. Con Fabi e Fiba sono gli uomini di Arpe.

MILANO – Bankitalia mette i paletti per la nomina del nuovo consiglio di sorveglianza della Popolare di Milano e spiazza la squadra degli Amici della Bpm appoggiata da Andrea Bonomi, nonostante un capolista autorevole: Filippo Annunziata.

Più in regola invece lo schieramento Fabi-Fiba, sostenuto da Sinfub, Falcri, Ugl col supporto di Matteo Arpe che propone Marcello Messori capolista.

Con una lettera di ieri pomeriggio, palazzo Koch impone un taglio secco col passato. «Nell’attuale fase di predisposizione delle liste di candidati per l’elezione del di sorveglianza, che nominerà a sua volta il consiglio di gestione, Banca d’Italia auspica il rinnovo integrale degli organi aziendali, mediante scelte di alto profilo e in netta discontinuità rispetto al passato, quale presupposto per una effettiva svolta nella gestione del gruppo».

Questo diktat mette in discussione la lista degli «Amici» e taglia la strada alla nomina dell’attuale dg Enzo Chiesa come consigliere delegato. Gli uomini scelti dal parlamentino dei sindacati interni con l’accordo di Fisac, Uilca, dissidenti Fabi e pensionati, sono 16. Dei primi 11 ben 6 sono uscenti: uno dei vicepresidenti Giuseppe Coppini (Fisac), Giorgio Benvenuto (Uilca), Giovanni Bianchini (ex Fabi), Enzo Simonelli (ex Fabi), Michele Zefferino (Uilca). Gli altri cinque invece sono new entry: Annunziata, commercialista, docente della Bocconi, consulente Bankitalia candidato al vertice; l’altro vicepresidente Umberto Bocchino, docente universitario, Mario Mazzolini (Fisac), Francesco Giarretta e Marialuisa Mosconi (pensionati). Gli altri cinque sono Maurizio Cavallari, Ruggero Cafari Panico, Alberto Balestreri, Maurizio Dallocchio e Guido Nori e potrebbero scattare nel caso gli uscenti venissero fermati da via Nazionale. Gli Amici ritengono però che il diktat non sia categorico e valga solo per l’organo di gestione.

Nuova di zecca invece la lista organizzata da Lando Sileoni e Giuseppe Gallo, leader di Fabi e Fiba. Questo schieramento rilancia Arpe che quindi intende diventare il partner di riferimento in alternativa a Bonomi che ha il 2,6%. In caso di successo, Arpe diventerà consigliere di gestione. Di questa squadra Arpe ha dato l’imprimatur su quattro nomi: il presidente Messori è nel cda di Sator; uno dei vice Mauro Paoloni, ex collegio sindacale di Banca Roma; Massimo Tezzon – ex dg di Consob – e Carmine De Robbio rispettivamente presidente e membro del collegio sindacale di Sator. Poi ne fanno parte l’altro vicepresidente Carlo Dell’Aringa, unico uscente pur con soli sei mesi di anzianità, Giovanna Nicodano, Alfredo Malguzzi (ex collegio sindacale Sator), Massimo De Felice, Andrea Perrone, Raul Pisani, Enrico Castoldi, Serenella Rossano. Attese entro oggi altre due liste, dei soci non dipendenti e di Assogestioni. r. dim.

 

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