Il presidente della Republica, Giorgio Napolitano, nel 34° anniversario del rapimento di Aldo Moro, ha disposto la deposizione di una corona di fiori in via Mario Fani dove le Brigate Rosse sequestrarono l’allora presidente della Democrazia Cristiana uccidendo cinque agenti della sua scorta. Lo riferisce l’ufficio stampa del Quirinale. Il sequestro del leader della Democrazia cristiana e capo del governo Aldo Moro e l’uccisione dei cinque uomini della sua scorta per mano dei terroristi delle Brigate rosse il 16 marzo del 1978 in via Mario Fani a Roma sono stati ricordati con una cerimonia di commemorazione e la deposizione delle corone d’alloro da parte delle istituzioni.
Sul luogo dell’azione che segno’ il culmine del terrorismo che intendeva ‘colpire al cuore lo Stato’ presenti il capo del governo Mario Monti con il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il presidente del Senato Renato Schifani e il presidente della Camera Gianfranco Fini, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, la governatrice della Regione Lazio Renata Polverini, il questore di Roma Francesco Tagliente e il prefetto Giuseppe Pecoraro.
Sulle note del ‘Silenzio’ i rappresentanti istituzionali hanno deposto le corone d’alloro davanti alla stele funebre che ricorda il sequestro di Aldo Moro e l’eccidio dei suoi uomini di scorta Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino e Giulio Rivera, “uomini fedeli allo Stato e alla democrazia -come si legge sulla lapide- uccisi con fredda ferocia mentre adempivano al loro dovere”. (segue)
Commenta, al termine della breve cerimonia, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri: “Grazie a Dio, quei giorni terribili sono passati. Pero’, hanno segnato profondamente il Paese: non possiamo e non dobbiamo dimenticarli, in nessun momento”.Per la titolare del Viminale, il miglior modo per ricordare e rendere omaggio a Moro e agli uomini della sua scorta e’ “cercare di fare ciascuno la propria parte con serieta’ e dignita’; lavorare seriamente perche’ -spiega- e’ questo cio’ che si deve fare per onorare la memoria dei caduti”.
Quanto alla figura di Aldo Moro, “era un grande uomo, un grande personaggio. Tra l’altro -ricorda Cancellieri- e’ stato il mio professore universitario. E’ un uomo che ha segnato la vita politica del Paese e va ricordato, me non vanno mai dimenticati i ragazzi della sua scorta che sono morti per adempiere il loro dovere”.