Roma, 9 mag. (Adnkronos)- “Ci attendiamo che il ministro del Lavoro mantenga gli impegni annunciati, salvaguardando pienamente i lavoratori gia’ in esodo o in uscita dal mondo del lavoro sulla base di piani industriali varati precedentemente alla manovra di fine anno”. E’ quanto afferma Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della Fabi, il maggiore sindacato bancario, in vista dell’incontro tra Governo e organizzazioni sindacali per discutere del nodo esodati. “Anche in queste ore -aggiunge- i principali Gruppi bancari italiani stanno confermando le uscite programmate dei lavoratori, esodi che cosi’ si vanno ad aggiungere a quelli gia’ in atto, tutti coperti dal Fondo di Solidarieta’, l’ammortizzatore sociale del credito interamente autofinanziato dal settore”.
“Vanno altresi’ sbloccati immediatamente -prosegue Sileonii fondi per tutti coloro che, dal 1° gennaio scorso, hanno terminato il periodo di esodo ed hanno visto respingere la propria domanda di pensione. Analogo carattere di urgenza vale per quei lavoratori, appena andati in esodo sempre a partire da gennaio, a cui l’Inps non ha ancora ad oggi erogato nulla per la mancata definizione di aspetti tecnici e procedurali”.
“Oltre 20.000 lavoratori e famiglie, se si conta solo il settore del credito, non possono subire -aggiunge ancora- le pesanti ed inique conseguenze delle manovre governative che si sono succedute incessantemente a partire dal 2010”. “Siamo fiduciosi, tuttavia, -conclude Sileoni- che l’equita’ ed il buonsenso prevalgano. In caso contrario, la Fabi proseguira’ la propria azione di mobilitazione a tutela di questi lavoratori”.