Home Rassegna Stampa UNICREDIT, MONTE PASCHI: ESUBERI E PREMI (MANCATI) (da DAGOSPIA, lunedì 30 luglio 2012)

UNICREDIT, MONTE PASCHI: ESUBERI E PREMI (MANCATI) (da DAGOSPIA, lunedì 30 luglio 2012)

di Redazione

F.D.R. per il “Corriere della Sera” –

Se voleva essere un anticipo dell’«autunno caldo» delle banche il segnale è stato chiaro. Ieri l’80-90% degli sportelli di Unicredit e Montepaschi è rimasto chiuso per sciopero. Il 2 luglio Intesa Sanpaolo aveva già dato un assaggio, con una serrata che ha coinvolto il 90% dei lavoratori, dicono i sindacati, uno su due secondo Ca’ de Sass. Al di là dei numeri, è chiaro che il processo di ristrutturazione delle banche non sarà semplice. Le stime parlano di quasi 30 mila bancari in esubero. Al Montepaschi sono oltre 4.600, su 31.000, i dipendenti di troppo, secondo il nuovo amministratore delegato Fabrizio Viola. La risposta è arrivata ieri con la manifestazione davanti a Rocca Salimbeni. Che ha ottenuto un primo risultato: il capo del personale, Ilaria Dalla Riva, è uscita dalla banca per incontrare i sindacati promettendo la convocazione di un tavolo. Per Unicredit il problema è invece un’altro, che non ha a che fare con gli esuberi. E’ una questione di soldi: il premio di produzione è stato sospeso. La reazione è stata però la stessa: sciopero.

«La massiccia adesione dimostra lo scollamento esistente tra il personale e i vertici aziendali» ha commentato il leader della Fabi, Lando Maria Sileoni, spalleggiato dal collega della Fisac, Agostino Megale, per il quale i banchieri «non possono pensare che nella crisi ci sia spazio per i loro compensi mentre, allo stesso tempo, si mettono in discussione livelli occupazionali e salario contrattuale».

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