Home Articoli Bpm, si sciolgono gli Amici – Chiude l'associazione che nominava consiglio e presidente (da CORRIERE DELLA SERA, mercoledì 19 settembre 2012)

Bpm, si sciolgono gli Amici – Chiude l'associazione che nominava consiglio e presidente (da CORRIERE DELLA SERA, mercoledì 19 settembre 2012)

di Redazione

di Federico De Rosa

MILANO — In Piazza Meda ha fatto il bello e il cattivo tempo decidendo promozioni, carriere, premi. Fino a quando Andrea Bonomi e Piero Montani li hanno messi nel mirino «cacciandoli» letteralmente dalla Bpm. Ora sugli Amici della Bipiemme, la potente associazione dei dipendenti soci della popolare milanese, controllata dai sindacati interni, sta per calare il sipario. La scorsa settimana si è dimesso il presidente, Salvatore Carbone, sostituito dalla vicepresidente Anna Ferrari, la quale ha convocato per oggi a Milano il direttivo dell’associazione e l’assemblea per avviare le pratiche di scioglimento, che avverrà entro un mese, dopo un referendum tra gli iscritti. Il cui esito è scontato. La scomparsa degli Amici segna una svolta storica per Piazza Meda. Più dell’arrivo di Bonomi e Montani, a spingere per lo scioglimento sarebbe stato l’avvio del procedimento sanzionatorio da parte della Banca d’Italia al termine di una lunga ispezione, da cui sarebbe emerso un ruolo anomalo, e piuttosto pervasivo, dell’associazione nelle vicende interne alla Bpm. In passato gli Amici sono stati determinanti anche nelle assemblee in cui venivano eletti i vertici della banca. Lo stesso Bonomi aveva avuto il sostegno dell’associazione quando un anno fa si è fatto avanti per guidare l’istituto milanese. Ma la «luna di miele» è durata poco. Il tempo necessario per capire che non era possibile assecondare le vecchie consuetudini. A luglio era poi arrivato l’avviso di sfratto di Montani, che aveva imposto all’associazione di lasciare gli uffici che Bpm gli aveva messo a disposizione, restituire i telefonini concessi dalla banca e rispettare le regole per i permessi sindacali. I voti degli Amici non andranno comunque dispersi. La Fabi guidata da Lando Maria Sileoni ha dato la disponibilità a stringere da subito un accordo con gli altri sindacati di Bpm per difendere il modello partecipativo della popolare milanese. Intanto Bonomi e Montani stanno proseguendo con il ricambio ai vertici delle controllate. I prossimi avvicendamenti sono previsti in Banca Akros, l’investiment bank del gruppo. Il 26 settembre è prevista l’assemblea che darà il via all’ingresso in consiglio dei manager di Piazza Meda. Entreranno Montani, il general counsel Carlo Gagliardi, e il direttore mercato di Bpm, Jacopo De Francisco. Con l’occasione il numero dei componenti sarà anche ridotto da 11 a 9 e quindi saranno in cinque a lasciare il board, in cui è già entrato Dante Razzano, uno dei manager di fiducia di Bonomi. Federico De Rosa

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