Home Rassegna Stampa Monti bond, Mps ha tempo fino a marzo (da Finanza&Mercati, venerdì 14 dicembre 2012)

Monti bond, Mps ha tempo fino a marzo (da Finanza&Mercati, venerdì 14 dicembre 2012)

di Redazione

Slitta al primo marzo 2013 il termine entro il quale Mps potrà emettere le obbligazioni da vendere al Tesoro, i cosiddetti Monti-Bond. Lo prevede l’emendamento del governo alla legge di stabilità presentato in commissione Bilancio del Senato. L’emendamento del governo riprende, ma modificandolo, il recente decreto salva-infrazioni in cui, tra le altre cose c’erano le modifiche alle norme sui Monti-bond per Mps. Mentre il decreto prevedeva lo slittamento al 31 gennaio, la nuova norma sposta il termine al primo marzo. Ma le novita’ non finiscono qui. «Gli eventuali interessi eccedenti il risultato dell’esercizio – si legge nell’emendamento – sono corrisposti mediante assegnazione al Ministero di azioni ordinarie di nuova emissione, valutate al valore di mercato», con conseguente ingresso del Tesoro nella proprietò. Tuttavia, negli esercizi finanziari 2012 e 2013, «nei limiti in cui ciò risulti compatibile con il quadro normativo dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, gli eventuali interessi eccedenti il risultato dell’esercizio possono essere corrisposti anche mediante assegnazione al ministero del corrispondente valore nominale» di obbligazioni «di nuova emissione». Intanto proseguono le trattative tra la banca di Rocca Salimbeni e i sindacati sul difficile piano di ristrutturazione dell’istituto. «Nessuno si diverte a ridurre gli organici. Abbiamo una situazione dell’azienda complessa che rende fondamentale fare l’accordo sulle esternalizzazioni previste dal piano industriale», ha detto ieri il presidente di Mps, Alessandro Profumo, spiegando che «oggi ci sono le condizioni per farlo almeno con una parte del sindacato. Altrimenti andremo da soli, cosa che ci sembra non opportuna», ha aggiunto Profumo facendo appello affinché tutti dimostrino «ragionevolezza». Il presidente di Mps ha quindi espresso l’auspicio che «entro fine anno si riesca a chiudere».

Immediata la replica della Fabi. «Vogliamo sederci a un tavolo e trattare», ha detto il segretario generale, Lando Sileoni, rispondendo a Profumo nel corso della tavola rotonda in occasione del congresso del sindacato. «Vogliamo trovare un accordo che garantisca ai lavoratori e dunque il mantenimento del contratto del credito e la tutela dei livelli occupazionali, nel senso che se la societa’ esterna dovesse avere dei problemi di tenuta, allora i dipendenti esternalizzati dovranno essere riassorbiti in banca».


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