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BPM, I PALETTI FABI SU COSTITUZIONE NUOVA GOVERNANCE – TUTTA LA STAMPA

di Redazione

CORRIERE DELLA SERA, giovedì 21 febbraio 2013

Pop Milano, statuto ibrido – I paletti Fabi

– di Federico De Rosa –

MILANO — Il voto capitario in Bpm è «un valore estremamente importante» a cui la Fabi non intende rinunciare tout court. Mentre a Piazza Meda prosegue la messa a punto della nuova governance, che dovrebbe trasformare la banca milanese da cooperativa in spa, il sindacato autonomo dei bancari ha fissato i paletti. Nel corso dell’incontro ieri a Milano tra il segretario generale, Lando Maria Sileoni, e il coordinamento sindacale Bpm sarebbe emersa una posizione netta a cui, sembra di capire, la Fabi condizionerebbe il consenso. «Servono degli approfondimenti — ha spiegato Sileoni — di carattere tecnico e politico, e il parere dei lavoratori». La verifica tecnica sarà svolta dai consulenti legali mentre per gli aspetti «politici» la Fabi intenderebbe chiedere a Bankitalia una posizione chiara sulla governance di Bpm.

L’idea a cui sta lavorando il presidente Andrea Bonomi insieme allo studio Chiomenti e al notaio Piergaetano Marchetti, è quella di una «spa ibrida» con alcuni posti in consiglio per i dipendenti. La Fabi vuole la piena condivisione dei lavoratori. Un referendum in Bpm appare però difficile visto che serve il consenso di tutte le sigle sindacali. Ci sarebbero le assemblee.

Il percorso sarà comunque articolato. Bonomi vuole stringere. Per il varo si era parlato dell’autunno, ma anche dell’assemblea di aprile. L’orientamento sarebbe comunque di non andare oltre l’estate al punto che non sarebbe da escludere un’assemblea straordinaria in agosto.

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IL GIORNALE,  giovedì 21 febbraio 2013

Per la «Spa» si studia il referendum

Redazione – Gio, 21/02/2013 – 07:40

Il progetto di trasformazione della Banca Popolare di Milano da società cooperativa in «Spa ibrida», elaborato dal presidente Andrea Bonomi, non può essere completato senza un «approfondimento tecnico e politico» con i sindacati e un «coinvolgimento di tutti i lavoratori che dovranno esprimersi sul modello proposto». A dirlo è la Fabi di Lando Maria Sileoni: allo studio c’è un possibile referendum tra i lavoratori, indetto da tutte le sigle.

Si tratta della prima presa di posizione della base Bpm dopo che il consiglio di sorveglianza di Piazza Meda ha aperto il cantiere cambiare la governance. Fabi Bpm ribadisce inoltre, allineandosi alla sua segreteria nazionale, la necessità di avere «un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance» prima della decisiva assemblea dei soci.

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MF-MILANO FINANZA, giovedì 21 febbraio 2013

Bpm, la Fabi chiede una consultazione 

Il progetto di trasformazione della Banca Popolare di Milano da società cooperativa a società per azioni ibrida non può essere portato a compimento senza un «approfondimento tecnico e politico» con i sindacati e un «coinvolgimento di tutti i lavoratori che dovranno esprimersi sul modello proposto». È la posizione ufficializzata oggi dai rappresentanti sindacali iscritti alla Fabi che non esclude una consultazione dei dipendenti sotto forma di referendum, indetto da tutte le sigle sindacali. Si tratta della prima presa di posizione della base dopo la decisione annunciata lo scorso 1 febbraio e poi confermata dal consiglio di sorveglianza 11 giorni più tardi, con la delibera di «procedere su un percorso comune di approfondimento» sul progetto, cui stanno lavorando come consulenti gli studi Chiomenti e Marchetti.

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RADIOCOR, mercoledì 20 febbraio 2013 – 17:42 

Bpm: Fabi, spa ibrida da approfondire e porre al vaglio lavoratori – Avviare un percorso di confronto tecnico e politico 

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 20 feb – “L’ipotetico progetto di trasformazione dell’attuale societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata Bpm in societa’ per azioni “ibrida” dovra’ essere oggetto di approfondimento tecnico e politico da parte delle organizzazioni sindacali e dovra’ essere assolutamente posto al vaglio dei lavoratori”. E’ la posizione espressa dal Coordinamento delle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) FABI in Bpm, riunite a Milano alla presenza del Segretario generale Lando Maria Sileoni. Durante la riunione, i rappresentati sindacali aziendali in Bpm della FABI, l’organizzazione sindacale piu’ rappresentativa all’interno del Gruppo Banca Popolare di Milano, si legge in una nota, hanno approfondito e discusso l’informativa verbale che il Gruppo Bpm ha recentemente illustrato ai sindacati nazionali sull’ipotetico progetto di trasformazione della governance della banca. “In merito a tale progetto, di cui pero’ al momento non sono noti i dettagli operativi”, ha dichiarato il Coordinamento delle Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) FABI di Bpm, “occorre avviare un percorso di confronto e approfondimento tecnico e politico, che coinvolga le organizzazioni sindacali, cosi’ come gia’ pubblicamente chiesto dal Segretario generale Lando Maria Sileoni”. “Pertanto sara’ indispensabile che la banca presenti una dettagliata documentazione dell’eventuale progetto di trasformazione della governance, documentazione che sara’ oggetto di valutazione della FABI sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico”. “Sara’, inoltre, indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”. “Sara’, infine, necessario un coinvolgimento di tutti i lavoratori Bpm che dovranno esprimersi sul modello proposto. Ad oggi registriamo un crescente disagio dei dipendenti del Gruppo che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale, orientato verso reali prospettive di crescita e sviluppo, ripartendo dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del voto capitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del proprio management”. “Il Coordinamento delle Rsa FABI ritiene che la Popolare di Milano debba mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori ed e’ consapevole che l’intero movimento italiano delle banche popolari guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del Gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari italiane”. Com (RADIOCOR) 20-02-13 17:42:16

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REUTERS, mercoledì 20 febbraio 2013 – 18:24  

Bpm, progetto SpA da approfondire, rischio contagio sistema popolari – Fabi

MILANO, 20 febbraio (Reuters) – Il progetto di trasformazione delle governance di Pop Milano in una Spa ibrida dovrà essere oggetto di approfondimento da parte dei sindacati e lavoratori per l’importanza che riveste non solo per il futuro dell’istituto ma anche perché rischia di diventare un precedente importante per tutto il sistema delle banche popolari italiane.

E’ questa la posizione espressa dal coordinamento delle rappresentanze sindacali aziendali Fabi in Bpm, riunite oggi a Milano alla presenza del segretario generale Lando Maria Sileoni e che ha discusso del progetto di trasformazione in Spa recentemente comunicata dai vertici della banca.

“In merito a tale progetto, di cui però al momento non sono noti i dettagli operativi, occorre avviare un percorso di confronto e approfondimento tecnico e politico, che coinvolga le organizzazioni sindacali”, si legge in un comunicato del coordinamento Rsa in Bpm.

Per l’analisi del progetto, sotto il profilo sia tecnico che giuridico, è necessario che la banca presenti una “dettagliata documentazione” e “sarà, inoltre, indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”, aggiunge la Fabi. “Sarà, infine, necessario un coinvolgimento di tutti i lavoratori Bpm che dovranno esprimersi sul modello proposto”, aggiunge sottolineando che “ad oggi registriamo un crescente disagio dei dipendenti del gruppo che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale…ripartendo dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del voto capitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del proprio management”.

“Il Coordinamento delle Rsa Fabi ritiene che la Popolare di Milano debba mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori ed è consapevole che l’intero movimento italiano delle banche popolari guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari italiane”, conclude.

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ASCA, mercoledì 20 Febbraio 2013 – 18:07

Bpm: Fabi, progetto nuova governance da approfondire con sindacati

(ASCA) – Roma, 20 feb – L’ipotetico progetto di trasformazione dell’attuale societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata Bpm in societa’ per azioni ”ibrida” dovra’ essere oggetto di approfondimento tecnico e politico da parte delle organizzazioni sindacali e dovra’ essere assolutamente posto al vaglio dei lavoratori, questa la posizione espressa espressa dal Coordinamento delle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) Fabi in Bpm, riunite oggi a Milano alla presenza del Segretario generale Lando Maria Sileoni.

Durante la riunione, i rappresentati sindacali aziendali in Bpm della Fabi, l’organizzazione sindacale piu’ rappresentativa all’interno del Gruppo Banca Popolare di Milano, hanno approfondito e discusso l’informativa verbale che il Gruppo Bpm ha recentemente illustrato ai sindacati nazionali sull’ipotetico progetto di trasformazione della governance della banca.

”In merito a tale progetto, di cui pero’ al momento non sono noti i dettagli operativi”, ha dichiarato il Coordinamento delle Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) Fabi di Bpm, ”occorre avviare un percorso di confronto e approfondimento tecnico e politico, che coinvolga le organizzazioni sindacali, cosi’ come gia’ pubblicamente chiesto dal Segretario generale Lando Maria Sileoni”.

”Pertanto sara’ indispensabile che la banca presenti una dettagliata documentazione dell’eventuale progetto di trasformazione della governance, documentazione che sara’ oggetto di valutazione della Fabi sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico”.

”Sara’, inoltre, indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”.

”Sara’, infine, necessario un coinvolgimento di tutti i lavoratori Bpm che dovranno esprimersi sul modello proposto.

Ad oggi registriamo un crescente disagio dei dipendenti del Gruppo che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale, orientato verso reali prospettive di crescita e sviluppo, ripartendo dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del voto capitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del proprio management”.

”Il Coordinamento delle Rsa Fabi ritiene che la Popolare di Milano debba mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori ed e’ consapevole che l’intero movimento italiano delle banche popolari guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del Gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari italiane”,conclude la nota della Fabi.

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ADNKRONOS, mercoledì 20 febbraio 2013 – 18:32

BPM: FABI, TRASFORMAZIONE IN SPA SIA APPROFONDITA DA SINDACATI 

Roma, 20 feb. (Adnkronos) – “L’ipotetico progetto di trasformazione dell’attuale societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata Bpm in societa’ per azioni ”ibrida” dovra’ essere oggetto di approfondimento tecnico e politico da parte delle organizzazioni sindacali e dovra’ essere assolutamente posto al vaglio dei lavoratori”. Questa la posizione espressa dal Coordinamento delle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) Fabi in Bpm, riunite oggi a Milano alla presenza del Segretario generale Lando Maria Sileoni.Durante la riunione, i rappresentati sindacali aziendali in Bpm della Fabi, l’organizzazione sindacale piu’ rappresentativa all’interno del Gruppo Banca Popolare di Milano, hanno approfondito e discusso l’informativa verbale che il Gruppo Bpm ha recentemente illustrato ai sindacati nazionali sull’ipotetico progetto di trasformazione della governance della banca.

”In merito a tale progetto, di cui pero’ al momento non sono noti i dettagli operativi”, ha dichiarato il Coordinamento delle Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) Fabi di Bpm, ”occorre avviare un percorso di confronto e approfondimento tecnico e politico, che coinvolga le organizzazioni sindacali, cosi’ come gia’ pubblicamente chiesto dal Segretario generale Lando Maria Sileoni”.

 ”Pertanto sara’ indispensabile che la banca presenti una dettagliata documentazione dell’eventuale progetto di trasformazione della governance, documentazione che sara’ oggetto di valutazione della Fabi sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico”, spiega la Fabi. ”Sara’, inoltre, indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”.

”Sara’, infine, necessario un coinvolgimento di tutti i lavoratori Bpm che dovranno esprimersi sul modello proposto. Ad oggi registriamo un crescente disagio dei dipendenti del Gruppo che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale, orientato verso reali prospettive di crescita e sviluppo, ripartendo dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del votocapitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del proprio management”.

Il Coordinamento delle Rsa Fabi ritiene che la Popolare di Milano “debba mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori ed e’ consapevole che l’intero movimento italiano delle banche popolari guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del Gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari italiane”.

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LABITALIA, 20 febbraio 2013 – 18:34

BPM: FABI, TRASFORMAZIONE IN SPA SIA APPROFONDITA DA SINDACATI

Roma, 20 feb. (Labitalia) – “L’ipotetico progetto di trasformazione dell’attuale societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata Bpm in societa’ per azioni ”ibrida” dovra’ essere oggetto di approfondimento tecnico e politico da parte delle organizzazioni sindacali e dovra’ essere assolutamente posto al vaglio dei lavoratori”. Questa la posizione espressa dal Coordinamento delle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) Fabi in Bpm, riunite oggi a Milano alla presenza del Segretario generale Lando Maria Sileoni.

Durante la riunione, i rappresentati sindacali aziendali in Bpm della Fabi, l’organizzazione sindacale piu’ rappresentativa all’interno del Gruppo Banca Popolare di Milano, hanno approfondito e discusso l’informativa verbale che il Gruppo Bpm ha recentemente illustrato ai sindacati nazionali sull’ipotetico progetto di trasformazione della governance della banca.

”In merito a tale progetto, di cui pero’ al momento non sono noti i dettagli operativi”, ha dichiarato il Coordinamento delle Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) Fabi di Bpm, ”occorre avviare un percorso di confronto e approfondimento tecnico e politico, che coinvolga le organizzazioni sindacali, cosi’ come gia’ pubblicamente chiesto dal Segretario generale Lando Maria Sileoni”.

(”Pertanto sara’ indispensabile che la banca presenti una dettagliata documentazione dell’eventuale progetto di trasformazione della governance, documentazione che sara’ oggetto di valutazione della Fabi sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico”, spiega la Fabi. ”Sara’, inoltre, indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”.

”Sara’, infine, necessario un coinvolgimento di tutti i lavoratori Bpm che dovranno esprimersi sul modello proposto. Ad oggi registriamo un crescente disagio dei dipendenti del Gruppo che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale, orientato verso reali prospettive di crescita e sviluppo, ripartendo dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del voto capitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del proprio management”.

Il Coordinamento delle Rsa Fabi ritiene che la Popolare di Milano “debba mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori ed e’ consapevole che l’intero movimento italiano delle banche popolari guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del Gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari italiane”.

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ASCA, mercoledì 20 Febbraio 2013 – 18:07

Bpm: Fabi, progetto nuova governance da approfondire con sindacati

 (ASCA) – Roma, 20 feb – L’ipotetico progetto di trasformazione dell’attuale societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata Bpm in societa’ per azioni ”ibrida” dovra’ essere oggetto di approfondimento tecnico e politico da parte delle organizzazioni sindacali e dovra’ essere assolutamente posto al vaglio dei lavoratori, questa la posizione espressa espressa dal Coordinamento delle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) Fabi in Bpm, riunite oggi a Milano alla presenza del Segretario generale Lando Maria Sileoni.

Durante la riunione, i rappresentati sindacali aziendali in Bpm della Fabi, l’organizzazione sindacale piu’ rappresentativa all’interno del Gruppo Banca Popolare di Milano, hanno approfondito e discusso l’informativa verbale che il Gruppo Bpm ha recentemente illustrato ai sindacati nazionali sull’ipotetico progetto di trasformazione della governance della banca.

”In merito a tale progetto, di cui pero’ al momento non sono noti i dettagli operativi”, ha dichiarato il Coordinamento delle Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) Fabi di Bpm, ”occorre avviare un percorso di confronto e approfondimento tecnico e politico, che coinvolga le organizzazioni sindacali, cosi’ come gia’ pubblicamente chiesto dal Segretario generale Lando Maria Sileoni”.

”Pertanto sara’ indispensabile che la banca presenti una dettagliata documentazione dell’eventuale progetto di trasformazione della governance, documentazione che sara’ oggetto di valutazione della Fabi sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico”.

”Sara’, inoltre, indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”.

”Sara’, infine, necessario un coinvolgimento di tutti i lavoratori Bpm che dovranno esprimersi sul modello proposto.

Ad oggi registriamo un crescente disagio dei dipendenti del Gruppo che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale, orientato verso reali prospettive di crescita e sviluppo, ripartendo dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del voto capitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del proprio management”.

”Il Coordinamento delle Rsa Fabi ritiene che la Popolare di Milano debba mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori ed e’ consapevole che l’intero movimento italiano delle banche popolari guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del Gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari italiane”,conclude la nota della Fabi.

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TMNEWS 20 02 2013

Bpm/ Fabi: Piano nuova governance sia valutato da lavoratori – Progetto di trasformazione da banca popolare in Spa ibrida

Roma, 20 feb. (TMNews) – Il progetto di trasformazione della Bpm da società cooperativa a responsabilità limitata in società per azioni ibrida “dovrà essere oggetto di approfondimento tecnico e politico da parte dei sindacati e dovrà essere assolutamente posto al vaglio dei lavoratori”. È la posizione del coordinamento delle Rsa Fabi in Bpm. “In merito a tale progetto – afferma il coordinamento – di cui al momento non sono noti i dettagli operativi, occorre avviare un percorso di confronto e approfondimento tecnico e politico, che coinvolga le organizzazioni sindacali, così come già chiesto dal segretario generale Lando Maria Sileoni”.

“Sarà indispensabile – secondo il sindacato – che la banca presenti una dettagliata documentazione dell’eventuale progetto di trasformazione della governance, documentazione che sarà oggetto di valutazione della Fabi sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico”. Inoltre, “sarà indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”.

“Sarà necessario – sostiene il coordinamento delle Rsa Fabi – un coinvolgimento di tutti i lavoratori Bpm, che dovranno esprimersi sul modello proposto. A oggi registriamo un crescente disagio dei dipendenti del gruppo che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale, orientato verso reali prospettive di crescita e sviluppo, ripartendo – sottolinea il sindacato – dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del voto capitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del management”.

Il coordinamento delle Rsa Fabi “ritiene che la Popolare di Milano debba mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori ed è consapevole che l’intero

movimento italiano delle banche popolari guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari”. Glv

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ANSA, mercoledì 20 febbraio 2013

BPM: RSA FABI; CONFRONTO SU SPA, DIFENDERE VOTO CAPITARIO – NECESSARI PARERE BANKITALIA E CONSULTAZIONE DIPENDENTI

(ANSA) – MILANO, 20 FEB – I rappresentanti sindacali Fabi in Bpm chiedono un “approfondimento tecnico e politico” sul progetto di trasformazione da cooperativa a società per azioni ‘ibrida’ della banca ed un “coinvolgimento di tutti i lavoratori che dovranno esprimersi sul modello proposto”. E’ quanto si legge in una nota diffusa a seguito di una riunione del coordinamento delle Rsa della banca che fanno riferimento all’organizzazione sindacale autonoma, in cui il voto capitario viene definito come “un valore estremamente importante”.

I delegati Fabi, che hanno ribadito la richiesta avanzata dal segretario generale Lando Maria Sileoni, ritengono poi “indispensabile conoscere preventivamente all’assemblea straordinaria dei soci un parere chiaro e inequivocabile da parte della Banca d’Italia sulla nuova bozza di governance”.Quanto al coinvolgimento dei lavoratori, i rappresentanti sindacali della Fabi sottolineano come sia presente un “crescente disagio dei dipendenti del gruppo, che chiedono e si aspettano dai vertici un vero rilancio aziendale, orientato verso reali prospettive di crescita e sviluppo, ripartendo dalla difesa di un valore estremamente importante come quello del voto capitario e della partecipazione dei lavoratori alla scelta del proprio management”. Secondo il coordinamento delle Rsa che fanno capo al sindacato autonomo, la Bpm deve “mantenere la propria autonomia a tutela della clientela e dei lavoratori”. “L’intero movimento italiano delle banche popolari – si legge in conclusione della nota – guarda con estrema attenzione a quanto sta avvenendo all’interno del Gruppo Bpm, una trasformazione che rischia di diventare un precedente importante per l’intero sistema delle banche popolari italiane”.      (ANSA).

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