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"FABI ON THE ROAD" FA TAPPA A SASSARI

di Redazione

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Sassari, venerdì 21 giugno 2013.

FABI On The Road fa, oggi, tappa a Sassari, dove circa 50 dirigenti sindacali FABI, provenienti dalla provincia sassarese e da quella cagliaritana, si sono dati appuntamento per incontrare il Segretario Generale Lando Maria Sileoni.

Alle 10 in punto ha inizio l’incontro, introdotto dai saluti del padrone di casa, Vittorio Carta Mantiglia, Segretario Coordinatore dell’ottimo Sab di Sassari.

Carta Mantiglia esprime il suo apprezzamento per l’iniziativa “FABI On the Road”, questa serie di incontri sul territorio che rappresentano “non solo una risposta alle preoccupazioni, ai dubbi dei lavoratori, ma anche un concreto apporto di conforto, in un momento così duro e difficile”.

Sono esattamente i progetti come “FABI On The Road” a rappresentare quella spinta propulsiva che ha permesso alla FABI di diventare il primo sindacato di settore, il vero sindacato dei bancari.

Il confronto tra Sileoni e i dirigenti sindacali è centrato naturalmente sull’attuale situazione del settore, e del mondo lavorativo in genere, caratterizzata da un profondo disorientamento complessivo, ormai netto segno dei tempi: licenziamenti collettivi, pressioni commerciali, disoccupazione giovanile, questi e molti altri i temi affrontati.

Il Segretario Generale ricorda che, nonostante il grave periodo di crisi generale, sono molti gli obiettivi che l’Organizzazione è riuscita a raggiungere, a cominciare dal Contratto nazionale, che ha permesso di ottenere aumenti economici nel triennio, mantenendo l’architettura politica delle garanzie contrattuali, economiche e normative all’intera categoria.

“Le banche avrebbero preferito, chiaramente, farsi un loro contratto nazionale di gruppo” queste le parole del leader FABI “e se fosse passato questo disegno, saremmo giunti alla balcanizzazione della categoria”.

“Noi siamo riusciti a mantenere, invece, le garanzie contrattuali e quelle economiche, tenendo insieme la categoria ed operando esclusivamente per il bene comune”.

Altra importante vittoria, quella contro l’introduzione nel settore dell’Indennità di Disoccupazione, che avrebbe causato il licenziamento di 35mila lavoratori bancari, così come la creazione di un ammortizzatore sociale, il Fondo Esuberi: uno strumento importante che ha permesso, dal 2000 ad oggi, il prepensionamento volontario di 38.000 lavoratori bancari.

“Il Fondo Esuberi ha permesso di gestire bene i piani industriali, garantendo al contempo un positivo ricambio generazionale. Ricordiamo che nessun’altra categoria ha la possibilità di disporre di uno strumento del genere, né in Italia né altrove”.

“In pochi mesi, le Organizzazioni sindacali hanno chiuso ben 12 accordi nei principali gruppi bancari italiani” ricorda Sileoni “segno concreto che la FABI, principale sindacato di settore, ha innegabilmente fatto un buon lavoro”.

Il Segretario Sileoni ha ribadito l’importanza del coinvolgimento dei giovani e delle donne nell’impegno sindacale, e la volontà della FABI di impegnarsi affinché essi si sentano sempre più parte integrante del sindacato; a tal proposito, ha riconosciuto alla Coordinatrice Nazionale del Gruppo Bper Maria Antonietta Soggiu l’impegno che quotidianamente mette in campo a sostegno delle battaglie dell’Organizzazione, e a Vittorio Carta Mantiglia un’ottima gestione del SAB.

Il leader FABI ha ribadito la necessità di tornare ad un più stretto rapporto tra banca e territorio e, di conseguenza, ad un ruolo sociale delle banche: un preciso dovere a cui le banche non possono sottrarsi.

Sileoni ha confermato l’aspirazione della FABI a questo modello di banca, una banca che abbia una strategia creditizia, che raccolga il risparmio e lo investa in credito alle famiglie, alle imprese, alle economie di riferimento.

Per tornare ad un vero ruolo sociale della banca è, però, indispensabile lanciare un dibattito serio a livello nazionale, un dibattito documentato, soprattutto, che dimostri le vere cause delle sofferenze bancarie, che non sono solo figlie della crisi ma che dipendono invece, spesso, da una cattiva gestione del credito, erogato sempre e soltanto ai soliti noti.

Il Segretario generale FABI ha anche sottolineato la necessità di un rapporto sempre più diretto tra capitale e lavoro.

Così come in altri paesi europei, dove i lavoratori siedono nel Consiglio di amministrazione aziendale, anche in Italia servirebbe la presenza di una rappresentanza dei lavoratori nelle “stanze dei bottoni”.

La presenza in sala è attenta e partecipe, il confronto con il Segretario Sileoni si arricchisce progressivamente di argomenti e pareri, domande e risposte.

Ampio spazio è stato dato, naturalmente, anche a tutti i problemi che sta vivendo la categoria degli esattoriali, e a tal riguardo il Segretario Generale ha illustrato le iniziative che la Segreteria Nazionale prenderà nei prossimi giorni.

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