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SILEONI A RENZI: EVENTUALE SCONTRO COLPA DEI BANCHIERI

di Redazione

IL SOLE 24 ORE, martedì 1 luglio 2014

L’Abi rilancia sul contratto – Sabatini: «La piattaforma dei sindacati non tiene conto dei tempi» LE REAZIONI Sileoni (Fabi): «La responsabilità di uno scontro va attribuita agli istituti – Megale (Fisac): «Cambiare approccio e posizione»

Cristina Casadei

Abi ha sempre rispettato i patti. Salvo poi andare a misurare le conseguenze dal punto di vista degli oneri complessivi. Per la tabellizzazione dell’aumento di 170 euro dell’ultimo contratto, dato sotto forma di Edr (elemento distinto della retribuzione) non c’è dubbio che Abi manterrà gli impegni ma questo produrrà conseguenze perché i banchieri da mesi dicono che non ci sono risorse e quindi la tabellizzazione, che ha un costo per le banche, chiederà altre compensazioni. Il Comitato affari sindacali e del lavoro (Casl) di Abi, guidato da Francesco Micheli, ieri ha dato le ultime risposte ai sindacati prima del suo rinnovo che avverrà in occasione del Comitato esecutivo del 23 luglio, quando emergeranno i nomi dei nuovi componenti del Casl e del presidente.

Il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, chiarisce che l’incontro «è stato improntato ad un clima relazionale sostanzialmente positivo». Le posizioni sono comunque «molto distanti per ammissione esplicita di entrambe le parti», aggiunge. La delegazione Abi ha sottolineato che «il negoziato non è nemmeno partito» e auspica che «si avvii al più presto un reale confronto». Con i sindacati «le analisi di scenario risultano condivise», spiegano i banchieri. «La Piattaforma presentata dai sindacati non tiene però conto della assoluta eccezionalità dei tempi. Di qui la richiesta ai sindacati di fermarsi a riflettere su come rivedere la Piattaforma», continua Sabatini. Per Abi «l’occupazione resta al primo posto» e a questo proposito la delegazione ha confermato «l’esigenza che si riformi la parte normativa del contratto, con particolare riguardo alle misure a sostegno dell’occupazione. È stato peraltro ribadito che non vi sono risorse per la parte economica del contratto. A riprova di ciò vanno letti gli accordi recenti dei grandi gruppi bancari», spiega Abi.

«Abi vuole destrutturare il contratto. Abbiamo proposto alla controparte un incontro prima della fine di luglio per evitare a settembre pesantissime giornate di sciopero», dice Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. «La chiusura a riccio dei banchieri è dovuta anche al fatto che il 30 giugno scadono tutti i componenti della commissione sindacale Abi e dunque la situazione odierna va addebitata esclusivamente all’Abi, che in un momento così difficile ritiene opportuno questo atteggiamento dilatorio. Chiediamo pertanto al Premier Renzi di prendere atto che un eventuale scontro è esclusivamente da attribuire all’irresponsabilità della controparte». Come i congressi dei sindacati (prima la Fabi, poi la Fisac) e l’elezione dei rispettivi segretari generali, così le nomine in Abi stanno allungando i tempi, ma è evidente che il negoziato deve ancora decollare. Per il segretario generale della Fisac, Agostino Megale, «le distanze continuano ad essere enormi e per questa ragione abbiamo chiesto all’Abi di cambiare l’approccio e la propria posizione. E la abbiamo invitata al rispetto pieno e totale del contratto in scadenza a partitre dalla tabelizzazione dell’Edr».Il segretario generale della Fiba Cisl Giulio Romani parla di «enormi distanze sui punti della piattaforma», e chiede «il rispetto del ccnl in scadenza, in particolare per quanto riguarda l’Edr, che deve confluire nelle tabelle ordinarie». Massimo Masi, segretario generale della Uilca, che ha riunito il proprio Esecutivo a metà della scorsa settimana, ha ricevuto un mandato forte e chiaro dai propri dirigenti sindacali: «Sull’Edr deve essere trovato un accordo visto le giuste aspettative dei lavoratori e i sacrifici che hanno fin qui affrontato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MF-MILANO FINANZA, martedì 1 giugno 2014

Abi e sindacati distanti sul contratto dei bancari

(cliccare sull’immagine per ingrandire)

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GIORNALE DI BRESCIA, martedì 1 luglio 2014

Contratti  in  alto  mare  per  i  bancari  e  i  tessili

ROMA  Nuovo  nulla  di  fatto  nell’ incontro  fra  banche  e  sindacati  sul  rinnovo  del  contratto.  Le  parti  sindacali  denunciano  le  distanze  « incolmabili  »  con  l’ Abi  sul  contratto  nazionale  e  gli  aumenti  legati  all’ inflazione.  L’ associazione  ha  inoltre  rimandato  ogni  risposta  alle  proposte  dei  sindacati  a  dopo  il  23  luglio,  giorno  in  cui  si  riunir  à  il  nuovo  esecutivo  eletto  dall’ assemblea  del  10.  I  sindacati  hanno  chiesto  prima  della  fine  di  luglio  un  incontro  per  evitare  possibili  scioperi  a  settembre.  Secondo  il  segretario  generale  Fabi  Lando  Sileoni  « l’ Abi  vuole  destrutturare  il  contratto  nazionale  e  interrompere  gli  aumenti  contrattuali  legati  all’ inflazione  che  hanno  caratterizzato  i  rinnovi  fino  a  oggi.  La  situazione  odierna  va  addebitata  esclusivamente  a  Abi  »  rincara  che  « in  un  momento  cos  ì  difficile  ritiene  opportuno  questo  atteggiamento  dilatorio  ».  Intanto,  secondo  i  sindacati,  è  stata  superiore  all’ 80%  l’ astensione  dei  lavoratori  del  settore  delle  industrie  dei  tessili  vari  per  il  rinnovo  del  contratto  di  lavoro,  scaduto  il  31  marzo  2013  e  che  interessa  20. 000  lavoratori.  Lo  sciopero  si  è  svolto  ieri.

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RADIOCOR, lunedì 30 giugno 2014

18:09 – Banche: Fabi, stallo su rinnovo contratto è da attribuire all’Abi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 30 giu – “L’Abi vuole destrutturare il contratto nazionale e interrompere gli aumenti contrattuali legati all’inflazione che hanno caratterizzato i rinnovi fino a oggi. Abbiamo proposto alla controparte un incontro prima della fine di luglio per evitare a settembre pesantissime giornate di sciopero’. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. ‘La chiusura a riccio dei banchieri e’ dovuta anche al fatto che il 30 giugno scadono tutti i componenti della commissione sindacale Abi che verranno poi eletti all’assemblea del 10 luglio e dunque la situazione odierna va addebitata esclusivamente all’Abi, che in un momento cosi’ difficile ritiene opportuno questo atteggiamento dilatorio. Chiediamo pertanto al Premier Renzi di prendere atto che un eventuale scontro e’ esclusivamente da attribuire all’irresponsabilita’ della controparte”. com-sal (RADIOCOR) 30-06-14 18:09:04

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TMNEWS, lunedì 30 giugno 2014

Banche, Fabi a Renzi: eventuale scontro per irresponsabilità Abi

Banche, Fabi a Renzi: eventuale scontro per irresponsabilità Abi Banche, Fabi a Renzi: eventuale scontro per irresponsabilità Abi 8 luglio a Roma iniziative a sostegno vertenza Roma, 30 giu. (TMNews) – “L’Abi vuole destrutturare il contratto nazionale e interrompere gli aumenti contrattuali legati all’inflazione che hanno caratterizzato i rinnovi fino a oggi. Abbiamo proposto alla controparte un incontro prima della fine di luglio per evitare a settembre pesantissime giornate di sciopero”. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, a margine dell`incontro che si è svolto oggi a Roma fra Abi e sindacati nell`ambito del confronto sul rinnovo del contratto di categoria che interessa oltre 309mila lavoratori bancari. “La chiusura a riccio dei banchieri – aggiunge – è dovuta anche al fatto che il 30 giugno scadono tutti i componenti della commissione sindacale Abi che verranno poi eletti all’assemblea del 10 luglio e dunque la situazione odierna va addebitata esclusivamente all`Abi, che in un momento così difficile ritiene opportuno questo atteggiamento dilatorio. Chiediamo pertanto al Premier Renzi di prendere atto che un eventuale scontro è esclusivamente da attribuire all`irresponsabilità della contropart”e. In attesa del prossimo incontro con Abi, conclude, “organizzeremo a partire da Roma, il giorno 8 luglio, una serie di iniziative a sostegno della vertenza presentando alla stampa, ai partiti, alle organizzazioni imprenditoriali le nostre proposte per un nuovo modello di banca al servizio del Paese, delle imprese e delle famiglie, per la ripresa economica”. Red/Gab 30-GIU-14 19:27 NNNN

 

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