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INCONTRO CON NICASTRO, LA FABI SULLA STAMPA

di Redazione

MF-MILANO FINANZA, mercoledì 13 gennaio 2015

Salvabanche, vendita entro l’estate – Confermato l’interesse di banche italiane ed estere e di private equity. Garanzie sulla responsabilità dei dipendenti. Sufficiente la dotazione di 100 milioni per il fondo. Possibile fusione delle controllate

di Luca Gualtieri  

È durato due ore e mezza l’incontro di ieri tra i sindacati del credito e Roberto Nicastro, presidente dei quattro istituti di credito regionali salvati dal governo Renzi. Il vertice, molto atteso dalle parti sociali, è servito a fare il punto sulla complessa operazione annunciata alla fine di novembre e sui prossimi appuntamenti in vista.

sileoni-MFQuattro gli argomenti sul tavolo: responsabilità dei dipendenti, capienza del fondo di ristoro per gli obbligazionisti, garanzie occupazionali e cessione delle quattro banche. Per quanto riguarda il primo aspetto, i sindacati hanno chiesto garanzia sulla tutela legale dei lavoratori, «che non hanno responsabilità nella vendita delle obbligazioni subordinate: la responsabilità è dei manager», ha spiegato Lando Sileoni, segretario della Fabi. «Riteniamo che chi ha collocato dei titoli emessi dalla propria banca (cioè le obbligazioni subordinate azzerate nel processo di risoluzione, ndr) non sia certo responsabile del collocamento», ha precisato Giulio Romani (First Cisl). Tanto più che alcuni prodotti sarebbero stati venduti allo sportello prima dell’entrata in vigore della direttiva Mifid che pone vincoli stringenti. Su questo punto Nicastro avrebbe fatto aperture di massima alle parti sociali, così come sul mantenimento dei livelli occupazionali che andranno comunque discussi a livello aziendale.

Se insomma il dialogo tra i segretari e il presidente è proceduto senza intoppi, qualche frecciata sarebbe stata scambiata con i due amministratori delegati presenti, cioè Giovanni Capitanio di Carife e Salvatore Immordino di Carichieti. «Dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di Risparmio di Chieti.

Anzi, il problema è stato completamente rimosso», ha incalzato Sileoni a margine dell’incontro. Notizie positive invece sul fondo di ristoro per gli obbligazionisti che, secondo quanto emerso nell’incontro, con i 100 milioni di dotazione sarebbe sufficiente per assolvere allo scopo. Per quanto riguarda il processo di cessione infine Nicastro ha confermato la tempistica già annunciata nelle scorse settimane, ribadendo che l’invito dell’Europa è di chiudere la partita entro inizio estate. Restano confermate anche le strade percorribili: compratore italiano, compratore estero o intervento di un fondo di private equity. Durante l’incontro non sono stati fatti nomi, anche se sul mercato circolano già diverse ipotesi operative. A Banca Marche potrebbe guardare il Crédit Agricole, che già negli anni scorsi aveva messo gli occhi sullo scacchiere adriatico e che, a detta di molti analisti, potrebbe ricominciare presto a crescere in Italia. Carife invece potrebbe finire nel radar di Ubi Banca , anche se l’amministratore delegato del gruppo lombardo Victor Massiah ha per il momento glissato sul tema. Se per Carichieti è ipotizzabile l’interesse di una banca del Sud, forse la Popolare di Bari, tempi più lunghi si prevedono invece per Banca Etruria , che non a caso non è guidata da un ex amministratore ma da un volto nuovo come Roberto Bertola. Sembra difficile comunque che il dossier possa tornare sulla scrivania della Bper, che lo scorso anno aveva presentato una manifestazione d’interesse.nicastro

Tornando al vertice di ieri, «l’incontro è stato utile e necessario», ha commentato il segretario generale della Fisac Cgil Agostino Megale. «È stata posta l’esigenza di governare insieme questa fase estremamente difficile con l’obiettivo di dare piena tutela sotto tutti i punti di vista a lavoratori e risparmiatori». Sulla stessa lunghezza d’onda Massimo Masi (Uilca): «Abbiamo fatto il punto della situazione e siamo soddisfatti, anche se adesso la trattativa si sposterà nelle singole banche», (riproduzione riservata)

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IL SOLE 24 ORE, mercoledì 13 gennaio 2015

Nicastro: vendita entro l’estate, bandi per la fine del mese

ROMA. Le quattro banche saranno vendute prima dell’estate, o singolarmente, oppure tutte e quattro insieme. È l’obiettivo che si è posto Roberto Nicastro, presidente degli istituti di credito salvati dal governo, e quindi le nuove Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti, come è emerso dall’incontro che c’è stato ieri con i sindacati del settore. Un processo che, per rispettare questi tempi, prevede per la fine di gennaio la pubblicazione dei bandi per il collocamento sul mercato.

Sul tavolo del confronto di ieri, i problemi dell’occupazione e della tutela dei risparmiatori. Un vincolo che i sindacati pongono in vista della futura vendita, partendo dalla premessa che le responsabilità etiche e legali vadano ricondotte ai manager che hanno determinato la condizione prefallimentare delle quattro banche. Si è parlato anche della dotazione del fondo, ritenuta dai sindacati non sufficiente per i risarcimenti.

Sull’evolversi della vicenda mancano ancora alcuni tasselli: i decreti del governo che dovranno stabilire i presupposti per accedere agli indennizzi e la procedura con cui dovranno svolgersi gli arbitrati per stabilire se si ha diritto ad ottenere i risarcimenti, cui sta lavorando il ministero dell’Economia: ieri c’è stato un incontro tecnico al Mef, cui ha partecipato anche Nicastro.

Al tavolo tra banche e sindacati (si è tenuto nella sede di Banca Marche, ed hanno partecipato una quarantina di sindacalisti delle diverse sigle e una decina di esponenti di vertice delle quattro banche), si è cominciato a ragionare su alcuni numeri: secondo quanto riferiscono i sindacalisti, il presidente delle good bank avrebbe quantificato che il 50-60% dei titoli subordinati in mano al retail sia stato venduto nel periodo 2006-2007, quindi prima dello scoppio della crisi finanziaria, in uno scenario congiunturale in cui titoli di questa natura erano considerati non molto rischiosi. Tutti sono stati collocati prima della direttiva europea sul bail-in che ha avuto un pesante effetto retroattivo sulla rischiosità di queste emissioni. E che l’80% sia stato venduto a risparmiatori nel cui profilo la quota di titoli subordinati non superava il 30% del portafoglio. Inoltre Nicastro ha ribadito che i casi più urgenti sono un migliaio, e che avrebbero un impatto per 27 milioni.

Tra i candidati ci sono banche italiane, alcune banche estere e il private equity.

A sottolineare l’esigenza di tutelare l’occupazione è stato anche Lando Maria Sileoni, numero uno della Fabi: «La tutela dell’occupazione è prioritaria, per i dipendenti delle quattro banche e per quelli delle società satellite». Per Sileoni i lavoratori non hanno responsabilità, che sono invece dei vertici: «abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami». © RIPRODUZIONE RISERVATA Nicoletta Picchio

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IL SOLE 24 ORE, mercoledì 13 gennaio 2015

Per i lavoratori delle banche in crisi anche tutele legali

L’impegno a garantire tutele legali ai lavoratori, a mantenere gli attuali livelli occupazionali, il rispetto degli accordi sui piani industriali, sui prepensionamenti volontari e incentivati e l’applicazione, senza deroghe, del contratto collettivo nazionale di lavoro. È questo il pacchetto di “garanzie” che i sindacati del credito (Fabi, First-Cisl, Fisac, Uilca, Unisin) hanno portato a casa ieri nell’incontro con il presidente delle 4 banche ponte, nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara, Roberto Nicastro, a cui erano presenti anche il consigliere Maria Pierdicchi e gli amministratori delegati Luciano Goffi di Banca Marche, Giovanni Capitanio di Cariferrara, Salvatore Immordino di Carichieti.

In maniera preventiva i sindacati hanno chiesto la piena tutela legale e patrimoniale per i dipendenti. Sugli eventuali profili di responsabilità dei lavoratori Nicastro si sta adoperando per azzerare o contenere ogni correlato profilo di rischio. Tra l’altro i sindacati hanno anche ricordato che ben poco è stato fatto per difendere i lavoratori che, spiega Sileoni, «hanno venduto prodotti finanziari perché decisi dalla politica aziendale». Giulio Romani (First Cisl) parla di «buoni intenti rispetto alla tutela dell’occupazione e a quella giuridica, ma ancora non sono state fornite garanzie sufficienti. Riteniamo che chi ha collocato dei titoli emessi dalla propria banca non sia certo responsabile del collocamento». Comunque, aggiunge Massimo Masi (Uilca) «abbiamo chiesto la tutela legale e non ci hanno dato un diniego». Per Agostino Megale (Fisac) «l’obiettivo è dare piena tutela sotto tutti i punti di vista ai lavoratori e ai risparmiatori».

La prospettiva certa delle 4 banche sarà lavendita, singolarmente o in blocco, entro l’estate. L’incontro, secondo quanto riferiscono fonti aziendali, è stato positivo e finalizzato all’apertura di un dialogo efficace e proficuo. Quanto ai lavoratori «le garanzie vengono dal decreto e dal processo di vendita, perché questo fa sì che si rimanga nell’ambito del contratto collettivo nazionale del credito. In assenza del decreto si sarebbe dovuta affrontare una liquidazione, priva di tutele. Tutte le tutele contrattuali rimangono in vigore», aggiungono sempre fonti aziendali.

Quel che per il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, stride è però «il silenzio degli ex commissari Bankitalia promossi amministratori, sull’espulsione dei dirigenti coinvolti nelle precedenti gestioni che hanno portato le banche ai commissariamenti. Dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la CariChieti». I sindacati hanno comunque chiesto che si vigili affinchè non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e che ci sia una corretta valutazione del loro valore. Quanto al fondo di ristoro per i risparmiatori, per i sindacati la dotazione di 100 milioni di euro è troppo bassa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei

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IL MESSAGGERO (SU ALTRE TREDICI EDIZIONI LOCALI), mercoledì 13 gennaio 2015

Banche salvate, sindacati in allerta

Vertice tra Roberto Nicastro e i leader dei principali sindacati sulle quattro banche salvate. La riunione, alla quale ieri hanno preso parte il consigliere Maria Pierdicchi, gli ad di Banca Marche, CariFe e CariChieti e i quattro commissari delle vecchie banche, ha messo a fuoco gli aspetti occupazionali, rapporti con la clientela e le modalità si salvataggio. Nicastro avrebbe fatto intendere la possibilità di vendita in blocco: Bce vuole la cessione prima dell’estate Il presidente ha espresso l’auspicio di tutelare l’occupazione e garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali.

Lando Sileoni, leader Fabi, ha criticato le posizioni «vecchie e ottuse» di alcuni commissari «che vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse dal presidente Nicastro». Inoltre «si vigili affinché non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e che ci sia una corretta valutazione del loro valore».

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IL MATTINO (SU ALTRE SETTE EDIZIONI LOCALI), mercoledì 13 gennaio 2015

Banche, i truffati Deiulemar al presidio Etruria – Mille obbligazionisti davanti alla Consob a Roma. Una delegazione da Torre del Greco

Sergio Governale

Le nuove Banca Marche, CariChieti Ferrara e Popolare dell’Etruria – salvate dal governo Renzi con decreto – saranno vendute in primavera e dovranno finanziare la «bad bank», ossia l’istituto che si è fatto carico dei loro crediti in sofferenza. ai del alle sindacali dei bancari è il presidente Roberto Nicastro. Le quattro «good hanno spiegato co i rappresentanti di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unis «saranno cedute prima dell’inizio dell’estate e la vendita potrebbe avvenire in un unico blocco oppure separatamente, seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane». possibili acquirenti? Un gruppo italiano o estero oppure un fondo di private equity. Nelle scorse settimane sono circolati i nomi del colossi anglosassoni Fortress, Lone Star e Cerberus, nella gestione partite deteriorate. Ma molti altri avrebbero già bussato alla porta di Nicastro. Gli incontri si susseguono mentre in piazza continuano le proteste dei risparmiatori traditi. manifestare davanti alla sede della Consob sono stati oltre 250 clienti dei quattro Adusbef, e il Comitato vittime del salva- hanno organizzato un sit- cui hanno preso parte anche rappresentanti del Codacons. sostenerli circa 40 obbligazionisti di Deiulemar provenienti da Torre del Greco, vittime del crac da oltre 700 milioni di euro della compagnia di navigazione napoletana. La loro rappresentante, l’avvocato Monica Cirillo, ha consegnato idealmente l’Oscar alla «carriera indecorosa» al presidente della Consob Giuseppe Vegas. «Dal 2012 chiediamo una commissione d’inchiesta ricorda, evidenziando Italia vige principio di irresponsabilità». «In sette anni – aggiunge – sui conti correnti dell’armatore Iuliano sono passati 700 milioni senza segnalazioni di anomalie da parte di Bankitalia. Non solo: la Consob ha autorizzato la raccolta di 40 milioni di euro in bond, mentre ne sono stati poi raccolti 800 milioni. E ancora: la Consob ha autorizzato l’emissione nel 2007 dopo che nel 2006 Bankitalia l’aveva rigettata. Oggi – è la sua denuncia – le autorità di controllo si rimpallano le responsabilità, ma negli anni abbiamo ai crac cooperative rosse, di Giacomelli, Parmalat, Mps e Cirio sempre con lo stesso I ora devono andare a casa». Alle proteste si sono uniti i presidenti di Adusbef Elio Lannutti – che ha invitato i risparmiatori torre – e di Federconsumatori Rosario Trefiletti. In coro sottolineano che «anche i risparmiatori dimenticati, anzi spesso sono i una grave ormai abbandonato a se stesso e per questo stiamo pensando di organizzare al Sud, forse a Napoli». differenza di Adusbef e Federconsumatori, il Codacons e alcuni comitati dei risparmiatori traditi hanno invece deciso di incontrare il direttore generale della Consob Angelo Apponi e Vegas, collegato in videoconferenza da Milano. L’Authority spiegano, «ha accolto la nostra richiesta di eseguire ispezioni le banche, procedendo per riguarda Banca Etruria di azione di nullità dei bilanci dal 2010 al 2014». La Consob, precisa il Codacons, si è poi «impegnata a raccogliere la documentazione sulle illegalità nel collocamento che potrà essere poi utilizzata nei tribunali ai fini del risarcimento da parte degli investitori delle 4 banche». proposito del fallimento di Banca Etruria, il premier Matteo Renzi si dice favorevole a una commissione di inchiesta, ma «niente processi «Se si farà – osserva – dev’essere non su una banca ma sul sistema bancario degli ultimi 15 anni, dove sono successe cose nel silenzio della politica, che ha fatto finta di non vedere autentici errori». delle competenze di Consob e Bankitalia da parte del governo, Renzi chiarisce: «Sono due istituzioni che abbiamo il dovere di proteggere, se qualcuno sbagliato © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LIBERO, mercoledì 13 gennaio 2015

I truffati dalle 4 banche fallite sfondano i cancelli –  della Consob Dopo l’ennesima protesta, Vegas riceve i manifestanti e apre alle ispezioni Il sindacato dei bancari chiede a Nicastro la tutela legale per i lavoratori

ANTONIO CASTRO

Non si placano manife e proteste contro i vertici delle 4 banche (morte e risorte per decreto del governo). Buona parte dei risparmiatori truffati continuano a tallonare gli istituti di credito e le finanziarie di controllo (Consob, ma anche Bankitalia), ottenere un vero rimborso e non l’elemosina di un ” ristoro ” minimo e parziale. Ieri a Roma – davanti alla sede Consob – la società di vigilanza sulle società e la borsa – è andata in scena l’ennesima protesta dei truffati. Ma c’è di più. Ann l’aria i vertici della Commissione hanno invitato alcuni manifestanti e i rappresentanti del Codacons ad un confronto diretto. così il Codacons e alcuni comitati dei risparmiatori traditi, ricevuti generale della Commissione, Angelo Apponi, e dal presidente Giuseppe Vegas (in videoconferenza da Milano), per esporre la disperazione degli investitori. Consob ha anche chiesto al Codacons di inviare casi specifici relativi ad esposti individuali di singoli risparmiatori in merito al collocamento delle obbligazioni, e ha accolto la richiesta di eseguire ispezioni presso Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife. Quanto alla richiesta di riavere tutti i quattrini investiti la Commissione avrebbe glissato, puntualizzando «che la questione è meramente politica». E se Codacons si siede al tavolo con Consob, le altre associazioni Federconsumatori e e di arbitrati truffaldini, fino ai risarcimenti integrali degli espropriati da Bankitalia, Consob e dal governo che, ratificando il b in, non ha tutelato gli interessi nazionali e dei risparmiatori truffati». Le due organizzazioni hanno invece chiesto «un incontro urgente» al presidente del Consiglio. Matteo Renzi tratta con estrema prudenza la vicenda. Intervistato da Repubblica Tv ammette che bisogna fare chiarezza (e magari una commissione d’inchiesta assicura che la Boschi (il papà era vicepresidente di Banc ha fatto bene a non dimettersi. poi smentisce che sia in programma su e Bankitalia. Insomma, un po’ poco. Non una parola sui rimborsi e sui tempi. Chi è un po’ più prolisso è il neo presidente delle quattro banche salvate (Banca Etruria, Carife Carichieti), Roberto Nicastro che ha confermato, incontrando i sindacalisti dei bancari degli istituti coinvolti, che gli istituti saranno venduti entro l’estate «in «Nicastro ha confermato che entro l’estate le banche dovranno essere vendute», affermato Agostino Megale, segretario generale Fisac Cgil.

«La previsione è che siano o tutte insieme o a spezzatino prima dell’estate – ha confermato Lando Maria Sileoni. Il segretario generale FABI, ha indicato tra i possibili «un gruppo italiano, estero o a private equity». Problema non da poco (oltre ai possibili tagli occupazione è l’aspetto delle tutele «Tema aperto», confida Sileoni, ma «i lavoratori non sono assolutamente responsabili per aver venduto prodotti che la banca gli aveva dato da vendere». Chi lancia un nuovo allarme, attacca il governo, è un ex banchiere transitato in politica. Corrado Passera (per 1 anni ad di Banca Intesa), ammonisce: «Malgrado il danno già dal decreto governativo, il buco delle quattro banche non è probabilmente ancora chiuso».

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AVVENIRE, mercoledì 13 gennaio 2015

«Banche vendute entro giugno» – Nicastro conferma la cessione dei quattro istituti salvati

LUCA MAZZA

Ancora da vedere se la cessione avverrà con un solo pacchetto, oppure separatamente. Si sceglierà in base alla maggior convenienza della prima o della seconda ipotesi. Ma Roberto Nicastro ha assicurato che Banca Marche, Etruria, Carichieti e Carife «saranno vendute prima dell’inizio dell’estate L’occasione per l’annuncio è stata il primo incontro tra il presidente dei quattro istituti salvati dal decreto del governo e le cinque sigle sindacali (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin), avvenuto proprio in concomitanza del sit- dei risparmiatori colpiti davanti alla Consob. Al centro della riunione c’era soprattutto la situazione di lavoratori e investitori coinvolti nella crisi. «Nicastro ci ha confermato che la previsione è di vendere le 4 banche o tutte insieme o in forma separata entro i primi sei mesi dell’anno hanno spiegato i segretari generali della Fabi, Lando Maria Sileoni, della Uilca, Massimo Masi, all’uscita «L’incontro è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali dei lavoratori bancari» hanno aggiunto, precisando che i sindacati hanno chiesto la tutela legale dei lavoratori «che non hanno responsabilità sulla vendita delle obbligazioni subordinate: la responsabilità è dei manager». Per Giulio Romani, segretario First Cisl, «si sono manifestati buoni intenti rispetto alla tutela dell’occupazione e a quella giuridica, ma ancora non sono state fornite garanzie sufficienti. Riteniamo che chi ha collocato dei titoli emessi dalla propria banca non sia certo responsabile del collocamento». Per le fonti vicine al dossier, le garanzie sul fronte lavoratori vengono dal decreto e dal processo di vendita, perché questo fa sì che si rimanga nell’ambito del Ccnl. In assenza del decreto si sarebbe dovuta affrontare una liquidazione, priva di garanzie. Tutte le tutele contrattuali, invece, rimangono in vigore. Sugli eventuali profili di responsabilità dei dipendenti, specificano le stesse fonti, il presidente delle Good Bank si starebbe adoperando per contenere o azzerare gli altri profili di rischio correlati. Sui termini di un’eventuale commissione parlamentare sul caso banche è intervenuto ieri anche Matteo Renzi: «Io sono convinto, ma se si farà deve essere una commissione d’inchiesta non su una banca, ma sul sistema bancario degli ultimi 15 anni dove ci sono stati autentici errori nel silenzio della politica, che ha fatto finta di non vedere». Il premier, infine, sintetizza come bisognerà procedere: «Massima trasparenza e discussione nel merito. Ma no a processi show».

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LA REPUBBLICA/FIRENZE, mercoledì 13 gennaio 2015

Presidio delle vittime Nicastro vede i sindacati

PRESIDIO delle vittime del Salvabanche davanti alla Consob, nuovo diluvio di polemiche e soprattutto incontro tra il presidente delle quattro Good Bank Roberto Nicastro e i sindacati. Quest’ultimo appare l’evento saliente di una nuova giornata intensa, quella di ieri, per Banca Etruria. Nicastro, nel confermare che la vendita di Banca Etruria avverrà entro primavera in pacchetto oppure no, avrebbe rassicurato i sindacati sul mantenimento dei livelli occupazionali.

E il sindacato dei bancari Fabi è intervenuto per giudicare positivamente l’impegno del presidente delle Good Bank «a mantenere gli attuali livelli occupazionali e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, sui prepensionamenti volontari e incentivati e l’applicazione senza deroghe, del contratto del credito». Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. «Constatiamo però con sconcerto – sottolinea il sindacalista – che le posizioni vecchie, ottuse e stantie di alcuni ex- e oggi amministratori dei quattro istituti vanno in una direzione opposta. Dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso. Anzi, il problema è stato rimosso. Abbiamo denunciato inoltre che gli attuali amministratori hanno lasciato completamente soli i lavoratori bancari di fronte alle quotidiane minacce subite». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’ECO DI BERGAMO – LA PROVINCIA DI LECCO – LA PROVINCIA DI SONDRIO, mercoledì 13 gennaio 2015

Nicastro: le 4 banche salvate saranno vendute prima dell’estate – Resta caldo il fronte degli istituti di credito salvati con l’intervento del governo

ROMA. Decreto« Salvabanche» ancora al centro delle polemiche con i sindacati del credito che incontrano il presidente dei quattro istituti salvati dal decreto di fine novembre, Roberto Nicastro, e i risparmiatori in corteo davanti alla Consob. Secondo quanto si è appreso da fonti che hanno partecipato all’incontro la delegazione dei manager ha salutato l’appuntamento come «positivo. Il dialogo è stato efficace e proficuo. Nicastro ha confermato che entro l’estate le banche dovranno essere vendute – ha affermato Agostino Megale, segretario generale Fisac Cgil – e ha evidenziato che ciò potrà avvenire in un unico blocco o separatamente, sulla base delle manifestazioni di interesse che saranno avanzate nelle prossime settimane».

«La previsione è che siano vendute, o tutte insieme o a spezzatino», ha confermato Lando Maria Sileoni della Fabi, che con le altre sigle ha avanzato una richiesta di tutela legale e patrimoniale per i dipendenti che hanno collocato i prodotti oggetto del contendere, fatta salva l’eventualità di rintracciare comportamenti truffaldini. Sileoni ha promosso Nicastro per quanto riguarda «gli impegni a mantenere gli attuali livelli occupazionali». Ma ha sottolineato un paradosso che permane nella gestione di alcune banche: «Constatiamo con sconcerto che le posizioni, vecchie, ottuse e stantie di alcuni ex commissari e oggi amministratori dei quattro istituti vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse da Nicastro sull’esigenza di rinnovare la fiducia». In particolare, denuncia la Fabi in una nota, «dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di risparmio di Chieti. Anzi, il problema è stato completamente rimosso». Nel corso della mattinata di ieri, il Codacons e i comitati dei risparmiatori traditi sono stati ricevuti dal direttore generale della Consob, Angelo Apponi, e dal presidente Giuseppe Vegas in videoconferenza da Milano, per esporre la disperazione degli investitori e chiedere misure che aiutino i risparmiatori coinvolti.

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CORRIERE DI AREZZO, mercoledì 13 gennaio 2015

Richiesta dei sindacati, Nicastro si impegna e garantisce le tutele occupazionali – Banche, no alle cause ai dipendenti

di Marco Antonucci

AREZZO Mentre i risparmiatori protestavano sotto le finestre della Consob, i dipendenti – o meglio i loro rappresentanti sindacali nazionali – si confrontavano con Roberto Nicastro. Roma è stata ieri il crocevia della tormentata vicenda banche. Da una parte c’era chi ha visto azzerati i risparmi di una vita, dall’altra chi dietro quegli sportelli oggi finiti nel tritacarne delle polemiche e delle proteste ci lavora tutt’ora Nessuna contrapposizione. Sono tantissimi i dipendenti che in azioni e bond subordinati avevano investito i loro risparmi, andati in fumo con l’entrata in vigore del decreto. Ieri, nella sede romana di Banca Marche, c’erano i segretari generali delle cinque sigle del credito. Un confronto programmato da tempo per analizzare il presente e il futuro di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti Da una parte i rappresentanti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin; dall’altra il presidente Roberto Nicastro e la consigliere di amministrazione Maria Pierdicchi.

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AREZZO – Mentre i risparmiatori protestavano sotto le finestre della Consob, i dipendenti – o meglio i loro rappresentanti sindacali nazionali – si confrontavano con Roberto Nicastro. Roma è stata ieri il crocevia della tormentata vicenda banche. Da una parte c’era chi ha visto azzerati i risparmi di una vita, dall’altra chi dietro quegli sportelli oggi finiti nel tritacarne delle polemiche e delle proteste ci lavora tutt’ora Nessuna contrapposizione. Sono tantissimi i dipendenti che in azioni e bond subordinati avevano investito i loro risparmi, andati in fumo con l’entrata in vigore del decreto. Ieri, nella sede romana di Banca Marche, c’erano i segretari generali delle cinque sigle del credito. Un confronto programmato da tempo per analizzare il presente e il futuro di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti Da una parte i rappresentanti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin; dall’altra il presidente Roberto Nicastro e la consigliere di amministrazione Maria Pierdicchi. Sul tavolo la situazione dei dipendenti, stretti tra il rischio di vedersi far causa per aver collocato gli ormai famigerati bond subordinati, e la necessità di avere risposte su quale futuro attende i quattro istituti bancari. Un incontro positivo, un dialogo aperto e proficuo, è stato definito da fonti vicine alla good bank il faccia a faccia di ieri mattina. Roberto Nicastro si è impegnato nella direzione auspicata dai sindacati che hanno chiesto la tutela legale per i dipendenti che hanno collocato le obbligazioni subordinate. “Sulla tutela legale non ci è stato dato un diniego – ha sottolineato Massimo Masi, segretario generale della Uilca. Per Agostino Megale, segretario generale Fisac, “l’incontro è stato utile e necessario. una fase di estrema difficoltà, l’obiettivo è che sia data piena tutela ai lavoratori e ai risparmiatori, sapendo che le responsabilità etiche e penali di chi ha portato al dissesto delle banche non vanno ai lavoratori ma ai manager”. “Chi ha collocato i titoli della propria banca non può essere responsabile di quello che è successo” ha puntualizzato Giulio Romani, segretario generale della First Cisl. E Nicastro? Ai sindacati ha spiegato che sta lavorando nella stessa direzione da loro auspicata, per azzerare i rischi di una responsabilità legale. Altro delicatissimo tema che è stato affrontato quello dei livelli occupazionali. C’è una vendita in corso e le rappresentanze sindacali hanno chiesto a Nicastro che siano garantite le tutele occupazionali. E il presidente delle good banks ha precisato che proprio il decreto salvabanche ha fatto sì che quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro – e quindi le tutele da questo previste – sia rimasto in vigore. Senza il provvedimento del 22 novembre lo scenario sarebbe stato ben diverso, visto che si sarebbe dovuta affrontare la liquidazione delle banche in crisi. Durante il confronto i sindacati hanno chiesto anche al presidente “che si vigili affinché non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e che ci sia una corretta valutazione del loro valore”. Un giudizio sostanzialmente positivo quello che è arrivato dai sindacati al termine del confronto, visto l’impegno di Nicastro nel mantenere gli attuali livelli occupazionali e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali.

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(cliccare sull’immagine per ingrandire)

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LA REPUBBLICA.it, martedì 12 gennaio 2016 16.41.59

Faccia a faccia tra Nicastro ed i sindacati delle banche salvate

(Teleborsa) – Si è svolto presso la sede di Banca Marche il primo incontro tra il presidente delle quattro banche salvate dal governo, Roberto Nicastro, e i segretari generali delle cinque sigle del credito per discutere della situazione di lavoratori, risparmiatori e investitori coinvolti nella crisi di Banca Marche, Etruria, CariFerrara e CariChieti.

Il presidente delle quattro good bank ha assicurato che la vendita dei quattro istituti di credito avverrà “prima dell’inizio dell’estate”, “tutte insieme o a spezzatino” a “seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane”.

Parzialmente soddisfatti i segretari generali della Fabi, Lando Maria Sileoni, e della Uilca Massimo Masi, che hanno “chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite”, poiché “la tutela occupazionale è prioritaria”. “Constatiamo però con sconcerto – ha sottolineato il sindacalista della Fabi – che le posizioni vecchie, ottuse e stantie di alcuni ex-commissari e oggi amministratori dei quattro istituti vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse da Nicastro. Dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di risparmio di Chieti. Anzi, il problema è stato completamente rimosso”. “Durante l’incontro – ha aggiunto Sileoni – abbiamo denunciato inoltre che gli attuali amministratori delle quattro banche hanno lasciato completamente soli i lavoratori bancari di fronte alle quotidiane minacce subite. Non una presa di posizione è stata da loro manifestata a tutela dei lavoratori bancari, che hanno venduto prodotti finanziari perché decisi dalla politica aziendale delle vecchie direzioni generali”.

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IL SOLE 24 ORE.com, martedì 12 gennaio 2016 16:40

Nicastro ai sindacati: vendita istituti prima dell’estate

Mentre i risparmiatori protestano di nuovo davanti alla Consob e il premier Matteo Renzi assicura di nuovo che «chi ha sbagliato pagherà», si è svolto presso la sede di Banca Marche il primo incontro tra il presidente delle quattro banche salvate dal governo, Roberto Nicastro, e i segretari generali delle cinque sigle del credito per discutere della situazione di lavoratori, risparmiatori e investitori coinvolti nella crisi di Banca Marche, Etruria, CariFerrara e CariChieti. Sono presenti i rappresentanti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e UniSin.

Le quattro banche salvate saranno vendute prima dell’estate, ha assicurato Nicastro. Banca Marche, Etruria, Carichieti e Carife, hanno spiegato i rappresentanti di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin «saranno vendute prima dell’inizio dell’estate e la cessione potrebbe avvenire in un unico blocco oppure separatamente a seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane».

«Nicastro ci ha confermato che la previsione è di vendere le 4 banche o tutte insieme o in forma di spezzatino entro l’estate» hanno spiegato i segretari generali della Fabi, Lando Maria Sileoni, e della Uilca Massimo Masi uscendo dalla riunione. «L’incontro di oggi è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali dei lavoratori bancari» ha poi aggiunto Sileoni precisando che i sindacati hanno chiesto la tutela legale dei lavoratori «che non hanno responsabilità sulla vendita delle obbligazioni subordinate: la responsabilità è dei manager». C’è dunque, ha riferito, «la previsione di una copertura legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami». I sindacati hanno quindi chiesto che i vecchi dirigenti, ritenuti responsabili dei collocamenti dei titoli e del conseguente crac delle 4 banche, vengano rimossi. Di fronte a tale richiesta, «i commissari di banca Marche e Arezzo hanno avuto un atteggiamento responsabile – ha aggiunto Sileoni – quello di Chieti ha detto invece che i vertici saranno cambiati ma a farlo saranno le nuove banche acquirenti: questo per noi è inaccettabile». Nell’incontro odierno sono stati manifestati «buoni intenti rispetto alla tutela dell’occupazione e a quella giuridica, ma ancora non sono state fornite garanzie sufficienti» ha detto Giulio Romani, segretario First Cisl. «Riteniamo che chi ha collocato dei titoli emessi dalla propria banca non sia certo responsabile del collocamento», ha aggiunto. «L’incontro è stato utile e necessario» ha commentato il segretario della Fisac Cgil Agostino Megale sottolineando che è stata «posta l’esigenza di governare insieme questa fase estremamente difficile con l’obiettivo di dare piena tutela sotto tutti i punti di vista ai lavoratori e ai risparmiatori». Il decreto adottato dal governo «era necessario – ha concluso Megale – ma adesso bisogna operare perché nella procedura di cessione delle banche vengano pienamente tutelati occupati, clienti e territorio. Per questo abbiamo avanzato l’idea di un tavolo di confronto in tutte le banche».

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CORRIERE DELLA SERA NEWS, martedì 12 gennaio 2016 15:45:54

Banche ponte: Sileoni (Fabi), ai dipendenti piena tutela legale e patrimoniale

15:45 Segretari generali dei sindacati incontrano Nicastro (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 12 gen – Piena tutela legale e patrimoniale per i dipendenti delle quattro banche ponte nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe. E’ la richiesta presentata dai segretari generali dei sindacati bancari nell’incontro con il presidente delle quattro banche, Roberto Nicastro e gli amministratori degli istituti. Lando Sileoni, segretario generale della Fabi e’ soddisfatto per alcuni impegni presi da Nicastro “e’ positivo l’impegno a mantenere gli attuali livelli occupazionali e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, sui prepensionamenti volontari e incentivati e l’applicazione, senza deroghe, del contratto del credito”. La nota negativa, secondo Sileoni, e’ il silenzio, in particolare da parte degli ex commissari Bankitalia ‘promossi’ amministratori, sull’espulsione dei dirigenti coinvolti nelle precedenti gestioni che hanno portato le banche ai commissariamenti. ‘Dagli amministratori delegati (non era presente all’incontro Roberto Bertola, a.d. Banca Etruria, ndr) non e’ stata spesa una parola riguardo alla necessita’ di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la CariChieti. Anzi, il problema e’ stato completamente rimosso”. Ggz (RADIOCOR) 12-01-16 15:45:54 (0357) 5

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LA REPUBBLICA.it, martedì 12 gennaio 2016 16.24.33

Banche, la vendita entro l’estate. Vegas si impegna col Codacons: “Via a ispezioni”

MILANO – Resta caldo il fronte del salva banche, con i sindacati del credito che incontrano il presidente dei quattro istituti salvati dal decreto di fine novembre, Roberto Nicastro, e i risparmiatori in corteo davanti alla Consob.

La vendita entro l’estate. Nicastro ha confermato, durante l’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, che gli istituti saranno venduti entro l’estate, in un unico blocco o separatamente. Lo hanno riferito i sindacalisti al termine dell’incontro presso la sede di Banca Marche. “Nicastro ha confermato che entro l’estate le banche dovranno essere vendute – ha affermato Agostino Megale, segretario generale Fisac Cgil – e ha evidenziato che ciò potrà avvenire in un unico blocco o separatamente, sulla base delle manifestazioni di interesse che saranno avanzate nelle prossime settimane”.

“La previsione è che siano vendute, o tutte insieme o a spezzatino prima dell’estate”, ha confermato Lando Maria Sileoni della Fabi, che con le altre sigle ha avanzato una richiesta di tutela legale e patrimoniale per i dipendenti che hanno collocato i prodotti oggetto del contendere, fatta salva l’eventualità di rintracciare comportamenti truffaldini. Sileoni ha promosso Nicastro per quanto riguarda “gli impegni a mantenere gli attuali livelli occupazionali”. Ma ha sottolineato un paradosso che permane nella gestione di alcune banche: “Constatiamo con sconcerto che le posizioni, vecchie, ottuse e stantie di alcuni ex Commissari e oggi amministratori dei quattro istituti vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse” da Nicastro sull’esigenza di rinnovare la fiducia. In particolare, denuncia la Fabi in una nota, “dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di risparmio di Chieti. Anzi, il problema è stato completamente rimosso”.

 “Il processo di vendita sarà entro l’estate – ha aggiunto Massimo Masi, segretario generale Uilca Uil – e potrà essere a un gruppo italiano, estero o a private equity”. “Abbiamo chiesto la tutela legale e non ci hanno dato un diniego” ha affermato Masi. “Chi ha collocato i titoli della propria banca non può essere responsabile di quello che è successo – ha fatto notare sul punto Giulio Romani, segretario generale della First Cisl -. La responsabilità non può essere imputata ai dipendenti”. Di nuovo Megale ha riconosciuto che l’incontro è stato utile e necessario: “Abbiamo posto l’esigenza di governare insieme la fase di estrema difficoltà con l’obiettivo che sia data piena tutela ai lavoratori e ai risparmiatori”.

Le proteste alla Consob. Nel corso dellla mattinata, il Codacons e i comitati dei risparmiatori traditi sono stati ricevuti dal direttore generale della Commissione, Angelo Apponi, e dal presidente Giuseppe Vegas in videoconferenza da Milano, per esporre la disperazione degli investitori e chiedere misure che aiutino i risparmiatori coinvolti nel decreto salva-banche (riguardante Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife) a recuperare i soldi perduti. Nel corso dell’incontro, è emerso da una nota dei consumatori, la Consob ha chiesto al Codacons di inviare casi specifici relativi ad esposti individuali di singoli risparmiatori in merito al collocamento delle obbligazioni, e ha accolto la richiesta avanzata dall’associazione di eseguire ispezioni presso i quattro istituti, anche procedendo all’esito per quanto riguarda Banca Etruria di azione di nullità dei bilanci dal 2010 al 2014. Nello specifico la Consob si è impegnata a raccogliere la documentazione sulle illegalità nel collocamento dei titoli ai risparmiatori, che potrà essere poi utilizzata nei tribunali ai fini del risarcimento da parte degli investitori delle 4 banche.

 Riguardo alla speranza di riavere i soldi perduti, la Commissione ha ricordato che è questione meramente politica l’aumento del fondo di solidarietà, non di competenza Consob. “Siamo preoccupati perché in passato non è stato fatto tutto il possibile per tutelare i risparmiatori – afferma il presidente Carlo Rienzi al termine dell’incontro – e speriamo che ora alle parole seguano i fatti, al fine di fornire agli investitori maggiori strumenti di tutela per riavere indietro i propri soldi”. Infine Il Codacons ha depositato nelle mani dei vertici Consob un nuovo esposto relativo stavolta al caso di Veneto Banca.

 Il presidente di Adusbef, Elio Lannutti, durante il sit-int dei risparmiatori delle banche fallite ha annunciato che la sua associazione e Federconsumatori presenteranno un’eccezione di costituzionalità nei prossimi giorni sia sul decreto Salva banche che sul Bail-in. Lannutti ha spiegato che sarà depositato “sia al Tar del Lazio che in sede civile” aggiungendo che uno dei consulenti è Fernando Imposimato.

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IL GHIRLANDAIO.com 12-01-16 15:56:56

Banche:Sileoni,no speculazioni crediti

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Positivo l’impegno del presidente Roberto Nicastro a mantenere gli attuali livelli occupazionali delle quattro banche salvate e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, ma sconcerto per le posizioni “vecchie e ottuse” di alcuni ex Commissari e oggi amministratori degli istituti “che vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse dal Presidente Nicastro”. E’ quanto ha espresso il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni commentando l’incontro di oggi sul futuro di Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti durante il quale i sindacati del credito hanno chiesto “che si vigili affinché non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e che ci sia una corretta valutazione del loro valore”. FOL

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BRESCIA OGGI – IL GIORNALE DI VICENZA, martedì 12 gennaio 2016

Banche: Sileoni,no speculazioni crediti

sileoni-masi

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Positivo l’impegno del presidente Roberto Nicastro a mantenere gli attuali livelli occupazionali delle quattro banche salvate e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, ma sconcerto per le posizioni “vecchie e ottuse” di alcuni ex Commissari e oggi amministratori degli istituti “che vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse dal Presidente Nicastro”. E’ quanto ha espresso il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni commentando l’incontro di oggi sul futuro di Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti durante il quale i sindacati del credito hanno chiesto “che si vigili affinché non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e che ci sia una corretta valutazione del loro valore”. FOL

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IL DIARIO DEL LAVORO, martedì 12 gennaio 2016

BANCHE – Vendita good bank prima dell’estate. Sindacati: necessarie garanzie occupazionali

Il presidente delle quattro good bank Roberto Nicastro punta a realizzare la vendita dei quattro istituti di credito “prima dell’inizio dell’estate”. Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, al termine dell’incontro tra i vertici delle “nuove” banche e i sindacati. Nicastro, secondo Sileoni, “ha indicato una previsione di vendita prima dell’inizio dell’estate, per le quattro banche tutte insieme o a spezzatino”.

“Noi – ha aggiunto il leader della Fabi che era al tavolo con i segretari generali di Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin – abbiamo chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite. La tutela occupazionale è prioritaria”.

Dopo la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche, secondo quanto si apprende, Nicastro andrà al ministero dell’Economia per una riunione con i tecnici del Tesoro.

L’incontro tra le good bank e i sindacati, ha detto Sileoni, “è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali che riguardano i lavoratori, in particolare la tutela legale perché i lavoratori non hanno responsabilità che sono invece dei vertici. Abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami”.

Sulla rimozione dei vertici, ha sottolineato però il leader della Fabi, “l’atteggiamento dei commissari di Banca Marche e Banca Etruria è stato responsabile, mentre gli altri lasciano a desiderare: il commissario della CariChieti, in particolare ha detto che la decisione la prenderà la banca acquirente. Per noi invece tutti quelli che hanno avuto a che fare con la vecchia gestione devono andare a casa”.

Abbastanza soddisfatto anche il segretario generale della Fisac-Cgil, Agostino Megale. “E’ stato un incontro utile e necessario – ha detto – e abbiamo posto da subito l’esigenza di governare insieme questa fase di estrema difficoltà, con l’obiettivo che sia data piena tutela ai lavoratori e ai risparmiatori. Deve essere chiaro che le responsabilità etiche e legali vanno ricondotte ai manager che hanno determinato la situazione prefallimentare delle banche: hanno pensato ai loro interessi e prodotto guai che si sono scaricati sui lavoratori e i risparmiatori”.

“Sono quindi positive – ha aggiunto Megale – le azioni di responsabilità verso i manager, ma ora bisogna operare affinché nelle cessioni le banche siano vincolate alla tutela dei lavoratori, dei clienti e del territorio a cui sono legale”.

Più prudente il segretario generale della First-Cisl, Giulio Romani, al termine dell’incontro. “Non ci hanno dato ancora – ha detto – garanzie sufficienti per i lavoratori, anche dal punto di vista reputazionale, perché quei lavoratori hanno venduto titoli della propria banca e non hanno quindi responsabilità. Noi abbiamo chiesto poi garanzie occupazionali, anche per quando le banche saranno cedute”.

Sulla stessa linea il numero uno della Uilca, Massimo Masi. “Abbiamo chiesto garanzie – ha sottolineato – per i lavoratori nel passaggio alle nuove banche. In più abbiamo domandato una maggiore apertura del fondo per i risparmiatori. Ci hanno detto che stanno facendo delle verifiche e sembra che siano ancora meno di quelli finora registrati, ma sui numeri vogliamo una maggiore chiarezza”. 12 Gennaio 2016

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MILANO FINANZA.it, martedì 12 gennaio 2016 13:48

Banche: Nicastro a sindacati, confermata vendita prima di estate

ROMA (MF-DJ)–Le 4 good bank nate dal salvataggio di Banca Marche, CariChieti, CariFe e BancaEtruria saranno vendute singolarmente o in blocco prima dell’estate. Lo ha confermato Roberto Nicastro, presidente delle 4 good bank ai sindacati, secondo quando riferito dagli stessi sindacati al termine della riunione di stamane. “Nicastro ha confermato la previsione di vendere tutto in blocco o singolarmente prima dell’estate”, ha dichiarato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi definendo l’incontro “parzialmente positivo”. vs/pev valeria.santoro@mfdowjones.it

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MILANO FINANZA NEWS.it 12/01/2016 13:49

ROMA (MF-DJ)–Roberto Nicastro, presidente delle 4 good bank nate dal salvataggio di Banca Marche, CariChieti, CariFe, e BancaEtruria si sarebbe recato al Ministero dell’Economia per un incontro tecnico.

E’ quanto si apprende da alcune fonti secondo le quali Nicastro si sarebbe recato al Ministero per riferire dell’incontro avuto in mattinata con i sindacato di categoria e fare il punto sugli indennizzi in vista del varo dei decreti per un ristoro dei risparmiatori danneggiati dai salvataggi. vs/pev valeria.santoro@mfdowjones.it-MF-DJ NEWS

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da ANSA via L’ARENA DI VERONA.it, martedì 12 gennaio 2016

Nicastro,vendita banche prima estate

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Le quattro banche salvate dal Governo saranno vendute prima dell’estate. E’ quanto ha detto il presidente, Roberto Nicastro, alle 5 sigle sindacali dei bancari con le quali si è incontrato oggi. Banca Marche, Etruria, Carichieti e Carife, hanno spiegato i rappresentanti di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin “saranno vendute prima dell’inizio dell’estate e la cessione potrebbe avvenire in un unico blocco oppure separatamente a seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane”. FOL

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ANSA/MARCHE, martedì 12 gennaio 2016 17:29

Banche, incontro Nicastro-sindacati – Su crisi banca Marche, Etruria, Carife, Carichieti

Le quattro banche salvate dal Governo saranno vendute prima dell’estate. E’ quanto ha detto il presidente, Roberto Nicastro, alle 5 sigle sindacali dei bancari con le quali si è incontrato oggi. Banca Marche, Etruria, Carichieti e Carife, hanno spiegato i rappresentanti di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin “saranno vendute prima dell’inizio dell’estate e la cessione potrebbe avvenire in un unico blocco oppure separatamente a seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

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ASKANEWS.it, martedì 12 gennaio 2016 14:31

Banche, Nicastro a sindacati: vendita prima di inizio estate – “I quattro istituti saranno ceduti tutti insieme o a spezzatino”

Roma, 12 gen. (askanews) – Il presidente delle quattro good bank Roberto Nicastro punta a realizzare la vendita dei quattro istituti di credito “prima dell’inizio dell’estate”. Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni al termine dell’incontro tra i vertici delle “nuove” banche e i sindacati. Nicastro, secondo Sileoni, “ha indicato una previsione di vendita prima dell’inizio dell’estate, per le quattro banche tutte insieme o a spezzatino”.

“Noi – ha aggiunto il leader della Fabi che era al tavolo con i segretari generali di Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin – abbiamo chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite. La tutela occupazionale è prioritaria”.

Dopo la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche, secondo quanto si apprende, Nicastro andrà al ministero dell’Economia per una riunione con i tecnici del Tesoro.

L’incontro tra le good bank e i sindacati, ha detto Sileoni, “è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali che riguardano i lavoratori, in particolare la tutela legale perché i lavoratori non hanno responsabilità che sono invece dei vertici. Abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami”.

Sulla rimozione dei vertici, ha sottolineato però il leader della Fabi, “l’atteggiamento dei commissari di Banca Marche e Banca Etruria è stato responsabile, mentre gli altri lasciano a desiderare: il commissario della CariChieti, in particolare ha detto che la decisione la prenderà la banca acquirente. Per noi invece tutti quelli che hanno avuto a che fare con la vecchia gestione devono andare a casa”.

Abbastanza soddisfatto anche il segretario generale della Fisac-Cgil, Agostino Megale. “E’ stato un incontro utile e necessario – ha detto – e abbiamo posto da subito l’esigenza di governare insieme questa fase di estrema difficoltà, con l’obiettivo che sia data piena tutela ai lavoratori e ai risparmiatori. Deve essere chiaro che le responsabilità etiche e legali vanno ricondotte ai manager che hanno determinato la situazione prefallimentare delle banche: hanno pensato ai loro interessi e prodotto guai che si sono scaricati sui lavoratori e i risparmiatori”.

“Sono quindi positive – ha aggiunto Megale – le azioni di responsabilità verso i manager, ma ora bisogna operare affinché nelle cessioni le banche siano vincolate alla tutela dei lavoratori, dei clienti e del territorio a cui sono legale”.

Più prudente il segretario generale della First-Cisl, Giulio Romani, al termine dell’incontro. “Non ci hanno dato ancora – ha detto – garanzie sufficienti per i lavoratori, anche dal punto di vista reputazionale, perché quei lavoratori hanno venduto titoli della propria banca e non hanno quindi responsabilità. Noi abbiamo chiesto poi garanzie occupazionali, anche per quando le banche saranno cedute”.

Sulla stessa linea il numero uno della Uilca, Massimo Masi. “Abbiamo chiesto garanzie – ha sottolineato – per i lavoratori nel passaggio alle nuove banche. In più abbiamo domandato una maggiore apertura del fondo per i risparmiatori. Ci hanno detto che stanno facendo delle verifiche e sembra che siano ancora meno di quelli finora registrati, ma sui numeri vogliamo una maggiore chiarezza”.

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ASKANEWS.it, martedì 12 gennaio 2016 16:19

Banche, Fabi: bene Nicastro su impegno per livelli occupazionali – “Ma da alcuni ex-commissari posizioni vecchie, ottuse e stantie”

Roma, 12 gen. (askanews) – La Fabi giudica positivamente l’impegno del presidente delle good bank Roberto Nicastro “a mantenere gli attuali livelli occupazionali delle quattro banche e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, sui prepensionamenti volontari e incentivati e l’applicazione, senza deroghe, del contratto del credito”. Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, dopo l’incontro con Nicastro sul futuro delle nuove Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti.

“Constatiamo però con sconcerto – sottolinea il sindacalista – che le posizioni vecchie, ottuse e stantie di alcuni ex-commissari e oggi amministratori dei quattro istituti vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse da Nicastro. Dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di risparmio di Chieti. Anzi, il problema è stato completamente rimosso”.

“Durante l’incontro – aggiunge Sileoni – abbiamo denunciato inoltre che gli attuali amministratori delle quattro banche hanno lasciato completamente soli i lavoratori bancari di fronte alle quotidiane minacce subite. Non una presa di posizione è stata da loro manifestata a tutela dei lavoratori bancari, che hanno venduto prodotti finanziari perchè decisi dalla politica aziendale delle vecchie direzioni generali”.

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FIRSTONLINE.info, martedì 12 gennaio 2016 14:31

Banche, Nicastro a sindacati: vendita prima di inizio estate

Roma, 12 gen. (askanews) – Il presidente delle quattro good bank Roberto Nicastro punta a realizzare la vendita dei quattro istituti di credito “prima dell’inizio dell’estate”. Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni al termine dell’incontro tra i vertici delle “nuove” banche e i sindacati. Nicastro, secondo Sileoni, “ha indicato una previsione di vendita prima dell’inizio dell’estate, per le quattro banche tutte insieme o a spezzatino”.

“Noi – ha aggiunto il leader della Fabi che era al tavolo con i segretari generali di Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin – abbiamo chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite. La tutela occupazionale è prioritaria”.

Dopo la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche, secondo quanto si apprende, Nicastro andrà al ministero dell’Economia per una riunione con i tecnici del Tesoro.

L’incontro tra le good bank e i sindacati, ha detto Sileoni, “è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali che riguardano i lavoratori, in particolare la tutela legale perché i lavoratori non hanno responsabilità che sono invece dei vertici. Abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami”.

Sulla rimozione dei vertici, ha sottolineato però il leader della Fabi, “l’atteggiamento dei commissari di Banca Marche e Banca Etruria è stato responsabile, mentre gli altri lasciano a desiderare: il commissario della CariChieti, in particolare ha detto che la decisione la prenderà la banca acquirente. Per noi invece tutti quelli che hanno avuto a che fare con la vecchia gestione devono andare a casa”.

Abbastanza soddisfatto anche il segretario generale della Fisac-Cgil, Agostino Megale. “E’ stato un incontro utile e necessario – ha detto – e abbiamo posto da subito l’esigenza di governare insieme questa fase di estrema difficoltà, con l’obiettivo che sia data piena tutela ai lavoratori e ai risparmiatori. Deve essere chiaro che le responsabilità etiche e legali vanno ricondotte ai manager che hanno determinato la situazione prefallimentare delle banche: hanno pensato ai loro interessi e prodotto guai che si sono scaricati sui lavoratori e i risparmiatori”.

“Sono quindi positive – ha aggiunto Megale – le azioni di responsabilità verso i manager, ma ora bisogna operare affinché nelle cessioni le banche siano vincolate alla tutela dei lavoratori, dei clienti e del territorio a cui sono legale”.

Più prudente il segretario generale della First-Cisl, Giulio Romani, al termine dell’incontro. “Non ci hanno dato ancora – ha detto – garanzie sufficienti per i lavoratori, anche dal punto di vista reputazionale, perché quei lavoratori hanno venduto titoli della propria banca e non hanno quindi responsabilità. Noi abbiamo chiesto poi garanzie occupazionali, anche per quando le banche saranno cedute”.

Sulla stessa linea il numero uno della Uilca, Massimo Masi. “Abbiamo chiesto garanzie – ha sottolineato – per i lavoratori nel passaggio alle nuove banche. In più abbiamo domandato una maggiore apertura del fondo per i risparmiatori. Ci hanno detto che stanno facendo delle verifiche e sembra che siano ancora meno di quelli finora registrati, ma sui numeri vogliamo una maggiore chiarezza”.

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da ASKANEWS via TENDENZE ON LINE.info, martedì 12 gennaio 2016

Banche, Nicastro a sindacati: vendita prima di inizio estate

Roma, 12 gen. (askanews) – Il presidente delle quattro good bank Roberto Nicastro punta a realizzare la vendita dei quattro istituti di credito “prima dell’inizio dell’estate”. Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni al termine dell’incontro tra i vertici delle “nuove” banche e i sindacati. Nicastro, secondo Sileoni, “ha indicato una previsione di vendita prima dell’inizio dell’estate, per le quattro banche tutte insieme o a spezzatino”.

“Noi – ha aggiunto il leader della Fabi che era al tavolo con i segretari generali di Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin – abbiamo chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite. La tutela occupazionale è prioritaria”.

Dopo la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche, secondo quanto si apprende, Nicastro andrà al ministero dell’Economia per una riunione con i tecnici del Tesoro.

L’incontro tra le good bank e i sindacati, ha detto Sileoni, “è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali che riguardano i lavoratori, in particolare la tutela legale perché i lavoratori non hanno responsabilità che sono invece dei vertici. Abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami”.

Sulla rimozione dei vertici, ha sottolineato però il leader della Fabi, “l’atteggiamento dei commissari di Banca Marche e Banca Etruria è stato responsabile, mentre gli altri lasciano a desiderare: il commissario della CariChieti, in particolare ha detto che la decisione la prenderà la banca acquirente. Per noi invece tutti quelli che hanno avuto a che fare con la vecchia gestione devono andare a casa”.

Abbastanza soddisfatto anche il segretario generale della Fisac-Cgil, Agostino Megale. “E’ stato un incontro utile e necessario – ha detto – e abbiamo posto da subito l’esigenza di governare insieme questa fase di estrema difficoltà, con l’obiettivo che sia data piena tutela ai lavoratori e ai risparmiatori. Deve essere chiaro che le responsabilità etiche e legali vanno ricondotte ai manager che hanno determinato la situazione prefallimentare delle banche: hanno pensato ai loro interessi e prodotto guai che si sono scaricati sui lavoratori e i risparmiatori”.

“Sono quindi positive – ha aggiunto Megale – le azioni di responsabilità verso i manager, ma ora bisogna operare affinché nelle cessioni le banche siano vincolate alla tutela dei lavoratori, dei clienti e del territorio a cui sono legale”.

Più prudente il segretario generale della First-Cisl, Giulio Romani, al termine dell’incontro. “Non ci hanno dato ancora – ha detto – garanzie sufficienti per i lavoratori, anche dal punto di vista reputazionale, perché quei lavoratori hanno venduto titoli della propria banca e non hanno quindi responsabilità. Noi abbiamo chiesto poi garanzie occupazionali, anche per quando le banche saranno cedute”.

Sulla stessa linea il numero uno della Uilca, Massimo Masi. “Abbiamo chiesto garanzie – ha sottolineato – per i lavoratori nel passaggio alle nuove banche. In più abbiamo domandato una maggiore apertura del fondo per i risparmiatori. Ci hanno detto che stanno facendo delle verifiche e sembra che siano ancora meno di quelli finora registrati, ma sui numeri vogliamo una maggiore chiarezza”.

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LA NAZIONE.it, martedì 12 gennaio 2016 15:45:54

Nicastro incontra i sindacati: “No ai licenziamenti” – Stamattina una rappresentanza dei risparmiatori ricevuta dal presidente della Consob

Arezzo, 12 gennaio 2016 – Mattinata intensa per il presidente delle “good bank” Roberto Nicastro e i sindacati. Un incontro programmato da tempo durante il quale, in sostanza, Nicastro ha ribadito che l’impegno sarà quello di mantenere inalterati i livelli occupazionali nei quattro istituti coinvolti nella vicenda innescata dal decreto salvabanche. Si è detto abbastanza soddisfatto il segretario generale della Fabi, Sileoni che ha giudicato l’incontro “parzialmente positivo rispetto ai temi centrali che riguardano i lavoratori, in particolare la tutela legale perché i lavoratori non hanno responsabilità che sono invece dei vertici. Abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami”. Sulla rimozione dei vertici, ha sottolineato però il leader della Fabi, “l’atteggiamento dei commissari di Banca Marche e Banca Etruria è stato responsabile, mentre gli altri lasciano a desiderare”. Subito dopo l’incontro con i sindacati, Nicastro si è recato al Mef, stavolta per incontrare i tecnici.

Ma questa mattina in programma c’era anche la protesta dei risparmiatori davanti alla sede della Consob, una protesta pacifica che ha avuto un epilogo a sorpresa: il Codacons e alcuni comitati dei risparmiatori, infatti, sono stati ricevutidal direttore generale della Consob, Angelo Apponi, e dal presidente Giuseppe Vegas in videoconferenza da Milano. Lo ha annunciato lo stesso Codacons con una nota precisando che la Consob «ha accolto la richiesta avanzata dall’associazione di eseguire ispezioni presso Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife, anche procedendo all’esito per quanto riguarda Banca Etruria di azione di nullità dei bilanci dal 2010 al 2014». La commissione, precisa inoltre il Codacons, si è poi «impegnata a raccogliere la documentazione sulle illegalità nel collocamento dei titoli ai risparmiatori, che potrà essere poi utilizzata nei tribunali ai fini del risarcimento da parte degli investitori delle 4 banche»

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QUOTIDIANO.net, martedì 12 gennaio 2016

Nicastro,vendita banche prima estate

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Le quattro banche salvate dal Governo saranno vendute prima dell’estate. E’ quanto ha detto il presidente, Roberto Nicastro, alle 5 sigle sindacali dei bancari con le quali si è incontrato oggi. Banca Marche, Etruria, Carichieti e Carife, hanno spiegato i rappresentanti di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin “saranno vendute prima dell’inizio dell’estate e la cessione potrebbe avvenire in un unico blocco oppure separatamente a seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane”. RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL MESSAGGERO.it, martedì 12-01-2016 17:15:05

Faccia a faccia tra Nicastro ed i sindacati delle banche salvate

(Teleborsa) – Si è svolto presso la sede di Banca Marche il primo incontro tra il presidente delle quattro banche salvate dal governo, Roberto Nicastro, e i segretari generali delle cinque sigle del credito per discutere della situazione di lavoratori, risparmiatori e investitori coinvolti nella crisi di Banca Marche, Etruria, CariFerrara e CariChieti. Il presidente delle quattro good bank ha assicurato che la vendita dei quattro istituti di credito avverrà “prima dell’inizio dell’estate”, “tutte insieme o a spezzatino” a “seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane”. Parzialmente soddisfatti i segretari generali della Fabi, Lando Maria Sileoni, e della Uilca Massimo Masi, che hanno “chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite”, poiché “la tutela occupazionale è prioritaria”. “Constatiamo però con sconcerto – ha sottolineato il sindacalista della Fabi – che le posizioni vecchie, ottuse e stantie di alcuni ex-commissari e oggi amministratori dei quattro istituti vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse da Nicastro. Dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di risparmio di Chieti. Anzi, il problema è stato completamente rimosso”. “Durante l’incontro – ha aggiunto Sileoni – abbiamo denunciato inoltre che gli attuali amministratori delle quattro banche hanno lasciato completamente soli i lavoratori bancari di fronte alle quotidiane minacce subite. Non una presa di posizione è stata da loro manifestata a tutela dei lavoratori bancari, che hanno venduto prodotti finanziari perché decisi dalla politica aziendale delle vecchie direzioni generali”.

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da RADIOCOR via BORSA ITALIANA, martedì 12-01-2016 15:56:56

Banche ponte: sindacati, dotazione 100 milioni per Fondo non sufficiente

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 12 gen – La dotazione di 100 milioni per il fondo ‘salvabanche’ che il Governo ha deciso di attivare per ristorare i detentori di obbligazioni subordinate di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe, cancellate con la risoluzione delle quattro banche, “e’ troppo bassa e chiediamo che vengano stanziate ulteriori risorse per recuperare un rapporto col territorio, ad oggi compromesso”. Cosi’ il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, in una nota al termine dell’incontro dei segretari generali dei sindacati del credito con il presidente delle quattro banche ponte, Roberto Nicastro, e gli altri amministratori dei nuovi istituti nati per effetto del decreto di risoluzione varato lo scorso 22 novembre. Ggz (RADIOCOR) 12-01-16 15:56:56 (0366) 5 NNNN

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da ANSA via BRESCIA OGGI.it via BORSA ITALIANA, martedì 12-01-2016 15:56:56

Banche: incontro Nicastro-sindacati

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – E’ iniziato a Roma presso la sede di Banca Marche il primo incontro tra il presidente delle banche salvate, Roberto Nicastro, e i segretari generali delle 5 sigle del credito per discutere della situazione di lavoratori, risparmiatori e investitori coinvolti nella crisi di Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti. Sono presenti i rappresentanti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin. FOL

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da RADIOCOR via BORSA ITALIANA, martedì 12-01-2016 15:45:54

Banche ponte: Sileoni (Fabi), ai dipendenti piena tutela legale e patrimoniale

Segretari generali dei sindacati incontrano Nicastro (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 12 gen – Piena tutela legale e patrimoniale per i dipendenti delle quattro banche ponte nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe. E’ la richiesta presentata dai segretari generali dei sindacati bancari nell’incontro con il presidente delle quattro banche, Roberto Nicastro e gli amministratori degli istituti. Lando Sileoni, segretario generale della Fabi e’ soddisfatto per alcuni impegni presi da Nicastro “e’ positivo l’impegno a mantenere gli attuali livelli occupazionali e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, sui prepensionamenti volontari e incentivati e l’applicazione, senza deroghe, del contratto del credito”. La nota negativa, secondo Sileoni, e’ il silenzio, in particolare da parte degli ex commissari Bankitalia ‘promossi’ amministratori, sull’espulsione dei dirigenti coinvolti nelle precedenti gestioni che hanno portato le banche ai commissariamenti. ‘Dagli amministratori delegati (non era presente all’incontro Roberto Bertola, a.d. Banca Etruria, ndr) non e’ stata spesa una parola riguardo alla necessita’ di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la CariChieti. Anzi, il problema e’ stato completamente rimosso”. Ggz (RADIOCOR) 12-01-16 15:45:54 (0357) 5 NNNN

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da RADIOCOR via BORSA ITALIANA, martedì 12-01-2016 15:56:56

Banche ponte: sindacati, dotazione 100 milioni per Fondo non sufficiente

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 12 gen – La dotazione di 100 milioni per il fondo ‘salvabanche’ che il Governo ha deciso di attivare per ristorare i detentori di obbligazioni subordinate di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe, cancellate con la risoluzione delle quattro banche, “e’ troppo bassa e chiediamo che vengano stanziate ulteriori risorse per recuperare un rapporto col territorio, ad oggi compromesso”. Cosi’ il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, in una nota al termine dell’incontro dei segretari generali dei sindacati del credito con il presidente delle quattro banche ponte, Roberto Nicastro, e gli altri amministratori dei nuovi istituti nati per effetto del decreto di risoluzione varato lo scorso 22 novembre. Ggz (RADIOCOR) 12-01-16 15:56:56 (0366) 5 NNNN

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IL GHIRLANDAIO.com, martedì 12 gennaio 2016 15:56:56

Salva banche, Nicastro: entro l’estate gli istituti saranno venduti

di Marco Scotti

(Il Ghirlandaio) Roma, 12 gen. Un incontro con i sindacati del credito e i risparmiatori davanti alla sede della Consob: è questo il luogo in cui il presidente dei quattro istituti coinvolti dal “salva banche”, Roberto Nicastro, ha assicurato che gli istituti saranno ceduti entro l’estate, o separatamente o in un unico blocco. I sindacati hanno chiesto che vegano tutelati gli attuali livelli occupazionali.

“Nicastro ha confermato che entro l’estate le banche dovranno essere vendute – ha affermato Agostino Megale, segretario generale Fisac Cgil – e ha evidenziato che ciò potrà avvenire in un unico blocco o separatamente, sulla base delle manifestazioni di interesse che saranno avanzate nelle prossime settimane”.

“La previsione è che siano vendute, o tutte insieme o a spezzatino prima dell’estate”, ha sottolineato Lando Maria Sileoni della Fabi. “Noi – ha aggiunto – abbiamo chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite. La tutela occupazionale è prioritaria”.

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QUOTIDIANO.net, martedì 12 gennaio 2016

Nicastro,vendita banche prima estate – Cessione in blocco o separatamente

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Le quattro banche salvate dal Governo saranno vendute prima dell’estate. E’ quanto ha detto il presidente, Roberto Nicastro, alle 5 sigle sindacali dei bancari con le quali si è incontrato oggi. Banca Marche, Etruria, Carichieti e Carife, hanno spiegato i rappresentanti di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin “saranno vendute prima dell’inizio dell’estate e la cessione potrebbe avvenire in un unico blocco oppure separatamente a seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane”. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

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da ASKANEWS via LA PREALPINA, martedì 12 gennaio 2016

Banche, Nicastro a sindacati: vendita prima di inizio estate – “I quattro istituti saranno ceduti tutti insieme o a spezzatino”

Roma, 12 gen. (askanews) – Il presidente delle quattro good bank Roberto Nicastro punta a realizzare la vendita dei quattro istituti di credito “prima dell’inizio dell’estate”. Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni al termine dell’incontro tra i vertici delle “nuove” banche e i sindacati. Nicastro, secondo Sileoni, “ha indicato una previsione di vendita prima dell’inizio dell’estate, per le quattro banche tutte insieme o a spezzatino”.

 “Noi – ha aggiunto il leader della Fabi che era al tavolo con i segretari generali di Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin – abbiamo chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite. La tutela occupazionale è prioritaria”.

 Dopo la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche, secondo quanto si apprende, Nicastro andrà al ministero dell’Economia per una riunione con i tecnici del Tesoro.

 L’incontro tra le good bank e i sindacati, ha detto Sileoni, “è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali che riguardano i lavoratori, in particolare la tutela legale perché i lavoratori non hanno responsabilità che sono invece dei vertici. Abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami”.

 Sulla rimozione dei vertici, ha sottolineato però il leader della Fabi, “l’atteggiamento dei commissari di Banca Marche e Banca Etruria è stato responsabile, mentre gli altri lasciano a desiderare: il commissario della CariChieti, in particolare ha detto che la decisione la prenderà la banca acquirente. Per noi invece tutti quelli che hanno avuto a che fare con la vecchia gestione devono andare a casa”.

 Abbastanza soddisfatto anche il segretario generale della Fisac-Cgil, Agostino Megale. “E’ stato un incontro utile e necessario – ha detto – e abbiamo posto da subito l’esigenza di governare insieme questa fase di estrema difficoltà, con l’obiettivo che sia data piena tutela ai lavoratori e ai risparmiatori. Deve essere chiaro che le responsabilità etiche e legali vanno ricondotte ai manager che hanno determinato la situazione prefallimentare delle banche: hanno pensato ai loro interessi e prodotto guai che si sono scaricati sui lavoratori e i risparmiatori”.

 “Sono quindi positive – ha aggiunto Megale – le azioni di responsabilità verso i manager, ma ora bisogna operare affinché nelle cessioni le banche siano vincolate alla tutela dei lavoratori, dei clienti e del territorio a cui sono legale”.

 Più prudente il segretario generale della First-Cisl, Giulio Romani, al termine dell’incontro. “Non ci hanno dato ancora – ha detto – garanzie sufficienti per i lavoratori, anche dal punto di vista reputazionale, perché quei lavoratori hanno venduto titoli della propria banca e non hanno quindi responsabilità. Noi abbiamo chiesto poi garanzie occupazionali, anche per quando le banche saranno cedute”.

 Sulla stessa linea il numero uno della Uilca, Massimo Masi. “Abbiamo chiesto garanzie – ha sottolineato – per i lavoratori nel passaggio alle nuove banche. In più abbiamo domandato una maggiore apertura del fondo per i risparmiatori. Ci hanno detto che stanno facendo delle verifiche e sembra che siano ancora meno di quelli finora registrati, ma sui numeri vogliamo una maggiore chiarezza”. askanews © Riproduzione Riservata

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ANSA, martedì 12 gennaio 2016

Banche: Sileoni,no speculazioni recupero crediti e sofferenze – Da alcuni commissari posizioni ottuse

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Positivo l’impegno del presidente Roberto Nicastro a mantenere gli attuali livelli occupazionali delle quattro banche salvate e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, ma sconcerto per le posizioni “vecchie e ottuse” di alcuni ex Commissari e oggi amministratori degli istituti “che vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse dal Presidente Nicastro”. È quanto ha espresso il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni commentando l’incontro di oggi sul futuro di Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti durante il quale i sindacati del credito hanno chiesto “che si vigili affinché non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e che ci sia una corretta valutazione del loro valore”.

  “Dagli amministratori delegati – ha lamentato Sileoni – non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di risparmio di Chieti. Anzi, il problema è stato completamente rimosso”. Il sindacalista ha puntato il dito anche contro il fatto che da parte loro non è stata manifestata alcuna presa di posizione “a tutela dei lavoratori bancari, che hanno venduto prodotti finanziari perché decisi dalla politica aziendale delle vecchie direzioni generali”.

  Oltre a ricordare la richiesta della garanzia di una piena tutela legale e patrimoniale a tutti i dipendenti delle banche salvate, Sileoni ha detto di aver chiesto che si vigili sulla vendita delle sofferenze. “Il rischio concreto – ha spiegato infatti – è che rispetto al recupero dei crediti ci sia un atteggiamento aggressivo e pericoloso da parte di chi dovrà recuperarli, probabilmente società esterne alle banche. Dietro alla gestione delle sofferenze e al recupero dei crediti si nasconde un business milionario che deve essere assolutamente evitato per non mettere ulteriormente in crisi famiglie, imprese e territori”. I sindacati auspicano quindi che il recupero crediti sia effettuato direttamente dalle quattro banche, che conoscono le caratteristiche dei loro territori di competenza.

  Infine la Fabi ritiene che la dotazione di 100 milioni di euro del fondo di ristoro per i risparmiatori sia troppo bassa e chiede che vengano stanziate ulteriori risorse. (ANSA).

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RADIOCOR 12/01/2016 12-01-16 15:45:54

Banche ponte: Sileoni (Fabi), ai dipendenti piena tutela legale e patrimonialeFIN

Segretari generali dei sindacati incontrano Nicastro

 (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 12 gen – Piena tutela legale e patrimoniale per i dipendenti delle quattro banche ponte nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe. E’ la richiesta presentata dai segretari generali dei sindacati bancari nell’incontro con il presidente delle quattro banche, Roberto Nicastro e gli amministratori degli istituti. Lando Sileoni, segretario generale della Fabi e’ soddisfatto per alcuni impegni presi da Nicastro “e’ positivo l’impegno a mantenere gli attuali livelli occupazionali e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, sui prepensionamenti volontari e incentivati e l’applicazione, senza deroghe, del contratto del credito”. La nota negativa, secondo Sileoni, e’ il silenzio, in particolare da parte degli ex commissari Bankitalia ‘promossi’ amministratori, sull’espulsione dei dirigenti coinvolti nelle precedenti gestioni che hanno portato le banche ai commissariamenti. ‘Dagli amministratori delegati (non era presente all’incontro Roberto Bertola, a.d. Banca Etruria, ndr) non e’ stata spesa una parola riguardo alla necessita’ di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull’orlo del collasso, come ad esempio la CariChieti. Anzi, il problema e’ stato completamente rimosso”. Ggz (RADIOCOR) 12-01-16 15:45:54 (0357) 5 NNNN

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RADIOCOR, martedì 12 gennaio 2016 – 15:50

Banche ponte: Sileoni (Fabi), ai dipendenti piena tutela legale e patrimoniale -2-FIN

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 12 gen – Durante l’incontro, aggiunge il segretario generale della Fabi in una nota, “abbiamo denunciato inoltre che gli attuali amministratori delle quattro banche hanno lasciato completamente soli i lavoratori bancari di fronte alle quotidiane minacce subite. Non una presa di posizione e’ stata da loro manifestata a tutela dei lavoratori bancari, che hanno venduto prodotti finanziari perche’ decisi dalla politica aziendale delle vecchie direzioni generali”. Da parte dei sindacati – aggiunge Sileoni – anche la richiesta a Nicastro che non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e una corretta valutazione del loro valore. “Il rischio concreto e’ che rispetto al recupero dei crediti ci sia un atteggiamento aggressivo e pericoloso da parte di chi dovra’ recuperarli, probabilmente societa’ esterne alle banche. Dietro alla gestione delle sofferenze e al recupero dei crediti si nasconde un business milionario che deve essere assolutamente evitato per non mettere ulteriormente in crisi famiglie, imprese e territori”.Ggz (RADIOCOR) 12-01-16 15:50:11 (0362) 5 NNNN

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ASKANEWS,  12 gennaio 2016 16.42

Banche, Fabi: bene Nicastro su impegno per livelli occupazionali ” – Ma da alcuni ex-commissari posizioni vecchie, ottuse e stantie”

Roma, 12 gen. (askanews) – La Fabi giudica positivamente l ‘impegno del presidente delle good bank Roberto Nicastro “a mantenere gli attuali livelli occupazionali delle quattro banche e a garantire il rispetto degli accordi sui piani industriali, sui prepensionamenti volontari e incentivati e l ‘applicazione, senza deroghe, del contratto del credito”. Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, dopo l ‘incontro con Nicastro sul futuro delle nuove Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti.”Constatiamo però con sconcerto – sottolinea il sindacalista – che le posizioni vecchie, ottuse e stantie di alcuni ex-commissari e oggi amministratori dei quattro istituti vanno in una direzione opposta rispetto a quelle espresse da Nicastro. Dagli amministratori delegati non è stata spesa una parola riguardo alla necessità di espellere dalle banche quei dirigenti che hanno portato gli stessi istituti sull ‘orlo del collasso, come ad esempio la Cassa di risparmio di Chieti. Anzi, il problema è stato completamente rimosso”.”Durante l ‘incontro – aggiunge Sileoni – abbiamo denunciato inoltre che gli attuali amministratori delle quattro banche hanno lasciato completamente soli i lavoratori bancari di fronte alle quotidiane minacce subite. Non una presa di posizione è stata da loro manifestata a tutela dei lavoratori bancari, che hanno venduto prodotti finanziari perchè decisi dalla politica aziendale delle vecchie direzioni generali”.(segue) Glv 12-gen-16 16.19 NNNN

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ASKANEWS, martedì 12 gennaio 2016 16.42

Banche, Fabi: bene Nicastro su impegno per livelli – Rischio comportamenti aggressivi e pericolosi in recupero crediti

Roma, 12 gen.(askanews) – “Abbiamo chiesto – sottolinea Sileoni – di garantire a tutti i dipendenti delle quattro banche una piena tutela legale e patrimoniale. Chiediamo che si vigili affinchè non ci sia speculazione sulla vendita delle sofferenze delle quattro banche e che ci sia una corretta valutazione del loro valore. Il rischio concreto è che rispetto al recupero dei crediti ci sia un atteggiamento aggressivo e pericoloso da parte di chi dovrà recuperarli, probabilmente società esterne alle banche”.”Dietro alla gestione delle sofferenze – spiega il segretario generale della Fabi – e al recupero dei crediti si nasconde un business milionario che deve essere assolutamente evitato per non mettere ulteriormente in crisi famiglie, imprese e territori. Auspichiamo infine che il recupero crediti sia effettuato direttamente dalle quattro banche, le quali conoscono le caratteristiche dei loro territori di competenza”.”Quanto al fondo di ristoro per i risparmiatori – conclude il sindacalista – riteniamo che la dotazione di 100 milioni sia troppo bassa e chiediamo che vengano stanziate ulteriori risorse per recuperare un rapporto col territorio, ad oggi compromesso”. Glv 12-gen-16 16.42 NNNN

 

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