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CODICE ETICO DELLA CONSULENZA, UNI ACCOGLIE PROPOSTA FABI

di Redazione

Al via primo tavolo tecnico nazionale sul codice etico della consulenza proposto dalla FABI. L’ente italiano di normazione al lavoro sul testo. Milazzo e Amadori: “Necessario coinvolgere Consob, Bankitalia, Abi e Assoreti per tutelare consulenti finanziari e risparmiatori”. 

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MF-MILANO FINANZA, venerdì 26 febbraio 2016

Il sindacato dei bancari chiede nuove regole per scongiurare altri scandali. Chiamate a raccolta Consob, Bankitalia, Abi e Assoreti – Fabi spinge per un nuovo codice etico della consulenza

di Anna Messia  

2_image002La volontà è quella di creare un codice etico della consulenza che eviti il ripetersi di fenomeni della distribuzione di prodotti finanziari in cui il collocatore ha un evidente conflitto d’interessi che può danneggiare i clienti. È con questo obiettivo in mente che l’Uni, l’ente italiano di normazione, ha aperto ieri alla proposta della Fabi, il maggior sindacato dei bancari italiani, di fissare le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria, applicabile a tutti i professionisti che svolgono la propria attività in ambito bancario, finanziario oppure assicurativo. 

Soltanto qualche giorno fa l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, ha scritto alla Consob sul tema della tutela del risparmio, proponendo di colorare i prospetti per rendere più visibili i rischi agli occhi dei risparmiatori. E qualche giorno dopo la commissione di controllo guidata da Giuseppe Vegas, sempre a protezione dei risparmiatori, ha chiesto alle società di controllare meglio e di più i propri promotori finanziari. Dopo l’esplosione del caso dei bond subordinati non rimborsati dalle quattro banche salvate (Banca Etruria , Banca Marche, CariChieti e CariFerrara) la questione è insomma quantomai d’attualità e la Fabi «vuole portare la voce e il punto di vista dei consulenti, ovvero di chi si trova tutti a operare sul mercato, in prima linea con i risparmiatori», spiega Alessio Amadori, presidente di Assonova, la costola della Federazione che è arrivata a rappresentare circa 6 mila consulenti finanziari che operano nelle banche. L’intenzione è quella di coinvolgere nel dibattito più soggetti possibili, «da Abi a Consob, dalla Banca d’Italia ad Assoreti», aggiunge Amadori, con la volontà «di passare dalla teoria a una effettiva risposta ai conflitti d’interesse». Il gruppo di lavoro, denominato «pianificazione, educazione e welfare finanziario assicurativo previdenziale», si è già riunito a Milano il 19 febbraio scorso con l’intenzione di integrare e aggiornare il corpo normativo tecnico relativo all’attività di consulenza finanziaria. «I recenti salvataggi bancari e l’entrata in vigore della direttiva europea sul bail-in impongono un ulteriore rafforzamento del quadro normativo e per fare ciò serve il coinvolgimento di tutte le principali associazioni di categoria», spiegano da Assonova, aggiungendo che «occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e allo stesso tempo difenda la professionalità dei consulenti, scongiurando pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino i clienti». Oltre alle istituzioni la benvenuta sarebbe insomma anche l’Anasf, l’associazione che rappresenta oltre 12 mila consulenti finanziari. La riforma della consulenza finanziaria, che è stata recentemente approvata e che prevede l’avvio dell’albo unico dei consulenti, rappresenta un importante passo avanti verso la regolamentazione della professione, «ma bisogna fare di più, perché i consulenti non possono essere lasciati soli in questo scenario di trasformazione del settore, anche alla luce dell’arrivo della Mifid 2, con le incognite e i rischi che ne conseguono», ha concluso Amadori, il quale vuole «raccogliere le istanze dei consulenti e portarle all’attenzione del legislatore». (riproduzione riservata)

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IL SOLE 24 ORE venerdì 26 febbraio 2016

Credito. L’idea della Fabi è stata raccolta dall’ente italiano di normazione – I sindacati: norme prima di Mifid 2 – Consulenti, un tavolo per il codice etico

Parte il tavolo tecnico, fortemente voluto dal sindacato, per l’elaborazione di un codice etico dei consulenti finanziari. La commissione servizi UNI (Ente italiano di normazione) ha infatti iniziato ad approfondire la proposta avanzata dalla Fabi per lo sviluppo delle linee guida di un “codice etico” della consulenza finanziaria, applicabile ai professionisti che svolgono la loro attività in ambito bancario, finanziario e assicurativo. 

 “Pianificazione, Educazione e Welfare finanziario assicurativo previdenziale” sono i temi che affronterà il gruppo di lavoro nato con l’obiettivo di integrare e aggiornare il corpo normativo tecnico relativo all’attività di consulenza finanziaria. In particolare i sindacati vogliono valorizzare i principi etici per supportare e diffondere all’interno delle organizzazioni degli intermediari finanziari la cultura dell’integrità professionale, in linea con i principi di responsabilità sociale introdotti dalla UNI ISO 26000.

«L’apertura di questo tavolo tecnico è un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attività formative collegate, che la Fabi da tempo sollecita», dicono Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, e Alessio Amadori, Presidente di Assonova. L’auspicio è che ora al tavolo avviato con Uni possano unirsi anche Abi, Assoreti, Assofin, Banca d’Italia e Consob. Secondo i sindacati prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalità dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti. Per Stefano Bonetto, presidente della commissione UNI, «il lavoro normativo in corso continua le attività di definizione delle norme tecniche che le imprese e tutti gli operatori del settore possano utilizzare come strumenti operativi per realizzare loro progetti di mercato». © RIPRODUZIONE RISERVATA C.Cas.

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CORRIERE DELLA SERA flash news 24, giovedì 25 febbraio 2016 16:23 

Finanza: Fabi, con Uni per definire codice etico della consulenza 

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 25 feb – Al via il primo tavolo tecnico nazionale per la definizione di un codice etico della consulenza finanziaria. L’iniziativa, proposta dalla Fabi, ha visto l’adesione dell’Uni, l’ente italiano di normazione, la cui commissione ‘servizi’ ha iniziato ad approfondire la questione. “L’apertura di questo tavolo tecnico e’ un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attivita’ formative collegate, che la Fabi da tempo sollecita – commentano Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, e Alessio Amadori, presidente dell’associazione di promotori finanziari Assonova – Siamo convinti che la collaborazione con un organismo autorevole quale l’Uni ci portera’ a sviluppare un corpo di regole tecniche a vantaggio della qualificazione dei consulenti finanziari e di tutela dei risparmiatori che potra’ successivamente entrare nei meccanismi di compliance aziendali”. “Auspichiamo percio’ – proseguono – che ai lavori Uni possano al piu’ presto partecipare anche Abi, Assoreti, Assofin, Banca d’Italia e Consob. Prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalita’ dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti”, concludono. Com-Ppa- (RADIOCOR) 25-02-16 16:23:43 (0534) 5 

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MF-DJ NEWS, giovedì 25 febbraio 2016 17:52

Banche: Fabi, al via 1* tavolo su Codice etico consulenti

ROMA (MF-DJ)–L’Uni, ente italiano di normazione, “apre” alla proposta della Fabi (Federazione autonoma Bancari Italiani) per lo sviluppo di linee guida di un “codice etico” della consulenza finanziaria, applicabile ai professionisti che svolgono la loro attivita’ in ambito bancario, finanziario e assicurativo. Il Gruppo di studio lavorera’ per integrare le norme che regolano l’attivita’ di consulenza.

“L’apertura di questo tavolo tecnico e’ un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attivita’ formative collegate, che la Fabi da tempo sollecita. Siamo convinti che la collaborazione con un organismo autorevole quale l’Uni ci portera’ a sviluppare un corpo di regole tecniche a vantaggio della qualificazione dei consulenti finanziari e di tutela dei risparmiatori che potra’ successivamente entrare nei meccanismi di compliance aziendali”, dichiarano Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, e Alessio Amadori, presidente di Assonova. 

“Auspichiamo percio’ che ai lavori Uni possano al piu’ presto partecipare anche Abi, Assoreti, Assofin, Bankitalia e Consob. Prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalita’ dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti”, concludono. Pev (fine) – MF-DJ NEWS

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ADVISORN OnLine.it, giovedì 25 febbraio 2016

Consulenti finanziari, serve un codice etico formato UNI 

di Redazione Advisor 

“Auspichiamo perciò che ai lavori UNI possano al più presto partecipare anche ABI, ASSORETI, ASSOFIN, BANCA D’ITALIA e CONSOB”.

La Commissione “Servizi” UNI ha iniziato approfondire la proposta avanzata da FABI – Federazione autonoma Bancari Italiani – per lo sviluppo di linee guida di un “codice etico” della consulenza finanziaria, applicabile ai professionisti che svolgono la loro attività in ambito bancario, finanziario e assicurativo.

Ad annunciarlo FABI e Assonova che, attraverso una nota stampa rivelano che l’obiettivo del Gruppo di lavoro “Pianificazione, Educazione e Welfare finanziario assicurativo previdenziale”, che si è riunito a Milano il 19 febbraio scorso, è quello di integrare e aggiornare il corpo normativo tecnico relativo all’attività di consulenza finanziaria (specifica tecnica UNI/TS 11348 – Guida all’applicazione della UNI ISO 22222), con particolare attenzione ai principi etici per supportare e diffondere all’interno delle organizzazioni degli intermediari finanziari la cultura dell’integrità professionale, in linea con i principi di responsabilità sociale introdotti dalla UNI ISO 26000.

“L’apertura di questo tavolo tecnico è un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attività formative collegate, che la FABI da tempo sollecita. Siamo convinti che la collaborazione con un organismo autorevole quale l’UNI ci porterà a sviluppare un corpo di regole tecniche a vantaggio della qualificazione dei consulenti finanziari e di tutela dei risparmiatori che potrà successivamente entrare nei meccanismi di compliance aziendali”, dichiarano Giuseppe Milazzo, Segretario nazionale della FABI, e Alessio Amadori, Presidente di Assonova.

“Auspichiamo perciò che ai lavori UNI possano al più presto partecipare anche ABI, ASSORETI, ASSOFIN, BANCA D’ITALIA e CONSOB. Prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalità dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti”, spiegano FABI e Assonova.

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da RADIOCOR via BorsaItaliana.it, giovedì 25 febbraio 2016 16:23:43

Finanza: Fabi, con Uni per definire codice etico della consulenza

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 25 feb – Al via il primo tavolo tecnico nazionale per la definizione di un codice etico della consulenza finanziaria. L’iniziativa, proposta dalla Fabi, ha visto l’adesione dell’Uni, l’ente italiano di normazione, la cui commissione ‘servizi’ ha iniziato ad approfondire la questione. “L’apertura di questo tavolo tecnico e’ un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attivita’ formative collegate, che la Fabi da tempo sollecita – commentano Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, e Alessio Amadori, presidente dell’associazione di promotori finanziari Assonova – Siamo convinti che la collaborazione con un organismo autorevole quale l’Uni ci portera’ a sviluppare un corpo di regole tecniche a vantaggio della qualificazione dei consulenti finanziari e di tutela dei risparmiatori che potra’ successivamente entrare nei meccanismi di compliance aziendali”. “Auspichiamo percio’ – proseguono – che ai lavori Uni possano al piu’ presto partecipare anche Abi, Assoreti, Assofin, Banca d’Italia e Consob. Prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalita’ dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti”, concludono. Com-Ppa-

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RADIOCOR, giovedì 25 febbraio 2016 – 16:23

Finanza: Fabi, con Uni per definire codice etico della consulenzaFIN

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 25 feb – Al via il primo tavolo tecnico nazionale per la definizione di un codice etico della consulenza finanziaria. L’iniziativa, proposta dalla Fabi, ha visto l’adesione dell’Uni, l’ente italiano di normazione, la cui commissione ‘servizi’ ha iniziato ad approfondire la questione. “L’apertura di questo tavolo tecnico e’ un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attivita’ formative collegate, che la Fabi da tempo sollecita – commentano Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, e Alessio Amadori, presidente dell’associazione di promotori finanziari Assonova – Siamo convinti che la collaborazione con un organismo autorevole quale l’Uni ci portera’ a sviluppare un corpo di regole tecniche a vantaggio della qualificazione dei consulenti finanziari e di tutela dei risparmiatori che potra’ successivamente entrare nei meccanismi di compliance aziendali”. “Auspichiamo percio’ – proseguono – che ai lavori Uni possano al piu’ presto partecipare anche Abi, Assoreti, Assofin, Banca d’Italia e Consob. Prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalita’ dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti”, concludono.Com-Ppa-(RADIOCOR) 25-02-16 16:23:43 (0534) 5 NNNN

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