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BANCHE RISOLTE, I SINDACATI RISPONDONO A GUZZETTI

di Redazione

Il Presidente dell’Acri, Guzzetti, chiama in causa i lavoratori nella vicenda delle quattro banche risolte. Ma la FABI non ci sta: “Responsabilità sono del management non dei dipendenti. Rimborsare al più presto i risparmiatori”

La FABI e gli altri sindacati del credito rispondono duramente al Presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, che giorni fa, a margine del Convegno etica e risparmio di Confindustria, sul tema della quattro banche in risoluzione ha dato l’impressione di “assolvere imprese e management, condannando gli addetti allo sportello”.

“Un’etica a senso unico e, soprattutto, un’autoassoluzione, anziché l’assunzione di quota parte di responsabilità da parte di uno dei più autorevoli esponenti dell’establishment del nostro Paese”, ha attaccato il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, insieme ai suoi omologhi delle altre sigle.

“Noi lo ribadiamo: i risparmiatori, gli obbligazionisti subordinati e i piccoli azionisti non professionali e non istituzionali devono essere rimborsati.

Vanno accertate le responsabilità a tutti i livelli di chi ha deciso e autorizzato l’emissione e poi il collocamento di titoli alla clientela al dettaglio, a posteriori giudicati dagli stessi “controllori“ inidonei al collocamento.

Ci aspettiamo che il prof. Guzzetti voglia chiarire chi ha tradito la fiducia di migliaia di risparmiatori, chi sono coloro che “ con un falso sorriso le stavano portando sul lastrico”.

Non è omettendo le responsabilità di chi ha male gestito le imprese che si aiuta il Paese ad uscire dalla crisi di fiducia.

Non è scaricando le responsabilità sui lavoratori che si affrontano i limiti e i ritardi normativi, le pratiche concorrenziali poco trasparenti, lo stravolgimento del risparmio e delle relazioni di fiducia.

“La risposta a questa crisi può arrivare dall’impresa e dal lavoro, ma ciascuno faccia la sua parte, assumendosi quella responsabilità morale cui non vogliamo sottrarci”.

Noi ci siamo da tempo. Che ciascuno batta un colpo, dando il suo contributo”, hanno concluso i sindacati.

 

Roma 29/2/16

 

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