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CONTRATTO BANCARI, SILEONI: “GARANTITA STABILITÀ E MANTENIMENTO LIVELLI OCCUPAZIONALI. ORA APRIRE CONFRONTO SU CODICE ETICO DI SETTORE”

di Redazione

Ieri la firma del capitolato definitivo che, respinte le tentate modifiche di Abi, conferma quanto stabilito nell’accordo di rinnovo dello scorso anno. Di seguito, tutta la stampa che ha ripreso le dichiarazioni del Segretario generale FABI

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MF-MILANO FINANZA, venerdì 15 aprile 2016

Ieri la sigla di abi e sindacati sull’articolato che conferma le intese di un anno fa – Bancari, il contratto è definitivo – Respinta ogni ipotesi di modifica, come l’assorbimento del Jobs Act. Fabi e le altre sigle ora chiedono un codice etico a tutela di clientela e lavoratori. L’associazione bancaria disponibile al confronto

di Mauro Romano

A un anno dall’accordo sul contratto nazionale di lavoro del settore bancario, i vertici dell’Abi e i segretari dei sindacati hanno messo le loro firme anche sotto il testo definitivo dell’accordo. Un atto tutt’altro che formale e che negli ultimi tempi non sembrava nemmeno tanto scontato, almeno a sentire alcune fonti sindacali, secondo le quali l’associazione dei banchieri avrebbe provato a modificare unilateralmente e a posteriori alcuni articoli riguardanti l’occupazione, i premi aziendali, le missioni e l’introduzione delle nuove norme del Jobs act.

In sintesi il contratto, valido fino al 31 dicembre 2018 e approvato al 98% dai lavoratori del settore, recupera l’inflazione pur in un contesto di deflazione, mette in sicurezza l’area contrattuale per evitare esternalizzazioni selvagge, rafforza gli ammortizzatori sociali, aumenta dell’8% il salario d’ingresso per i giovani, confermando gli incentivi per le assunzioni attraverso il fondo per la nuova occupazione.

Il testo definitivo, firmato ieri, rimane dunque assolutamente in linea con gli accordi sottoscritti agli inizi di aprile del 2015.

Ovviamente, polemiche e recriminazioni, ieri sono state lasciate dietro le spalle e tutti hanno preferito esprimere solo soddisfazione, a cominciare dal segretario della Fabi, il sindacato che raccoglie la maggioranza dei consensi tra i bancari, Lando Maria Sileoni, contento perché «i bancari hanno il loro contratto definitivo che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche». Di tenore analogo anche le dichiarazioni di Agostino Megale, segretario della Fisac-Cgil, convinto che la nuova intesa confermi «il valore del contratto nazionale, il ruolo e la funzione della contrattazione di secondo livello, valorizzando un risultato frutto della mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici e dell’unità di tutto il sindacato». Il segretario della First-Cisl, Giulio Romani, a sua volta ha esortato l’Abi, a partecipare ad «ulteriori momenti di confronto che consentano di costruire insieme soluzioni di prospettive per le imprese e i lavoratori, in un contesto in rapida mutazione».

Entrando più nel dettaglio Sileoni ha spiegato che i sindacati vogliono definire con la controparte «un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un’immediata risposta dal Presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso Presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto».

L’associazione bancaria sottolinea anch’essa l’importanza del contratto che «fornisce adeguate risposte agli interessi di carattere professionale ed occupazionale dei lavoratori e, nel contempo, alle esigenze di stabilità ed equilibrio delle imprese creditizie e finanziarie» e assicura la disponibilità ad esaminare la nuova richiesta dei sindacati «con l’obiettivo di valutare le possibili iniziative che possano riaffermare i valori etici cui si ispirano le imprese bancarie nei rapporti con il personale e la clientela per favorire il miglior clima all’interno delle aziende». (riproduzione riservata)

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IL SOLE 24 ORE, venerdì 15 aprile 2016

Credito. A un anno e mezzo dalla firma – Banche, approvato il testo definitivo del contratto

Hanno impiegato oltre un anno i sindacati e Abi per scrivere le 344 pagine del testo del contratto dei bancari firmato il 31 marzo del 2015 e valido fino al 31 dicembre del 2018. Un tempo lungo se si pensa ad altri settori, come la chimica. Un tempo necessario ha precisato qualche giorno fa il presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, per fare le cose bene. Adesso i sindacati chiedono di aprire un tavolo sulle pressioni commerciali, richiesta già accolta da Abi.

Quanto al contratto, come spiega una nota di Abi, «si conferma la centralità della contrattazione nazionale e si valorizzano, con soluzioni all’avanguardia, le relazioni industriali a livello aziendale e di gruppo in una fase decisiva del riassetto complessivo del settore bancario». Per le banche il contratto «fornisce adeguate risposte agli interessi di carattere professionale ed occupazionale dei lavoratori e, nel contempo, alle esigenze di stabilità ed equilibrio delle imprese creditizie e finanziarie».

La declinazione dell’accordo politico nell’articolato, per i sindacati, non era scontata. «Da oggi però – dice Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi – i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche». Il segretario generale della First Cisl, Giulio Romani, apprezza che «dopo una prima fase in cui Abi aveva manifestato l’intenzione di apportare modifiche significative al testo contrattuale, non coerenti con l’ipotesi d’accordo del 31 marzo, abbia optato per una linea trasparente e corretta». È fondamentale ribadire che «il risultato è stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno», ricorda Sileoni. Per Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil, «con la firma abbiamo portato a conclusione il contratto nazionale di lavoro che continua ad essere il valore più alto della categoria e che è stato possibile realizzare grazie alla mobilitazione dei lavoratori e all’unità del sindacato».

Adesso che il contratto è alle spalle, «nei prossimi giorni sarà indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani», dice Sileoni. «Mi attendo ora che Abi risponda positivamente sul tema da noi posto delle pressioni commerciali poiché è nell’interesse di tutti», aggiunge Megale. Il segretario generale della Uilca, Massimo Masi – il 18 e 19 aprile riunirà a Milano il consiglio nazionale – dice che «ora si devono affrontare le crucialità del sistema bancario, recuperare la fiducia della clientela, introdurre una nuova etica nella vendita dei prodotti, far cessare le indebite pressioni commerciali e prepararsi a nuove flessibilità e innovazioni tecnologiche». © RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei

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CORRIERE DELLA SERA, venerdì 15 aprile 2016

Bancari, firmato il contratto – «Ora serve un codice etico» – I sindacati: stabilità per 300 mila lavoratori. Abi: decisivo in questa fase

ROMA Firmato il testo definitivo del contratto nazionale dei bancari che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2018. L’accordo tra aziende e sindacati era stato raggiunto un anno fa, ma i documenti sono stati sottoscritti ieri dall’Associazione bancaria italiana (Abi) e dai sindacati. Il contratto riguarda 300 mila lavoratori divisi tra i quadri direttivi e il personale delle aree professionali dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali. Secondo l’Abi si conferma «la centralità della contrattazione nazionale e si valorizzano, con soluzioni all’avanguardia, le relazioni industriali a livello aziendale e di gruppo in una fase decisiva del riassetto complessivo del settore». Soddisfatti i sindacati: «L’intesa garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali — sostiene Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, l’organizzazione di maggioranza dei bancari — e prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche». Chiaro il riferimento alla situazione che ha travolto quattro banche (Etruria, Marche,

CariChieti e Ferrara). In particolare l’accordo «assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie», precisa il sindacalista riferendosi stavolta al progetto di riforma della Bcc. Nei prossimi giorni «sarà indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari – chiede Sileoni -, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei bancari». In merito alla richiesta delle organizzazioni sindacali di «avviare un confronto nazionale sul tema delle politiche commerciali», l’Abi risponde: «Siamo disponibili a esaminare questo tema all’interno degli organi associativi con l’obiettivo di valutare le possibili iniziative che possano riaffermare i valori etici cui si ispirano le imprese bancarie nei rapporti con il personale e la clientela, per favorire il miglior clima all’interno delle aziende». Tornando al tema del contratto, il documento «fornisce adeguate risposte agli interessi di carattere professionale ed occupazionale dei lavoratori – precisano dall’Abi – e, nel contempo, alle esigenze di stabilità ed equilibrio delle imprese creditizie e finanziarie». L’intesa riveste particolare importanza, fa notare ancora l’Abi se si guarda «a uno scenario di sostenibilità e di coesione sociale, tenendo conto della razionalizzazione dei processi produttivi ed organizzativi, delle strutture distributive, delle modifiche del quadro normativo, dell’evoluzione dei comportamenti della clientela e delle innovazioni tecnologiche». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL MESSAGGERO (ED. NAZIONALE E ALTRE 13 LOCALI), venerdì 15 aprile 2016

Fabi e Fisac: stabilità con il contratto

Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali», dice Lando Sileoni, Segretario della Fabi, Ieri Abi e le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce quanto stabilito dall’accordo di rinnovo. «Si conferma il valore del contratto nazionale, il ruolo e la funzione della contrattazione di secondo livello» afferma Agostino Megale, leader della Fisac (Cgil). «C’è la riconferma del patrimonio di relazioni».

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ANSA, giovedì 14 aprile 2016

Banche: Fabi, dopo contratto aprire confronto codice etico

(ANSA) – ROMA, 14 APR – “Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche”. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, il sindacato di maggioranza dei bancari, dopo che stamattina in Abi le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce in via definitiva quanto stabilito dall’accordo di rinnovo del 31 marzo 2015 sul Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori bancari, valido fino al 31 dicembre 2018.

“Questo è contratto nazionale che garantisce stabilità al settore sia sul piano economico sia su quello normativo e che assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie. È fondamentale ribadire che il risultato è stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno.Nei prossimi giorni sarà indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un’immediata risposta dal Presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso Presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto”. (ANSA).

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ASCA, giovedì 14 aprile 2016

Banche, Fabi: firmato testo definitivo su contratto

ZCZC 4 eco gn00 XFLA Banche, Fabi: firmato testo definitivo su contratto Garantite stabilità settore e mantenimento livelli occupazionali Roma, 14 apr. (askanews) – “Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche”. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, il sindacato di maggioranza dei bancari, dopo che stamattina in Abi le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce in via definitiva quanto stabilito dall’accordo di rinnovo del 31 marzo 2015 sul contratto collettivo nazionale dei lavoratori bancari, valido fino al 31 dicembre 2018.”Questo è contratto nazionale che garantisce stabilità al settore sia sul piano economico sia su quello normativo e che assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie. È fondamentale ribadire che il risultato è stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno.Nei prossimi giorni sarà indispensabile definire con l ‘Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un ‘immediata risposta dal Presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso Presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto”. Red/Cip 14-apr-16 15.47 NNNN

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da RADIOCOR via CORRIERE DELLA SERA NEWS, giovedì 14 aprile 2016 15:07

Credito: Sileoni (Fabi), con contratto definitivo stabilità settore e occupazione -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 14 apr – Parlando della firma definitiva del contratto Sileoni aggiunge: ‘Questo contratto garantisce stabilita’ al settore sia sul piano economico sia su quello normativo e che assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie. E’ fondamentale ribadire che il risultato e’ stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno”. Nei prossimi giorni, conclude “sara’ indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillita’ al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un’immediata risposta dal presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto’. com-ale (RADIOCOR) 14-04-16 15:07:39 (0480) 5

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da RADIOCOR via CORRIERE DELLA SERA NEWS, giovedì 14 aprile 2016 15:07

Credito: Sileoni (Fabi), con contratto definitivo stabilità settore e occupazione

Ora si apra confronto sul codice etico (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 14 apr – ‘Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantira’ il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche’. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il sindacato di maggioranza dei bancari, dopo che stamattina in Abi le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce in via definitiva quanto stabilito dall’accordo di rinnovo del 31 marzo 2015 sul Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori bancari, valido fino al 31 dicembre 2018. Sileoni chiede che ora “si apra un confronto sul codice etico a tutela di clienti e lavoratori”. (RADIOCOR) 14-04-16 15:07:30 (0479) 5

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