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IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FABI INCONTRA I DIRIGENTI DI BOLZANO

di Redazione

Sileoni: “Siamo stati determinanti in questi anni ed abbiamo idee chiare per il futuro”

“Sei il primo Segretario Generale che ci fa visita alla FABI di Bolzano e questo ci riempie di orgoglio e di soddisfazione”.
 
Ci sono tutti i Dirigenti provinciali e tutte le Rappresentanze Sindacali Aziendali ad accogliere Lando Maria Sileoni, “in questa terra di frontiera, dove le notizie a volte arrivano filtrate, quindi, siamo contenti ora che il nostro leader nazionale ci parla qui, direttamente, della situazione sindacale generale e particolare”.
 
Salvatore Lauria, dà atto a Sileoni d’aver dato un ruolo politico fondamentale alla FABI e di aver assicurato visibilità al sindacato bancari e ai problemi non solo del settore, ma dell’intera categoria.
 
Grazie all’impegno della Segreteria Nazionale e del Segretario Generale, il compito dei sindacalisti di periferia è avvantaggiato, nonostante la crisi generale e del settore.
 
“È successo qualcosa di straordinario negli ultimi 20 giorni” – esordisce Sileoni. “Banca Intesa ha presentato un piano industriale innovativo, che prevede per il futuro un nuovo modello organizzativo.
 
Questa novità sarà ripresa sicuramente da tutti i grandi gruppi bancari.
 
Da non dimenticare che la FABI, soprattutto, è stata protagonista della battaglia per la creazione del Fondo esuberi ed ha determinato scelte che hanno consentito all’Italia, unico paese in Europa, di evitare licenziamenti.”
 
“Tutte le situazioni di crisi sono state gestite con oculatezza e nessun bancario è stato costretto ad abbandonare il posto di lavoro, ma tutti sono usciti solo su base volontaria e con incentivi anche sostanziosi.
 
Poi Sileoni entra senza reticenze a descrivere la situazione delle BCC, dove la riforma del settore creerà 3 nuovi gruppi bancari.
 
Il Contratto Nazionale delle BCC non si è ancora chiuso per ragioni politiche interne alle BCC stesse e per la inaccettabile richiesta fatta al sindacato di “finanziare” con quote di salario l’uscita di lavoratori in esubero.
 
“Il mondo delle banche è in continuo movimento. Ora la Banca d’Italia ha poteri molto ridotti rispetto al passato e controlla circa il 20% del settore. È la BCE che detiene il vero potere di controllo, compresa la facoltà di nominare o rimuovere i vertici delle banche”.
 
Infine, Lando Maria Sileoni ha affrontato il tema del ruolo della FABI nel periodo che sta concludendosi e nel futuro.
 
“Se la FABI non avesse mantenuto con durezza e determinazione le sue posizioni, oltre 35mila bancari sarebbero usciti dal circuito lavorativo solo col 65% del loro salario, mentre ora vanno tutti con l’80%.
 
Il Fondo di accompagnamento all’esodo è un ammortizzatore sociale che nessun altro ha in Italia e spesso viene sottovalutato. Eppure, si è trattato di una conquista molto importante, che ha consentito di gestire senz’alcuna ‘bagno di sangue’ una situazione drammatica”.
 
Un lungo applauso accoglie le conclusioni del Segretario Generale della FABI, che non si risparmia nemmeno alla vigilia del Congressi Nazionale e che continua a percorrere instancabilmente tutti i territori.
 
“Nell’ultimo anno siamo cresciuti di oltre 9mila iscritti e questo è merito di chi, come voi, sta sul territorio e vicino ai nostri colleghi bancari” – le ultime parole di Sileoni, travolto da un’ovazione.
 
Bolzano, 13/02/2018

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