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«MANCATO GIOCO DI SQUADRA, LE BANCHE NON CHIUDONO PER COMPETIZIONE SFRENATA»

di Redazione

All’AdnKronos le dichiarazioni del segretario generale della Fabi, Sileoni: «In stragrande maggioranza filiali no mascherine»

CORONAVIRUS: SILEONI (FABI), ‘TRA BANCHE MANCATO COORDINAMENTO E GIOCO SQUADRA’ = ‘Non chiudono per competizione sfrenata’ Milano, 23 mar. (Adnkronos) – In questi ultimi giorni nelle filiali aperte delle banche italiane, “è andata davvero poca gente, ma chi va sono purtroppo persone più anziane, che ci vanno per i motivi più futili, dall’estratto conto al versamento, alla bolletta. Penso che ci doveva essere più informazione, è mancato un lavoro di organizzazione comune tra le banche, è mancato un gioco di squadra”. A sottolinearlo all’Adnkronos è il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. Nelle ultime settimane, la FABI e gli altri sindacati hanno fatto diversi appelli per chiedere ai cittadini di andare in banca il meno possibile, e di usare il bancomat esterno. “Tutte le operazioni si possono fare con l’home banking, il bancomat oppure telefonando”, aggiunge. Secondo Sileoni, le banche non chiudono le filiali, perché “c’è una competizione sfrenata”. Se il Governo o le autorità avessero “coordinato tutto a livello centrale, non permettendo ai singoli di andare in ordine sparso, sarebbe stato tutto molto più efficace. Sta avvenendo con le banche quello che è avvenuto tra Governo e regioni, con l’Abi a fare la parte del governo e le banche la parte delle regioni”, conclude. (Viv/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 23-MAR-20 16:40
 
 
CORONAVIRUS: SILEONI, ‘IN POP BARI PER SINDACATI DIFFICILE DIALOGO CON COMMISSARI’ = Milano, 23 mar. (Adnkronos) – Banca Popolare di Bari, nonostante il commissariamento, è una delle banche italiane che non sta dando “un buon esempio” per quanto concerne l’organizzazione della sicurezza sotto emergenza Coronavirus secondo il segretario generale della Fabi, Lando Mario Sileoni. A Bari, in particolare, “i rappresentanti sindacali fanno fatica anche a parlare con i commissari per coordinare le operazioni di sicurezza per i lavoratori e la clientela”, spiega all’Adnkronos Sileoni. Anche Banca Carige, che ha da poco terminato il suo commissariamento, “non dà le mascherine, nonostante l’abbiamo chiesto più volte. Questi sono i due fatti più eclatanti e clamorosi. Le due banche, che avrebbero dovuto dare l’esempio, sono quelle che non hanno preso iniziative”. (Viv/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 23-MAR-20 16:55 NNNN
 
 
CORONAVIRUS: SILEONI (FABI), ‘IN STRAGRANDE MAGGIORANZA FILIALI NO MASCHERINE’ = ‘Le chiediamo da tre settimane’ Milano, 23 mar. (Adnkronos) – Nella “stragrande maggioranza” delle filiali bancarie aperte in questi giorni, i dipendenti lavorano senza mascherine, senza gel igienizzanti e senza guanti forniti dall’azienda. Al massimo, “usano quelli di loro proprietà”. In alcuni casi, lavorano anche “senza divisori o barriere di plexiglas, quindi il contatto con i clienti è molto ravvicinato”. A denunciarlo è il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, raggiunto dall’Adnkronos dopo la decisione dei sindacati bancari di mobilitarsi, anche con uno sciopero, nel caso in cui le banche non diano risposte sulla sicurezza dei dipendenti. Le mascherine sono difficili da trovare anche per le banche: tra le giustificazioni, racconta Sileoni, “un importante gruppo bancario, ad esempio, ci ha detto di aver acquistato un carico di 10mila mascherine per i dipendenti che l’altra settimana sono state sequestrate dalla Protezione civile per gli ospedali”. Con la lettera dei sindacati all’Abi e alle banche, “per ora li abbiamo diffidati e se non interverranno in tempi brevi, vedremo cosa fare”, aggiunge. “Siamo riusciti ad ottenere che il 70% della categoria lavorasse da casa, ma il resto dobbiamo assolutamente proteggerlo”. L’idea resta quella di una chiusura delle filiali per almeno quindici giorni. Soprattutto nelle zone rosse, “i bancari continuano a stare a contatto con il pubblico: vogliamo prendere provvedimenti per la loro tutela, abbiamo anche fatto un accordo con l’Abi, ma queste mascherine non arrivano. Noi le abbiamo chieste da tre settimane, molto prima che la situazione peggiorasse. Ora ci aspettiamo una risposta entro le prossime 24 ore”. (Viv/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 23-MAR-20 16:39

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