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SILEONI A RAI UNO: «DECRETO DOVEVA SOSPENDERE REGOLE SU EROGAZIONE CREDITO»

di Redazione

Intervista in diretta del segretario generale Fabi a Storie italiane condotto da Eleonora Daniele: «Lavoratrici e lavoratori bancari non sono pubblici ufficiali»

«Sarebbe stato sufficiente che il decreto liquidità sospendesse le norme precedenti e le relative regole per la concessione di prestiti alle imprese e molto probabilmente tutto sarebbe andato con estrema velocità a livello temporale. Ad allungare i tempi, poi, hanno contribuito i ritardi delle due convenzioni, quella del Fondo di garanzia pmi e quella di Sace. Tutta questa burocrazia ha portato a un mese di stallo. Noi oggi possiamo dire con estrema chiarezza che abbiamo superato la fase di rodaggio. Alcuni grandi gruppi bancari, non piccoli, reputano di applicare il merito creditizio anche all’interno dei 25.000 euri. Questo produce un allungamento dei tempi e tutta une serie di distonie che non possono essere tollerate». Lo ha dichiarato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione “Storie italiane” su Rai Uno, aggiungendo che «ci stiamo battendo da sempre per far sì che le banche diano i soldi subito, non dipende da chi lavora in banca perché i crediti vengono deliberati dalle direzioni generali».

«Le lavoratrici e i lavoratori bancari non sono pubblici ufficiali» ha poi detto Sileoni precisando che le banche «sono inserite, dalla legge 146 del 1990, tra i servizi pubblici essenziali: chi diffonde, in questo senso, notizie false e tendenziose atte a turbare l’opinione pubblica commette a un reato». Parlando dei problemi relativi all’applicazione del decreto liquidità e dei prestiti garantiti dallo Stato, Sileoni ha spiegato, poi, che «chi risponde al telefono, in banca, risponde sulla base delle direttive che vengono impartite dal vertice aziendale e lo ha fatto, soprattutto, nell’arco temporale di un mese di confusione normativa a ogni livello. Affermare che gli addetti bancari generano disperazione alle imprese è intellettualmente disonesto. Anche il settore bancario si è trovato a gestire una situazione di emergenza, soprattutto al Nord e nelle cosiddette zone rosse, dove i dipendenti degli istituti di credito, per diverse settimane, hanno lavorato sulla base di turni e rotazioni, quindi gli organici erano ridotti».

Roma, 5 maggio 2020

Banche: Sileoni (Fabi) superato rodaggio, accelerare tempi (ANSA) – ROMA, 05 MAG – “Noi oggi possiamo dire con estrema chiarezza che abbiamo superato la fase di rodaggio” ma bisogna eliminare alcuni problemi che allungano i tempi. Lo afferma il segretario generale Fabi Lando Sileoni durante la trasmissione “Storie italiane” su Rai Uno anche se sottolinea come “sarebbe stato sufficiente che il decreto liquidita’ sospendesse le norme precedenti e le relative regole per la concessione di prestiti alle imprese e molto probabilmente tutto sarebbe andato con estrema velocita’ a livello temporale”. “Ad allungare i tempi, poi – aggiunge – hanno contribuito i ritardi delle due convenzioni, quella del Fondo di garanzia pmi e quella di Sace. Tutta questa burocrazia ha portato a un mese di stallo. Alcuni grandi gruppi bancari, non piccoli, reputano di applicare il merito creditizio anche all’interno dei 25.000 euro. Questo produce un allungamento dei tempi e tutta une serie di distonie che non possono essere tollerate”. (ANSA). DOA 05-MAG-20 14:32 NNNN

 

CORONAVIRUS: SILEONI (FABI), ‘DL LIQUIDITA’ DOVEVA SOSPENDERE REGOLE EROGAZIONE CREDITO’ = Roma, 5 mag. (Adnkronos) – “Sarebbe stato sufficiente che il decreto liquidità sospendesse le norme precedenti e le relative regole per la concessione di prestiti alle imprese e molto probabilmente tutto sarebbe andato con estrema velocità a livello temporale”. Lo ha dichiarato il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione ‘Storie italiane’ su Rai Uno. “Ad allungare i tempi, poi, hanno contribuito i ritardi delle due convenzioni – ha aggiunto – quella del Fondo di garanzia Pmi e quella di Sace. Tutta questa burocrazia ha portato a un mese di stallo. Noi oggi possiamo dire con estrema chiarezza che abbiamo superato la fase di rodaggio. Alcuni grandi gruppi bancari, non piccoli, reputano di applicare il merito creditizio anche all’interno dei 25.000 euro. Questo produce un allungamento dei tempi e tutta une serie di distonie che non possono essere tollerate”, ha aggiunto il leader sindacale. “Ci stiamo battendo da sempre per far sì che le banche – ha concluso Sileoni – diano i soldi subito, non dipende da chi lavora in banca perché i crediti vengono deliberati dalle direzioni generali”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 05-MAG-20 13:41 NNNN

 

CORONAVIRUS: SILEONI (FABI), ‘DL LIQUIDITA’ DOVEVA SOSPENDERE REGOLE EROGAZIONE CREDITO’ = Roma, 5 mag. (Adnkronos) – “Sarebbe stato sufficiente che il decreto liquidità sospendesse le norme precedenti e le relative regole per la concessione di prestiti alle imprese e molto probabilmente tutto sarebbe andato con estrema velocità a livello temporale”. Lo ha dichiarato il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione ‘Storie italiane’ su Rai Uno. “Ad allungare i tempi, poi, hanno contribuito i ritardi delle due convenzioni – ha aggiunto – quella del Fondo di garanzia Pmi e quella di Sace. Tutta questa burocrazia ha portato a un mese di stallo. Noi oggi possiamo dire con estrema chiarezza che abbiamo superato la fase di rodaggio. Alcuni grandi gruppi bancari, non piccoli, reputano di applicare il merito creditizio anche all’interno dei 25.000 euro. Questo produce un allungamento dei tempi e tutta une serie di distonie che non possono essere tollerate”, ha aggiunto il leader sindacale. “Ci stiamo battendo da sempre per far sì che le banche – ha concluso Sileoni – diano i soldi subito, non dipende da chi lavora in banca perché i crediti vengono deliberati dalle direzioni generali”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 05-MAG-20 13:41 NNNN

 

CORONAVIRUS: SILEONI (FABI), ‘LAVORATORI BANCHE NON SONO PUBBLICI UFFICIALI = Segretario chiarisce, ‘chi diffonde notizie false e tendenziose in questo senso commette reato’ Roma, 5 mag. (Adnkronos) – “Le lavoratrici e i lavoratori bancari non sono pubblici ufficiali”. Lo ha chiarito il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione ‘Storie italiane’ su Rai Uno, precisando che le BANCHE “sono inserite, dalla legge 146 del 1990, tra i servizi pubblici essenziali: chi diffonde, in questo senso, notizie false e tendenziose atte a turbare l’opinione pubblica commette un reato”. Parlando dei problemi relativi all’applicazione del decreto liquidità e dei prestiti garantiti dallo Stato, Sileoni ha spiegato, poi, che “chi risponde al telefono, in banca, risponde sulla base delle direttive che vengono impartite dal vertice aziendale e lo ha fatto, soprattutto, nell’arco temporale di un mese di confusione normativa a ogni livello. Affermare che gli addetti bancari – ha proseguito – generano disperazione alle imprese è intellettualmente disonesto. Anche il settore bancario si è trovato a gestire una situazione di emergenza, soprattutto al Nord e nelle cosiddette zone rosse, dove i dipendenti degli istituti di credito, per diverse settimane, hanno lavorato sulla base di turni e rotazioni, quindi gli organici erano ridotti”, ha concluso Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 05-MAG-20 14:04

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