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SILEONI A RADIO CUSANO CAMPUS: «SANZIONI PER BANCHE CHE NON RISPETTANO NORME»

di Redazione

Il segretario generale intervistato questa mattina: «il Governo non può obbligare le banche a fare nulla perché sono aziende private, ma può far sì che rispettino le regole prevedendo nei decreti la punibilità»

«Il problema dell’erogazione dei finanziamenti a fondo perduto previsti dal decreto liquidità è che manca un sistema sanzionatorio per quelle banche che non applicano il decreto», così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, intervistato questa mattina a Radio Cusano Campus. «Dal 27 aprile in poi abbiamo assistito ad un’anarchia delle banche, alcune si sono comportate bene, altre meno e questo per diversi motivi, dalla competizione tra gli stessi gruppi, al voler apparire in un certo modo, fino all’attenzione per un territorio piuttosto che un altro. Alla fine vedremo come e dove sono state accolte le domande di finanziamento e erogati io prestiti» ha detto Sileoni aggiungendo «ritengo che il ministro Gualtieri abbia lavorato bene, ha capito l’importanza dei finanziamenti a fondo perduto, però in tutta questa vicenda c’è un problema politico: il Governo non può obbligare le banche a fare nulla perché sono aziende private, ma può far sì che rispettino le regole prevedendo nei decreti la punibilità». Quindi un commento sulla vicenda Fca Italy, da una parte la richiesta di finanziamenti a fondo perduto e dall’altra la distribuzione dei dividendi agli azionisti. «L’erogazione di finanziamenti ad Fca Italy è importante perché servono per il territorio nazionale ed impegnano l’azienda a non licenziare. Ma personalmente ritengo che la distribuzione dei dividendi agli azionisti, in questo momento di difficoltà sia inopportuna». Ha detto Sileoni aggiungendo che «anche molti gruppi bancari, italiani ed europei, hanno sospeso i dividendi. Credo che i manager di Fca avrebbero dovuto astenersi e lo Stato tenerne conto».

Roma, 22 maggio 2020

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