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RISPARMI E INFLAZIONE, SILEONI IN DIRETTA SU RADIO RAI UNO

di Redazione

Il segretario generale della Fabi ospite di Paola Bonanni nella trasmissione Sportello Italia. L’aumento dei prezzi e gli effetti sui consumi, le difficoltà delle famiglie nell’onorare le scadenze delle rate. «Le sofferenze dei cittadini sono salite di 600 milioni di euro in soli 5 mesi, sta iniziando un periodo di grande difficoltà»

SILEONI, ‘600 milioni di sofferenze in più per le famiglie’ In 5 mesi sono passate da 9,3 a 9,9 miliardi, disagio ovunque (ANSA) – MILANO, 19 OTT – “Sta iniziando un periodo di grande difficoltà delle famiglie italiane”. E’ il grido di allarme del segretario generale della Fabi Lando SILEONI secondo il quale “negli ultimi 5 mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze bancarie legate ai cittadini sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 a 9,9 miliardi, con una crescita attorno al 6,5%”. “Dal nostro osservatorio privilegiato – sottolinea – siamo capillarmente presenti, del resto, in tutti gli istituti di credito del Paese e registriamo segnali di enorme disagio che è prima di tutto economico ed è poi anche sociale”. (ANSA). 2023-10-19T14:24:00+02:00 VE

 

SILEONI, ‘600 milioni di sofferenze in più per le famiglie’ (2) (ANSA) – MILANO, 19 OTT – Secondo il segretario generale della Fabi SILEONI, che ha partecipato alla trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno, “la crescita delle sofferenze bancarie è la spia di una situazione difficile, figlia, purtroppo, del repentino aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea che ha portato il tasso base da zero a 4,5% in appena 14 mesi con 10 rialzi”. “È un record di cui non c’è da andare particolarmente fieri”, ha aggiunto sottolineando che “la politica monetaria della Bce ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile che corrispondono a 1/3 del totale, ovvero 140 su 425 miliardi complessivi, con le rate mensili cresciute del 70-80%”. A suo dire “l’inversione dell’andamento delle sofferenze deve preoccupare, anche perché le banche, come hanno fatto sistematicamente negli ultimi anni, cedono i loro pacchetti di prestiti deteriorati, cioè di rate non pagate, a società specializzate nel recupero crediti e queste società agiscono con modalità discutibili”. Ne consegue che “il problema delle sofferenze esce dal settore bancario, che ripulisce i suoi bilanci, e viene trasferito sui territori, con conseguenze spesso estremamente dannose per i cittadini e per le imprese”. SILEONI ha parlato anche dell’inflazione che “è pari al 5,3% e colpisce stipendi e risparmi, mentre le retribuzioni e i soldi sui conti correnti perdono sistematicamente potere d’acquisto”. “Sui conti correnti inoltre – ha concluso SILEONI – agisce da un lato l’inflazione e dall’altro la scarsa remunerazione da parte delle banche che, sbagliando, considerano i conti correnti alla stregua di strumenti di servizio, non meritevoli, in quanto tali, di adeguato riconoscimento economico”. (ANSA).2023-10-19T14:37:00+02:00 VE

 

Banche: Sileoni, in 5 mesi sofferenze famiglie salite di 600 mln = (AGI) – Roma, 19 ott. – “Sta iniziando un periodo di grande difficolta’ delle famiglie italiane. Negli ultimi cinque mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze bancarie legate ai cittadini sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 miliardi a 9,9 miliardi con una crescita attorno al 6,5%. Dal nostro osservatorio privilegiato, siamo capillarmente presenti, del resto, in tutti gli istituti di credito del Paese, registriamo segnali di enorme disagio che e’ prima di tutto economico ed e’ poi anche sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Paola Bonanni durante la trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno. (AGI)Mau (Segue) 191256 OCT 23

 

Banche: SILEONI, in 5 mesi sofferenze famiglie salite di 600 mln (2)= (AGI) – Roma, 19 ott. – “La crescita delle sofferenze bancarie e’ la spia di una situazione difficile, figlia, purtroppo, del repentino aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea che ha portato il tasso base da zero a 4,5% in appena 14 mesi con 10 rialzi. E’ un record di cui non c’e’ da andare particolarmente fieri: la politica monetaria della Bce, infatti, ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile che corrispondo a un terzo del totale ovvero 140 miliardi su complessivi 425 miliardi, con le rate mensili cresciute del 70-80%. L’inversione dell’andamento delle sofferenze deve preoccupare anche perche’ le banche, come hanno fatto sistematicamente negli ultimi anni, cedono i loro pacchetti di prestiti deteriorati, cioe’ di rate non pagate, a societa’ specializzate nel recupero crediti e queste societa’ agiscono con modalita’ discutibili. Ne consegue che il problema delle sofferenze esce dal settore bancario, che ripulisce i suoi bilanci, e viene trasferito sui territori, con conseguenze spesso estremamente dannose per i cittadini e per le imprese” ha aggiunto SILEONI. Quanto alla crescita dei prezzi, secondo il segretario generale della Fabi “l’inflazione, pari al 5,3%, colpisce stipendi e risparmi: retribuzioni e soldi sui conti correnti perdono sistematicamente potere d’acquisto. Sui conti correnti, inoltre, agisce da un lato l’inflazione, dall’altro la scarsa remunerazione da parte delle banche che, sbagliando, considerano i conti correnti alla stregua di strumenti di servizio, non meritevoli, in quanto tali, di adeguato riconoscimento economico”. (AGI)Mau 191256 OCT 23 NNNN

 

BANCHE: SILEONI (FABI), ‘IN SOLI 5 MESI SOFFERENZE FAMIGLIE SALITE DI 600 MLN’ = Roma, 19 ott. (Adnkronos) – “Sta iniziando un periodo di grande difficoltà delle famiglie italiane. Negli ultimi cinque mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze bancarie legate ai cittadini sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 miliardi a 9,9 miliardi con una crescita attorno al 6,5%. Dal nostro osservatorio privilegiato, siamo capillarmente presenti, del resto, in tutti gli istituti di credito del Paese, registriamo segnali di enorme disagio che è prima di tutto economico ed è poi anche sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, ai microfoni di Radio Rai Uno. “La crescita delle sofferenze bancarie è la spia di una situazione difficile, figlia, purtroppo, del repentino aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea che ha portato il tasso base da zero a 4,5% in appena 14 mesi con 10 rialzi. È un record di cui non c’è da andare particolarmente fieri: la politica monetaria della Bce, infatti, ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile che corrispondo a un terzo del totale ovvero 140 miliardi su complessivi 425 miliardi, con le rate mensili cresciute del 70-80%. L’inversione dell’andamento delle sofferenze deve preoccupare anche perché le banche, come hanno fatto sistematicamente negli ultimi anni, cedono i loro pacchetti di prestiti deteriorati, cioè di rate non pagate, a società specializzate nel recupero crediti e queste società agiscono con modalità discutibili. Ne consegue che il problema delle sofferenze esce dal settore bancario, che ripulisce i suoi bilanci, e viene trasferito sui territori, con conseguenze spesso estremamente dannose per i cittadini e per le imprese”, ha aggiunto SILEONI. Quanto alla crescita dei prezzi, secondo il segretario generale della Fabi “l’inflazione, pari al 5,3%, colpisce stipendi e risparmi: retribuzioni e soldi sui conti correnti perdono sistematicamente potere d’acquisto. Sui conti correnti, inoltre, agisce da un lato l’inflazione, dall’altro la scarsa remunerazione da parte delle banche che, sbagliando, considerano i conti correnti alla stregua di strumenti di servizio, non meritevoli, in quanto tali, di adeguato riconoscimento economico”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 19-OTT-23 13:01

 

 

Banche, SILEONI: in soli 5 mesi sofferenze famiglie salite di 600 mln Registriamo segnali di enorme disagio economico e anche sociale Milano, 19 ott. (askanews) – “Sta iniziando un periodo di grande difficoltà delle famiglie italiane. Negli ultimi cinque mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze bancarie legate ai cittadini sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 miliardi a 9,9 miliardi con una crescita attorno al 6,5%. Dal nostro osservatorio privilegiato, siamo capillarmente presenti, del resto, in tutti gli istituti di credito del Paese, registriamo segnali di enorme disagio che è prima di tutto economico ed è poi anche sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato da Paola Bonanni durante la trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno. “La crescita delle sofferenze bancarie – ha proseguito – è la spia di una situazione difficile, figlia, purtroppo, del repentino aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea che ha portato il tasso base da zero a 4,5% in appena 14 mesi con 10 rialzi. È un record di cui non c’è da andare particolarmente fieri: la politica monetaria della Bce, infatti, ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile che corrispondo a un terzo del totale ovvero 140 miliardi su complessivi 425 miliardi, con le rate mensili cresciute del 70-80%. L’inversione dell’andamento delle sofferenze deve preoccupare anche perché le banche, come hanno fatto sistematicamente negli ultimi anni, cedono i loro pacchetti di prestiti deteriorati, cioè di rate non pagate, a società specializzate nel recupero crediti e queste società agiscono con modalità discutibili”. “Ne consegue che il problema delle sofferenze esce dal settore bancario, che ripulisce i suoi bilanci, e viene trasferito sui territori, con conseguenze spesso estremamente dannose per i cittadini e per le imprese” ha aggiunto SILEONI. Quanto alla crescita dei prezzi, secondo il segretario generale della “l’inflazione, pari al 5,3%, colpisce stipendi e risparmi: retribuzioni e soldi sui conti correnti perdono sistematicamente potere d’acquisto. Sui conti correnti, inoltre, agisce da un lato l’inflazione, dall’altro la scarsa remunerazione da parte delle banche che, sbagliando, considerano i conti correnti alla stregua di strumenti di servizio, non meritevoli, in quanto tali, di adeguato riconoscimento economico”. Bos 20231019T133617Z

 

Banche: SILEONI, in soli 5 mesi sofferenze famiglie salite di 600 mln Roma, 19 ott. (LaPresse) – “Sta iniziando un periodo di grande difficoltà delle famiglie italiane. Negli ultimi cinque mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze bancarie legate ai cittadini sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 miliardi a 9,9 miliardi con una crescita attorno al 6,5%. Dal nostro osservatorio privilegiato, siamo capillarmente presenti, del resto, in tutti gli istituti di credito del Paese, registriamo segnali di enorme disagio che è prima di tutto economico ed è poi anche sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato da Paola Bonanni durante la trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno. “La crescita delle sofferenze bancarie è la spia di una situazione difficile, figlia, purtroppo, del repentino aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea che ha portato il tasso base da zero a 4,5% in appena 14 mesi con 10 rialzi. È un record di cui non c’è da andare particolarmente fieri: la politica monetaria della Bce, infatti, ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile che corrispondo a un terzo del totale ovvero 140 miliardi su complessivi 425 miliardi, con le rate mensili cresciute del 70-80%. L’inversione dell’andamento delle sofferenze deve preoccupare anche perché le banche, come hanno fatto sistematicamente negli ultimi anni, cedono i loro pacchetti di prestiti deteriorati, cioè di rate non pagate, a società specializzate nel recupero crediti e queste società agiscono con modalità discutibili. Ne consegue che il problema delle sofferenze esce dal settore bancario, che ripulisce i suoi bilanci, e viene trasferito sui territori, con conseguenze spesso estremamente dannose per i cittadini e per le imprese” ha aggiunto SILEONI. Quanto alla crescita dei prezzi, secondo il segretario generale della Fabi “l’inflazione, pari al 5,3%, colpisce stipendi e risparmi: retribuzioni e soldi sui conti correnti perdono sistematicamente potere d’acquisto. Sui conti correnti, inoltre, agisce da un lato l’inflazione, dall’altro la scarsa remunerazione da parte delle banche che, sbagliando, considerano i conti correnti alla stregua di strumenti di servizio, non meritevoli, in quanto tali, di adeguato riconoscimento economico”. ECO NG01 ntl 191302 OTT 23

 

BANCHE, SILEONI (FABI): IN SOLI 5 MESI SOFFERENZE FAMIGLIE SALITE DI 600 MILIONI (9Colonne) Roma, 19 ott – “Sta iniziando un periodo di grande difficoltà delle famiglie italiane. Negli ultimi cinque mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze BANCArie legate ai cittadini sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 miliardi a 9,9 miliardi con una crescita attorno al 6,5%. Dal nostro osservatorio privilegiato, siamo capillarmente presenti, del resto, in tutti gli istituti di credito del Paese, registriamo segnali di enorme disagio che è prima di tutto economico ed è poi anche sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Paola Bonanni durante la trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno. “La crescita delle sofferenze BANCArie è la spia di una situazione difficile, figlia, purtroppo, del repentino aumento del costo del denaro deciso dalla BANCA centrale europea che ha portato il tasso base da zero a 4,5% in appena 14 mesi con 10 rialzi. È un record di cui non c’è da andare particolarmente fieri: la politica monetaria della Bce, infatti, ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile che corrispondo a un terzo del totale ovvero 140 miliardi su complessivi 425 miliardi, con le rate mensili cresciute del 70-80%. L’inversione dell’andamento delle sofferenze deve preoccupare anche perché le BANCHE, come hanno fatto sistematicamente negli ultimi anni, cedono i loro pacchetti di prestiti deteriorati, cioè di rate non pagate, a società specializzate nel recupero crediti e queste società agiscono con modalità discutibili. Ne consegue che il problema delle sofferenze esce dal settore BANCArio, che ripulisce i suoi bilanci, e viene trasferito sui territori, con conseguenze spesso estremamente dannose per i cittadini e per le imprese» ha aggiunto Sileoni. Quanto alla crescita dei prezzi, secondo il segretario generale della Fabi «l’inflazione, pari al 5,3%, colpisce stipendi e risparmi: retribuzioni e soldi sui conti correnti perdono sistematicamente potere d’acquisto. Sui conti correnti, inoltre, agisce da un lato l’inflazione, dall’altro la scarsa remunerazione da parte delle BANCHE che, sbagliando, considerano i conti correnti alla stregua di strumenti di servizio, non meritevoli, in quanto tali, di adeguato riconoscimento economico”. (fre) 191332 OTT 23

 

BANCHE. SILEONI: IN SOLI 5 MESI SOFFERENZE FAMIGLIE SALITE DI 600 MLN (DIRE) Roma, 19 ott. – “Sta iniziando un periodo di grande difficoltà delle famiglie italiane. Negli ultimi cinque mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze bancarie legate ai cittadini sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 miliardi a 9,9 miliardi con una crescita attorno al 6,5%. Dal nostro osservatorio privilegiato, siamo capillarmente presenti, del resto, in tutti gli istituti di credito del Paese, registriamo segnali di enorme disagio che è prima di tutto economico ed è poi anche sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato da Paola Bonanni durante la trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno. “La crescita delle sofferenze bancarie è la spia di una situazione difficile, figlia, purtroppo, del repentino aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea che ha portato il tasso base da zero a 4,5% in appena 14 mesi con 10 rialzi. È un record di cui non c’è da andare particolarmente fieri: la politica monetaria della Bce, infatti, ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile che corrispondo a un terzo del totale ovvero 140 miliardi su complessivi 425 miliardi, con le rate mensili cresciute del 70-80%. L’inversione dell’andamento delle sofferenze deve preoccupare anche perché le banche, come hanno fatto sistematicamente negli ultimi anni, cedono i loro pacchetti di prestiti deteriorati, cioè di rate non pagate, a società specializzate nel recupero crediti e queste società agiscono con modalità discutibili. Ne consegue che il problema delle sofferenze esce dal settore bancario, che ripulisce i suoi bilanci, e viene trasferito sui territori, con conseguenze spesso estremamente dannose per i cittadini e per le imprese” ha aggiunto SILEONI. Quanto alla crescita dei prezzi, secondo il segretario generale della Fabi “l’inflazione, pari al 5,3%, colpisce stipendi e risparmi: retribuzioni e soldi sui conti correnti perdono sistematicamente potere d’acquisto. Sui conti correnti, inoltre, agisce da un lato l’inflazione, dall’altro la scarsa remunerazione da parte delle banche che, sbagliando, considerano i conti correnti alla stregua di strumenti di servizio, non meritevoli, in quanto tali, di adeguato riconoscimento economico”. (Red/ Dire) 12:57 19-10-23

 

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