In caso di licenziamento i lavoratori potranno beneficiare di un’indennità di disoccupazione per due anni. Sileoni (Fabi): risorsa importante contro la crisi. Ora atteso il decreto legge
In una fase di forte incertezza sul fronte occupazionale i giovani bancari italiani hanno ottenuto una garanzia importante. Nellan notte tra mercoledì e ieri la Fabi, gli altri sindacati del credito e i rappresentanti delle banche hanno raggiunto un accordo sul fondo di solidarietà del settore. All’interno del fondo è stata costituita una sezione di emergenza che si aggiunge alle altre due già presenti (la sezione ordinaria per la cassa integrazione e formazione e quella straordinaria riservata ai prepensionamenti). In caso di licenziamento i lavoratori che non rientrano di diritto nelle due sezioni potranno beneficiare di un’indennità di disoccupazione. L’indennità verrà erogata per due anni e sarà
pari all’80% della retribuzione per chi ha un reddito lordo annuo sino a 38mila euro, pari al 70% per la fascia di reddito annua compresa tra i 38 mila e 50 mila euro e del 60% per gli over 50 mila euro. Per i lavoratori in mobilità saranno inoltre previsti percorsi di riconversione e riqualificazione professionale di 12 mesi interamente a carico del fondo. Non solo. Agli istituti
che assumeranno a tempo indeterminato questi bancari sarà corrisposta l’indennità di disoccupazione degli stessi lavoratori. «Considerata la delicata e precaria situazione economica che stanno attraversando le banche e le istituzioni finanziarie, l’accordo raggiunto rappresenta una grande vittoria del sindacato», commenta Lando Sileoni, segretario generale aggiunto della Fabi.
Giudizio positivo anche da Giuseppe Gallo, segretario generale della Fiba Cisl: «A questo punto la palla passa al Parlamento che dovrà recepire il nuovo regolamento entro il 2010. Si tratta comunque di un accordo di grande importanza in un momento difficile come quello che stiamo attraversando».