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"NON APPLICHEREMO NELLE AZIENDE BANCARIE E NEL TERRITORIO NESSUNA DEROGA ALL'ARTICOLO 18"

di Redazione

COMUNICATO STAMPA

Deroga articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori – Dichiarazione della Segreteria Nazionale della FABI


“Il pretesto dell’aggravamento reale della crisi sta determinando forti anomalie nel nostro sistema di relazioni industriali. Evidente è il tentativo di strumentalizzare una situazione di difficoltà economica inserendo in un provvedimento di finanza pubblica un pesante intervento in materia di diritto del lavoro che non è funzionale né al risanamento dei conti dello Stato, né ad una obiettiva e lungimirante politica di crescita”.

Lo dichiara la Segreteria nazionale della FABI, il sindacato autonomo dei bancari.

“È venuto a mancare un serio e costruttivo confronto tra le parti sociali per trovare idonee soluzioni che favorissero la nuova occupazione e contemporaneamente dessero risposte alle esigenze degli istituti di credito.

Si sono volute imporre soluzioni che finiranno per aumentare il contenzioso legale nelle aziende, che non porteranno flessibilità e che genereranno soltanto confusione e discriminazione.

Consideriamo, quindi, l’articolo della manovra che introduce la possibilità di deroga all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori profondamente ingiusto e sbagliato e auspichiamo che venga ritirato o bocciato.

Per quanto riguarda lo sciopero generale di domani, pur non aderendo all’iniziativa in quanto indetta da una sola confederazione sindacale, lasciamo alle personali valutazioni di ognuno se scegliere di aderire o meno a tale legittima manifestazione di protesta.

Conseguentemente alle nostre posizioni, non applicheremo nessuna deroga in aziende e nel territorio all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

Questa decisone verrà discussa e deliberata da una prossima riunione del Comitato direttivo centrale della FABI”.

 

La Segreteria Nazionale FABI

Roma, 5 settembre 2011

 

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Di seguito, le agenzie stampa che hanno immediatamente ripreso la dichiarazione della Segreteria Nazionale FABI


Adnkronos, lunedì 5 settembre 2011 – 14:51

MANOVRA: FABI, NON APPLICHEREMO ART.8 IN AZIENDE BANCARIE

Roma, 5 set. (Adnkronos) – ”Il pretesto dell’aggravamento reale 
della crisi sta determinando forti anomalie nel nostro sistema di 
relazioni industriali. Evidente è il tentativo di strumentalizzare 
una situazione di difficoltà economica inserendo in un provvedimento 
di finanza pubblica un pesante intervento in materia di diritto del lavoro che non è funzionale né al risanamento dei conti dello Stato,
né ad una obiettiva e lungimirante politica di crescita”. Lo 
dichiara la Segreteria nazionale della Fabi, il sindacato autonomo dei
bancari.

”È venuto a mancare un serio e costruttivo confronto tra le 
parti sociali per trovare idonee soluzioni che favorissero la nuova 
occupazione e contemporaneamente dessero risposte alle esigenze degli 
istituti di credito -continua la Fabi-. Si sono volute imporre 
soluzioni che finiranno per aumentare il contenzioso legale nelle aziende, che non porteranno flessibilità e che genereranno soltanto 
confusione e discriminazione. Consideriamo, quindi, l’articolo della 
manovra che introduce la possibilità di deroga all’articolo 18 dello 
Statuto dei Lavoratori profondamente ingiusto e sbagliato e 
auspichiamo che venga ritirato o bocciato”.

”Per quanto riguarda lo sciopero generale di domani, pur non 
aderendo all’iniziativa in quanto indetta da una sola confederazione 
sindacale, lasciamo alle personali valutazioni di ognuno se scegliere 
di aderire o meno a tale legittima manifestazione di 
protesta. Conseguentemente alle nostre posizioni, non applicheremo 
nessuna deroga in aziende e nel territorio all’articolo 18 dello 
Statuto dei Lavoratori. Questa decisone verrà discussa e deliberata 
da una prossima riunione del Comitato direttivo centrale della Fabi”,
conclude la nota.

 

Adnkronos-Labitalia, lunedì 5 settembre 2011 – 14:51

MANOVRA: FABI, NON APPLICHEREMO ART.8 IN AZIENDE BANCARIE

Roma, 5 set. (Labitalia) – ”Il pretesto dell’aggravamento reale
della crisi sta determinando forti anomalie nel nostro sistema di 
relazioni industriali. Evidente è il tentativo di strumentalizzare 
una situazione di difficoltà economica inserendo in un provvedimento 
di finanza pubblica un pesante intervento in materia di diritto del lavoro che non è funzionale né al risanamento dei conti dello Stato,
né ad una obiettiva e lungimirante politica di crescita”. Lo 
dichiara la Segreteria nazionale della Fabi, il sindacato autonomo dei
bancari.

”È venuto a mancare un serio e costruttivo confronto tra le 
parti sociali per trovare idonee soluzioni che favorissero la nuova 
occupazione e contemporaneamente dessero risposte alle esigenze degli 
istituti di credito -continua la Fabi-. Si sono volute imporre 
soluzioni che finiranno per aumentare il contenzioso legale nelle aziende, che non porteranno flessibilità e che genereranno soltanto 
confusione e discriminazione. Consideriamo, quindi, l’articolo della 
manovra che introduce la possibilità di deroga all’articolo 18 dello 
Statuto dei Lavoratori profondamente ingiusto e sbagliato e 
auspichiamo che venga ritirato o bocciato”.

”Per quanto riguarda lo sciopero generale di domani, pur non 
aderendo all’iniziativa in quanto indetta da una sola confederazione 
sindacale, lasciamo alle personali valutazioni di ognuno se scegliere 
di aderire o meno a tale legittima manifestazione di 
protesta. Conseguentemente alle nostre posizioni, non applicheremo 
nessuna deroga in aziende e nel territorio all’articolo 18 dello 
Statuto dei lavoratori. Questa decisone verrà discussa e deliberata 
da una prossima riunione del Comitato direttivo centrale della Fabi”,
conclude la nota.

 

IL SOLE 24 ORE Radiocor, lunedì 5 settembre 2011

Dl manovra: Fabi, “Non applicheremo deroghe a Statuto lavoratori”

Auspichiamo che venga ritirato o bocciato”

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 05 set – “Consideriamo l’articolo della manovra che introduce la possibilità di deroga all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori profondamente ingiusto e sbagliato e auspichiamo che venga ritirato o bocciato”. Lo afferma una nota della Fabi nella quale il sindacato autonomo dei bancari precisa che “non applicheremo nessuna deroga in aziende e nel territorio all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Il pretesto dell’aggravamento reale della crisi – si legge nel comunicato – sta determinando forti anomalie nel nostro sistema di relazioni industriali. Evidente è il tentativo di strumentalizzare una situazione di difficoltà economica inserendo in un provvedimento di finanza pubblica un pesante intervento in materia di diritto del lavoro che non è funzionale né al risanamento dei conti dello Stato, né ad una obiettiva e lungimirante politica di crescita. È venuto a mancare un serio e costruttivo confronto tra le parti sociali per trovare idonee soluzioni che favorissero la nuova occupazione e contemporaneamente dessero risposte alle esigenze degli istituti di credito. Si sono volute imporre – conclude la Fabi – soluzioni che finiranno per aumentare il contenzioso legale nelle aziende, che non porteranno flessibilità e che genereranno soltanto confusione e discriminazione”.

 

TMNews, lunedì 5 settembre 2011

Manovra/ Fabi: In banca non faremo nessuna deroga articolo 18

“Ritirare nuove regole su licenziamenti sbagliate e ingiuste”

Roma, 5 set. (TMNews) – La Fabi non accetterà nessuna deroga all’articolo 18 nelle banche e sul territorio. Lo assicura la segreteria nazionale della Federazione autonoma bancari, sottolineando che “il pretesto dell’aggravamento reale della crisi sta determinando forti anomalie nel nostro sistema di relazioni industriali. Evidente è il tentativo di strumentalizzare una situazione di difficoltà economica inserendo in un provvedimento di finanza pubblica un pesante intervento in materia di diritto del lavoro che non è funzionale nè al risanamento dei conti dello Stato né a un’obiettiva e lungimirante politica di crescita”.

“È venuto a mancare – sostiene il sindacato autonomo in una nota – un serio e costruttivo confronto tra le parti sociali per trovare idonee soluzioni che favorissero la nuova occupazione e contemporaneamente dessero risposte alle esigenze degli istituti di credito. Si sono volute imporre soluzioni che finiranno per aumentare il contenzioso legale nelle aziende, che non porteranno flessibilità e che genereranno soltanto confusione e discriminazione”.

“Consideriamo quindi – evidenzia la Fabi – l’articolo della manovra che introduce la possibilità di deroga all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori profondamente ingiusto e sbagliato e auspichiamo che venga ritirato o bocciato. Conseguentemente alle nostre posizioni, non applicheremo nessuna deroga in aziende e nel territorio all’articolo 18”.

Per lo sciopero generale della Cgil, poi, “pur non aderendo all’iniziativa in quanto indetta da una sola confederazione sindacale, lasciamo alle personali valutazioni di ognuno se scegliere di aderire o meno a questa legittima manifestazione di protesta”.

 

ANSA, lunedì 5 settembre 2011

MANOVRA: ART. 8 – FABI, NON APPLICHEREMO IN BANCHE DEROGA ART. 18

(ANSA) – ROMA, 5 SET – La Fabi dice no a qualunque ipotesi di deroga all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sui licenziamenti senza giusta causa o giustifica motivo e avverte che non applicherà le disposizioni contenute nell’articolo 8 della manovra.

L’intervento in materia di diritto del lavoro in manovra – afferma la segreteria della Fabi “non è funzionale né al risanamento dei conti dello Stato, né ad una obiettiva e lungimirante politica di crescita. Si sono volute imporre – afferma il sindacato dei bancari in una nota –  soluzioni che finiranno per aumentare il contenzioso legale nelle aziende, che non porteranno flessibilità e che genereranno soltanto confusione e discriminazione. Consideriamo, quindi, l’articolo della manovra che introduce la possibilità di deroga all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori profondamente ingiusto e sbagliato e auspichiamo che venga ritirato o bocciato”.

“Per quanto riguarda lo sciopero generale di domani organizzato dalla Cgil – conclude la nota -, pur non aderendo all’iniziativa in quanto indetta da una sola confederazione sindacale, lasciamo alle personali valutazioni di ognuno se scegliere di aderire o meno a tale legittima manifestazione di protesta”. (ANSA).



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4 commenti

Giuseppe Taddia 5 Settembre 2011 - 14:54

Condivido quanto riportato nel comunicato stampa e ribadisco la necessità che la nostra Organizzazione assuma una posizione propria in merito alla proclamazione/adesione agli scioperi generali. Quando decidemmo di aderire solo a quelli proclamati da tutti i sindacati, i tempi erano diversi e soprattutto non avevamo un Segretario Generale che si chiamava Lando Sileoni; da te ci aspettiamo che la FABI riprenda il suo ruolo di sindacato libero, indipendente ed originale. Comincio a chiedermi se i componenti del CDC, ai quali verrà sottoposta la delicatissima questione di “non applicare nessuna deroga in aziende e nel territorio all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori” ti hannno sottoposto perplessità, proposte o richieste su quanto sta accadendo in questo periodo, proponendo una riunione urgente del nostro Organismo politico, infatti le ferie estive non possono essere una giustificazione ad un calo di attenzione dei nostri vertici sindacali su tematiche vitali per il mondo del lavoro e non solo.
Riprenderò l’argomento nel prossimo Consiglio Nazionale che mi auguro si svolga al più presto.
Giuseppe

Riccardo 5 Settembre 2011 - 19:01

Spero che questa assurda decisione assunta dal governo non trovi nei sindacati degli alleati, questa legge è inaccettabile e viola tutti i diritti dei lavoratori. Non si puo’ assolutamente comprendere come uno dei capisaldi(art 18) venga spazzato via . Bisogna dare certezze ai lavoratori per migliorare il nostro sistema, in questo modo si crea un danno incommensurabile.Il mondo politico non puo’ignorare i diritti e le tutele di chi lavora.

Giovanni Lorito 6 Settembre 2011 - 11:27

La riforma ha gettato la palla nella metà campo dei sindacati e, soprattutto, in quella dei più rappresentativi.
E’ indubbio che nel sistema bancario il sindacato siamo noi ed era importante dare subito ai nostri colleghi un segnale inequivocabile sulla nostra impostazione tattica: trasformare una criticità in una opportunità (ce lo ha insegnato il nemico!).
Con la dichiarazione di ieri la FABI, dalla sua metà campo, ha fatto un gol, che aggiunto a quello sul Fondo Esuberi, fa 2 a 0 e palla al centro.
Solo mantenendo il pressing alto e compatto, insieme alle altre sigle potremo costringere gli avversari a tornare a quel tavolo della concertazione, che in passato ci ha garantito, ed ora deve tornare a garantirci, che nonav venga un indiscriminato e pretestuoso “tiro al bancario”.
Se il sistema è in crisi, non serve a nulla martellare su un ingranaggio, va riformato il sistema.
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FAVILLINI PAOLO 19 Settembre 2011 - 20:27

Sbagliare e’ umano perseverare e’ diabolico.I politici in concorso con alcuni poteri forti di questo paese dagli anni 90 cercano di importare un modello di flessibilita’ sul lavoro di tipo americano.Ma l’italia non e’ (per grazia ricevuta) l’America e i risultati si vedono.Hanno creato centinaia di migliaia di giovani precari senza alcun futuro,ora vorrebbero colpire anche chi il lavoro “sicuro ce l’ha”dando carta bianca alle aziende sui licenziamenti.Ricordiamoci che la crisi iniziata nel 2008 e’partita proprio dagli Stati Uniti,che non sono piu’ un modello di riferimento altro che New Economy!

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