Home Rassegna Stampa DOPO IL COMMISSARIAMENTO DELLE RAPPRESENTANZE INTERNE DI FABI E FIBA – Bpm, i sindacati nazionali preparano il ribaltone (da LA STAMPA, sabato 1 ottobre 2011)

DOPO IL COMMISSARIAMENTO DELLE RAPPRESENTANZE INTERNE DI FABI E FIBA – Bpm, i sindacati nazionali preparano il ribaltone (da LA STAMPA, sabato 1 ottobre 2011)

di Redazione

Allo studio un’alternativa a Bonomi, braccio di ferro con gli “Amici”.

FRANCESCO SPINI MILANO – Alla Popolare di Milano rotolano le teste del sindacato. Dopo il capo della Fiba Cisl, ieri s’è dimesso anche il numero uno a Piazza Meda della Fabi.

E la segretaria nazionale guidata da Lando Maria Sileoni, ha spedito un commissario, Giuliano De Filippis. Con questo uno-due, il baricentro delle discussioni sui futuri assetti della banca si sposta nelle segreterie nazionali e per Andrea Bonomi – il patron di Investindustrial pronto a salire al 10% della banca e a guidarne il rilancio – si fa più in salita. Fabi e Fiba infatti sarebbero decise a riaprire i giochi e sarebbero pronte a lavorare per un accordo unitario su un progetto alternativo con le altre sigle che siedono negli «Amici della Bipiemme», i cui vertici però considerano del tutto valido l’accordo di ferro stretto con Bonomi, che era stato favorito anche dall’ormai ex capo interno della Fabi e dal rappresentante Uilca. Si profila dunque un braccio di ferro, che potrebbe portare alla conta attraverso la presentazione di un’altra lista – in cui a Fabi e a Fiba potrebbero aggiungersi altre sigle o categorie come i pensionati – con una proposta diversa per i futuri vertici della banca. A complicare ulteriormente il quadro c’è la variabile Bankitalia. Un primo verdetto è atteso all’inizio della settimana prossima, quando Via Nazionale potrebbe congelare i voti dei dipendenti soci o, come sostiene qualcuno, limitarsi a intervenire sullo statuto, chiedendo un rafforzamento della maggioranza qualificata prevista nel consiglio di sorveglianza per l’elezione di quello di gestione, limitando così ulteriormente il potere degli «Amici». In tutto questo Matteo Arpe sta a guardare. Fonti vicine alla sua Sator fanno sapere che da una settimana l’ex ad di Capitalia non si occupa più del dossier. Ma è chiaro che un suo ritorno in gioco non è da escludere. Sull’ipotesi Bonomi, però, si lavora ancora. Il presidente Massimo Ponzellini, che ieri ha incontrato il numero uno della Uilca, Massimo Masi, punterebbe alla presidenza del consiglio di sorveglianza. Bankitalia avrebbe invece richiesto una maggiore discontinuità negli organigrammi tra l’attuale cda e il futuro cds, dopo che nel consiglio di gestione è stato fatto più posto a manager con esperienza di banca. Il prossimo appuntamento sarà il cda convocato per martedì, che convocherà l’assemblea per il 22 ottobre, anche se circolano voci su un possibile rinvio di una settimana per motivi tecnici. Di certo, nel corso della riunione, Ponzellini relazionerà sul nodo che ha fatto saltare il tappo sindacale: l’accordo sui criteri di carriera firmato dagli stessi rappresentanti interni. In Borsa qualcuno sta già prendendo posizioni forti sul titolo che ieri ha registrato un balzo del 13,82%. A mercati chiusi il fondo Clessidra, che s’è palesato tra gli interessati a investire in Bpm, sollecitato dalla Consob, ha precisato che sul tema «nessun incontro con Banca d’Italia è stato programmato». “In cda Ponzellini relazionerà sul nodo delle carriere in banca”. Il titolo balza del 14%.

 

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