Home Rassegna Stampa Megale: sul nome di Modiano non c'era intesa. Fabi e Fiba-Cisl stringono i tempi. La Fisac- Cgil si allea con la Uilca (da IIl Sole 24 Ore, venerdì 7 ottobre 2011)

Megale: sul nome di Modiano non c'era intesa. Fabi e Fiba-Cisl stringono i tempi. La Fisac- Cgil si allea con la Uilca (da IIl Sole 24 Ore, venerdì 7 ottobre 2011)

di Redazione

di Nicola Borzi

La Fisac/Cgil di Agostino Megale si schiera con la Uilca di Massimo Masi e l’Associazione Amici della Bipiemme nella lista per l’assemblea del 22 ottobre, chiamata a nominare il Consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano. La mossa rafforza il fronte che sostiene il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi.

Sull’altro fronte, la Fabi di Lando Sileoni e la Fiba/Cisl di Giuseppe Gallo cercano la quadra su una propria lista.

Ormai incombe la scadenza di domani alle 17, termine ultimo per formalizzare le candidature. Già, le candidature. Molti sono chiamati, ma pochi eletti. Tra i chiamati all’eventuale presidenza del Consiglio di sorveglianza di Piazza Meda, la Fisac aveva indicato Pietro Modiano, presidente di Tassara e Nomisma ed ex direttore generale di UniCredit e Intesa Sanpaolo. Ma la sua candidatura ha urtato contro uno scoglio, Mediobanca, davanti al quale anche Agostino Megale, segretario generale dei bancari Cgil, ha dovuto arrenderdi: «Sul suo nome non è stato possibile realizzare un’intesa, l’ho ringraziato per la disponibilità. Abbiamo fatto però valere la richiesta di non presentare uomini legati a investitori istituzionali», spiega Megale. Così è caduta la candidatura di Ulrich Weiss, ex presidente di Deutsche Bank e di DB Italia – dal 1979 al 1998 –, presentata da Bonomi. Uilca, Fisac e Amici cercano una rosa di nomi di spessore per la presidenza che possano ottenere il placet di Banca d’Italia. «Il rinnovamento della lista degli Amici è una delle condizioni, insieme alla fine delle logiche spartitorie, alla separazione tra consiglio di sorveglianza e di gestione con l’ingresso di eccellenze, per il rilancio e la trasparenza di Bpm. Questo rinnovamento si farà insieme alla Uilca per tornare a una Bpm forte: chi vuole davvero rigore e trasparenza deve accettare di fare un passo indietro, perché l’unità sindacale è la precondizione», conclude Megale.

Intanto sull’altro fronte si lavora di lima alle candidature. Fiba potrebbe schierare Carlo Dell’Aringa, ordinario di economia politica all’Università Cattolica di Milano e consigliere uscente di Bpm, e Sergio Schieppati, vicedirettore generale della Popolare. Nel mezzo restano i soci pensionati, che temono di restare fuori dal cds. Il direttivo di Assoinsieme Bpm, l’associazione di riferimento dei soci pensionati, ieri si é riunito fino a tarda ora per discutere un ventaglio di alleanze, con l’ago della bilancia che pare pendere a favore di un patto con gli Amici. Ancora poche ore e tutte le incertezze saranno archiviate. nicola.borzi@ilsole24ore.com

 

You may also like

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.