Home Rassegna Stampa Messori e Annunziata, sfida Bpm- Bankitalia: azzerare i vecchi vertici- La lettera della Vigilanza: «Serve un rinnovo totale» (da Il Corriere della Sera, sabato 8 ottobre 2011)

Messori e Annunziata, sfida Bpm- Bankitalia: azzerare i vecchi vertici- La lettera della Vigilanza: «Serve un rinnovo totale» (da Il Corriere della Sera, sabato 8 ottobre 2011)

di Redazione

di Federico De Rosa

MILANO — A meno di ventiquattrore dal termine per la presentazione delle candidature al nuovo consiglio di sorveglianza di Bpm, la Banca d’Italia blocca la lista degli Amici della Bipiemme, l’associazione dei dipendenti-soci di Piazza Meda controllata dai sindacati interni. «Nell’attuale fase di predisposizione delle liste di candidati per l’elezione del consiglio di sorveglianza, che nominerà a sua volta il consiglio di gestione — ha scritto Palazzo Koch in una lettere recapitata ieri alla Bpm —, la Banca d’Italia auspica il rinnovo integrale degli organi aziendali mediante scelte di alto profilo e in netta discontinuità rispetto al passato».

Nella lista degli Amici, guidata dal commercialista Filippo Annunziata e sostenuta da Uilca, Fisac e dalla Investindustrial di Andrea Bonomi, su undici candidati cinque sono attualmente presenti nel board di Bpm: Giorgio Benvenuto, Giovanni Bianchini, Marcello Priori, Michele Zefferino e Giuseppe Coppini.

Nomi che a quanto pare Bankitalia preferirebbe non vedere nell’elenco che sarà depositato oggi, «quale presupposto per una effettiva svolta nella gestione del gruppo». Agli Amici quindi non è bastato scegliere come candidato alla presidenza di Bpm Filippo Annunziata, gradito a Banca d’Italia, per rassicurare la Vigilanza. L’associazione presieduta da Franco Zaffra, uno dei firmatari del famoso accordo segreto per spingere le carriere degli Amici, di cui il board di Bpm tornerà a discutere martedì prossimo, non intende tuttavia arretrare di un passo e si è affrettata a far sapere che i suoi candidati non sono 11 ma 16 e che quindi nessuno sarà escluso dalla lista. Tuttalpiù gli ex verranno sostituiti dopo la nomina.

Pare che anche la nomina dell’attuale direttore generale di Bpm, Enzo Chiesa, nel nuovo consiglio di gestione sia stata confermata. Quella del 22 ottobre si annuncia quindi come un’assemblea incandescente. E, a questo punto, dall’esito incerto vista l’altra novità del giorno: la lista dei sindacati nazionali dei bancari Fabi e Fiba che hanno candidato per la presidenza di Bpm l’ex presidente di Assogestioni, Marcello Messori. La novità, tuttavia, non è solo questa quanto l’ingresso ufficiale nella partita di Matteo Arpe, che sembrava aver abbandonato il tavolo e invece ha continuato a lavorare dietro le quinte per entrare in Bpm e gestire il turnaround di Piazza Meda. Messori è consigliere della Sator e nella lista Fabi-Fiba ci sono altri manager vicini al banchiere milanese, che punta alla poltrona di consigliere delegato. Ci sono per esempio l’ex direttore generale della Consob e oggi presidente del collegio sindacale di Sator, Massimo Tezzon, il suo predecessore, l’avvocato milanese Alfredo Malguzzi, l’ex Bankitalia, Carmine Del Robbio, che guida il comitato di vigilanza per la 231 della società di Arpe.

Anche Fabi e Fiba hanno messo in lista un consigliere di Bpm in carica: Carlo Dell’Aringa, che però è stato cooptato nel board meno di un anno fa. I segretari di Fabi, Lando Sileoni, e Fiba, Giuseppe Gallo, non dovrebbero incontrare ostacoli in Bankitalia. Con l’aiuto di Arpe hanno scelto perlopiù nomi di professionisti e docenti universitari, tra cui due donne: Giovanna Nicodano e Serenella Rossano. Oggi, con la scadenza dei termini, le candidature diventeranno ufficiali e dovrebbero arrivare anche le liste di Assogestioni e dei pensionati di Piero Lonardi. fderosa@corriere.it

 

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