(ASCA) – Roma, 22 ott – ”L’unico nostro obiettivo era quello di garantire alla clientela, ai pensionati e ai lavoratori della Bpm una lista di professionisti altamente qualificati, che potessero riportare la banca al blasone e alla redditività di un tempo”.
Così Lando Maria Sileoni della Fabi che formula ad ”Annunziata, Bonomi e Chiesa i migliori auguri per il prossimo futuro, ricordando però che il nuovo Statuto della Bpm, voluto dalla Banca d’Italia, prevede una maggioranza qualificata per garantire la governabilità del Consiglio di sorveglianza. Con professionalità e responsabilità svolgeremo il nostro compito senza alzare barricate, ma senza nemmeno fare sconti a nessuno. I lavoratori e la clientela della Bpm avevano una grande opportunità: quella di essere guidati da uno dei pochi veri banchieri italiani con un’innata sensibilità sociale come Matteo Arpe, che mi auguro al più presto di ritrovare ai vertici di un grande gruppo bancario, perche’ rappresenta una importante e preziosa risorsa per l’intero Paese”.