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"Recupero dell'inflazione e tutela dell'occupazione giovanile": Sileoni su Il Sole 24 Ore

di Redazione

Banche. I sindacati chiedono incrementi per 204 euro ma le aziende offrono 150 – Si tenta l’affondo per gennaio «Ora un contratto straordinario». Micheli (Abi): non si può continuare con le pregiudiziali insostenibili. LE SIGLE – Sileoni (Fabi): «Tutelare l’occupazione dei giovani». Gallo (Fiba): «Ci chiedono sacrifici rilevanti» – Masi (Uilca): «Equità distributiva»

(Il Sole 24 Ore, venerdì 16 dicembre 2011)

– Cristina Casadei –

Un contratto straordinario. Abi e i sindacati ieri si sono lasciati aggiornandosi al 2012 per tentare di chiudere a fine gennaio un accordo che sarà influenzato «dalle difficoltà massime del momento in cui all’aumento degli oneri a carico delle banche e al calo di redditività, di produttività e di ricavi si sommerebbe il costo del nuovo contratto, in uno scenario in cui la stessa Confindustria ha previsto per il prossimo anno un Pil in calo dell’1,6%», ha detto Francesco Micheli che guida la delegazione sindacale di Abi. Questo significa che «non si può ricorrere a pregiudiziali non più insostenibili alla luce della crisi in atto», continua. Come per esempio ragionare in termini di recupero inflattivo secondo automatismi negoziali che le banche non possono più garantire.

Serve quindi quello che Micheli ha definito «uno sforzo straordinario che al di là delle attitudini sindacali consenta di trovare soluzioni dove a fronte di un aumento economico ci sia un recupero della produttività misurabile in una logica di stretto scambio». Per Abi non si può quindi parlare tout court di inflazione: la piattaforma presentata in giugno ma ideata alla fine dello scorso anno dai sindacati «può essere un riferimento politico, ma dal punto di vista dei contenuti è stata largamente stravolta dagli eventi», osserva Micheli.

Come di consueto il capo delegazione di Abi ha aggiornato la controparte sullo scenario di riferimento che «peggiora di giorno in giorno anche perché la manovra economica sta comportando degli ulteriori sacrifici da parte delle banche e una pesante riduzione dei ricavi in una prospettiva di breve termine». A questo si aggiunga che la manovra nella parte che riguarda la riforma delle pensioni «pur essendo inevitabile, necessaria e improcrastinabile produce pesanti conseguenze a carico delle imprese perché è evidente che le banche che puntavano sull’uso del fondo di solidarietà non potranno più farlo come qualche mese fa. Allontanandosi la data di riferimento della pensione, infatti, il numero dei potenziali fruitori del fondo è oggi prossimo allo zero e quindi andranno cercati strumenti alternativi come per esempio i contratti di solidarietà».

Il grado di consapevolezza dello scenario economico dei sindacati è alto, così come lo è la richiesta che arriva dalla base di un nuovo contratto. Ma anche la necessità e il vincolo di portare a casa un risultato economico. Per questo i sindacati saranno al lavoro durante la pausa natalizia.

«Non vogliamo fare un contratto di emergenza. Vogliamo fare un contratto straordinario», dice il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni. Dal punto di vista sindacale questo significa che «il contratto dovrebbe tenere conto dell’architettura politica delle richieste» e cioè innanzitutto «il recupero dell’inflazione», osserva Sileoni.

I sindacati nella loro piattaforma unitaria hanno avanzato una richiesta di 204 euro di aumento, mentre la controparte starebbe ragionando su una cifra più vicina a 150 euro. A fare avvicinare le parti potrebbero però esserci una serie di compensazioni temporanee che rappresentano richieste diverse.

I sindacati chiedono «un fondo per l’occupazione giovanile con un salario di ingresso minore che ancora non è stato quantificato e che sarà finanziato attraverso la solidarietà dei banchieri e dei top manager che dovrebbero congelarsi lo stipendio per tre anni e contribuire con un 5-6% della loro retribuzione», spiega Sileoni.

Le banche, tra l’altro, chiederebbero il congelamento degli scatti di anzianità, un allungamento dell’apertura dello sportello e la sospensione della fruizione delle 23 ore della banca delle ore.

Misure temporanee che potrebbero incontrare il consenso dei sindacati a patto che «i risparmi vadano a finanziare il fondo per l’occupazione. Oltre al fatto che ai superstipendi dei top manager corrispondano super risultati», dice Sileoni.

Sulla stessa linea il leader della Fiba Giuseppe Gallo che aggiunge: «I sacrifici che vengono richiesti sono pesanti». Ma possono essere discussi solo sulla base di due pre-condizioni: «Solidarietà ed equità». Massimo Masi della Uilca conferma la volontà forte di continuare la trattativa con la premessa che «il pilastro del contratto dovrà essere l’equità distributiva, quindi gli eventuali sacrifici dovranno riguardare tutta la categoria, in primis il top management» e che in futuro «gli esuberi dovranno essere non da costo ma verificati nei numeri e nelle varie unità produttive».

 

 

 

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1 commento

gaetano motta 16 Dicembre 2011 - 13:58

occupazione giovanile ed aumenti, due tasselli importanti da cercare di portare ” a casa” sul fronte del rinnovo del ccnl. il momento è sicuramente grave e difficile, ma caro lando fai bene ad non arretrare di un millimetro e a sostenere quanto dichiarato al giornalista del sole 24 ore. un pensiero che io condivido pienamente. fai, altresì bene, a sottolineare come sugli stipendi del top management, sulle consulenze, sugli sprechi ecc. l abi fà come diremmo noi in siciliano ” u scecchu nò linzolu” cioè fà finta di nulla. state facendo un eccellente lavoro, pertanto sono fiducioso che si riuscirà ad arrivare a un buon rinnovo contrattuale. girando fra i colleghi, si respira sì un aria di preoccupazione ma nello stesso tempo percepiscono ed apprezzano il grande impegno e lavoro della ns segreteria nazionale ed in particolare il tuo. ciò riesce, nonostante tutto, a renderli sereni e fiduciosi nel loro domani lavorativo. registro, un grande senso di appartenenza e una notevole familiriatà della tua figura all interno della ns categoria. i colleghi oramai, ti assicuro che non è mai stato così, seguono con moltissima attenzione tutti i tuoi interventi e condividono pienamente le strategie. noto fra te e i colleghi una grande empatia, frutto di un grande lavoro , anche miediatico, tendente alla salvaguardia dei diritti e al raggiungimento di un buon rinnovo contrattuale. il cammino è irto di difficoltà, tutti ne siamo consapevoli, ma sono fiducioso che la fabi con la tua guida farà uscire la categoria dalla nebbia e la porterà su un porto sicuro. cuori fabiani buon wend a tutti. w la fabiiiiiiii

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