Roma, 19 gen. (Adnkronos) – È stato raggiunto tra Abi e le 7 organizzazioni sindacali di categoria l’accordo sul rinnovo del contratto bancario, che ha decorrenza dal primo giugno 2012 e scadenza al 30 giugno 2014.
Il nuovo contratto prevede:
– 170 euro medi di aumento economico, da riparametrare in base agli inquadramenti dei lavoratori. Un aumento economico che recupera l’inflazione.
– La creazione di un fondo per la buona e stabile occupazione, a cui contribuiranno economicamente con il 4% del proprio stipendio gli alti dirigenti bancari. Il Fondo, a regime, permettera’ l’assunzione di circa 16.500 giovani nei prossimi 3 anni, con l’obiettivo di arrivare a 25 mila in 5 anni. I giovani entreranno in banca con un salario temporaneamente ridotto del 18%. Dopo 4 anni lo stipendio raggiungera’ i livelli tabellari del contratto nazionale. Ma le assunzioni saranno tutte a tempo indeterminato.
– La possibilità per le banche di riportare all’interno del proprio perimetro tutte quelle lavorazioni che negli anni precedenti erano state esternalizzate. I lavoratori coinvolti in questo processo di ”insourcing” potranno essere collocati progressivamente nell’area contrattuale del credito, con un graduale miglioramento delle loro condizioni retributive.
– I lavoratori in questione, pur avendo un orario lavorativo di 40 ore settimanali e stipendi inferiori del 20% rispetto agli standard del contratto nazionale, avranno comunque un trattamento economico complessivamente piu’ vantaggioso rispetto a quello del settore di provenienza e saranno inquadrati da subito nell’area contrattuale del credito. – Modifica dell’orario di sportello dalle 8 alle 22, subordinato dalle 8 alle 20 a verifica tra sindacati e azienda e dalle 20 alle 22 condizionato dall’accordo sindacato-azienda – Congelamento per 18 mesi degli scatti di anzianita’ e per tre anni della maturazione del Tfr (trattamento di fine rapporto) alle sole voci stipendio e scatti d’anzianità.
Soddisfatta l’Abi che parla di un contratto “straordinario, di ampia solidarietà, che vede al primo posto l’occupazione”, firmato in una fase “particolarmente difficile, con una dialettica serrata ma senza mai interrompere il dialogo”.
Anche il Segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni parla di un ”contratto positivo, in quanto, pur se realizzato nel più difficile contesto socio economico della nostra storia, tutela i diritti individuali e collettivi, difende l’occupazione e recupera l’inflazione”. Questo contratto, aggiunge, “realisticamente, rappresenta il miglior risultato possibile ottenuto dalle Organizzazioni sindacali senza un minuto di sciopero”.
A ribadire che il rinnovo del Contratto Nazionale del credito “è stato raggiunto in un contesto di enorme difficoltà economica nel settore e in tutto il Paese” è anche il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, evidenziando che in tale ambito “assume particolare rilevanza aver definito la costituzione di un Fondo per l’Occupazione, alimentato in via solidaristica dai lavoratori, con l’obiettivo di oltre 6.000 nuove assunzioni stabili all’anno per i prossimi 5 anni”. “Saremo particolarmente attenti nella verifica che al Fondo contribuiscano anche, in modo effettivo, i top manager bancari, recependo l’invito loro rivolto in tal senso dal presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, al quale invio un ringraziamento per aver svolto tale opera di sensibilizzazione in un momento cosi’ delicato”.