Home Rassegna Stampa OGGI IL PIANO INDUSTRIALE. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DÀ IL VIA LIBERA AL RIACQUISTO DEI TREMONTI-BOND. TONFO DEL TITOLO IN BORSA (da LA STAMPA, mercoledì 27 giugno 2012)

OGGI IL PIANO INDUSTRIALE. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DÀ IL VIA LIBERA AL RIACQUISTO DEI TREMONTI-BOND. TONFO DEL TITOLO IN BORSA (da LA STAMPA, mercoledì 27 giugno 2012)

di Redazione

Dal governo altri due miliardi per tenere in piedi il Montepaschi – Nuova operazione da 3,9 miliardi per rafforzare il capitale dell’istituto

GIANLUCA PAOLUCCI

No, un miliardo non basta a Monte dei Paschi per raggiungere gli obiettivi di capitale imposti dall’Eba. Così il Consiglio dei ministri, ieri, ha dato il via libera ad una operazione da 3,9 miliardi complessivi destinati alla banca senese, dei quali 1,9 serviranno per rifinanziare i Tremonti-bond emessi nel 2009 e altri 2 saranno «a disposizione» dell’istituto. Secondo quanto ha reso noto la presidenza del consiglio con un comunicato, le necessità dell’istituto per raggiungere un Core Tier 1 del 9 per cento dovrebbero attestarsi tra 1,3 e 1,7 miliardi, ai quali si farà fronte con una sorta di «Tremonti-bond bis» dai contorni ancora non chiariti. L’ammontare massimo previsto arriva fino a due miliardi per garantire a Mps una sorta di «cuscinetto».

A fare chiarezza sull’operazione sarà oggi la presentazione del nuovo piano industriale dell’istituto, redatto dall’ad Fabrizio Viola. Molti i punti da chiarire sull’operazione di rifinanziamento statale. Innanzitutto, gli oneri della nuova emissione, ovvero che tassi pagherà e quali condizioni verranno imposte alla banca. Poi, a quali condizioni i Tremonti-bond del 2009 saranno riacquistati dall’istituto, considerando che la nuova emissione dovrà essere meno onerosa del bond originario, che prevedeva un aumento degli oneri al terzo anno in caso di mancato rimborso.

Altra domanda, rimasta senza risposta nel comunicato di ieri, è come verrà finanziato l’intervento deciso ieri, dato che il Tesoro dovrà reperire altri due miliardi di nuove risorse più 1,9 per il mancato rimborso del bond sottoscritto dal Tesoro nel 2009. Il piano farà chiarezza anche sulle voci che si sono susseguite in questi giorni relativamente al personale. I sindacati temono nuovi tagli, minacciano battaglia e chiedono di «conoscere di chi sono le responsabilità della difficile situazione in cui si trova la banca.

No al nuovo piano industriale se ci sarà taglio di posti di lavoro», dice il segretario generale della Fabi Lando Sileoni secondo cui «contrasteremo il nuovo piano della Banca Mps se ci sarà un taglio dei costi e dei posti di lavoro. A queste condizioni lo scontro sarà inevitabile». I vertici, tanto Viola quaonto il presidente Alessandro Profumo, dal canto loro hanno sempre posto l’accento sulla tutela dei posti di lavoro ma anche dichiarato a più riprese che un intervento sarà inevitabile. La via individuata dovrebbe essere quella dei contratti di solidarietà, in modo da contenere i costi senza impattare sulla forza-lavoro del gruppo. Il cda dovrebbe anche aver dato il via libera alla cessione di Biverbanca per una cifra intorno ai 240 milioni di euro e irpire le ultime caselle dell’organigramma, come il Chief operating officer che sarebbe stato individuato in Alfredo Montalbano. Le notizie del nuovo intervento statale non hanno certo giovato al titolo, che ha chiuso in calodel 5,27% a 0,19 centesimi, vicino al minimo storico.

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