Roma, 11 lug. (Adnkronos) – “Ben venga un modello piu’ snello di banca e un rapporto con il territorio ma a patto che ci sia “la volonta’ politica di farlo”. A dichiararlo all’Adnkronos e’ il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, a proposito della nuova geografia di Unicredit che prevede l’istituzione di sette ‘mini-banche’ corrispondenti ad altrettanti territori. “Il problema del rapporto e del presidio del territorio e’ comune a tutte le banche e qualunque modello organizzativo anche buono sulla carta poi salta se non c’e’ la volonta’ politica di erogare credito alle imprese e alle famiglie, se non c’e’ la volonta’ di riconquistare la fiducia sul territorio”, spiega Sileoni. Secondo Sileoni comunque, per fare questo, e’ “necessario il confronto con le parti sociali, quindi con le associazioni di categorie delle imprese, affinche vengano stilati dei protocolli di intesa per snellire la burocrazia e per avere condizioni vantaggiose” perche’ se le ‘mini-banche’ “servono solo ad abbattere i costi la cosa non funziona”. Quanto alle ricadute che la riorganizzazione di Unicredit, cosi’ come a breve di altre grandi gruppi bancari, potranno avere in termini di occupazione, mobilita’ e inquadramenti, Sileoni evidenzia che “si deve verificare se all’interno dei piani industriali non ci saranno stravolgimenti rispetto al Ccnl”.
UNICREDIT: FABI, SI' A LEGAME CON TERRITORIO MA RICONQUISTARE FIDUCIA – NO A 'MINI-BANCHE' SOLO PER ABBATTERE COSTI (da ADNKRONOS, mercoledì 11 luglio 2012)
