(ANSA) – ROMA, 20 LUG – Non basta la stretta sui bonus e le stock options dei manager di Mps, decisa ieri dal Senato: per il senatore del Pd Lucio D’Ubaldo, vicino all’ala ex Ppi di Fioroni, “la moralizzazione non può riguardare solo alcuni aspetti superficiali, destinati a provocare saltuariamente la fugace indignazione della società civile”. Chiede il parlamentare del pd : “Chi ha pagato per gli errori commessi e i tanti guai procurati in questi anni? E’ un quesito più che legittimo. Per altro la stampa riferisce di nomine che, a giudizio del segretario generale della Fabi Lando Sileoni, sembrano riproporre dalle parti di Rocca Sibalda il vecchio intreccio tra politica e credito. Eppure il Ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, aveva promesso un cambio di prassi e mentalità. In realtà – aggiunge D’Ubaldo – il nuovo corso stenta ad affermarsi. C’é allora bisogno di grande chiarezza”. ” Proprio alla luce di queste considerazioni – sostiene l’esponente del Pd – spetta al Governo valutare fino a che punto sia accettabile, in termini politici, assegnare una discutibile priorità alla tutela di pessimi amministratori di banche, quando si attendono da tempo misure di sostegno in favore di cittadini e consumatori oramai sfibrati per la prolungata stagnazione dell’economia e le dolorose operazioni di contenimento della spesa pubblica”.