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ASSUNZIONI UNICREDIT, LA DICHIARAZIONE DI SILEONI SULLA STAMPA DI OGGI

di Redazione

CORRIERE DELLA SERA, giovedì 16 maggio 2013

Unicredit, a caccia di giovani e laureati Presto 500 assunzioni

MILANO — «Un segnale di fiducia verso il Paese». In controtendenza rispetto a una disoccupazione giovanile che non accenna ad arrestarsi, ora stimata al 38,4%. È soddisfatto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, nell’annunciare oltre 500 nuove assunzioni (in Italia) da parte del gruppo. Di cui 100 a tempo indeterminato, 400 con contratto di apprendistato professionalizzante di quattro anni e un’altra ventina per neo-laureati ad alto potenziale con prospettive di carriera manageriale, selezionati dalle università Bocconi, Luiss, Politecnico e Federico II di Napoli. Nuovi ingressi (150 sarebbero già stati perfezionati) da realizzare entro 18 mesi «dopo una scrupolosa e attenta selezione — dice Ghizzoni — attraverso colloqui, interviste telefoniche e accertando la conoscenza della lingua inglese data la nostra dimensione internazionale».

Soddisfazione espressa anche da Lando Sileoni, segretario Fabi (il maggiore dei sindacati del comparto bancario) che ha sottolineato come ciò sia «il frutto anche del nuovo contratto di categoria firmato da Abi e confederali» per la fiscalità di vantaggio connaturata alle nuove assunzioni. E ha auspicato che «questi nuovi posti di lavoro non servano soltanto a coprire il turn over fisiologico della banca». Caustico, invece, il responsabile del personale di Unicredit, Paolo Cornetta, sull’ipotesi di staffetta generazionale allo studio dei tecnici del Welfare: «Non conosciamo ancora l’eventuale penalizzazione previdenziale per i lavoratori anziani. Quindi attendiamo, perché con la riforma Fornero l’ammontare dell’assegno pensionistico dipende moltissimo dagli ultimi anni di contribuzione».

Fabio Savelli

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IL SOLE 24 ORE, giovedì 16 maggio 2013

UniCredit assume 500 giovani – Al via anche un programma di re-ingaggio per gli over 50 del gruppo SEGNALE DI FIDUCIA L’ad Federico Ghizzoni: «Non ne avremmo bisogno, ma l’iniziativa rappresenta il nostro contributo per la ripresa italiana»

Matteo Meneghello

MILANO – Il mondo bancario torna ad assumere. La lunga stagione delle ristrutturazioni nel settore non si è certamente ancora esaurita, ma già c’è qualche segnale in controtendenza. La prima mossa, da questo punto di vista, è quella di UniCredit, che ieri ha ufficializzato l’avvio di un piano di assunzione per 500 giovani neolaureati tra i 24 e i 25 anni.

«Tutti, istituzioni e aziende, abbiamo una parte di responsabilità per l’attuale tasso di disoccupazione italiano – ha spiegato ieri l’ad del gruppo Federico Ghizzoni –. Questo piano è il nostro contributo alla ripresa. Queste 500 persone rappresentano l’1% del nostro organico complessivo, sono uno sforzo significativo: se tutti facessero lo stesso su base nazionale risolveremmo la gran parte dei problemi dovuti alla disoccupazione giovanile. Se guardassimo alle necessità numeriche – ha precisato Ghizzoni – non ne avremmo bisogno. Ma si tratta di dare un segnale di fiducia all’interno, alla rete italiana che ha sofferto negli ultimi anni, e anche all’esterno dell’azienda, ringiovanendo la struttura e guardando al futuro».

Il piano, che come ha ricordato Ghizzoni «non comporterà significativi aggravi dei costi», prevede la selezione e l’assunzione dei giovani nel giro di 18 mesi. Un centinaio di persone, quelle che occuperanno ruoli «senior», saranno assunte con un contratto a tempo indeterminato, altre 350 con un contratto di apprendistato da 4 anni, con l’obiettivo di trasformarlo in un rapporto duraturo. Una cinquantina di giovani, infine, sono «laureati ad alto potenziale» che saranno inseriti nelle linee manageriali del gruppo. «Questo – ha precisato infine Ghizzoni – è un impegno che ci assumiamo sulla base del quadro normativo attuale. Se in futuro ci sarà la ripresa, o incentivi specifici previsti dallo Stato, potremmo anche rivedere il numero delle assunzioni».

L’azienda assumerà per posizioni su tutto il territorio nazionale, e anche all’estero. «Si tratta di una scelta che possiamo compiere grazie anche al nuovo contratto nazionale, che consente di valorizzare l’ingresso dei giovani in azienda – ha spiegato Paolo Cornetta, responsabile delle risorse umane del gruppo –. Puntiamo a sviluppare per questi giovani una carriera dai 3 ai 5 anni, e quindi affidare loro ruoli di responsabilità manageriale. Cerchiamo laureati in economia, ma anche ingegneri e statistici».

Parallelamente, l’azienda segnala altre due iniziative per i propri dipendenti. Si tratta di un piano per la valorizzazione dei 1.700 giovani all’interno dell’azienda che hanno meno di 30 anni, ma soprattutto di un programma di re-ingaggio per gli over50. «Non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto Cornetta –, che il 20% dei nostri dipendenti ha più di 55 anni. Le novità introdotte dalla riforma pensionistica rischiano di diventare complicate da gestire nei prossimi anni. Per questo motivo, re-ingaggiare chi pensava di essere arrivato a fine carriera è un investimento importante».

Positiva la reazione del sindacato all’annuncio del piano di assunzioni. «Constatiamo con piacere che, sul fronte dell’occupazione, il nuovo contratto nazionale di lavoro firmato dalle organizzazioni sindacali del credito e dall’Abi inizia a dare i primi e concreti risultati nonostante la crisi – ha detto Lando Sileoni, segretario nazionale della Fbi –. Siamo convinti che la tenuta complessiva del settore bancario, in termini occupazionali, potrà essere difesa a garantita se ogni banca utilizzerà, senza riserve ideologiche, tutti gli strumenti messi a disposizione dal nuovo contratto».

matteo.meneghello@ilsole24ore.com

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IL GIORNALE, giovedì 16 maggio 2013

Unicredit assume 520 giovani in tutta italia

Nei prossimi 18 mesi, Unicredit conta di assumere oltre 500 persone in Italia e si prepara a lanciare «prodotti più flessibili non sul tasso di interesse, ma sulla gestione del mutuo in base alle caratteristiche del reddito familiare ». «Se tutti facessero lo stesso su base nazionale, risolveremmo la gran parte dei problemi dovuti alla disoccupazione giovanile »,evidenzia l’ad Federico Ghizzoni, ricordando che è senza lavoro sono il 38,4%.Il piano prevede l’assunzione di 100 addetti senior a tempo indeterminato, di 400 apprendisti e di una ventina di neolaureati. I neoassunti rappresentano l’1% del personale in Italia e dei 400 ingressi del 2013, circa 150 sono già stati perfezionati. L’iniziativa trova il plauso del leaer della Fabi, Lando Maria Sileoni, che auspica come «le assunzioni non servano solo a coprire il turnover».

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LA STAMPA, giovedì 16 maggio 2013

Unicredit assume 500 laureati

NADIA FERRIGO TORINO

«Vogliamo dare un segnale forte per aiutare il Paese a risollevarsi»

Unicredit dà il buon esempio e inizia una vera e propria campagna di reclutamento. Entro i prossimi 18 mesi, la Banca offrirà 500 nuove assunzioni in tutta la penisola. L’amministratore Federico Ghizzoni traccia il percorso che l’istituto intende intraprendere – in più direzioni per contribuire a risollevare il Paese dalla crisi.

«Siamo pronti al lancio di prodotti più flessibili non sul tasso di interesse, ma sulla gestione del mutuo in base alle caratteristiche del reddito familiare – spiega Ghizzoni – Le nuove assunzioni sono un primo segnale per risolvere il problema della disoccupazione, che ha toccato l’11,5% in Italia e il 38,4% tra i giovani».

Il piano di Unicredit, già in fase di attuazione, prevede circa 100 assunzioni con contratto a tempo indeterminato di persone con profili professionali senior, circa 400 contratti di apprendistato professionalizzante e una ventina di assunzioni per neolaureati con alto potenziale. La carica degli oltre 500 neo-assunti, tutti laureati, rappresenterà l’1% del personale del gruppo in Italia. Se si guarda poi ai 400 nuovi ingressi previsti nel corso di quest’anno, circa 150 sono stati di fatto già perfezionati.

«Se tutti facessero lo stesso su base nazionale, risolveremmo la gran parte dei problemi dovuti alla disoccupazione giovanile – continua Ghizzoni -. Se dovessimo guardare esclusivamente alle necessità dell’istituto non avremmo bisogno di queste assunzioni, ma non è questo il punto. Se lo facciamo è per dare un segnale di fiducia all’esterno e per dare ai colleghi la sensazione che il gruppo guarda al futuro, alla rete italiana, che ha molto sofferto negli ultimi anni».

L’iniziativa ha trovato il plauso del segretario generale della Fabi Lando Sileoni. «Consideriamo l’iniziativa di Unicredit una prima risposta sicuramente positiva alla crisi occupazionale, risposta che la banca ha voluto indirizzare alle organizzazioni sindacali aziendali che più volte, unitariamente, hanno chiesto un potenziamento della rete e dei servizi – ha dichiarato Sileoni -. Auspico però che queste nuove assunzioni non servano soltanto a coprire il turn-over fisiologico della banca».

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Il Messaggero, giovedì 16 maggio 2013

(cliccare sull’immagine per ingrandire)

Il Messaggero-16maggio

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