L’ABI fa saltare il confronto, dicendo no al mantenimento degli attuali posti di lavoro, al patto per l’occupazione e al nuovo modello di banca a servizio di famiglie e territorio. Sileoni: “Vogliono un contratto senza garanzie per il futuro. Non ci stiamo”
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“Le trattative sul rinnovo del Contratto dei bancari sono state interrotte perché non abbiamo ricevuto, da parte di ABI, risposte contrattualmente e politicamente chiare e trasparenti sul mantenimento degli attuali 309mila addetti del settore, e sul nuovo modello di banca a servizio del Paese, delle famiglie e delle imprese”.
Queste le parole di Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, a margine dell’incontro con ABI che si è svolto oggi a Roma.
“Anche alla nostra proposta di concordare nuovi mestieri e nuove figure professionali per riportare la clientela allo sportello è stata data una risposta negativa.
Altrettanto negativamente ci è stato risposto sull’ipotesi di un patto triennale sull’occupazione giovanile.
Come al solito, i nostri illuminati banchieri hanno scelto la strada più semplice: un rinnovo del Contratto Nazionale senza nessuna garanzie per il presente e il futuro del settore”.
Roma 23/03/2015