Home Comunicati Stampa SALVATAGGI BANCARI, SILEONI: “BENE DECRETO GOVERNO, MA NO A ULTERIORI SACRIFICI PER LAVORATORI”

SALVATAGGI BANCARI, SILEONI: “BENE DECRETO GOVERNO, MA NO A ULTERIORI SACRIFICI PER LAVORATORI”

di Redazione

Il leader della FABI plaude all’intervento del Governo su Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti. “Ora magistratura intervenga per fare luce su gestioni passate”

 

“Consideriamo positivo l’intervento del Governo, oltre a quello d’Intesa, Unicredit e Ubi, per risolvere l’impasse delle quattro banche in crisi: Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti.

Ai nuovi amministratori degli istituti, designati oggi dalla Banca d’Italia, chiediamo di non imporre ulteriori sacrifici ai dipendenti e che le banche in questione non vengano utilizzate come dei “laboratori” in cui sperimentare forme di deroghe al contratto nazionale, che noi non accetteremo e contrasteremo con tutti i mezzi. Ricordiamo, infatti, che i lavoratori si stanno già facendo carico da tempo del risanamento degli istituti con le giornate di solidarietà e i prepensionamenti, negoziati su base volontaria e incentivata grazie agli accordi con i sindacati aziendali”.

Così Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, ha commentato il decreto varato ieri dal Governo che prevede la costituzione di un fondo di risoluzione delle crisi bancarie, a cui parteciperanno i gruppi creditizi maggiori con 3,6 miliardi di euro per salvare le quattro banche commissariate: Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti.

“Auspichiamo, infine”, ha concluso Sileoni, “l’intervento della magistratura per garantire la necessaria chiarezza sulle gestioni passate delle quattro banche e siamo convinti che la stessa Bankitalia e i suoi commissari agiranno con la massima trasparenza e nell’interesse collettivo per segnalare alle autorità giudiziarie eventuali illeciti commessi dalle precedenti gestioni”.

 

Roma 23/11/15

 

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