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SÌ AL PROTOCOLLO PER LA VENDITA RESPONSABILE DEI PRODOTTI

di Redazione

Accordo tra Abi e sindacati: definito il primo codice di regole nazionali a tutela di lavoratori e clientela per contrastare le pressioni commerciali ed evitare il ripetersi degli scandali di risparmio tradito. Sileoni: “rafforzati i meccanismi di controllo”

 

È stato firmato oggi da Abi e sindacati il primo protocollo per la vendita responsabile dei prodotti finanziari a tutela di lavoratori e clientela.

“É la prima volta che i sindacati condividono le politiche commerciali con le banche nell’ottica di una tutela della clientela e dei lavoratori bancari. Abbiamo rafforzato i meccanismi aziendali di controllo sulla vendita dei prodotti finanziari, in un clima difficilissimo per il settore, offrendo un quadro di garanzie esigibili a beneficio di lavoratori e clientela. Questo accordo rappresenta un passo avanti per restituire fiducia e credibilità al settore, coniugando tutela dei dipendenti dei clienti e obiettivi di crescita economica delle aziende”, dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale FABI, il sindacato di maggioranza dei bancari.

È stato quindi definito il primo codice di regole condivise Abi-sindacati con l’obiettivo di scongiurare il ripetersi dei recenti scandali di risparmio tradito e di porre le condizioni per eliminare le pressioni commerciali a danno dei dipendenti.

L’accordo prevede l’istituzione di commissioni nazionali e aziendali composte da banche e sindacati, con il compito di raccogliere le segnalazioni e intervenire in caso di comportamenti non corretti da parte delle aziende e di pressioni indebite sui lavoratori per la vendita dei prodotti. La commissione avrà anche voce in capitolo sulla realizzazione, in maniera congiunta, di iniziative sulle politiche commerciali, su formazione e comunicazione e sui sistemi incentivanti.

L’intesa prevede, inoltre, regole per una comunicazione più trasparente alla clientela sui prodotti finanziari e per una comunicazione aziendale che eviti messaggi vessatori e fuorvianti nei confronti dei lavoratori. Si condivide poi la necessità di definire un sistema incentivante per dipendenti basato su obiettivi a medio lungo termine, sulla qualità del servizio reso e non solo sul numero di prodotti venduti, con l’impegno ad approfondire l’argomento nel prossimo confronto di rinnovo del contratto nazionale.

 

Roma 8/2/17

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