“Siamo un punto di riferimento per l’intero settore. Ci vuole coraggio, consapevolezza e realismo per assumersi questa responsabilità, ma se non ci pensiamo noi non lo farà nessuno”. Queste le parole del Segretario Generale ai dirigenti sindacali di Udine.
“Bisogna far capire ai lavoratori l’importanza di lavorare fianco a fianco con il sindacato per i propri diritti”. Il coordinatore FABI Udine, guido Fasano, apre così l’incontro con il Segretario Generale Sileoni. Un momento di confronto e riflessione comune tra vertice dell’Organizzazione e territorio. Un’altra tappa del tour che apre la stagione dei congressi e vedrà impegnata la Segreteria Nazionale nel delicatissimo compito di recepire le istanze locali per poi portarle ai tavoli di confronto.
Gratitudine e apprezzamento per l’intervento di Sileoni, ascoltato con attenzione e punto di riferimento per le domande e le osservazioni dei dirigenti presenti in sala. “Qui da noi – ha detto Fasano – stanno avvenendo già tutte le cose che la Segreteria Nazionale, e il nostro Segretario Generale in particolare, stanno dicendo ormai da tempo. Cambiamenti del settore che necessitano di nuove regole. Per none essere travolti è necessaria una grande consapevolezza e la volontà di combattere e accettare la sfida. In trincea. Tutti insieme. Sindacato, ma anche lavoratori che devono ritrovare fiducia e smettere di essere ostaggio della paura”.
Lavoratori bancari che hanno al loro fianco la FABI. Un’Organizzazione carismatica che porta a casa risultati concreti senza lasciare indietro nessuno. A testa alta, nonostante il momento di crisi. “Ci siamo posti l’obiettivo di rappresentare la categoria” ha detto Sileoni. “E lo facciamo in maniera autonoma, dove per autonoma si intende che abbiamo un nostro peso specifico, un volto preciso, una bandierina unica e personale che ci identifica”.
Il Segretario Generale ha parlato delle conquiste ottenute in questi anni. Licenziamenti evitati a fronte di prepensionamenti volontari e incentivati, assunzioni di giovani, Fondo esuberi, accordi sulle vendite responsabili dei prodotti commerciali e per evitare le pressioni commerciali. Poi focus sugli stravolgimenti del mondo del credito. Trasformazioni epocali che vanno affrontate. “Gestire il cambiamento – ha detto Sileoni – significa prendere in mano personalmente la situazione e ripensare anche il ruolo del sindacato”.
Quindi una riflessione sulle problematiche del settore. “Il problema non è il costo del lavoro, ma come recuperare i 200 miliardi di sofferenze bancarie. E come affrontare la Bce che punta la lente sulle banche italiane pretendendo garanzie stringenti”. Ma anche il tema del contratto nazionale, l’esigenza di riaprire il confronto e l’ipotesi di considerare al suo interno anche altri settori come quello delle Bcc e degli Assicurativi.
Infine il ruolo della FABI. “La nostra Organizzazione è spesso presente nelle principali trasmissioni televisive italiane – ha detto Sileoni – ed è quotidianamente sulla stampa nazionale. Questo perché ormai il nostro sindacato è visto come punto di riferimento dell’intero settore. Ma questo comporta anche una grande responsabilità e per accoglierla ed essere credibili dobbiamo essere coraggiosi, ma anche estremamente concreti e realisti. Non si può improvvisare nulla. Serve preparazione per entrare negli argomenti con peso specifico ed autorevolezza”.
Consapevolezza, dunque, che la FABI coltiva anche con l’ascolto e il confronto. Tante le domande poste a Sileoni e le istanze riportate dai dirigenti locali a nome di tutti i lavoratori rappresentati ogni giorno. “State facendo un ottimo lavoro – ha detto il Segretario Generale – continuate così e ricordatevi che nella Segreteria Nazionale troverete sempre un alleato dall’occhio vigile pronto a intervenire”.