Il Segretario Generale della FABI si rivolge al Presidente del Parlamento Europeo perché vigili su tagli imposti alle banche che si tradurrebbero in drastiche riduzioni di personale. Eventualità alla quale la FABI si opporrà con forza.
“Chiediamo al Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani di vigilare, come sempre ha fatto, affinché sui casi Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Mps non ci siano da parte di Bce e Unione europea nessun tipo di abusi o di forzature rispetto a drastiche riduzioni di personale, eventualità che noi comunque contrasteremo con ogni mezzo.
Temiamo, infatti, che si voglia calcare la mano sulla riduzione dei costi, che le banche italiane inevitabilmente poi tradurrebbero in tagli occupazionali”.
Lo dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari italiani.
“Chiediamo al Presidente Antonio Tajani d’intervenire per far sì che il gruppo Mps e le due banche venete siano tutelate anche per quanto riguarda la presenza sui territori, in quanto, come ha già affermato il presidente di Abi Patuelli, “occorre scongiurare il rischio che si riduca eccessivamente la concorrenza bancaria sui territori, poiché questa è assolutamente indispensabile in un mercato aperto”.
È auspicabile che l’asse Tajani-Pittella-Gualtieri, funzionale alla salvaguardia del settore bancario, e il presidente di Abi Antonio Patuelli si adoperino in stretta collaborazione per evitare strappi e forzature. Invitiamo lo stesso Patuelli, dal nostro punto di vista il miglior presidente Abi di sempre, a sensibilizzare i vertici di Mps e delle due banche venete sulla necessità di evitare macelleria sociale a danno del territorio e dei lavoratori. Ricordiamo che al primo licenziamento bloccheremo l’intero settore”.