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PIANO MPS, SILEONI: “BENE INTERVENTO STATO: NIENTE LICENZIAMENTI”

di Redazione

Il leader della FABI promuove l’intervento dello Stato nel Gruppo Mps: “Ha evitato il peggio per lavoratori, risparmiatori e per tutto il sistema bancario. Se il Gruppo è ancora in piedi merito dei dipendenti”

 

“Consideriamo positivo l’intervento dello Stato nel Gruppo Mps perché ha evitato il peggio, scongiurando una crisi che avrebbe avuto drammatiche ripercussioni sui dipendenti, sui risparmiatori, sulle economie dei territori e su tutto il sistema bancario. Gli esuberi del Gruppo non sono 5.500, come dichiarato dalla banca, ma 4.900 e gli sportelli da chiudere non sono 600 ma 430, in quanto 600 uscite e la chiusura di 170 sportelli erano già previste da precedenti accordi sindacali.”

Questo il commento di Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, dopo che oggi Mauro Morelli, amministratore delegato di Mps, ha illustrato il nuovo piano industriale di gruppo.

“Se fino ad oggi il Gruppo è riuscito a far fronte al crollo della fiducia dei mercati e alla fuga dei depositi lo si deve ai lavoratori. Senza di loro il Monte dei paschi di Siena non esisterebbe più.

Chiediamo che il piano di riorganizzazione presentato dall’amministratore delegato Marco Morelli sia gestito in maniera morbida e condivisa attraverso uscite volontarie. Il rilancio della storica banca senese deve passare ora attraverso il coinvolgimento di tutti i lavoratori a ogni livello e puntare finalmente a un aumento dei ricavi e non più a un taglio dei costi. Condividiamo quanto dichiarato dal ministro Padoan circa l’importanza dell’intervento dello Stato in Mps, dopo l’accordo di una settimana fa sulle banche venete e Intesa: due interventi decisivi e risolutivi a salvaguardia del settore bancario italiano”.

 

Roma 5/7/17

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