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LECCO, SILEONI A TU PER TU COI LAVORATORI

di Redazione

350 lavoratori bancari riuniti a Lecco per ascoltare il leader della FABI Sileoni: “Grazie alla forza del sindacato, evitati i licenziamenti. Prossima sfida: rinnovare i contratti e mantenere i livelli occupazionali”

Faccia a faccia tra il leader della FABI Lando Maria Sileoni e i lavoratori bancari.
 
L’assemblea straordinaria è stata organizzata oggi a Lecco dal Coordinatore della FABI lecchese, Luca Dell’Oro. “Un’occasione storica”, la definisce il padrone di casa Dell’Oro, “per far sentire ancor di più la vicinanza della Segreteria Nazionale ai territori, in questo momento di grande difficoltà ed evoluzione del settore.”
 
“È dal 1992 che un Segretario Generale non veniva qui nella nostra provincia”, dice Dell’Oro. Un riconoscimento speciale, quindi, a Sileoni, “che  in questi anni si è distinto nella difesa tenace dei lavoratori”.
 
La parola passa poi al leader della FABI. Di fronte a una platea di 350 lavoratori bancari che riempiono la sala convegni dell’NH Hotel di Lecco, Sileoni  fa una panoramica dello tsunami che ha travolto il settore: dalla crisi, alla trasformazione delle popolari e delle BCC in SPA, dagli scandali bancari, con relative responsabilità dei vertici, delle autorità di vigilanza e di una politica inerte, fino ad arrivare  al cambiamento tecnologico che impone nuovi modelli di servizio.
 
Sileoni traccia le non facili sfide che la FABI, primo sindacato dei bancari con oltre 110mila iscritti, dovrà affrontare di qui a breve: il rinnovo dei Contratti Nazionali del Credito Cooperativo di ABI, nonché il mantenimento dei livelli occupazionali nelle banche, con una BCE che avrà un ruolo sempre più preponderante di controllo e amministrazione del settore. “In un momento di difficoltà senza precedenti per la categoria, dovremo rinnovare il Contratto Nazionale ABI rendendolo coerente con la nuova organizzazione del lavoro. Non accetteremo mai però che l’innovazione digitale venga utilizzata dalle banche come alibi per tagliare posti di lavoro”, sottolinea Sileoni, “così come non accetteremo che nel nuovo Contratto delle Banche di Credito Cooperativo il costo del 50% degli ammortizzatori sociali per gestire gli esuberi di settore sia fatto pagare ai lavoratori. Questa la proposta che recentemente ci ha fatto Federcasse e che noi abbiamo rispedito al mittente”, ammonisce Sileoni.
 
Applausi dalla platea. Il leader della FABI si confronta coi lavoratori, risponde alle domande e alle osservazioni dei presenti ricordando che se nelle banche italiane, a differenza del resto d’Europa, non ci sono stati licenziamenti lo si deve alla forza del sindacato.
 
Una forza che dovrà essere consolidata a maggior ragione nel futuro, con le organizzazioni sindacali chiamate vigilare sulla corretta gestione degli istituti e proporre un nuovo modello di banca che allarghi il perimetro delle attività e dei servizi. Per continuare così a essere protagoniste del cambiamento e difendere l’occupazione.
 
Lecco, 10/11/2017
 

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