Sul Messaggero, un appello ai candidati sindaco della Capitale: la creazione di una cabina di regia comune per far ripartire la città e metterla alla guida del riscatto del Paese, restituendole il naturale ruolo di metropoli politica ed economica. Soprattutto, attraverso il rientro delle sedi decisionali dei grandi gruppi bancari. Alle proposte di Unindustria e Camera di Commercio si affianca la voce della Fabi, con le dichiarazioni del segretario generale
Un piano di sviluppo per l’eccellenza di Roma Capitale attraverso il ritorno dei poli decisionali delle grandi banche e della politica. L’appello è rivolto a tutti i candidati sindaco, al di là di chi vincerà: in gioco c’è la rinascita economica e politica di Roma. La pandemia ha messo a dura prova l’economia locale e la ripresa sta procedendo a rilento: accesso al credito e maggiore liquidità sono fondamentali al rilancio, ecco perché è necessario il rientro delle centrali decisionali delle grandi banche.
Alle voci di Unindustria e Camera di Commercio si affianca la proposta di Lando Sileoni, segretario generale Fabi: «Il risparmio generato nel Lazio è giusto che vada a finanziare le imprese regionali». Sileoni ha inoltre ricordato che il declino di Roma è nato anche a causa della contrapposizione tra finanza e politica: «Quando la finanza ha deciso di spostare tutto a Nord, la politica non ha avuto le idee e la forza di contrapporsi».