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NESSUN PREGIUDIZIO SU UNICREDIT, CHIARIRE CONCETTO DI “SPEZZATINO”

di Redazione

La dichiarazione del segretario generale della Fabi sul futuro del Montepaschi: massima tutela per le lavoratrici e i lavoratori oltre che i territori.

 

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

COMUNICATO STAMPA

MPS: SILEONI, NESSUN PREGIUDIZIO SU UNICREDIT, CHIARIRE CONCETTO DI “SPEZZATINO”

 

Roma, 30 luglio 2021. «Con l’interesse di Unicredit sul Monte dei Paschi di Siena si è passati dalle chiacchiere ai fatti e già questo, di per sé, è un elemento positivo. Tuttavia, è indispensabile avere chiarezza sui presupposti, concordati tra lo stesso gruppo Unicredit e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (azionista di controllo di Mps). Vogliamo capire, in particolare, cosa significa che l’operazione riguarderà le “attività commerciali di Mps, attraverso la definizione di un perimetro selezionato”. Le parti interessate devono al più presto chiarire se si tratta di un cosiddetto “spezzatino”, perché crediamo e confidiamo che non sia così. In ogni caso, affronteremo questa situazione come sempre siamo abituati a fare. Seguiremo passo passo la trattativa tra il Mef e Unicredit, valutandone l’evoluzione. La nostra posizione al riguardo è chiara fin dall’inizio: non abbiamo pregiudizi di sorta, così come non faremo sconti a nessuno per evitare che vi siano penalizzazioni per i dipendenti e per i territori. I sindacati aziendali e le segreterie nazionali unitariamente sapranno salvaguardare i posti di lavoro ed è, dunque, fondamentale utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, già ampiamente utilizzati in ogni gruppo bancario, per analoghe situazioni. È altresì auspicabile che i partiti la piantino di fare campagna elettorale sulla pelle del Montepaschi e di chi ci lavora, anche perché, poi, come sempre accaduto, i problemi da risolvere restano solo sulle spalle dei sindacati. Dalla classe politica, semmai, ci si attenderebbe il massimo impegno per favorire soluzioni che siano in grado di tutelare le lavoratrici e i lavoratori oltre che i territori e la clientela. Siamo sicuri che il Presidente del consiglio, Mario Draghi, e lo stesso Mef, con il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera, sapranno come affrontare e gestire questa situazione, perché questa non può essere considerata una semplice operazione di mercato. Il movimento sindacale farà come sempre la sua parte». Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

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