Home Rassegna Stampa BANCA SUD: ADUSBEF, BEN VENGA. SILEONI (FABI), INIZIATIVA VALIDA (ASCA, 15 ottobre 2009)

BANCA SUD: ADUSBEF, BEN VENGA. SILEONI (FABI), INIZIATIVA VALIDA (ASCA, 15 ottobre 2009)

di Redazione

(ASCA) – Roma, 15 ott – ”Non vorrei che si replicasse l’ennesimo carrozzone pubblico, un ibrido tra poste e ministero dell’economia per dispensare qualche poltrona e per le solite clientele nell’erogazione del credito, ma se serve a fare concorrenza alle grandi banche ben venga”.
Elio Lannutti, senatore dell’Idv e presidente dell’associazione dei consumatori Adusbef, commenta cosi’ l’approvazione da parte del Cdm del progetto sulla costituzione della Banca del Sud.
”E’ ancora forte – dice – il ricordo della Banca del Sud per eccellenza, il Banco di Napoli, lo Stato centrale e’ dovuto intervenire per il salvataggio addossando alla fiscalita’ generale i costi della gestione ‘allegra’ del risparmio per oltre 6,2 miliardi di euro a valore attuale”.
Poste spa raccoglie gia’ il risparmio, aggiunge Lannutti.
”Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti costituisce la nuova banca per decreto cosi’ bypassa Bankitalia, Bisognera’ pero’ vedere – conclude l’esponente dell’Idv – chi verra’ nominato a gestire questa banca, se nascono banche che fanno concorrenza ad un sistema bancario ‘ossificato’ va bene – osserva -, non vorrei pero’ che l’andazzo fosse lo stesso”.
Giudizio positivo per la nascita della nuova banca anche da parte del sindacato dei bancari Fabi. Il segretario generale aggiunto Lando Sileoni afferma infatti che si tratta di una ”iniziativa valida, sia sotto l’aspetto economico che sociale, perche’ da una parte se ben gestita, la Banca del Sud puo’ garantire un punto di riferimento per aziende e famiglie del Mezzogiorno perche’ e’ una banca del territorio.
Potrebbe garantire anche – aggiunge – nuova occupazione. Il nostro giudizio e’ positivo, chiaramente – sottolinea Sileoni – poi tutte le cose italiane vanno gestite bene. Auspichiamo che la Banca del Sud non sia gestita come la Casmez, ma se c’e’ una preoccupazione deve eventualmente essere confermata dai fatti”.

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