Home Rassegna Stampa Ai bancari 170 euro di aumento (da ECONOMIAWEB.IT, venerdì 20 gennaio 2012)

Ai bancari 170 euro di aumento (da ECONOMIAWEB.IT, venerdì 20 gennaio 2012)

di Redazione

di Fulvia Grandi

Firmato l’accordo per il rinnovo del contratto. Scatti bloccati per un anno e mezzo.

Dopo lo slittamento del 18 notte e una giornata di intense trattative, in cui si è sfiorata anche rottura, il 19 gennaio, in tarda serata, è stato firmato l’accordo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale dei 340 mila bancari, che avrà decorrenza dal primo giugno 2012 e scadenza al 30 giugno 2014.

«È un contratto positivo che tutela diritti individuali e collettivi, difende l’occupazione e recupera l’inflazione». Questo, il commento a caldo di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il maggiore sindacato del credito.

Sileoni spiega che questo contratto «rappresenta il miglior risultato possibile ottenuto dalle organizzazioni sindacali senza un minuto di sciopero» e ricorda che è stato realizzato «nel più difficile contesto socio economico della nostra storia».

Soddisfatti anche il capo delegazione delle banche Francesco Micheli e il segretario generale della Uilca Massimo Masi, che spiega che l’intesa definisce «condizioni di crescita dell’occupazione stabile e garantisce livelli salariali a regime».

L’ACCORDO ECONOMICO. In particolare, l’accordo, che è stato raggiunto oggi tra l’Abi e le sette organizzazioni sindacali di categoria, prevede 170 euro medi di aumento economico (pari al 6,05%), da riparametrare in base agli inquadramenti dei lavoratori. Un aumento economico che recupera l’inflazione. L’aumento sarà diviso in tre tranche: verranno corrisposti i primi 50 euro di aumento a decorrere dal primo giugno del 2012, altri 50 nel 2013 e infine 70 nel 2014.

BLOCCO DEGLI SCATTI. Le parti hanno inoltre concordato il blocco degli scatti di anzianità per un anno e mezzo, dal primo gennaio 2013 al primo giugno 2014.

MODIFICA DELL’ORARIO DI SPORTELLO. Altro punto saliente riguarda la modifica dell’orario di sportello dalle 8 alle 22, da lunedì a venerdì, che sarà subordinato dalle 8 alle 20 a verifica tra sindacati e azienda e dalle 20 alle 22 condizionato dall’accordo sindacato-azienda.

FONDO PER LA STABILE OCCUPAZIONE. L’intesa prevede poi la creazione di un fondo per la buona e stabile occupazione, a cui contribuiranno economicamente con il 4% del proprio stipendio gli alti dirigenti bancari. «Il fondo, a regime, permetterà l’assunzione di circa 16.500 giovani nei prossimi 3 anni, con l’obiettivo di arrivare a 25 mila in 5 anni», si legge nella nota dei sindacati.

SALARIO RIDOTTO PER I NEOASSUNTI. I giovani, sempre secondo l’accordo, entreranno in banca con un salario temporaneamente ridotto del 18%. Dopo 4 anni lo stipendio raggiungerà i livelli tabellari del contratto nazionale. Ma le assunzioni saranno tutte a tempo indeterminato.

STOP ALL’OUTSOURCING. Prevista, infine, la possibilità per le banche di riportare all’interno del proprio perimetro tutte quelle lavorazioni che negli anni precedenti erano state esternalizzate.

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