di Luca Gualtieri
La Fondazione Mps comincia a vendere. Ieri l’ente, azionista di riferimento di Rocca Salimbeni, ha comunicato di aver ceduto ai blocchi il 2,52% della banca. Le operazioni sono state effettuate ai prezzi medi di mercato tra venerdì 9 e martedì 13 marzo per un controvalore di circa 115 milioni. I nomi dei compratori per il momento restano top secret, ma gli occhi del mercato sono puntati sui soggetti di cui si è molto parlato nelle scorse settimane: Carlo De Benedetti, le famiglie Seragnoli e Malacalza e alcuni imprenditori del Nordest pronti a scommettere sul rilancio di Mps. Non si esclude neppure l’intervento di investitori istituzionali esteri o di fondi sovrani dei Paesi arabi. In ogni caso, si capisce perché Salvatore Mancuso, numero uno di Equinox, abbia già prenotato un pacchetto pari al 12-13% di Mps. La disponibilità del fondo di private equity non è mai venuta meno, anzi Mancuso avrebbe già messo insieme una parte consistente dei circa 500 milioni necessari per concludere l’operazione. «Intendiamo portare avanti un progetto industriale e siamo interessati a trovare un’intesa con la Fondazione per salire il più possibile in Mps», ha spiegato ieri Mancuso a MF Dow Jones. Equinox avrebbe inoltre abbandonato le pregiudiziali sulla candidatura di Alessandro Profumo alla presidenza della banca. «Profumo è un falso problema», ha tagliato corto il numero uno di Equinox. Eppure il tema della presidenza resta al centro del dibattito a Siena e proprio in queste ore potrebbe essere Profumo ad avere più di un incertezza sulla nomina (che dovrebbe essere formalizzata sabato). Desta infatti forti perplessità la decisione del sindaco Franco Ceccuzzi di scendere in piazza domani assieme ai lavoratori Mps in occasione del primo sciopero unitario dal 1998. Va detto che la scelta del primo cittadino di Siena si presta a molte interpretazioni, non ultima quella di colmare un vuoto a sinistra ed evitare così derive estremiste. Per avere conferma di queste intenzioni però bisognerà attendere il discorso di Ceccuzzi, previsto appunto per domani. Allora si capirà se il sindaco intende tranquillizzare la città o cavalcare la manifestazione.
Sul tema è intervenuta anche la Fabi, il principale sindacato dei bancari, che ha parlato di una «singolare iniziativa del sindaco di Siena». La sigla guidata da Lando Sileoni ha sollevato perplessità anche sulla candidatura di Profumo: «Il nuovo che avanza è rappresentato da ex amministratori delegati, super-milionari e super-sponsorizzati dalla solita politica».