Ecco la dichiarazione del Segretario generale FABI, ripresa nel pomeriggio dalle principali agenzie stampa nazionali.
Anche in queste ore, i principali Gruppi bancari italiani stanno confermando le uscite programmate dei lavoratori, esodi che così si vanno ad aggiungere a quelli già in atto, tutti coperti dal Fondo di Solidarietà, l’ammortizzatore sociale del credito interamente autofinanziato dal settore.
Vanno altresì sbloccati immediatamente i fondi per tutti coloro che, dal 1° gennaio scorso, hanno terminato il periodo di esodo ed hanno visto respingere la propria domanda di pensione. Analogo carattere di urgenza vale per quei lavoratori, appena andati in esodo sempre a partire da gennaio, a cui l’INPS non ha ancora ad oggi erogato nulla per la mancata definizione di aspetti tecnici e procedurali.
Oltre 20.000 lavoratori e famiglie, se si conta solo il settore del credito, non possono subire le pesanti ed inique conseguenze delle manovre governative che si sono succedute incessantemente a partire dal 2010.
Siamo fiduciosi, tuttavia, che l’equità ed il buonsenso prevalgano. In caso contrario, la FABI proseguirà la propria azione di mobilitazione a tutela di questi lavoratori”.
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(Di seguito, tutte le agenzie stampa che hanno ripreso la notizia)