«Il premio aziendale variabile delle banche e società del Gruppo Ubi, relativo al 2010, deve essere pagato». Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che afferma che «il ritardo appare poco comprensibile e non mi spiego come i vertici non comprendano che tale atteggiamento nuoce alla motivazione dei dipendenti». Sileoni aggiunge che la semestrale «chiarisce che il gruppo ha accantonato le risorse finanziare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto il 31 dicembre 2010 e per pagare il sistema incentivante». Ieri, Ubi in Borsa è balzata del 3,44%, mentre gli analisti, nel giorno dopo i conti, sono apparsi in disaccordo. Se Banca Leonardo è passata da underweight a buy, Ubs ha tagliato il target price da 4,4 a 2,8 euro e Natixis lo ha portato da 5,9 a 2,85 euro.