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Rassegna Stampa, venerdì 15 aprile 2016

di Redazione

MF-MILANO FINANZA venerdì 15 aprile 2016

Ieri la sigla di Abi e sindacati sull’articolato che conferma le intese di un anno fa – Bancari, il contratto è definitivo – Respinta ogni ipotesi di modifica, come l’assorbimento del Jobs Act. Fabi e le altre sigle ora chiedono un codice etico a tutela di clientela e lavoratori. L’associazione bancaria disponibile al confronto

di Mauro Romano

A un anno dall’accordo sul contratto nazionale di lavoro del settore bancario, i vertici dell’Abi e i segretari dei sindacati hanno messo le loro firme anche sotto il testo definitivo dell’accordo. Un atto tutt’altro che formale e che negli ultimi tempi non sembrava nemmeno tanto scontato, almeno a sentire alcune fonti sindacali, secondo le quali l’associazione dei banchieri avrebbe provato a modificare unilateralmente e a posteriori alcuni articoli riguardanti l’occupazione, i premi aziendali, le missioni e l’introduzione delle nuove norme del Jobs act.

In sintesi il contratto, valido fino al 31 dicembre 2018 e approvato al 98% dai lavoratori del settore, recupera l’inflazione pur in un contesto di deflazione, mette in sicurezza l’area contrattuale per evitare esternalizzazioni selvagge, rafforza gli ammortizzatori sociali, aumenta dell’8% il salario d’ingresso per i giovani, confermando gli incentivi per le assunzioni attraverso il fondo per la nuova occupazione.

Il testo definitivo, firmato ieri, rimane dunque assolutamente in linea con gli accordi sottoscritti agli inizi di aprile del 2015.

Ovviamente, polemiche e recriminazioni, ieri sono state lasciate dietro le spalle e tutti hanno preferito esprimere solo soddisfazione, a cominciare dal segretario della Fabi, il sindacato che raccoglie la maggioranza dei consensi tra i bancari, Lando Maria Sileoni, contento perché «i bancari hanno il loro contratto definitivo che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche». Di tenore analogo anche le dichiarazioni di Agostino Megale, segretario della Fisac-Cgil, convinto che la nuova intesa confermi «il valore del contratto nazionale, il ruolo e la funzione della contrattazione di secondo livello, valorizzando un risultato frutto della mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici e dell’unità di tutto il sindacato». Il segretario della First-Cisl, Giulio Romani, a sua volta ha esortato l’Abi, a partecipare ad «ulteriori momenti di confronto che consentano di costruire insieme soluzioni di prospettive per le imprese e i lavoratori, in un contesto in rapida mutazione».

Entrando più nel dettaglio Sileoni ha spiegato che i sindacati vogliono definire con la controparte «un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un’immediata risposta dal Presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso Presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto».

L’associazione bancaria sottolinea anch’essa l’importanza del contratto che «fornisce adeguate risposte agli interessi di carattere professionale ed occupazionale dei lavoratori e, nel contempo, alle esigenze di stabilità ed equilibrio delle imprese creditizie e finanziarie» e assicura la disponibilità ad esaminare la nuova richiesta dei sindacati «con l’obiettivo di valutare le possibili iniziative che possano riaffermare i valori etici cui si ispirano le imprese bancarie nei rapporti con il personale e la clientela per favorire il miglior clima all’interno delle aziende». (riproduzione riservata)

IL SOLE 24 ORE venerdì 15 aprile 2016

Credito. A un anno e mezzo dalla firma – Banche, approvato il testo definitivo del contratto

Hanno impiegato oltre un anno i sindacati e Abi per scrivere le 344 pagine del testo del contratto dei bancari firmato il 31 marzo del 2015 e valido fino al 31 dicembre del 2018. Un tempo lungo se si pensa ad altri settori, come la chimica. Un tempo necessario ha precisato qualche giorno fa il presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, per fare le cose bene. Adesso i sindacati chiedono di aprire un tavolo sulle pressioni commerciali, richiesta già accolta da Abi.

Quanto al contratto, come spiega una nota di Abi, «si conferma la centralità della contrattazione nazionale e si valorizzano, con soluzioni all’avanguardia, le relazioni industriali a livello aziendale e di gruppo in una fase decisiva del riassetto complessivo del settore bancario». Per le banche il contratto «fornisce adeguate risposte agli interessi di carattere professionale ed occupazionale dei lavoratori e, nel contempo, alle esigenze di stabilità ed equilibrio delle imprese creditizie e finanziarie».

La declinazione dell’accordo politico nell’articolato, per i sindacati, non era scontata. «Da oggi però – dice Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi – i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche». Il segretario generale della First Cisl, Giulio Romani, apprezza che «dopo una prima fase in cui Abi aveva manifestato l’intenzione di apportare modifiche significative al testo contrattuale, non coerenti con l’ipotesi d’accordo del 31 marzo, abbia optato per una linea trasparente e corretta». È fondamentale ribadire che «il risultato è stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno», ricorda Sileoni. Per Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil, «con la firma abbiamo portato a conclusione il contratto nazionale di lavoro che continua ad essere il valore più alto della categoria e che è stato possibile realizzare grazie alla mobilitazione dei lavoratori e all’unità del sindacato».

Adesso che il contratto è alle spalle, «nei prossimi giorni sarà indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani», dice Sileoni. «Mi attendo ora che Abi risponda positivamente sul tema da noi posto delle pressioni commerciali poiché è nell’interesse di tutti», aggiunge Megale. Il segretario generale della Uilca, Massimo Masi – il 18 e 19 aprile riunirà a Milano il consiglio nazionale – dice che «ora si devono affrontare le crucialità del sistema bancario, recuperare la fiducia della clientela, introdurre una nuova etica nella vendita dei prodotti, far cessare le indebite pressioni commerciali e prepararsi a nuove flessibilità e innovazioni tecnologiche». © RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei

CORRIERE DELLA SERA venerdì 15 aprile 2016

Bancari, firmato il contratto – «Ora serve un codice etico» – I sindacati: stabilità per 300 mila lavoratori. Abi: decisivo in questa fase

ROMA Firmato il testo definitivo del contratto nazionale dei bancari che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2018. L’accordo tra aziende e sindacati era stato raggiunto un anno fa, ma i documenti sono stati sottoscritti ieri dall’Associazione bancaria italiana (Abi) e dai sindacati. Il contratto riguarda 300 mila lavoratori divisi tra i quadri direttivi e il personale delle aree professionali dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali. Secondo l’Abi si conferma «la centralità della contrattazione nazionale e si valorizzano, con soluzioni all’avanguardia, le relazioni industriali a livello aziendale e di gruppo in una fase decisiva del riassetto complessivo del settore». Soddisfatti i sindacati: «L’intesa garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali — sostiene Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, l’organizzazione di maggioranza dei bancari — e prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche». Chiaro il riferimento alla situazione che ha travolto quattro banche (Etruria, Marche,

CariChieti e Ferrara). In particolare l’accordo «assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie», precisa il sindacalista riferendosi stavolta al progetto di riforma della Bcc. Nei prossimi giorni «sarà indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari – chiede Sileoni -, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei bancari». In merito alla richiesta delle organizzazioni sindacali di «avviare un confronto nazionale sul tema delle politiche commerciali», l’Abi risponde: «Siamo disponibili a esaminare questo tema all’interno degli organi associativi con l’obiettivo di valutare le possibili iniziative che possano riaffermare i valori etici cui si ispirano le imprese bancarie nei rapporti con il personale e la clientela, per favorire il miglior clima all’interno delle aziende». Tornando al tema del contratto, il documento «fornisce adeguate risposte agli interessi di carattere professionale ed occupazionale dei lavoratori – precisano dall’Abi – e, nel contempo, alle esigenze di stabilità ed equilibrio delle imprese creditizie e finanziarie». L’intesa riveste particolare importanza, fa notare ancora l’Abi se si guarda «a uno scenario di sostenibilità e di coesione sociale, tenendo conto della razionalizzazione dei processi produttivi ed organizzativi, delle strutture distributive, delle modifiche del quadro normativo, dell’evoluzione dei comportamenti della clientela e delle innovazioni tecnologiche». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MESSAGGERO ED. NAZIONALE E ALTRE 13 LOCALI) venerdì 15 aprile 2016

Fabi e Fisac: stabilità con il contratto

Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali», dice Lando Sileoni, Segretario della Fabi, Ieri Abi e le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce quanto stabilito dall’accordo di rinnovo. «Si conferma il valore del contratto nazionale, il ruolo e la funzione della contrattazione di secondo livello» afferma Agostino Megale, leader della Fisac (Cgil). «C’è la riconferma del patrimonio di relazioni».

MESSAGGERO VENETO (SU TUTTE LE EDIZIONI) venerdì 15 aprile 2016

«Crisi Hypo, evitiamo lo scempio sociale» – Circa 130 dipendenti friulani all’assemblea con i sindacati sui licenziamenti. Mercoledì prossimo vertice con la proprietà

di Maurizio Cescon

UDINE. Bank, dopo la decisione della proprietà, Hbi- Ag, partecipata detenuta dal Ministero delle Finanze austriaco, di licenziare subito 157 bancari, 54 in Friuli e gli altri tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Ieri la prima assemblea nella sede centrale di Tavagnacco, alla quale hanno partecipato circa 130 lavoratori, mentre mercoledì si è tenuta un’analoga riunione a Brescia con la partecipazione quasi totale della forza lavoro. In Friuli invece alcuni impiegati hanno preferito restare a lavorare, ritenendo di non essere toccati dai licenziamenti. Ma in realtà il governo austriaco ha già annunciato che Hypo sarà liquidata entro il 2018, con il conseguente azzeramento di tutti i contratti dei circa 300 lavoratori. Al tavolo dei relatori i segretari dei sindacati Fabi, Cisl e Cgil, oltre ai rappresentanti interni. stato Guido Fasano della Fabi a illustrare ai dipendenti Hypo i contenuti della famosa lettera che Vienna ha fatto recapitare ai primi di aprile sui licenziamenti. La missiva è stata inviata solo ai sindacalisti, quindi molti funzionari e quadri della banca non ne erano ancora a conoscenza, se non a grandi linee. «Solleveremo tutte le eccezioni del caso – spiega Fasano – e sensibilizzeremo ancora di più le istituzioni pubbliche. Ma l’apprezzamento per quello che ha fatto finora la Regione e in particolare la presidente Serracchiani è tangibile. Contiamo molto anche sul tavolo di crisi a livello governativo. stata poi ribadita l’importanza di restare compatti e uniti in una trattativa che sarà difficile. L’assemblea friulana è stata composta, differenza di quella di Brescia, dove gli animi erano più “caldi” e al sindacato era stato rimproverato di non aver agito prima nei confronti dell’Austria Gli interventi dei colleghi di Udine sono stati di chiarimento, hanno chiesto suggerimenti sulle procedure. C’è grande preoccupazione tra di loro: si tratta di persone per lo più giovani, che hanno appena messo sù famiglia o che da poco hanno acquistato casa, sobbarcandosi un mutuo. In tanti ci hanno domandato quali siano le forme di sostegno economico in caso di licenziamento. Noi vogliamo assolutamente evitare uno scempio sociale fatto sulla pelle della gente». Adesso il prossimo snodo importante della vicenda è l’incontro previsto per mercoledì prossimo 20 aprile, tra i sindacati e la proprietà. Al vertice (inizierà alle 16.30 nella sede Hypo) prenderanno parte anche i segretari nazionali di Fabi Attilio Granelli e di First Cisl Mauro Incletolli, oltre ai segretari regionali. Per la controparte dovrebbero esserci il direttore generale Maurizio Valfrè e l’emissario degli austriaci, il commercialista di Merano Haymo Unterhauser, ma non è esclusa la presenza del presidente della Hbi- Ag Florian Schumi. Una richiesta prioritaria dei sindacati alla proprietà: la marcia indietro dalla decisione di non voler attivare i fondi di settore, che consentirebbero degli “scivoli” per chi è vicino alla pensione e il fondo emergenziale, una sorta di sostegno al reddito per due anni, che garantirebbe l’ dello stipendio ai licenziati, prima dell’avvvio della mobilità. «Sono fondi – aggiunge Fasano – finanziati in parte dalla categoria dei bancari, ma che devono essere rimpolpati pure dall’azienda momento Vienna non sarebbe disponibile ad attivarli, contraddicendo ciò che aveva fatto nel recente passato, quando furono mandati via 94 dipendenti. Naturalmente speriamo che ci ripensino, proveremo a convincerli». La crisi Hypo è precipitata negli ultimi mesi, all’indomani delle dimissioni dell’ex direttore generale Marco Gariglio, che in ogni modo aveva provato a vendere gli asset bancari, per evitare lo spettro della liquidazione. Ma l’Austria ha sempre risposto picche a qualsiasi acquirente, puntando dritta sulla chiusura dell’istituto con tutte le sue filiali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL GAZZETTINO (ED. UDINE) venerdì 15 aprile 2016

Hypo, il rischio di nuovi esuberi – I timori dei sindacati. Il 20 aprile il confronto con l’azienda sui 157 licenziamenti annunciati

Elena Viotto

«Ho un mutuo e una famiglia da mantenere. quanto ammonterebbe la Naspi e per quanto tempo me la concederebbero? Così da poter cercare un altro lavoro con un po’ di tranquillità?». Sono questi i problemi con cui si scontrano ora i 157 lavoratori di Hypo Alpe Adria Bank che rischiano il posto di lavoro, dopo l’avvio della procedura contrattuale con un piano di esuberi comunicata nei giorni scorsi dall’azienda ai sindacati. Dubbi espressi dai lavoratori ieri nell’assemblea indetta a Tavagnacco da Fabi, First Cisl e Fisac Cgil. In un clima di preoccupazione evidente, ma meno teso di quello registrato appena il giorno prima a Brescia. «Sindacalmente pretenderemo l’applicazione del fondo emergenziale di settore», ha spiegato Guido Fasano della Fabi, individuando nel fondo la misura con cui integrare la Naspi, «ancora mai applicata nel settore bancario e che parte da circa mille euro lordi per poi scendere nel corso di due anni». «Per attivare il fondo (che garantisce ai lavoratori un ulteriore 80% per stipendi fino a 2.200 euro, 70% per quelli fino a 2.700 e 60% dai 3.500 serve un accordo sindacale e un contributo economico da parte dell’azienda aggiunge Fasano. I sindacati contano anche sull’aiuto delle autorità politiche, in particolare grazie al «tavolo di crisi interregionale che la Governatrice Serracchiani ha già annunciato di voler aprire fin da subito», prosegue Roberto De Marchi della First Cisl. sindacati affilano le armi in vista dell’apertura del tavolo di trattativa aziendale il 20 aprile a Tavagnacco. quell’incontro le organizzazioni dei lavoratori attendono «di capire meglio il progetto dell’azienda poi faremo tutte le nostre considerazioni». Stando ai primi calcoli gli esuberi programmati interesseranno 122 lavoratori degli sportelli sparsi in Fvg, Veneto (10), Lombardia (8) ed Emilia Romagna (1) e 35 dipendenti della direzione generale di Tavagnacco. In regione saranno 57 i lavoratori interessati dai tagli. «Ma è solo una fase del percorso avviato dall’Austria e che la porterà a uscire dal mercato italiano entro il 2018, con il rischio di ritrovarci a breve con tutti i 297 lavoratori licenziati». © riproduzione riservata

IL PICCOLO (ED. TRIESTE) venerdì 15 aprile 2016

Hypo Bank Italia, prima discussione con i sindacati

Si aprirà il 20 aprile, Tavagnacco, il primo confronto tra Hypo Bank Italia e sindacati dopo la comunicazione di formale avvio della procedura di confronto consegnata nei giorni scorsi dai vertici dell’istituto ai sindacati, previsione di 157 esuberi, 297 dipendenti, calcolati dall’azienda entro fine anno nella rete commerciale. «L’azienda ha avviato la procedura contrattuale con un piano di avvio della procedura. Attendiamo di capire meglio dall’ incontro il progetto dell’azienda poi faremo tutte le nostre considerazioni», hanno spiegato i sindacalisti di Fabi, First Cisl e Fisac Cgil nel corso di un’assemblea convocata oggi con i lavoratori per fare il punto della situazione. Secondo i primi elementi a disposizione, per i sindacati gli esuberi interesseranno 122 lavoratori degli sportelli e 35 della direzione aziendale generale che operano a supporto della rete commerciale, 57 del Fvg, gli altri divisi tra le 10 filiali di Veneto, 8 di Lombardia e 1 di Emilia Romagna. è solo una fase del percorso avviato dall’Austria con il rischio di ritrovarci a breve con tutti i 297 lavoratori licenziati», sostengono i sindacati.

ANSA 14 04 2016

Banche: Fabi, dopo contratto aprire confronto codice etico

(ANSA) – ROMA, 14 APR – “Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche”. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, il sindacato di maggioranza dei bancari, dopo che stamattina in Abi le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce in via definitiva quanto stabilito dall’accordo di rinnovo del 31 marzo 2015 sul Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori bancari, valido fino al 31 dicembre 2018.

“Questo è contratto nazionale che garantisce stabilità al settore sia sul piano economico sia su quello normativo e che assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie. È fondamentale ribadire che il risultato è stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno.Nei prossimi giorni sarà indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un’immediata risposta dal Presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso Presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto”. (ANSA).

ASCA 14 04 2016

Banche, Fabi: firmato testo definitivo su contratto

ZCZC 4 eco gn00 XFLA Banche, Fabi: firmato testo definitivo su contratto Garantite stabilità settore e mantenimento livelli occupazionali Roma, 14 apr. (askanews) – “Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche”. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, il sindacato di maggioranza dei bancari, dopo che stamattina in Abi le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce in via definitiva quanto stabilito dall’accordo di rinnovo del 31 marzo 2015 sul contratto collettivo nazionale dei lavoratori bancari, valido fino al 31 dicembre 2018.”Questo è contratto nazionale che garantisce stabilità al settore sia sul piano economico sia su quello normativo e che assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie. È fondamentale ribadire che il risultato è stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno.Nei prossimi giorni sarà indispensabile definire con l ‘Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un ‘immediata risposta dal Presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso Presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto”. Red/Cip 14-apr-16 15.47 NNNN

da RADIOCOR via CORRIERE DELLA SERA NEWS 14 04 2016 15:07

Credito: Sileoni (Fabi), con contratto definitivo stabilita’ settore e occupazione -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 14 apr – Parlando della firma definitiva del contratto Sileoni aggiunge: ‘Questo contratto garantisce stabilita’ al settore sia sul piano economico sia su quello normativo e che assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie. E’ fondamentale ribadire che il risultato e’ stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno”. Nei prossimi giorni, conclude “sara’ indispensabile definire con l’Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillita’ al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un’immediata risposta dal presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto’. com-ale (RADIOCOR) 14-04-16 15:07:39 (0480) 5

da RADIOCOR via CORRIERE DELLA SERA NEWS 14 04 2016 15:07

Credito: Sileoni (Fabi), con contratto definitivo stabilita’ settore e occupazione

Ora si apra confronto sul codice etico (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 14 apr – ‘Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantira’ il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche’. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il sindacato di maggioranza dei bancari, dopo che stamattina in Abi le organizzazioni sindacali del settore hanno firmato il testo che recepisce in via definitiva quanto stabilito dall’accordo di rinnovo del 31 marzo 2015 sul Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori bancari, valido fino al 31 dicembre 2018. Sileoni chiede che ora “si apra un confronto sul codice etico a tutela di clienti e lavoratori”. (RADIOCOR) 14-04-16 15:07:30 (0479) 5

RILEVAZIONI AUDIOVISIVE Data Pubblicazione: 14-APR-2016

FONTI DOVE E’ STATO NOMINATO IL SINDACATO FABI

13/04/2016 RADIO VATICANA

RADIO VATICANA – 19.30 – Durata: 00.00.19

Conduttore: LOMONACO AMEDEO – Servizio di: …

Economia. Le sofferenze bancarie. Il Fondo Monetario Internazionale promuove Il fondo Atlante.

13/04/2016 RADIO 24

EFFETTO NOTTE – 21.00 – Durata: 00.01.28

Conduttore: GIORDANO ROBERTA – Servizio di: NAVA SERGIO

Economia. Chiusura positiva per Piazza Affari trainata dai titoli bancari. Approvato il fondo salva

banche Atlante.

13/04/2016 TGCOM 24

TGCOM 24 – 21.30 – Durata: 00.09.13

Conduttore: VIERO ALESSANDRA – Servizio di: …

Banche. Fondo Atlante: il piano per salvare le banche.

-il coinvolgimento di CDP

-inquadrata sede Intesa Sanpaolo

Ospite: Alberto Bagnai (doc. Politica Economica)

13/04/2016 TGCOM 24

TGCOM 24 – 23.00 – Durata: 00.02.21

Conduttore: LAURELLI ENRICO – Servizio di: VECCHI FRANCESCO

Banche. Fondo Atlante: il piano per salvare le banche.

-la partecipazione di CDP

-inquadrati uffici postali

14/04/2016 RADIO UNO

GR 1 – 00.01 – Durata: 00.01.40

Conduttore: OPICE LORENZO – Servizio di: MANCINI AMERICO

Economia. Chiusura positiva per Piazza Affari trainata dai titoli bancari. Approvato il fondo salva

banche Atlante. Adesione di Cassa Depositi e Prestiti.

Int. vicemin. Economia Enrico Zanetti

14/04/2016 CANALE 5

TG5 – 01.50 – Durata: 00.02.29

Conduttore: MALTESE DARIO – Servizio di: GUALTIERO LUIGI

Mercati. Chiusura in positivo per Wall Street: documento della Fed su crescita dell’economia USA.

Chiusura borse europee. Banche le migliori a Piazza Affari: investitori mostrano fiducia verso il

Fondo Atlante. RCS: oggi riunione CdA su offerta giunta da editore Urbano Cairo. Cambi.

14/04/2016 LA7

TG LA7 – 07.30 – Durata: 00.02.14

Conduttore: FRATELLO FLAVIA – Servizio di: MAGLIE DANIELE

USA. Il Min Economia Pier Carlo Padoan ospite della Columbia University parla del Fondo Atlante

volto a sostenere la ricapitalizzazione degli istituti di credito e lo smaltimento delle sofferenze

bancarie. Chiude in negativo il titolo RCS: il CdA ha espresso dubbi sull’offerta pubblica di

scambio presentata dall’imprenditore Urbano Cairo. Il CEO Intesa Sanpaolo Carlo Messina

giudica positivamente il piano dell’imprenditore Cairo.

14/04/2016 RADIO 24

GR RADIO 24 – 08.00 – Durata: 00.01.33

Conduttore: FRACCHIA ADRIANA – Servizio di: NAVA SERGIO

Economia. Chiusura positiva per Piazza Affari trainata dai titoli bancari. Approvato il fondo salva

banche Atlante. Partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti.

14/04/2016 RAI 3

AGORA’ – 08.00 – Durata: 00.02.44

Conduttore: GRECO GERARDO – Servizio di: …

Economia. Il Fondo Atlante, l’iniziativa volta a sostenere la ricapitalizzazione degli istituti di credito

e lo smaltimento delle sofferenze bancarie.

Ospite: Enrico Zanetti (Vicemin Economia)

14/04/2016 LA7

COFFEE BREAK – 09.45 – Durata: 00.07.56

Conduttore: PANCANI ANDREA – Servizio di: …

Economia. Il Fondo Atlante, lo strumento finanziario per la ricapitalizzazione degli istituti di credito

e lo smaltimento delle sofferenze bancarie, è finanziato da banche quali Intesa Sanpaolo,

Unicredit e da Cassa Depositi e Prestiti.

Ospiti: Augusto Minzolini (FI); Ferruccio Sansa (giornalista Il Fatto Quotidiano); Cesare Damiano

(PD); Carlotta De Franceschi (Pres Action Institute)

14/04/2016 RADIO 24

CUORI E DENARI – 10.30 – Durata: 00.01.30

Conduttore: CARBONE NICOLETTA – ROSCIANI DEBORA – Servizio di: …

Settore bancario. Commento sul fondo Atlante per la gestione delle sofferenze.

In collegamento: Vittorio Gaudio (a.d. Mediolanum Gestione Fondi)

14/04/2016 RADIO UNO

NEWS ECONOMY – 11.30 – Durata: 00.01.39

Conduttore: MARCUCCI STEFANO – Servizio di: MARINI SANDRO

Roma. Si riunisce il direttivo della Confederazione Internazionale delle Banche Popolari,

organismo che rappresenta gli istituti che sostengono lo sviluppo delle piccole e medie imprese

sul territorio.

Int. Giovanni De Censi (pres. Confederazione Internazionale Banche Popolari)

14/04/2016 CLASS CNBC

LINEA MERCATI – 12.00 – Durata: 00.02.23

Conduttore: DI VITTORIO GIUSEPPE – Servizio di: GEROSA FRANCESCA

Borsa. I casi del giorno: BPM. Probabile partecipazione al Fondo Atlante ma ad alcune condizioni.

14/04/2016 RAI 3

TG3 – 12.00 – Durata: 00.02.05

Conduttore: PASI PAOLO – Servizio di: SCHIAFFINI ALESSIA

Economia. Il Min Economia Pier Carlo Padoan ospite della Columbia University parla delle stime

del FMI sulla crescita del Pil italiano e del Fondo Atlante, lo strumento finanziario per la

ricapitalizzazione degli istituti di credito e lo smaltimento delle sofferenze bancarie. I nuovi dati

Istat sull’inflazione.

Int. Pier Carlo Padoan (Min Economia)

14/04/2016 RADIO 24

EFFETTO GIORNO – 13.00 – Durata: 00.01.24

Conduttore: SPETIA SIMONE – Servizio di: MIGLIETTA VINCENZO

Economia. Pier Carlo Padoan (min. dell’Economia) in America ha parlato della tenuta delle

banche italiane e del Fondo Atlante. Il min. ha parlato delle stime al ribasso sull’economia italiana

fornite dal Fmi.

14/04/2016 LA7

TG LA7 – 13.30 – Durata: 00.02.32

Conduttore: SPECIALE LUCA – Servizio di: FRATINI MARCO

Economia. Il FMI vede al ribasso le stime dell’Italia, la reazione del min. Economia Pier Carlo

Padoan. Il titolare del Tesoro ha precisato che il fondo Atlante non è un salvataggio delle banche,

ma servirà a gestire le sofferenze bancarie.

-assemblea di Unicredit a Roma

14/04/2016 RAI 3

TG3 LOMBARDIA – 14.00 – Durata: 00.01.39

Conduttore: CORICELLI MICHELA – Servizio di: VENCHIARUTTI RICCARDO

Economia. Il piano industriale congiunto sul progetto di fusione tra BPM e Banco Popolare. BPM

coinvolta in vicenda RCS. Giuseppe Castagna (cons. del BPM) al contrario di Carlo Messina (a. d.

Intesa Sanpaolo) gradisce l’operazione di Urbano Cairo sul quotidiano Corriere della Sera.

Int. Giuseppe Castagna (cons. del BPM).

14/04/2016 RAI 3

TG3 – 14.25 – Durata: 00.01.56

Conduttore: SANSONE GIUSI – Servizio di: SCHIAFFINI ALESSIA

Economia. Prosegue la fase di deflazione. Dettagli sul fondo Atlante per sostegno alle banche.

Int. min. Economia Pier Carlo Padoan.

14/04/2016 TGCOM 24

DENTRO I FATTI – 16.10 – Durata: 00.03.37

Conduttore: PANETTA LEONARDO – Servizio di: …

Settore bancario. Fondo Atlante. Analisi del provvedimento.

In collegamento Simone Spetia, “Radio 24”.

14/04/2016 RADIO UNO

NEWS ECONOMY – 16.40 – Durata: 00.01.34

Conduttore: MASSI LUIGI – Servizio di: TESTA GELSOMINA

Lavoro. Firmato oggi il contratto collettivo nazionale dei bancari.

-riferimento ai lavoratori delle Banche di Credito Cooperativo;

Int. Lando Maria Sileoni (Seg. Gen. Fabi)

14/04/2016 RADIO 24

FOCUS ECONOMIA – 17.00 – Durata: 00.02.14

Conduttore: BARISONI SEBASTIANO – Servizio di: …

Settore bancario. Il punto sulla bad bank costituita dai quattro istituti di credito salvati dal governo.

Int. Roberto Nicastro (pres. Bad bank)

14/04/2016 RADIO 24

FOCUS ECONOMIA – 17.00 – Durata: 00.01.03

Conduttore: BARISONI SEBASTIANO – Servizio di: …

Settore bancario. Al settimo forum banche e Impresa si è parlato anche del fondo Atlante. Il

numero uno BPM Giuseppe Castagna si è detto interessato.

Dich. Giuseppe Castagna (dir. gen. BPM)

14/04/2016 RAI NEWS 24

L’ECONOMIA – 17.30 – Durata: 00.01.42

Conduttore: ANGELI FABRIZIO – Servizio di: GUIMARAES CELIA

Settore bancario. Oggi il via libera dell’Assemblea Unicredit al bilancio 2015. Le banche alle prese

con l’innovazione digitale con i nuovi servizi on line ed i sistemi di pagamento direttamente dagli

smartphone.

Intervista Federico Ghizzoni, AD Unicredit, Enrico Giovannini, docente Statistica Università Tor

Vergata.

14/04/2016 RAI NEWS 24

L’ECONOMIA – 17.30 – Durata: 00.01.36

Conduttore: ANGELI FABRIZIO – Servizio di: …

Settore bancario. L’Italia ha il doppio dei crediti deteriorati rispetto agli altri paesi europei.

Ospite: Andrea Beltratti, direttore Executive Master in Finance – Bocconi.

14/04/2016 RAI NEWS 24

L’ECONOMIA – 17.30 – Durata: 00.01.46

Conduttore: ANGELI FABRIZIO – Servizio di: VENCHIARUTTI RICCARDO

Settore bancario. Si stringono i tempi per la fusione tra Banco Popolare e BPM come confermato

dal consigliere delegato BPM Giuseppe Castagna. Intervista Castagna, Roberto Nicastro,

presidente quattro banche risanate.

14/04/2016 RAI NEWS 24

L’ECONOMIA – 17.30 – Durata: 00.03.41

Conduttore: ANGELI FABRIZIO – Servizio di: …

Settore bancario. Il direttore del FMI Lagarde apprezza la creazione del fondo Atlante. Dich.ne

Christine Lagarde, direttore generale FMI.

Ospite: Andrea Beltratti, direttore Executive Master in Finance – Bocconi.

14/04/2016 CLASS CNBC

REPORT – 18.00 – Durata: 00.00.32

Conduttore: SAGGESE JOLE – Servizio di: …

Sistema Bancario. Contratto Nazionale Settore sottoscritto oggi a Roma da ABI e Sindacati.

14/04/2016 CLASS CNBC

REPORT – 18.00 – Durata: 00.12.06

Conduttore: SAGGESE JOLE – Servizio di: BERZONI SILVIA

Sistema Italia. Analisi contenuti e obiettivi Fondo Atlante. Contributo Cassa Depositi e Prestiti pari

300mln Euro. Commento positivo Intesa San Paolo.

Dichiarazione Jose Vinald (direttore FMI).

Intervista ministro Economia Pier Carlo Padoan.

Ospiti in studio: Gianluigi Costanzo (presidente 4AIM Sicaf); Antonio Bottillo (amministratore

delegato Natixis Global AM); Mario Comana (docente Economia degli Intermediari Finanziari

Università LUISS “Guido Carli” Roma)

14/04/2016 SKY TG24

SKY TG24 ECONOMIA – 18.30 – Durata: 00.06.00

Conduttore: MARENZI ALESSANDRO – Servizio di: …

Tema SI ALZA LA POSTA?

Sistema Italia. Analisi rapporto Poste Italiane/banche; assenza investimenti Poste Italiane nel

sistema bancario e mancata partecipazione al Fondo Atlante alimentato anche da Cassa Depositi

e Prestiti.

mancata partecipazione Poste Italiane al Fondo Atlante;

Ospite in studio: Francesco Caio (amministratore delegato Poste Italiane).

Ospite in collegamento: Federico Fubini (vicedirettore quotidiano “Il Corriere della Sera”).

14/04/2016 CLASS CNBC

SPECIALE CLASS CNBC – 18.52 – Durata: 00.09.54

Conduttore: BERZONI SILVIA – Servizio di: …

Tema BANCHE E DEF

Intervista ministro Economia Pier Carlo Padoan.

14/04/2016 RADIO 24

GR RADIO 24 – 19.00 – Durata: 00.01.21

Conduttore: MIGLIORATI ANNA – Servizio di: MIGLIETTA VINCENZO

Economia. Consensi da FMI e Banca d’Italia sul fondo Atlante per sostegno alle banche.

Int. min. Economia Pier Carlo Padoan.

14/04/2016 RADIO UNO

GR 1 – 19.00 – Durata: 00.01.45

Conduttore: OPICE LORENZO – Servizio di: MANCINI AMERICO

Borse. Milano chiude a +0,90%. Il Fondo Atlante traina i titoli bancari ed il Fmi ne elogia l’iniziativa.

Il min. dell’Economia Pier Carlo Padoan esclude l’ipotesi che si tratti di aiuto di Stato.

Int. Pier Carlo Padoan (min. dell’Economia)

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